Stereotipi
Da quando era entrata in quel pub, Piper aveva avvertito un paio di occhi straordinariamente belli posati su di sé. E no, non sapeva quanto fossero belli grazie a particolari doti psichiche, tanto più grazie al fatto che i suoi occhi erano stati altrettanto rapiti da quella ragazza al tavolo otto.
Da quando era entrata in quel pub, tra l'altro, Piper continuava a sentire nelle orecchie la stupida voce di Polly che le leggeva uno stupido articolo su una stupida rivista patinata, quel pomeriggio stesso.
Avresti mai detto che a una ragazza servono quindici giorni per innamorarsi, Pip? Ai maschi basta solo uno-virgola-venticinque secondi!
Piper non si era nemmeno degnata di risponderle quanto le pareva sessista e stereotipato quell'articolo. Aveva solo ribadito quanto fosse impossibile che lei si innamorasse.
Eppure, se glielo avessero chiesto nel momento in cui aveva posato il suo sguardo in quello della sconosciuta, Piper era sicura che avrebbe perlomeno aggiunto una seconda frase, giusto per sicurezza, casomai le fosse appena successo.
Sorrise tra sé, al demenziale pensiero di essere un uomo mancato. Poi, la ragazza si avvicinò e tutto nella sua testa venne annientato da quegli occhi che da vicino sembravano volerla portarla in un'altra galassia, fatta unicamente di colori freddi e al contempo fottutamente accoglienti.
"È un po' freddo per un margarita, non trovi?"
"Hai mai pensato a quanto tempo impiegheresti ad innamorarti della persona giusta?"
"Io non mi innamoro, Polly. Ma nel caso il mistero del vero amore mi si dovesse improvvisamente palesare, un secondo mi sembra più che sufficiente."