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Autore: VioletP_    20/02/2015    2 recensioni
La Ring High School è l'unica scuola presente nella cittadina immaginaria di Mobiusdale, in America.
I protagonisti si troveranno coinvolti nei classici problemi da adolescenti: amori non corrisposti, bullismo, compiti in classe, divertimento ecc.
Insomma, ne vedrete delle belle.
Note: I personaggi non appartengono a me ma alla SEGA, la storia non è stata scritta a fini di lucro.
I personaggi sono stati tramutati in umani e la loro età varia dai tredici ai diciannove anni.
La città è una parodia di Mobius, pianeta di origine di Sonic&co con l'aggiunta di 'Sdale'
Genere: Comico, Demenziale, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 4:

Shade attraversò il cancello della scuola, tutti gli sguardi si posarono su di lei: i nuovi vestiti che indossava erano alquanto imbarazzanti, dato che lei non era una persona che si vestiva in modo provocatorio.
Rouge le si avvicinò, era vestita con un abito che arrivava a malapena alle ginocchia che era ricoperto di piume. Ai piedi portava degli stivali con delle ali di plastica ai lati.
<< Buongiorno! Guarda che ho ritrovato? >>
Shade sorrise, poi continuò a camminare, ma fu costretta ad appoggiarsi alla spalla dell’amica perché stava per cadere per via dei tacchi.
<< Come ti trovi così? Knuckles sbaverà di sicuro per te! >> disse Rouge, sorridendo. Shade aveva voglia di sotterrarsi: praticamente tutta la scuola la stava guardando.
<< Non so stare sui tacchi. >> sussurrò all’amica, che scoppiò a ridere.
<< Lo so! Sembri un t-rex, ma non te l’ho detto per non offenderti.  A proposito, sai cosa è successo ieri quando te ne sei andata? >>
Shade non le rispose.
<< Quella mocciosetta della Rose-e mi ci gioco tutti i gioielli che possiedo che è stata lei- si è divertita a lanciarmi le uova in tutta casa. >> disse, scocciata.
<< Dimmi  che scherzi. Per favore. E’ un gesto così immaturo. >> disse la rossa, mettendo le mani sui fianchi.
Rouge non rispose e si limitò a fare un cenno del capo a Shade, che si voltò. Amy Rose stava arrivando, dietro di lei c’era quel dirigibile di Big e accanto a loro due c’erano due primine.
<< Ciao lanciatori di uova! >> salutò Rouge quando Amy e i suoi amici le passarono davanti.
<< Ciao ladra di zaini! >> rispose Amy, allontanandosi da lei. Shade rise e Rouge la fulminò con lo sguardo.
<< Guarda chi si vede, Shadow. Quindi sai cos’è una scuola. >> disse Rouge, sfottendo Shadow. Il ragazzo la guardò negli occhi.
<< Zuccherino, come ti sei fatto quell’occhio nero? >> chiese la ragazza.
<< Non sono affari tuoi. >> disse il ragazzo, allontanandosi.
<< Credo sia nervoso.  Vabbè, andiamo in classe. >> disse Shade, barcollando fino al portone principale.

Maria era nel suo letto, aveva la febbre ed era molto stanca. Aveva messaggiato con Shadow per tutta la notte ed aveva lasciato il cellulare accanto a lei. L’oggetto iniziò a vibrare, la ragazza aprì gli occhi, c’era un messaggio da parte di Shadow.
Oggi posso venire da te? Vorrei parlarti di una cosa.”
“Shadow, sai come mi sento. Non vorrei attaccarti la febbre. Magari quando mi sarò rimessa. Piuttosto, l’occhio ti fa ancora male? Baci. :*”

<< Povero Shadow. >> disse ad alta voce. Si alzò e andò in bagno a lavarsi i denti, prese lo spazzolino e si poggiò una mano sulla fronte, che era bollente.
<< Le cose qui vanno dalla padella alla brace. >> la bionda uscì dal bagno e andò in cucina, sul frigorifero c’era un biglietto scritto da sua madre.
Sono a lavoro, se hai problemi chiama. Tvb.”
La ragazza sorrise, poi prese una mela e tornò in camera sua, prese il cellulare e lesse la risposta di Shadow.
“Allora ti chiamo, va bene? Comunque no.”
“Certo! A dopo! <3”

