Tale padre tale figlio

Le leonesse erano nervosa, stavano girovagando da ormai tre ore ma ancora non erano riuscite a trovare Kopa. Il futuro re non si trovava da nessuna parte, lasciando i due genitori nel panico.
«Dove può essere andato?» chiese Nala terrorizzata.
«Non lo so, ma stai tranquilla, è un cucciolo intelligente» anche Simba era nervoso ma voleva tranquillizzare la sua sposa. I due genitori continuarono a cercarlo urlando il suo nome. Ogni minuto che passava faceva sentire i due sempre più agitati. Dove era andato? Alla fine Nala parlò rivelando il suo timore più grande.
«Credi sia andato nelle terre di nessuno?» la sua voce era quasi un sussurro. Simba si bloccò, non poteva essere, gli aveva esplicitamente vietato di oltrepassare i confini delle terre dal branco.
«Certo che no, non lo farebbe mai» ma nel suo cuore il panico prese il sopravvento. Anche lui da giovane non obbediva agli ordini di suo padre. E se conosceva suo figlio abbastanza bene si rese conto che molto probabilmente era lì.
Il tramonto si stava spegnendo sempre di più, presto sarebbe stato buio. Le leonesse si riunirono alla rupe dei re scoraggiate.
«Non lo hanno trovato da nessuna parte» disse Sarabi triste.
«Non ci resta che cercare nelle terre di nessuno» Simba osservò l'espressione di Nala e vi colse tristezza e malinconia.
«Sai cosa significa oltrepassare il confine. Finiremo per lottare, ma se servirà per salvare nostro figlio lo faremo» Nala era sicura di sé, quando si trattava di suo figlio nessuno avrebbe potuto ostacolarla.

Ormai era notte e le leonesse capeggiate dal re e la regina si incamminarono verso il confine. Gli spazi verdi e pieni di vita lasciarono il posto alla terra dimenticata da dio. La terra era arida e gli alberi secchi, nessun animale osava avvicinarsi.
«Kopa!» urlò Simba con quanto fiato aveva in gola. Nessuna risposta. Le altre si guardarono intorno con circospezione. I leoni che vivevano in quelle terre non erano di certo ospitali.
«KOPA!» Nala urlò ancora più forte. Tutti rimasero in silenzio per aspettare una risposta, all'improvviso sentirono una voce lontana.
«Mamma, papà, sono qui!» era Kopa, la sua voce era nel panico. I leoni seguirono la voce del piccolo, finalmente l'avevano ritrovato.
Quando arrivarono sul posto ciò che videro li fece rabbrividire. Una leonessa adulta stava tenendo Kopa bloccato e altre tre leonesse le stavano accanto. Volevano fare del male al piccolo, ma fortunatamente erano arrivati in tempo.
«Lasciate andare mio figlio!» esclamò Simba rabbioso.
«Guarda chi si vede da queste parti, il nostro re!» la voce della leonessa sconosciuta era piena di disprezzo.
«Non ve lo ripeterò di nuovo, lasciatelo andare!» Kopa piangeva copiosamente, osservava sua madre e suo padre, desiderava solo tornare con loro. La leonessa tolse la zampa dalla coda del piccolo, ma poco prima che lui riuscisse a scappare lo afferrò con i denti e scappò.
«Presto, inseguiamola!» urlò Nala. Le leonesse del branco iniziarono a correre, cercando di prendere il cucciolo. Simba stava correndo il più velocemente possibile, raggiunse con i denti la zampa dalla leonessa che teneva suo figlio ma riuscì solo a sfiorarla. Nala saltò più lontana e riuscì ad atterrarla. Kopa balzò in avanti ruzzolando per qualche metro, ma almeno era libero. Il piccolo corse verso sua madre che ne frattempo era rotolata a terra.
«Mamma, stai bene?» chiese lui.
«Vai dalla nonna, ti porterà al sicuro» Nala era decisa. Kopa corse verso Sarabi che cercò di portarlo di nuovo nelle terre del branco.
Due leonesse difesero Nala e l'aiutarono ad alzarsi mentre Simba continuava a lottare con la leonessa sconosciuta.
«Chi sei?» chiese infine mentre riprendevano fiato.
«Zira, e sarò colei che farà fuori il re!» appena concluse la frase balzò addosso al leone che ruggì furiosamente, gli stava mordendo il collo. Nala vedendo suo marito in difficoltà corse verso di lui e morse Zira in più punti facendola guarire.
«Ti do un'ultima possibilità, scappa. Come vedi non riuscirete a sconfiggerci» Simba parlava lentamente. Zira e le sue compagne si guardarono l'una con l'altra e senza aggiungere altro corsero via. Ma quando furono lontane di qualche mentre Zira si voltò.
«Non finirà qui»

Simba, Nala e le altre leonesse del branco tornarono alla rupe dei re, per fortuna nessuno era ferito gravemente, solo qualche graffio che sarebbe guarito in pochi giorni.
«Dov'è Kopa?» chiesero i due genitori alla nonna.
«Nella grotta, è molto spaventato» il piccolo sentendo quelle parole uscì e andò incontro a Nala nascondendosi dietro le sue zampe, aveva paura della reazione di suo padre.
«Ti ho detto almeno mille volte che non devi oltrepassare in confini, questa lezione ti è servita per capire l'importanza del mio divieto» Simba parlava in modo brusco. Il cucciolo guardò sua madre per cercare conforto ma anche lei era arrabbiata.
«Tuo padre ha ragione, potevamo perderti»
«Ero solo curioso, non pensavo che fosse davvero pericoloso. Volevo solo divertirmi» Kopa era veramente dispiaciuto.
«Come ho già detto è una lezione che hai imparato, non farlo mai più»
«Ve lo prometto» i tre si strinsero l'uno con l'altro coccolandosi affettuosamente. Kopa aveva imparato la lezione, non avrebbe più disubbidito ai suoi genitori, forse.

Spazio autrice:
Ecco la mia terza storia dedicata ai momenti di vita delle terre del branco. Cosa ne pensate? Fatemelo sapere tramite una recensione, per me è davvero importante!
A presto.