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Autore: Seiraluna    20/02/2015    0 recensioni
Naruto guardò la ragazza e pensò che forse aveva esagerato con lei. Se Jiraya l’aveva scelta c’era un motivo valido. Doveva solo aspettare e vedere come andava a finire.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Jiraya era appena arrivato in ospedale e aveva riferito a Kakashi e a Kurenai che aveva potuto rimandare le riprese delle ultime scene solo di una settimana. Se Hinata non si fosse ripresa in fretta, avrebbero dovuto rigirare tutte le scene con un’altra attrice.
Naruto sbatté i pugni sul muro della sala d’aspetto, i produttori erano davvero crudeli. Anche quella volta c’era lo zampino di Orochimaru, sicuramente era stato lui a porre il limite di sette giorni. Non capiva perché si accaniva tanto su Hinata. Shion doveva essere molto invidiosa per convincerlo a pagare dei criminali per togliere di mezzo la sua ragazza.
Uno dei dottori uscì dalla stanza e riferì a Kurenai che Hinata stava bene. Il braccio non aveva subito danni e lei ora dormiva. Gli indicò la stanza dove l’avrebbero portata e poi gli disse che dovevano aspettare almeno due ore per vederla. Non si sarebbe svegliata prima, era impossibile visto che era stata addormentata per l’operazione e se ci si aggiungeva anche che aveva subito uno shock poteva restare così anche un giorno intero.
-Naruto torna a casa con Kakashi, so che domani hai impegni. Hinata non vorrebbe che rinunciassi al tuo lavoro per stare qui senza far niente.
-Non è far niente, le starei accanto.
-Non hai sentito il dottore, non si sveglierà prima di domani mattina. Ora vai a casa, fatti una doccia, rilassati e dormi qualche ora. Hinata vorrebbe che tu continuassi a lavorare come sai fare meglio.
-Avete ragione, sono proprio le parole che userebbe la mia dolce Hinata. Tornerò domani pomeriggio.
Kakashi e Naruto tornarono alla macchina e partirono verso casa. Naruto aveva ancora il sangue di Hinata sulla maglietta. Aveva permesso che la ferissero, era davvero un fidanzato inutile. Doveva calmarsi, a Hinata non piaceva quando faceva in quel modo.
 
In ospedale Kurenai e Asuma stavano bevendo un caffè caldo mentre Jiraya e Tsunade erano andati via. L’indomani avevano molti impegni.
-Asuma pensi che supererà anche questo momento? Sai quanto è fragile.
-Lei è anche molto forte. Ricordati anche che ha qualcuno che la ama dal profondo del cuore ora e sarà più facile superare questo momento.
-Quel pivello era davvero spaventato. Dopo tutto penso che la ami veramente.
-Io credo che con lei abbia capito cosa significa amare realmente. Le altre storie sono durate qualche mese da quello che ho letto sui giornali. L’espressione di Naruto non era come quella apprensiva e dolce che lancia sempre a Hinata con le altre. Non stava di certo recitando.
-Asuma hai molta fiducia in quel ragazzo.
-Mi è simpatico. Devi ammettere che nessuno fa ridere Hinata come lui. Quanto tempo era che non vedevi il viso di Hinata tanto sereno e sorridente?
-Forse due anni.
 
Il mattino dopo
Naruto era sul set di una pubblicità con Sakura e Sasuke e prima di iniziare gli aveva raccontato tutto.
-Voglio andare a trovarla più tardi, posso?
-Sono sicuro che le farà piacere Sakura.
-Tu mi accompagni Sasuke.
-Se me lo dici con quel tono, non posso far altro che obbedire.
-Sai se Orochimaru ha detto qualcosa su questa storia?
-No, l’ho visto questa mattina presto con una bottiglia di spumante e stava brindando nel suo ufficio con Shion. Non hanno spiegato il motivo della loro gioia, sono diventati più attenti a quello che dicono.
-Sarà più difficile incastrarli.
-Shion si è vendicata dello scherzetto del regista famoso.
Naruto aveva architettato quella vendetta e Shion se la prendeva con Hinata, era davvero crudele. Non l’avrebbe mai perdonata.
 
