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Autore: Jenny Ramone    21/02/2015    2 recensioni
Joan,Annie,Diana e Meg: quattro ragazze diverse, quattro storie, quattro amiche, una passione in comune:ognuna è innamorata di un componente dei Ramones.
Prima groupies, poi cover band dei loro idoli:li incontreranno e ne condivideranno l'amore,i successi,le gioie e i dolori.
Fino alla fine.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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“Sveglia donne, siamo a Los Angeles!”.
“Uhm,Arty, cazzo gridi? Credevo dicessi:”E’ arrivato l’arrotino!”
“Non sto gridando Meg! Siamo a L.O.S  A.N.G.E.L.E.S!!!!!”.
“Che figata! Wow! Johnny, guarda, Beverly Hills!”-Joan gridava esaltata come una bambina, mentre attraversavano il famoso quartiere.
“Si è fantastico piccola. Mi ispira molto come città, sai che potrei anche pensare di comprarmi una casa qui quando sarò in pensione? Mi piace troppo”-rise lui.
Il gruppo scese per fare un giro in città, visto che era appena mattina.
Diana stava mettendo sua figlia nel passeggino quando venne avvicinata da Dee Dee, intenzionato  a chiederle scusa.
“Non mi toccare”-lo anticipò lei, senza nemmeno guardarlo negli occhi, spinse il passeggino sul marciapiede e seguì gli altri, cercando di ignorarlo.
“Diana, tesoro, non so cosa mi abbia preso ieri sera…non so perché è successo…ma tu devi credermi, non accadrà più.
Te lo prometto, cambierò e mi prenderò cura di te e Suzy. Ti prego, dammi ancora una possibilità”.
Questa volta però la bassista era più decisa che mai: Dee Dee aveva superato il limite, perfino per una come lei.
Si voltò e disse, con voce ferma e sguardo severo:”No. Non ti darò una seconda possibilità.
Chi me lo garantisce che non accadrà più?
Mi dispiace Dee ma questa volta non posso permetterti di rovinare tutto.
E’ stato bello,ti ho amato tanto e ti amo ancora,mi porterò per sempre i ricordi di questo periodo con te nel cuore però non posso andare avanti così.
Non riesco a credere che tu abbia davvero baciato Annie.
Mi sarei infuriata se fosse stata un’altra donna ma una delle mie amiche? Come ti è venuto in mente? Guarda, mi hai davvero delusa.
E’ per questo che ho deciso di lasciarti.
E’ la scelta migliore, stare lontani sentimentalmente, almeno per un po’.
Se cambierai e riuscirai a dimostrarmelo, chissà, un giorno forse potrò cambiare idea”.
“No, aspetta, non puoi fare così! Quindi è finito tutto? Vuoi lasciare la band, vuoi portarmi via mia figlia? Non puoi farlo, non ne hai il diritto!”-gridava lui.
Diana sospirò:”Non lascerò la band. Questo lavoro mi piace, le ragazze sono fantastiche, mi piace girare il mondo.
Finchè non ci scioglieremo io resterò con loro.
Però non resterò con te.
Viaggeremo insieme ma fai conto che io non sia di più che una della crew.
Io farò la mia vita, crescerò mia figlia, ma senza di te.
Tu la vedrai perché ovviamente viaggiamo insieme ma non devi parlarle se non te lo dico io, non ti permetterò di avvicinarla senza il mio controllo.
E  quando sarà grande forse le spiegherò che sei suo padre.
A quel punto se ti comporterai decentemente forse trascorrerà con te un giorno ogni due settimane e sempre accompagnata da qualcuno di cui mi fido, non ci penso nemmeno a lasciartela.
Prendere o lasciare”.
“Tu sei pazza, non puoi impormi delle condizioni da divorzio quando non siamo nemmeno sposati!”
“Vuoi che ci troviamo davanti ad un avvocato, vuoi che ti tolgano la patria potestà? Posso dimostrare che non sei adeguato a fare il padre.
