Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: hachi22    06/12/2008    8 recensioni
Un nuovo anno scolastico. nuovi amori, nuove passioni, una in comune: la musica. un giovane pianista scoprirà l'immensa felicità che si prova ad accompagnare la voce d'angelo di una ragazza dai capelli corvini. ma andrà tutto a finire per il meglio? quale sarà la meta da raggiungere? la vittoria o l'Amore?
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Nuovo personaggio
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

LE ULTIME NOTE: L’INIZIO DELLA CANZONE

 

Bene e ora un bel respiro e ringraziamo tutti quelli che hanno pazientemente seguito la mia storia, perché in parte, lo confesso è tratto da una storia vera e sono contenta che almeno qua possa esserci un lieto fine.

 - stellabella7: ovviamente prima di tutti la mia Sempai.. mi raccomando!! sfogati nel commento, se non hai voglia fallo un altro giorno ma esprimiti!! e non mi importa se sarà un poema omerico.. sarà il MIO poema omerico scritto dalla MIA sempai.. e se non diventa famoso questo.. grazie mille per il sostegno ti adoro besos ^XXXX^ (n.b. che tu ci creda o no, rispecchi perfetamente Kagura.. quindi se mai farò un altra storia del genere [ne ho già una in forno hihi] {sssht!! niente spamm!!} sarai per sempre la mia Kagura preferita!!!)(n.n.b. piccola interruzzione [si scirverà con due zeta?] ci tengo a precisare che ti salutano tantissimissimo anche la coscenza e la particella di sodio dell'acqua Lete.. hihi)

- kirarachan: la mia fan number one!!! mi dispiace molto che tu non sia riuscita a commentare l'ultimo capitolo causa Germania, ma sono sicura che ti rifarai alla grande in questo ultimo capitolo!! non penso di avere abbastanza parole per ringraziarti di tutto il sostegno che mi hai dato e per tutti i complimenti che mi hai fatto (mamma mia che imbarazzo ^//^) quindi.. ci sentiamo a prestissimissimo ok?? tvtttb ^x^

- Bchan: il figlio?? vorrai dire foglio spero.. altrimenti rileggi perchè ti deve essere sfuggito qualcosa.. non importa!!! grazie mille per il sostegno ^x^

- kaggy95: un altra fan che ha combattuto fino all'ultimo!!! thakyou!!! besos ^.^

e anche un milione di grazie a chi ha sempre letto e che qualche volta mi ha inserito anche un commentino..

 

Ho finitoooo!! Ci rivediamo alla fine, che si apra il sipario!! E si dia inizio all’ultimo atto.

 

 

< Kagome!! Allora? Sei pronta!! Quanto ci metti a finire sto gelato??!! >

Sorrido, ti sorrido in risposta: se non ci foste state voi, in tutto questo tempo, fa sarei morta.

La mia vita però va aventi senza uno scopo, la mia anima è rimasta incatenata a quel giorno.

Quando vidi l’aereo alzarsi in cielo, verso l’ignoto, dove lo attendeva la fama, una nuova vita.

Quando vide l’unica persona che avesse mai amato con tutta se stessa, volare lontano.

Tirava avanti, non cantava più, non mangiava quasi: era dimagrita a vista d’occhio e la madre cominciava a preoccuparsi.

Non che non le piacesse più, ma la sua voce ora sembrava orribile, se non poteva essere accompagnata dalle note del suo pianoforte.

Ma lei ormai era maggiorenne e decise di affittare un piccolo appartamento dove viveva sola.

tutte le sante mattine però incontrava Kagura, che faceva coppia fissa con Sesshomaru: vederlo non poteva che riportargli alla mente lui.

Forse era questo il suo destino.

Vivere da sola.

Per sempre.

Essere abbandonata da tutti, alla fine.

< dai Kagome!! Entriamo in questo locale >

Un cenno, ed entrarono: si misero a sedere in fondo, su un divanetto nascosto: trovarono ad aspettarli Miroku, che dato un bacio veloce a Sango le si sedette di fianco.

Ma io cosa ci faccio qui?

In mezzo tra loro due?