Nel pomeriggio
Hinata si era svegliata da due ore e chiacchierava con Kurenai nella sua stanza all’ospedale.
-Naruto era bianco come un lenzuolo fuori dalla sala operatoria e non stava fermo un attimo.
-Dovrò chiedergli scusa per averlo fatto preoccupare.
-Presto arriverà e potrai dirgli tutto quello che vuoi, senza strapazzarti troppo.
-Grazie della compagnia Kurenai.
-Sai che non doveva fare niente, mi fa piacere stare qui con te. Mi hai fatta spaventare, non fare più cose tanto avventate o potrei avere un infarto. Tra poco anche Asuma verrà qui.
Hinata era contenta di avere tanti amici che le volevano bene, non si sentiva più sola.
Verso le quattro Sakura piombò nella stanza con una scatola di cioccolatini e dei libri in mano. Sapeva che a Hinata piaceva leggere e le aveva comprato qualche libro.
-Meno male stai bene. Ero molto preoccupata.
-Grazie per la visita Sakura, non dovevi farmi tutti questi regali.
-Sono solo dei libri. C’è anche Sasuke.
Il moro entrò nella stanza e diede una scatola di biscotti a Hinata.
-Grazie Sasuke. Sono andate bene le riprese di oggi?
-Quel baka ha sbagliato cinque volte una battuta facilissima. Per fortuna alla fine si è ripreso, il regista iniziava a perdere la pazienza.
Hinata si preoccupò per Naruto, non era da lui fare certe cose. Era colpa sua se ora era distratto, doveva rimettersi in piedi al più presto.
Erano le otto di sera e Naruto non era ancora andato a trovarla. Hinata non aveva chiuso occhio per riposare perché attendeva il suo arrivo. Ogni volta che sentiva dei passi, girava la testa verso la porta ma non era mai lui.
Hinata lesse qualche pagina di uno dei libri che le aveva regalato Sakura e verso le nove si addormentò girata verso la porta.
Il mattino dopo Kurenai portò il cambio a Hinata e la vide seduta sul letto a leggere. Poi l’aiutò ad andare in bagno e a vestirsi.
-Ho comprato questo pigiama da ospedale ieri sera, ti piace?
-Sì, è molto carino. Grazie Kurenai. Hai visto Naruto ieri sera?
-Pensavo fosse venuto qui. Kakashi mi ha detto che aveva preso la sua macchina e era venuto qui a trovarti. Mi sembra strano che tu non l’abbia visto.
-Mi sono addormentata alle nove, forse è venuto e non mi ha voluto svegliare.
Kurenai aveva capito che Naruto non si era presentato, doveva aver avuto un ripensamento a metà strada. Conoscendolo temeva di non riuscire a fronteggiare lo sguardo di Hinata, si sentiva di certo in colpa per quello che le era successo. Però Hinata voleva vederlo. Se non lo avesse visto, si sarebbe preoccupata per lui e sentita sola.
 
Naruto stava girando un’altra pubblicità e Kakashi notò che qualcosa lo turbava. Avrebbe dovuto fargli un discorsetto più tardi. La sera prima era tornato prima del dovuto e gli aveva raccontato che non era riuscito a mettere piede in ospedale. Si sentiva in colpa e non riusciva ad andare da Hinata.
Dopo lo spot Kakashi disse a Naruto che non poteva fare il vegetale perché si sentiva in colpa. Doveva reagire al più presto o rischiava di perdere il lavoro. Ma più di ogni altra cosa doveva trovare il coraggio di andare da Hinata o rischiava di perderla.
 