Sei un tossico e questo è un dato di fatto”.
“Anche tu, lo hai dimenticato?”
“E’ vero. Ma io sono la madre e se dimostrerò di essere in  grado di occuparmi di lei o di avere qualcuno che può farlo per me qualunque giudice mi darebbe ragione”.
Il bassista rise amaramente:”Non  credi che abbia bisogno anche di un padre?-chiese.
“Certo. Ma tu non hai saputo adeguarti al ruolo. Non ti preoccupare, finchè staremo con voi ci sarà di sicuro qualcuno più capace di te, che diventerà per Suzy un punto di riferimento, gli zii non le mancheranno.
Joey ama i bambini e non può averne, Johnny è responsabile e la proteggerà, Marky la farà ridere.
Questi non sono più affari tuoi”.
“Come ti permetti? Lasciare mia figlia in mano ai miei compagni di band?”
“Non mi hai dato alternative, la tua occasione l’hai avuta.
Adesso andiamo, raggiungiamo gli altri”.
Stavano camminando per Beverly Hills con il resto del gruppo quando Diana si fermò e propose…una foto!
“Ragazzi, su, facciamoci una foto tutti insieme, come eravamo quando siamo arrivate noi”.
Dee Dee la guardò sbigottito, mentre tutti acconsentivano di buon grado.
“Mi hai appena lasciato, vuoi fare una foto con me adesso?”-chiese.
“Certo. Voglio poter avere una foto con tutti voi per ricordarmi questo periodo quando invecchierò.
Ma non cambia niente tra noi”.
Lily scattò la foto con la polaroid di Joan e distribuì una copia ad ognuno…
                                                                 *********
“Annie...ho parlato con Dee Dee…”
“E adesso? A chi credi?”
“Credo a te. Scusami, scusami davvero tanto. Mi dispiace per la scenata che ti ho fatto ieri sera, ero fuori di me, accecata dalla gelosia. Ti prego, perdonami, io voglio essere ancora tua amica. Non volevo rovinare la tua relazione con Joey, dovrei scusarmi anche con lui”.
“Non è necessario, ho sentito tutto Diana.
Io e Annie abbiamo già parlato…non hai rovinato nulla, ci siamo chiariti”.
 ********
“Me lo avevi promesso! Daiii andiamo a Venice Beach, devo vedere il tuo bel corpicino in costume!-Marky si avvicinò alla batterista e la guardò languidamente-“e poi magari anche senza costume”-concluse baciandole il collo.
“Sei sempre il solito! Va bene, aspettami qui!”.
Meg tirò fuori dalla borsetta un bikini e corse in una cabina ad indossarlo:quando uscì il batterista dei Ramones rimase stupefatto nel vederla, un misto di stupore per quanto era bella e choc per le cicatrici comunque visibilissime che si portava addosso.
“Perché mi guardi così? Non ti piaccio, lo immaginavo”
La ragazza tirò fuori un telo mare e lo stese sulla sabbia, poi si sedette accanto a Marky.
Il batterista le si avvicinò:”Sei perfetta Meg.
Sei bellissima e io sono innamorato di te”-sussurrò mentre la baciava dolcemente.
“Marky adesso che ti ho accontentato…tu devi accontentare me-sorrise maliziosamente.
“Quando torniamo a New York…devi portarmi a Rockaway Beach!”-gridò, alzandosi e mettendosi a correre sulla sabbia.
“Aspettami! Ti prendo!-Marky la rincorse e la abbracciò, facendola volteggiare e baciandola nuovamente con passione, sulla riva del mare.
In quel preciso momento i due sentirono delle voci,non ebbero  neanche il tempo di scappare che realizzarono a chi appartenevano:paparazzi.
“Guardate, quello è Marky Ramone!
Avviciniamoci, chissà chi è quella ragazza!”-urlarono rincorrendoli.
“Andiamo di là! Corri Meg!!!!!”
“Li abbiamo seminati?”-chiese la ragazza,con il fiatone.