Tra dieci minuti me ne vado a casa.

Le luci si abbassarono, entrò il primo artista che si mise a suonare: quel locale era talmente affollato ogni sera che non riuscivano ad avere una band singola, ogni giorno chiamavano una persona diversa ad animare la serata.

Finì di suonare in fretta, sbagliò il tempo e un casino di note.

Non riuscì neanche a vederlo in faccia, la loro posizione era troppo lontana e comunque Kagome era girata di spalle: non avrebbe più voluto vedere un microfono in vita sua, men che meno un pianoforte.

< e adesso una sorpresa: un grande cantautore famoso ormai in tutta Europa. >

Suonava il pianoforte, doveva essere evidentemente più esperto di quello prima perché stava componendo una melodia tra le più belle che avesse mai sentito.

Gli si chiuse il cuore, l’anima voleva riversarsi fuori dal suo corpo per il dolore:

quello stile, quel modo paradisiaco di mettere insieme tre note facendole diventare musica le ricordava terribilmente lui.

Poi qualcuno prese il microfono: una voce adulta e possente risuonò nel locale.

Quel cantante… devo aver già sentito qualche sua canzone… ha una voce familiare…

< Vorrei dedicare questa canzone alla persona più importante  che io abbia mai avuto, e che ormai ho perso a causa mia >

Tsk! Un altro piagnone che dedica la canzone alla ragazza che lo ha lasciato patetico!!!

Quelle parole però erano terribilmente dolci da toccarle l’anima.

Forse valeva la pena di ascoltare quella canzone fino alla fine.

E poi cadde,

cadde nel vuoto.

La mente si svuotava,

incapace di formulare qualsiasi pensiero.

Non c’era più nulla.

Non c’era più nessuno.

Solo lei e quella voce.

Lei e quella melodia.

 

 

 

Stava sognando?

 

 

 

Prese in fretta un foglio che si portava a dietro in ogni occasione: l’ultimo ricordo a cui poteva ancora rimanere aggrappata, ma che aveva letto una volta sola, ripensare a quello che era scritto sul quel foglio era molto più doloroso che ricevere decine e decine di pugnalate.

Era una poesia dedicata a lei, scritta a computer con dei commenti aggiunti a penna

Trovata in quella stanza dove tutto ebbe un inizio e una fine, scritta su di un foglio poggiato su un pianoforte.

Un ultimo pensiero per cercare di rimaner legati e non sciogliersi mai.

 

Era la stessa canzone che stava cantando ora la persona sul palco.

 

Lei seguì con gli occhi le parole, cominciando a versare una lacrima dietro l’altra.

Bagnando il foglio.

Trovandosi pietrificata alla sedia.

Nonostante sapesse che

Quella che da ormai tre anni era diventata la sua ragione di vita

era a pochi metri da lei.

 

A te che sei l’unica al mondo
L’unica ragione per arrivare fino in fondo
Ad ogni mio respiro
Quando ti guardo
Dopo un giorno pieno di parole
Senza che tu mi dica niente
Tutto si fa chiaro

 

 

Perché non troverò mai una ragazza come te,

perché ormai io vivo per rivedere i tuoi occhi sorridermi

scrivo questa canzone ripensando ai giorni passati insieme

consapevole di stare tentando un impresa senza possibilità di successo:

cercando di racchiudere in poche righe d’inchiostro tutto il mio amore per te

 

A te che mi hai trovato
All’ angolo coi pugni chiusi
Con le mie spalle contro il muro
Pronto a difendermi
Con gli occhi bassi
Stavo in fila
Con i disillusi
Tu mi hai raccolto come un gatto
E mi hai portato con te

 

quei giorni vuoti prima di conoscerti

la mia vita non ha mai avuto veramente un senso e poi

sei arrivata tu.

Da strafottente che ero mi hai preso con te

Hai accettato la diversità che allontanava il mondo intero

( forse però più che gatto, dovrei mettere cane )


A te io canto una canzone
Perché non ho altro
Niente di meglio da offrirti
Di tutto quello che ho
Prendi il mio tempo
E la magia
Che con un solo salto
Ci fa volare dentro all’aria
Come bollicine

 

Sai che non sono mai stato bravo con le parole

La musica è l’unico modo con qui comunico al mondo

Ma il mondo non capiva,

Poi sei arrivata tu.

