2. Pretend that we're in love Eravamo tutti riuniti da Davide, il mio migliore amico. Una volta a settimana, ci ritrovavamo a casa di qualcuno di noi e guardavamo un film per poi dormire tutti insieme. Teresa stava limonando con Michele sul divano, mentre io e gli altri eravamo in cucina. Leo non aveva parlato molto, sembrava pensieroso. "Ordino la pizza, volete il solito ragazzi?" Chiese a tutti digitando il numero della pizzeria del centro. Ormai prendevamo sempre le solite pizze e non c'era bisogno neanche di chiedere quindi "certo" risposi per poi avvicinarmi a Lea che mi aveva detto che voleva parlarmi. "Angela, vieni con noi a Barcellona dai. Sarà una vacanza indimenticabile e avrai più possibilità con Leo! Starete insieme tutto il tempo, lui si innamorerà di te vedrai" "Sai bene che non succederà niente e poi ieri ti avevo già detto che non venivo. Non hai letto il messaggio?" "Quale messaggio?" Mi guardò un attimo per poi controllare il cellulare. "Non mi hai inviata nessun messaggio." disse mostrandomi il cellulare. Presi il mio cellulare e controllai i messaggi. Merda, avevo inviato il messaggio alla persona sbagliata.. L'avevo inviata a Leo... Ecco perché prima era pensieroso, forse perché era imbarazzato perché una come me era innamorata di lui? Perché non ho controllato bene i nomi? Cazzo. "Merda. Lea, io..." "Cosa Angela?" Disse prendendomi il cellulare di mano per poi capire. Alzò lo sguardo e imprecò. "Cazzo, quindi ora Leo sa tutto?" Mi passai la mano tra i capelli e mi morsi il labbro, quando sono nervosa faccio sempre così. "Cosa dovrei fare ora? Lui sarà imbarazzatissimo perché una sfigata come me è innamorata di lui.. Io.." "Ehi.. Calmati. Prima di tutto non sei una sfigata. Sei bellissima. E non devi fare niente. Fai finta di nulla, fai finta che quel messaggio non sia mai stato mandato. Però promettimi che verrai con noi a Barcellona." Ecco ci risiamo. Alzai gli occhi al cielo. "Lea, basta con questa storia. Ho già detto di no, punto e basta. " Mi diressi in salotto dove erano riuniti tutti, Lea ci raggiunse con le pizze in mano dopo aver pagato il ragazzo delle pizze. Mangiammo le pizze chiacchierando e guardando "Un compleanno da leoni". Avevamo finito di mangiare ma il film non era ancora finito e le coppiette Teresa-Matteo Davide-Melissa e Lea-Luca stavano sul divano a sbaciucchiarsi mentre io e Davide eravamo seduti in terra ai due lati del divano. Mi sentivo di troppo così mi alzai e dissi a tutti che andavo su in camera. Ero sdraiata sul letto mentre chattavo con Gianni, quando qualcuno aprì la porta. "Che ci fai qui?" Dissi mettendomi seduta. "Dobbiamo parlare." Disse entrando e mettendosi a sedere vicino a me. Morsi il labbro e abbassai lo sguardo. Sapevo bene di cosa volesse parlare, mi umilierà e io starò ancora più male. "Ho letto il messaggio che a quanto pare hai inviato alla persona sbagliata. È tutto vero quello che hai scritto?" "Ormai sai tutto, non c'è bisogno che menta. Si è vero, sono innamorata di te..." "Io.." Lo interruppi "Tranquillo, non lo sarò più." Dissi accennando un sorriso finto. "Se vuoi, parti con gli altri per la vacanza mentre io resto qui. Non rovinarti la vacanza che hai sempre sognato per un coglione come me." "Tranquillo, potrei sempre andarci d'estate insieme a Lea. Andate pure voi, starò bene lo stesso." Dissi sempre sorridendo falsamente. "So che ci tieni tantissimo a questa vacanza, andiamo insieme, facendo finta che non sappia niente e divertiamoci." Abbassi lo sguardo." Si è vero. Ci tengo molto ma sarà difficile per me.." "Facciamo un patto" disse ad un tratto interrompendo il fastidioso silenzio che si era creato tra noi. Lo guardai stranita.. Un patto? "Facciamo un patto. Fingiamo di essere fidanzati, godiamoci questa vacanza e quando sarà finito l'anno, ognuno per la sua strada. Così io farò ingelosire Teresa e te avrai quello che desideravi da tanto." Fu una coltellata al cuore.. Approfittarsi di me sapendo che sono innamorata di lui per far ingelosire la ragazza che gli piaceva da tempo. Era una proposta egoista, non potevo accettare. Ma sarei finalmente stata insieme a lui, cosa che desideravo da cinque anni e che finirà quando torneremo dal viaggio. "Va bene. Quando torneremo, ognuno per la propria strada.." Risposi trattenendo le lacrime. Dopodiché uscì dalla camera e liberai finalmente le lacrime. Scusate se non ho aggiornato come avevo detto ma ho avuto dei problemi. Ci tengo davvero a questa storia, quindi cercherò di aggiornare i capitoli frequentemente. Grazie a voi che seguite la mia storia, anche se in pochi, spero vi piaccia come piace a me. Grazie mille :) fatemi sapere cosa ne pensate, ci terrei tantissimo.