“Credo di si…”
I due si ritrovarono nel bel mezzo di Rodeo Drive e riuscirono a mescolarsi alla folla.
Perfortuna trovarono un piccolo negozietto che si confondeva con le grandi marche ed entrarono.
Trovarono Johnny intento ad osservare un poster con la locandina di un vecchio film horror.
“Prendo questo”-il chitarrista pagò tutto soddisfatto e poi li vide.
“Johnny! O grazie a Dio ti abbiamo trovato! Siamo andati a Venice Beach e siamo stati rincorsi dai paparazzi!”
“Hanno mica capito chi sei? Merda!”
“No, non credo.
Dai, stai calmo.
Dove sono gli altri?”
“Saranno in giro per Rodeo Drive.
Vai dalle tue amiche Meg.
Lo sai che non dobbiamo farci vedere in giro tutti insieme”.
*********
 “Davvero ti hanno beccata con Marky? Certo che siete proprio furbi! Andare a Venice Beach non è stata una grande idea”-Joan squadrava l’amica.
“Non pensiamoci più.
Shopping?”-propose Diana.
“Certo.
Moooonteeee????”
“Annie quanto vuoi? Sta volta non posso darti la carta di credito, non me lo posso permettere.
“Beh, stavolta un po’ di soldi ce li abbiamo.
Però ne servirebbero altri per comprare dei vestitini per Suzy…”
“Che stronzetta sei.
Tieni, più di questi non posso dartene.
Alle sei tornate in hotel!”
“Signorsì Signore…”-sbuffarono le quattro mentre se ne andavano.
“Amore della mamma, che ne dici di questo vestitino?”-Diana accarezzava la bimba, cercando di prendere le misure per controllare che l’abito le andasse bene.
“Secondo me è perfetto.
Guarda che signorina che abbiamo qui! Piccola, il rosa e i pois ti donano”-Joan giocherellava con le manine della bimba, tutta felice.
“Però te lo regalano le zie il vestitino-Diana, lascia stare quei soldi, mettili via”.
“Ma Annie…”
“Tienili.
Guardate ragazze, un negozio di musica!”
In vetrina era esposta una t-shirt dei Clash.
Annie assunse un’espressione triste e la osservò per un momento.
“Lily, vieni con me”.
“Vediamo un po’… mia sorella più o meno è alta quanto te…secondo me le va bene”
“Mi avevi detto che odiavi tua sorella. Adesso le compri dei regali?”
“Lily, non ti chiedere perché lo sto facendo.
Vorrei farmi perdonare però non le voglio chiedere scusa.
Perché ti sto raccontando tutte queste cose?
Non fa niente, raggiungiamo le altre”.
Le ragazze erano sedute su una panchina, all’ombra di una palma.
“Perché ci avete messo tanto? Annie, ti piace il mio nuovo top?”-la chitarrista mostrò all’amica un top di stoffa bianca con dei bottoncini.
“Carino. Ho fatto un acquisto di cui mi pento. Una t-shirt per Vicky”.
“Annie, hai fatto bene.
Segui il mio consiglio, sii un po’ umile per una volta e chiedile perdono”-le spiegò Meg-“è tua sorella! Sono certa che anche a lei manchi e che stia soffrendo per la tua lontananza”.
“E chiedi scusa anche a tua madre.
Noi donne stronze poi siamo ancora più dolci delle altre in fondo”-intervenne Joan.
Le ragazze trascorsero una giornata di divertimento, come ormai erano abituate a fare spesso.
Verso sera Diana chiese a Lily di tornare in hotel con la bambina e propose alle amiche di seguirla sulle Hollywood Hills per fare ancora qualche foto e rilassarsi prima del concerto.
 Il sole che stava tramontando su Los Angeles rifletteva una forte luce rossastra sulla città, dove cominciavano ad accendersi le luci per la vita notturna.
Le ragazze se ne stavano coricate in un prato, sulla strada che portava all’insegna “Hollywood”, mancavano un paio d’ore al concerto e avrebbero avuto tutto il tempo per tornare e prepararsi.