La ragazza iniziò a mangiare alla mela, mentre cercava di capire cosa dovesse dirle Shadow, si  erano scritti molto ieri sera, lui le aveva parlato del fatto che il padre aveva di nuovo alzato le mani, e lei si era offerta più e più volte di ospitarlo, ma niente. Lui non accettava. Finita la mela, posò il torsolo sul comodino, poi chiuse gli occhi e si addormentò.

Sua madre era una persona davvero noiosa nello spiegare, altro che lezioni interattive che avrebbero fatto divertire tutte la classe.
Nonostante Cosmo amasse sua madre, non poteva negare che le sue lezioni fossero una noia mortale.
Stava spiegando i vulcani, tutta la classe era con gli occhi chiusi. Si voltò verso Cream, la ragazza si stava sforzando di prendere appunti, ma il sonno stava prendendo anche lei.
<< E ora arriva la parte interattiva della lezione! Tutta la classe con gli occhi aperti. >> disse battendo le mani. Tutti aprirono gli occhi e la donna poggiò su ogni tavolo dei materiali diversi.
<< Dato che oggi abbiamo due ore, ci dedicheremo alla costruzione di un vulcano e poi lo attiveremo. Così imparerete e vi divertirete. Charmy, tu sei al banco da solo, mettiti accanto a Cream e a Cosmo.
Charmy avanzò timidamente verso di loro con i materiali poggiati sopra la sedia che stava trasportando.
<< Tu che materiali hai? >> chiese Cosmo quando il ragazzo si avvicinò a loro.
<< Ho delle tempere. Voi? >> disse il ragazzo, poggiando le tempere sul banco.
<< Noi dei fogli e altri materiali per il rivestimento esterno del vulcano. >> disse Cream, facendo vedere i fogli al ragazzo, che sorrise.
<< Voi avete idea di come si costruisca un vulcano? >> chiese Cosmo, guardando i due, che denegarono. La ragazza sbuffò, poi alzò la mano.
<< Sì, Cosmo? >> chiese la professoressa, avvicinandosi.
<< Mamma, non abbiamo idea di come si costruisca questo vulcano. >> disse Cosmo. Hertia guardò rapidamente i materiali che avevano i tre, poi sorrise.
<< Facile. Voi dovete solo occuparvi del rivestimento esterno, al resto penserà l’altro gruppo che si sta occupando dello scheletro. Dai, vi lascio questo libriccino che vi spiegherà passo per passo ciò che dovrete fare. >> disse la donna, poggiando sul tavolo un libriccino di color rosso con un titolo scritto in giallo.
<< Facili passi per costruire un vulcano. >> lesse ad alta voce Charmy, poi aprì il libro e iniziò a leggere.
<< Bene, iniziamo a colorare i fogli che ci servono. >> disse, prendendo la tempera marrone e il pennello.
<< Quanti fogli servono? >> chiese Cream.
<< Credo che questo lo sapremo solo quando lo scheletro sarà pronto. >> disse Cosmo.
<< Intanto dipingiamo il primo foglio, almeno passiamo tempo. >> disse Charmy, iniziando a dipingere sul primo foglio.  Le due si guardarono e risero, poi Cream prese il suo diario e Cosmo il suo cellulare.
<< Ragazze, una mano sarebbe gradita. >> disse Charmy, ridendo.
<< Come facciamo? >>
Cream rise e prese un pennello, lo intinse di tempera marrone e lo passò sul naso di Cosmo.
<< Oops! >> disse ridendo. La ragazza sbuffò e prese un fazzoletto, poi iniziò a pulirsi il naso.
 
Angolo autrice:
questo capitolo è più corto degli altri, ma oggi non ho davvero ispirazione per scrivere. Ringrazio comunque tutti quelli che leggeranno e recensiranno.
   
 
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