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Autore: CrystalRose    21/02/2015    2 recensioni
Perché Loki da dopo la caduta dal Bifrost a The Dark World si è comportato nel modo che noi tutti sappiamo? E se tutto quello che ha fatto, fosse stato l'unico modo per salvare la persona amata?
[Pre Avengers-The Avengers- Thor TDW- accenno a Age of Ultron fino a Ragnarok/post Ragnarok]
[Elementi dei film, fumetti e mitologia norrena]
Genere: Azione, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Waiting between world OFH

Helheimr, Éljúðnir, quella notte

 

Erin scese nel regno della figlia Hel. Solo lei poteva fermare Loki, avevano un’intesa più potente che superava l’amore della valchiria: il legame di sangue.

Non sapeva come l’avrebbe convinta ma sapeva che ci sarebbe riuscita. Hel era testarda e determinata tanto quanto suo padre ma da Erin aveva ereditato la saggezza e la ragionevolezza.

 

Helheimr non le piaceva, non poteva negarlo. Era un luogo tetro e sinistro, non le piaceva affatto che la figlia vivesse lì ma il suo destino era quello.

Il trono era vuoto, probabilmente non erano ancora rientrati dal primo giorno di conquiste.

-Erin- una voce risuonò autoritaria squarciando il silenzio pressante di Helheimr.

La valchiria si girò lentamente.

Davanti a lei, a una cinquantina di metri, stava Lorelai. La osservava minacciosa.

-Che cosa vuoi?- chiese tranquilla.

Cercò di rimanere calma, era disarmata e si maledisse mentalmente per questo. Un errore che poteva costarle caro.

Lorelai, che era anch’essa apparentemente disarmata ma non c’era molto da fidarsi, si avvicinò lentamente, sorridendo come se avesse già vinto qualcosa.

-Il tuo posto- affermò serafica.

-Non potrai mai essere una valchiria, dovresti saperlo-

-Non mi interessa vivere da reclusa come voialtre… intendevo accanto a Loki-

-Te lo puoi anche scordare- replicò Erin mantenendo la calma anche se dentro di lei la rabbia stava ribollendo nelle sue vene.

-Dici?- guardandola con aria di sfida.

Ormai erano vicine, una difronte all’altra.

-Sai, noi su Miðgarð abbiamo un detto: “fare i conti senza l’oste”. Significa che stai facendo dei piani senza sapere l’opinione di Loki-

-Oh ma lui è d’accordo-

Erin scoppiò a ridere di gusto. Poteva dubitare delle capacità strategiche del dio, ma del suo amore no. Altrimenti perché scatenare questa guerra, al di là della smania di potere?

-Per favore. Torna da dove sei venuta che forse è meglio- sentenziò la valchiria seccata, dirigendosi poi verso la gradinata che portava al trono.

-Pensa a cosa succederebbe se una giovane valchiria dall’armatura smeraldo venisse ritrovata ai piedi di un trono con la gola squarciata… Uccisa da un’anima di Helheimr, sarebbe la giustificazione ufficiale, non credi? E io sarei presente, a consolare il dio degli inganni, il mio re… Credo che si dimenticherà presto di te e io diventerò regina-

La valchiria si voltò di scatto, appena in tempo per evitare un fendente del pugnale di Lorelai, che aveva nascosto, solo Heimdall sa dove.

-Tu sei pazza- esclamò Erin arretrando per allontanarsi. Doveva fuggire, era disarmata e non poteva uscirne illesa se l’avesse affrontata.

-Oh no, tutt’altro- sorrise perfida.

Fece per scagliarsi di nuovo contro di lei, quando delle anime di Helheimr comparvero dal nulla, bloccando la strada alla ninfa. Altre circondarono la valchiria per proteggerla. Lorelai si bloccò una frazione di secondo, spaventata.

Erin ne approfittò per scappare. Nella direzione sbagliata.

Nella confusione creata dalle anime, la valchiria si accorse troppo tardi di star correndo verso il trono. Si stava mettendo nell’angolo da sola.

Fu un attimo.