Stavano in silenzio a godersi il panorama quando ad un tratto Joan assunse un’aria meditativa e, dopo aver aspirato dalla sigaretta, parlò.
“Cosa ne sarà di noi? Voglio dire, quali sono i vostri desideri se e quando tutto questo finirà?
Io non vorrei che finisse mai.
Amo Johnny con tutta me stessa e so di essere fortunata ad averlo accanto.
Se dovesse finire non riesco nemmeno a pensare di abbandonarlo per sempre, di non vederlo più.
 Vorrei trasferirmi in California.
Però non qui, è troppo incasinata come città.
A San Francisco.
E’ una città piena di artisti, credo che mi piacerà.
Vivrò in una grande casa con vista sulla baia, avete presente quelle belle case color pastello, tutte in salita?
Sposerò un uomo ricco e compreremo una di quelle ville con i nostri risparmi, avremo due o tre bambini e ogni giorno potrò uscire sul portico a rilassarmi e guardarli giocare.
Voglio un grande giardino, cani, gatti e una piscina.
Ovviamente tutte voi sarete le  benvenute.
Ma non credo che succederà,sono determinata a rimanere con John”.
“Poche pretese eh Joan? Mi prenoto già come la prima persona che si tufferà in piscina!
Io invece voglio rimanere a vivere a New York, in un grande loft.
Vorrei trovare un ragazzo che mi ami e mi renda felice quanto sta facendo Joey, farmi una famiglia con lui.
E poter dimostrare a mia madre che non sono la fallita che crede”.
“Io non mi sposerò mai.
Non sono portata per il matrimonio, un uomo normale mi rifiuterebbe.
Non so dove andrò a vivere ne cosa ne sarà della mia vita, non ho un progetto come voi.
Vorrei solo essere una buona madre per Suzy, smetterla definitivamente con la droga e poterle dare tutta la felicità che si merita.
Voglio che mia figlia possa avere tutte lo possibilità che io non ho avuto”-intervenne Diana”Meg, tu cosa farai in futuro?”.
“Io…voglio solo poter essere felice.
Trovare qualcuno che mi ami davvero, per sempre.
Se dovessi scegliere credo che starei anche io a New York…anzi, ci starò per forza, casa mia è un’istituzione, voi non mi permettereste mai di venderla”.
“Se ci provi ti diseredo!”-rise Annie.
“Ecco, questa sarebbe la reazione popolare.
Non lo farò,stai tranquilla.
Il divano di casa mia ci sarà sempre per voi”
“Non parlatemi di quel divano perfavore! E’ un killer! Appena uno si siede si addormenta secco!”
“Non so cosa abbia in serbo il destino per noi e per i ragazzi.
Però voglio che oggi ci facciamo una promessa.
Promettiamoci che noi quattro non ci abbandoneremo mai.
Che litigheremo ma faremo sempre pace, che resteremo sempre unite, qualsiasi cosa brutta o bella ci accadrà, ovunque ci porterà la vita, anche se saremo lontane”.
Le quattro ragazze promisero solennemente, convinte a rispettare il loro patto.
Era il 6 agosto 1979.
Un caso?
Ancora non sospettavano nemmeno cosa avrebbe significato quella data.
6 agosto

ANGOLO AUTRICE: Ciao! :) solito capitolo di shopping...però Diana e Dee Dee si sono lasciati :( .
Forse è stato meglio così.
Annie si sta facendo un esame di coscienza secondo voi? Mah...xD
Volevo scrivere un capitolo "riflessivo" da un sacco di tempo, le ragazze non se ne andranno ancora, non allarmatevi, però hanno inconsciamente fatto delle previsioni sul loro futuro.

Il 6 agosto è la data dell'ultimo show dei Ramones, 6 agosto 1996, sempre a Los Angeles...una premonizione?
Grazie come sempre e al prossimo capitolo! :)
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