Tu che sapevi capirmi con uno guardo

Il tuo sguardo magico in cui sono racchiusi

I misteri dell’universo.

Un universo color cioccolato.

 
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che sei il mio grande amore
Ed il mio amore grande
A te che hai preso la mia vita
E ne hai fatto molto di più
A te che hai dato senso al tempo
Senza misurarlo
A te che sei il mio amore grande
Ed il mio grande amore

 

 

Entrando nella mia vita sconvolgendola

come un temporale in piena estate

Essendo semplicemente te stessa

Facendomi conoscere cosa vuol dire amare

Le giornate non erano più le stesse.

I minuti senza te erano ore,

e le ore con te pochi attimi.

 


A te che io
Ti ho visto piangere nella mia mano
Fragile che potevo ucciderti
Stringendoti un po’
E poi ti ho visto
Con la forza di un aeroplano
Prendere in mano la tua vita
E trascinarla in salvo
A te che mi hai insegnato i sogni
E l’arte dell’avventura
A te che credi nel coraggio
E anche nella paura
A te che sei la miglior cosa
Che mi sia successa
A te che cambi tutti i giorni
E resti sempre la stessa

 

Il sapore delle lacrime lo sento ancora sulla mia bocca.

La loro purezza sulla mia pelle.

Ti nascondevi sotto una maschera di ferro,

nascondevi al suo interno una bellissima bambola di vetro.

Hai trovato il coraggio di tuffarti nel vuoto

Confessando un amore che forse ancora non esisteva

Imbarazzata come una bambina.

Ma ti sei slavata, tendendomi la mano

Tu che ti emozionavi vedendo un fiocco di neve

Mi hai insegnato quanto può essere meraviglioso vivere.

 


A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei sogni miei
A te che sei
Essenzialmente sei
Sostanza dei sogni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che non ti piaci mai
E
sei una meraviglia

 

 

Ti sistemavi sempre i capelli, passavi ore a truccarti per farti bella per me.

E questo mi riempiva il cuore di un immensa felicità.

Senza capire che ti avrei trovato meravigliosa anche con addosso degli stracci.

 


Le forze della natura si concentrano in te
Che sei una roccia sei una pianta sei un uragano
Sei l’orizzonte che mi accoglie quando mi allontano
A te che sei l’unica amica
Che io posso avere
L’unico amore che vorrei
Se io non ti avessi con me
a te che hai reso la mia vita bella da morire, che riesci a render la fatica un' immenso piacere,
a te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande,
a te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più,
a te che hai dato senso al tempo senza misurarlo,
a te che sei il mio amore grande ed il mio grande amore,
a te che sei, semplicemente sei, sostanza dei giorni miei, sostanza dei sogni miei...
e a te che sei, semplicemente sei, compagna dei giorni miei...sostanza dei sogni...

 

“Le parole non bastano più ad esprimere ciò che provo per te

Non penso serva.

Sai già tutto.

Perdona ciò che ti faccio.

Perdonalo se puoi.

Perché il pensiero che altrimenti tu soffra per me

Potrebbe uccidermi nel profondo dell’anima

Senza però darmi il piacere di morire.”

 

 

 

All’angelo che ha salvato la mia vita,

 

Inuyasha

 

< Kagome stai bene? >

Sango era preoccupata: stava fremendo, le mani si muovevano e le lacrime le solcavano il viso senza dargli tregua.

non riusciva a muoversi: perché?

Tremava.

Tramava terribilmente per il tiepido tepore imposto dal terrore.

Consapevole ormai che anche se fosse scappata, il suo mondo sarebbe stato nuovamente sconvolto.

******

Non fece in tempo a finire di suonare, concluse in anticipo la canzone saltando delle note,

non poteva crederci.

Quel profumo.

Lacrime.

Vaniglia.

< …Kagome… >

Scese come una furia dal palco, costringendo il presentatore ad improvvisare, non sentiva più quell’odore, doveva essere uscita dal locale.

