Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: Aveatquevale_    20/02/2015    1 recensioni
Louis viene lasciato da Harry, e il perché lo sanno solo tre persone.
Louis smetterà di vivere, fino a che non scoprirà la verità...
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

In quel freddo pomeriggio di novembre, Louis Tomlinson, 19 anni, stava soffrendo. 
Era stato lasciato, appena qualche ora prima, dal suo ragazzo secolare, Harry Styles, anni 17.

[Flashback]
Louis entrò nel parco, incamminandosi verso la panchina sulla quale aveva scorto la testa riccia del suo ragazzo. 
Sorrideva, appena qualche giorno prima era stato il loro anniversario, e si sedette accanto a lui, dopo non averlo visto per tutta la mattina senza sapere dove fosse.
Il sorriso scomparve non appena lo guardò in viso: aveva gli occhi tremendamente rossi intorno al verde della pupilla, il volto pallido ed emancipato. Persino i ricci sembravano meno luminosi.
"Senti...è meglio se ci lasciamo. Questa cosa non può continuare. Non mi piaci più come ai primi tempi, non possiamo andare avanti. Non cercarmi più, ti prego...addio."
Si era alzato e se n'era andato. Senza altre parole, non dandogli nemmeno il tempo di salutarlo, l'aveva abbandonato su una panchina in mezzo al parco. Aveva fissato gli occhi sul disco dorato che tramontava, finché non si era trasformato in luna. Allora era tornato a casa, rinchiudendosi in camera sua, intenzionato a non uscirne.
[Fine flashback]

Era ancora disteso sul letto, con le cuffie che mandavano a tutto volume gli One Republic, finché non sentì distintamente qualcuno che bussava alla sua porta. 
Vide uno sprazzo di luce illuminare nella stanza buia, e sua sorella Fizzy entrare.
"Ehi Lou, che è successo?" 
Poteva fidarsi di lei, si raccontavano tutto sin da piccoli. 
"Harry mi ha lasciato." Vide l'atterrimento nei suoi occhi, ma decise di continuare a parlare e sfogarsi.
"Oggi, quando sono uscito. Mi ha mandato un messaggio per chiedermi di vederci al parco, alla nostra panchina. Quando sono arrivato era già lì. Non mi ha lasciato nemmeno il tempo di salutarlo, non sono riuscito a dire una parola. Mi ha lasciato con poche frasi, mi ha detto che non gli piaccio più, che la nostra relazione non avrebbe potuto continuare, di non cercarlo più... Perché Fiz? Non c'era niente che non andasse in noi, perché l'ha fatto? Non mi sembrava di essere così tremendo, Fiz. In cosa ho sbagliato? 
Non mi ha nemmeno dato un motivo valido per la nostra rottura, non mi ha detto perché. Forse ha trovato un altro, più bello, più simpatico, più intelligente. 
Ma non mi ha detto niente. Forse riuscirei ad accettarlo, se mi avesse dato un motivo valido... Lo odio, Fiz"
Lei non disse una parola, semplicemente, di stese accanto a lui, lo abbraccio e si addormentarono così.
                  
          *FOUR MONTHS LATER*

Louis aveva mantenuto la sua promessa: era uscito soltanto per andare in bagno e per mangiare, anche se poco e niente. Avevano provato a farlo uscire, ma non ci era riuscito nessuno. 
Era diventato il fantasma di se stesso, magro e pallido. L'ombra del ragazzo che era stato, sempre allegro e solare, con la battuta pronta in qualsiasi momento. 
La rottura con Harry l'aveva completamente distrutto. Lo amava ancora, tant'è che aveva deciso di rispettare le sue volontà: non l'aveva più cercato, né tramite messaggi né chiamate, né tantomeno di persona. I suoi ormai ex amici avevano rinunciato a tirarlo fuori dal suo rifugio, e non li vedeva da oltre due mesi. Evidentemente, erano andati avanti con le loro vite, dimenticandosi di lui.
Non poteva negare di avere sofferto per questa separazione, cosa che aveva influito molto sulla durata del suo periodo di prigionia.
Stava ancora riflettendo su quanto odiasse la sua vita, per l'ennesima mattina dopo quel fatidico pomeriggio, quando udì uno scampanellio alla porta di casa.
Come ogni volta, gli comparve nello stomaco un fiocco di speranza: sperava sempre che fosse Harry...ma questa volta era qualcosa di diverso, una sensazione più acida, quasi di paura, un brutto presentimento.
Dopo una decina di minuti, sentì dei passi che salivano le scale, fino ad arrivare davanti a camera sua: dopo un bussare leggero, diverso da tutti i tocchi a cui era abituato, uno spiraglio di luce penetrò nella stanza buia.
Una voce dolce e spezzata dalle lacrime riempì la stanza, una voce conosciuta: Gemma. Aveva sempre avuto un bellissimo rapporto con lei: perché ora era lì?
"Ciao Lou"
"Ciao Gems" disse con la voce roca di chi non parla da giorni.
"Ti ama tantissimo, ricordalo sempre" disse, consegnandogli un bigliettino ed uscendo dalla stanza. 
Quelle strane parole gli misero i brividi: cosa voleva dire?
Accese l'abat-jour sul comodino ed aprì il pezzo di carta.

Caro Louis,
Se vuoi sapere perché ti ho lasciato, ti prego, cercami al 126 di Baker Road. 
Mi troverai lì.
Troverai tutte le risposte che cerchi.
                                      -H

Louis non ebbe bisogno di pensarci due volte: si vestì dopo una veloce doccia, e in meno di dieci minuti era a casa su un taxi, diretto a quell'indirizzo.
Non vedeva l'ora di rivederlo, abbracciarlo per sentirsi al sicuro tra le braccia di quel gigante che era rispetto a lui,annegare nei suoi occhi verde foglia e affondare le dita fini nei suoi boccoli.
Una volta arrivato, lasciò i soldi al tassista e si precipitò all'interno di quello che sembrava...un cimitero. 
Corse come il disperato qual era. 
Mentre si guardava attorno freneticamente, una foto attirò la sua attenzione: un ragazzo giovane, con occhi verdi e capelli ricci.
S'avvicinò alla lapide velocemente, leggendo l'incisione nella pietra:
Harry Edward Styles, morto di cancro 
(1994-2014)




  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Aveatquevale_