La donna dai capelli ramati l’afferrò per una spalla voltandola. Erin cercò di colpirla ma si ferì il dorso della mano nel farlo.

Le anime si pararono come un muro alle spalle di Lorelai. Non potevano fermarla perché erano evanescenti.

Lorelai alzò il braccio armato per colpirla, Erin alzò il suo per parare il colpo.

Si concentrò, sperando che il vecchio incantesimo funzionasse per smaterializzare l’arma ma, ovviamente, fu inutile.

Con la mano libera, la ninfa afferrò la valchiria per il collo. Erin portò le mani su quelle della rossa per cercare di liberarsi. Iniziò a scalciare per difendersi, invano.

Lentamente l’aria iniziava a mancarle, le gambe cedettero.

-Perfetto. Ora muori- ringhiò Lorelai, stringendo di più la presa.

Erin annaspava cercando di respirare. Il corsetto in metallo aumentava la sensazione di soffocamento. Sperò soltanto che qualcuna dal Valhalla la vedesse.

In un ultimo tentativo di salvarsi, la valchiria allungò le mani cercando di colpire Lorelai che la ferì nuovamente con il pugnale.

Una luce bianca comparve alle spalle dell’assassina, che non si accorse di nulla.

Fu un attimo.

Hel, apparsa in tutta la sua maestosità, tolse Lorelai di dosso alla madre, liberandola. La rossa volò lontano.

Erin si ritrovò inginocchiata protesa in avanti, con una mano sul collo che cercava di riprendere a respirare regolarmente.

-Noooo!- fu l’urlo terrorizzato di Lorelai. Erin alzò la testa di scatto.

Hel le tagliò la gola senza pietà, usando il pugnale che Lorelai ancora teneva in mano. La ninfa si accasciò a terra priva di vita.

-Portatela via- ordinò la dea degli inferi.

La valchiria rimase pietrificata.

La dea si voltò in cerca della madre. Quando la vide, i suoi tratti si addolcirono e corse da lei.

-Madre!- esclamò abbracciandola.

Erin si aggrappò a lei.

-Grazie. Non dovevo venire disarmata. Sono stata una stupida. Non una parola con tuo padre- mormorò. Era stata davvero incauta.

Hel ridacchiò argentina.

La valchiria si scostò: - Perché ridi?-

-Mi avete dato una scusa per ucciderla. È tutto il giorno che voglio farlo ma mio padre non me lo avrebbe permesso-

-Già. Chissà perché Loki ci teneva così tanto-

-Non quanto tenga a voi- replicò la figlia con un sorriso.

-Non darmi del voi, mi fai sentire vecchia. Abbiamo quasi la stessa età-

Hel rise nuovamente.

 

-Hel?-

-Sì?-

-Convinci Loki a fermarsi. È una pazzia-

-Non posso. Ormai abbiamo conquistato tutto. Quasi-

-Perché lo sta facendo? Lo sai almeno?-

La dea annuì. Loki non nascondeva nulla nemmeno alla figlia…

-Per il trono. È un suo diritto ma soprattutto…per noi-

-Noi? Hel nessuno potrà farci del male-

-Thor? Odino?-

-Odino è nelle segrete e Thor capirà. È sempre stato comprensivo-

-È troppo tardi- rispose la dea alzandosi. – È  tardi, dovete tornare nel Valhalla-

Erin si alzò.

-Dov’è lui ora?-

-Non lo so-

-Hel- la rimproverò.

-Davvero, non lo so…- fece una pausa- Mamma- provò a dire. Notò che le piaceva di più di madre.

Erin l’abbracciò.

-Qualsiasi cosa succeda, - le prese il viso fra le mani e la guardò dritta negli occhi- Noi dobbiamo proteggere lui. Chiaro? Lui e soltanto lui. Questo è il nostro piano per il Ragnarök, non abbiamo altre scelte. Non mi importa di cosa ti dirà lui. Loki è il nostro mondo, la nostra vita, la nostra famiglia-

-Sarà fatto-

-Ti voglio bene, Hel- le diede un bacio sulla fronte.