Si precipitò verso l’uscita.

******

Miroku e Sango non sapevano come fare a calmarla, i singhiozzi le affannavano il respiro.

< Kagome, parla, che cosa succede? >

SBAM

La porta si aprì in modo violento, la figura che ne uscì era immobile: lo sguardo fisso sulla ragazza, la frangetta dei capelli argentati di mille riflessi al color della luna era scompigliata dal leggero vento d’inizio estate.

Sango e Miroku non poterono non notarlo.

< …Inuyasha… >

Quel nome.

Da quanto non lo sentiva?

Da quanto non lo pronunciava?

Il cuore accelerò

Era troppo veloce rispetto ai suoi pensieri, che in quel momento sembravano assenti.

E in un tempo che sembrò infinito il suo viso madreperla si voltò e i suoi occhi salirono sempre più per incatenarsi definitivamente alle iridi di sole,

che la inondarono di calore, riportandola alla normalità.

Miroku tolse istintivamente le braccia che stavano cercando di calmare l’amica,

lui stava venendo verso di loro,

prima con un passo incerto, che diventò poi ben presto una corsa

e allora,

quando fu a pochi millimetri da lei

la fissò per interminabili attimi durante i quali i corpi reclamavano il calore dell’altro.

prese lui il posto di Miroku, cingendola a se.

< scusa, perdonami se puoi, ti prego scusami >

Fu questo tutto ciò che riuscì a dire, consapevole che probabilmente non sarebbe bastato, neanche se lo avesse ripetuto fino alla morte.

< sei tornato? Non sto sognando vero? >

Le sue pupille ferme, piene del terrore che se lo avesse perso d’occhio per un solo attimo,

sarebbe di nuovo volato via portato dal vento.

< ho assolto il mio compito, e comunque non sarei sopravvissuto lontano da te,

ma adesso sono tornato, e questa volta per sempre. >

< Inuyasha? >

< dimmi >

Dio solo sa quanto era meraviglioso risentire il suo nome pronunciato da lei.

< sto sognando? >

Bella domanda.

< non lo so, io penso di star sognando e tu? >

Non volevano perdere il contatto l’uno con l’altro,

come se ognuno avesse paura di doverci rinunciare di nuovo,

poi un bacio

semplice

intenso

e poi moltissimi altri, sempre più carichi di passione

una passione che veniva repressa da troppo tempo e che presto avrebbe trovato uno sfogo.

E quasi a completare questo momento incorniciandolo

Cominciò debole a scrosciare una fioca pioggerella estiva.

E noi nella sera ci affrettammo a seguire il suo ritmo lento,

quasi a voler che dall’oscurità non si levasse più il sole,

per far durare quella notte per sempre.

mentre ormai il ticchettio della pioggia si confondeva inevitabilmente

con il battito dei cuori.

Capirono di essere ancora lì,

ancora insieme:

come se nulla fosse cambiato da tre lunghi anni.

 

 

L’amore.

L’amore è riabbracciarsi dopo tanto tempo e volersi ancora bene.

L’amore è morire in sua assenza.

L’amore è sperare che sia felice, senza pretendere la propria felicità.

L’amore è sentirsi viva/o pensando al suo sorriso.

L’amore non può essere spiegato,

Va provato

L’amore è una musica speciale

Che compone un melodia diversa

Per ogni cuore, ma che batte lo stesso ritmo

Solo quando due anime si completano..

L’amore è vita.

E la Vita è stare di nuovo qui con Te.

 

 

 

¶•«Tra le Note di un Amore »•¶

 

 

 

§§******Fine******§§

 

Ora sono indifesa nelle vostre mani.. vi prego di commentare anche quest’ultimo capitolo, così da poter considerare chiusa definitivamente questa storia. Sob ç_ç mi viene da piangere… sniff.

Ma non pensiate di esservi liberati di me, ritornerò molto presto muhahah (risata malefica)

Ed ecco che sotto gli occhi increduli dei lettori, la scrittrice si trasformò in un pipistrello e volò via nella notte nera… besos!! ^.^

 

  
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