Nel pomeriggio Naruto andò all’ospedale dove trovò Sasuke fuori la stanza di Hinata.
-Cosa ci fai qui?
-Sakura è voluta tornare qui per accertarsi che Hinata non fosse depressa. Tu dovresti smetterla con i sensi di colpa o tornerai quello di un tempo. Lei non ti incolpa di te e nell’ultima ora non ha fatto altro che chiedere cosa hai combinato negli ultimi giorni. La stai facendo agitare e non deve succedere visto che l’hanno appena operata.
Naruto entrò nella stanza della ragazza e vide che chiacchierava allegramente con Sakura.
-Disturbo?
-Naruto.
Hinata sorrise quando lo vide, non vedeva l’ora di vederlo.
-Io vado via con Sasuke, abbiamo un impegno. A presto Hinata. Naruto vedi di non farla agitare o ti prenderò a calci.
-Grazie per le caramelle Sakura.
-Di niente. Riguardati.
La ragazza dai capelli rosa corse fuori dalla stanza e strinse il braccio di Sasuke.
-Noi non abbiamo nessun impegno.
-Ho voluto lasciarli da soli, hanno bisogno di parlare. Quel baka di Naruto finalmente si è deciso a vederla. È più cocciuto di te.
I due andarono via dall’ospedale lasciando soli i loro amici.
-Mi dispiace se non sono venuto prima.
-Pensavi che io ce l’avessi con te, non è vero.
-No, avevo paura. È tutta colpa mia se ti hanno ferita. Non sapevo come fronteggiarti amore mio, non sapevo come guardarti in faccia.
Naruto si avvicinò alla ragazza e le accarezzò una guancia.
-Sono proprio uno stupido. Qualsiasi ragazza ce l’avrebbe con me per una cosa del genere. Avrei dovuto farti da scudo.
-Avrei pianto per giorni vedendoti steso in un letto di ospedale.
Hinata invitò Naruto a sedersi accanto a lei e gli strinse la mano.
-Mi sei mancata principessa. Dover stare lontano da te è insopportabile.
-Sei un vero sciocco Naruto, non sono stata lontana, stavo semplicemente riposando.
-Cerchi di farmi ridere quando dovrei essere io a farlo. Tu sei la paziente e io il visitatore.
-Peccato che io non sia brava in queste cose, non so fare battute molto belle. Non capisco perché tu ridessi quando io dicevo qualcosa mentre eravamo a casa tua.
-A volte dici cose buffe o assurde che mi lasciano senza parole. Nessuna ragazza mi ha mai detto alcune cose come lo hai fatto tu. E poi sei davvero goffa in certi versi.
-Mi prendi in giro?
-No, dico solo la verità. Sei carina anche quando metti il broncio.
Naruto poggiò le labbra su quelle della ragazza proprio mentre entravano Asuma e Kurenai.
-Moccioso non dovresti starle tanto appiccicato, ha bisogno di aria.
Hinata scoppiò a ridere vedendo Kurenai tanto apprensiva. Era davvero preoccupata per lei.
-Inutile insistere, non mi stacco dalla mia principessa.
-Moccioso hai la lingua lunga.
Anche Asuma si stava divertendo nel vedere la fidanzata litigare con il ragazzo.
-Andiamo al negozio qui vicino Kurenai, a Hinata servono di sicuro delle cose mentre sta qui.
Asuma prese Kurenai per un braccio e la portò fuori dalla stanza.
-Meno male che c’era il signor Asuma, Miss Kurenai stava per uccidermi.
-Sei molto divertente.
-Sono felice di vederti ridere.
-Temevo che tu non venissi a trovarmi.
-Per un giorno l’ho temuto anche io amore mio. Ma non potevo stare lontano da te. Dovevo assolutamente chiederti scusa.
-Non farlo o mi sentirò in colpa. Voglio solo vederti felice. Un’altra cosa, smettila di sbagliare le battute durante gli spot.
-Quel manichino di Sasuke ti ha spifferato tutto di proposito.
-Non devi distrarti sul lavoro, non devi assolutamente perdere ingaggi perché sei preoccupato per me.
-Non so come avrei fatto senza di te.
I due passarono l’intero pomeriggio insieme. Naruto non si stancava mai di chiacchierare. Si assentò solo per dieci minuti e tornò con una brandina.
-Dormo qui questa notte.
-Non se ne parla, ti romperai la schiena lì sopra.
-Resto anche se tu vuoi mandarmi a casa a riposare. Ho anche il cambio per domani e il pigiama nello zaino.
-Avevi programmato tutto, sei un furbetto Naruto.
-Lo so. Peccato che io non possa dormire nel letto con te. Se la tua manager entra e mi trova sul tuo letto, questa volta mi prende a pugni. Potrebbe anche aver incaricato quella capo infermiera dal cuore d’acciaio di tenermi sotto controllo.
Hinata stava ridendo tantissimo. Non si sentiva più una paziente, sembrava tornata a casa del ragazzo. Non sentiva più neanche il dolore al braccio e ogni paura era sparita. Naruto l’aiutava sempre in tutto.
   
 
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