-Anch’io ti voglio bene, mamma-

 

 

Valhalla, Sala della sfera, qualche minuto più tardi.

 

Erin si accorse che il Valhalla era in fermento.

Gli Einherjar si stavano preparando per andare in guerra.

Quando entrò nella Sala della Sfera rimase pietrificata.

Thor e Odino stavano parlando con Hervör.

-Eccola qui. La nona valchiria. La donna di Loki e la madre di Hel- la richiamò Padre Tutto.

La valchiria cercò aiuto in Hervör che però abbassò lo sguardo, facendo no con la testa.

-Domattina all’alba scenderemo su Jötunheimr, Loki verrà fermato e tu sarai dei nostri- ordinò Odino.

-Io...- tentò di parlare Erin.

-Tu sarai dei nostri. Appartieni al Valhalla. Ad Asgard. Sei fedele a Odino e Thor. Domani Loki sarà il tuo nemico, che ti piaccia o meno. Questa notte dormirai sorvegliata, così non fuggirai dal traditore- sentenziò Odino andandosene.

-Avete promesso ai vostri figli un trono. Siete caduto nel vostro Sonno e Frigga, vostra moglie, ha ceduto la reggenza a Loki. Voi lo avete bandito subito dopo e ora osate lamentarvi della sua rivendicazione?- rispose Erin a tono.

-Come osi parlare in questo modo al tuo re?- intervenne Thor.

-Lo sai benissimo che non è il mio re. E sai anche che Loki ha ragione, non hai mai creduto che fosse pazzo. Nemmeno ora lo pensi, dì la verità. Se sei un vero principe, ammettilo, Thor Odinson-

Thor non rispose, era colpito nel profondo.

-La verità è che nessuno di voi ha mai ascoltato Loki. Non avete mai chiesto il suo parere. Vi lamentate delle sue azioni. Ma voi, Padre tutto, siete stato il primo a ingannarlo-

-Vedo che ti ha manipolato a dovere-

-Se dite che mi ha manipolata per il semplice fatto che io lo ami, allora ha manipolato anche Frigga. È stata lei che gli ha insegnato la sua magia, è stata lei che lo ha osservato da qui quand’era su Miðgarð. E lei ha fatto in modo che restassimo uniti. La Signora del Cielo ha deciso così e così resterà-

-Pazze. Voi donne siete delle pazze-

-Intanto delle donne reggono il regno dei guerrieri morti- intervenne Hervör risentita. A volte Odino non lo capiva.

-Basta, domani sarete su Jötunheimr al mio fianco- detto questo, Odino se ne andò.

Il dio del tuono lo seguì.

-Thor!- lo richiamò Erin.

-Mi fidavo di lui ma mi ha ingannato-

-Ti ha ingannato?! Lui ti ha salvato la vita e tu hai abbandonato il suo corpo su Svartalfheimr!!- gli rinfacciò Erin.

Thor abbassò lo sguardo e uscì dalla Sala.

-Che facciamo?- chiese a Hervör sospirando.

-Dobbiamo obbedire e qualcosa poi faremo-

-Voglio vedere Loki. Devo parlargli-

-Hai sentito Odino?-

 

 

Jötunheimr, il giorno dopo

 

L’esercito di Asgard si ritrovò davanti un esercito misto, formato dai guerrieri più forti dei vari regni conquistati dall’Ingannatore. La retrovia era formata dalle anime di Helheimr.

In sella a Sleipnir in prima fila vi era Loki, nella sua posizione fiera che osservava tutti, accanto a lui, su un cavallo nero, vi era Hel.

 

Loki osservò l’esercito di Einherjar con le loro armature dorate e con particolare attenzione, osservò la prima fila di condottieri.

C’erano tutti: i tre guerrieri e Lady Siff alla destra di Thor. Quest’ultimo a sua volta era alla destra di Odino. Hervör e le valchirie erano schierate alla sinistra di Padre Tutto.

L’Ingannatore s’irrigidì alla vista di Erin nel gruppo opposto. Non la voleva sul campo di guerra.

-Non poteva fare altrimenti, padre. L’hanno costretta- sussurrò Hel, voltandosi appena.

-Lo so. Non volevo che tua madre si trovasse in mezzo. Lo sto facendo per proteggerla-

-È una valchiria- constatò la figlia.

-E Lorelai ieri?- chiese fra i denti. Quando Hel gli aveva comunicato che aveva ucciso Lorelai, si chiese cosa le fosse saltato in mente ma poi quando proseguì il racconto dicendo che aveva tentato di uccidere Erin, rimpianse solo di non averla uccisa lui. Avrebbe dovuto capire che tra la sua compagna e la rossa sarebbe successo qualcosa. Forse avrebbe dovuto lasciare che Erin la strangolasse quel pomeriggio nella camera di Thor.

-Ve l’ho già detto. Era disarmata, lo sapete benissimo che è in grado di difendersi. Le anime mi hanno riferito che ha fatto il possibile per difendersi-

-Fai in modo che nessuno la ferisca. Chiunque provi a sfiorare Erin se la vedrà con me-

-Sì padre- rispose Hel obbediente, retrocedendo un po’ per comunicare il comando all’esercito.

 

-Arrenditi!- esclamò Odino, staccandosi dal gruppo.

-Questo mai!- replicò Loki, dall’altro lato avvicinandosi al centro del campo di battaglia.

-Morirai- sentenziò Padre tutto senza troppe cerimonie e senza mostrare nessuna emozione. La protezione di Asgard era molto più importante, su di lui dipendevano milioni di vite.

Erin, a quelle parole, si mosse in avanti per attaccare Odino.

Loki la intercettò con lo sguardo, mosse appena la mano e Fenrir si accucciò iniziando a guaire e agitarsi. Bastò per distrarre la valchiria, intenta a non perdere l’equilibrio dalla sella del suo lupo e cercare di riprendere il controllo.

-Lo vedremo, padre- quell’ultima parola fu pronunciata con sdegno.

-Pensa a Hel, potrebbe morire oggi. Anche Erin è in pericolo-

-Sono sotto la mia protezione- dichiarò Loki prima di scagliarsi contro Odino.

Questo provocò la reazione di Erin, timorosa che Odino potesse ucciderlo si lanciò nel campo.

La reazione a catena fu istantanea.

Hel si mosse in avanti per proteggere la madre, Hervör fece lo stesso dall’altra parte portandosi dietro le altre valchirie.

Thor, i tre guerrieri con lady Siff si mossero in avanti per fermare l’avanzata di Loki.

Le anime dell’Inferno si portarono più avanti rispetto agli altri guerrieri dello schieramento e andarono dirette a infastidire e spaventare gli Einherjar.

 

Erin si bloccò subito. Cosa stava facendo? Non poteva uccidere nessuno dall’altra parte e nemmeno dalla sua, sarebbe stato tradimento per entrambe le parti.

Osservò Loki disarcionare Odino e venir disarcionato a sua volta da Thor. Decise di scendere da Fenrir e lo allontanò ma il lupo non si mosse dal suo fianco. La protezione di Loki era il suo piano, le conseguenze le avrebbe pagate poi.

Si avvicinò a grandi falcate al gruppo centrale.

Fece per bloccare Thor dal colpire Loki col suo scettro, ma si ritrovò la lama della spada di Lady Siff alla gola.

-Non provarci- la intimò.

-Avanti fallo, Loki ti ucciderà o lo farà Hel. A te la scelta-

La guerriera tentennò ma allontanò la lama.

Fu Hnoss che intercettò il Mjölnir per salvare Loki.

L’Ingannatore la guardò riconoscente. Lei gli sorrise.

Odino e Thor la guardarono sorpresi.

-Tradimento!- urlò Odino, estraendo la spada.

-Hervör!- urlò Erin.

La valchiria dall’armatura rossa cavalcò il prima possibile essendo la più vicina all’altra valchiria.

Ma non fece in tempo.

Odino afferrò la valchiria dall’armatura azzurra e la spinse a terra.

Thor bloccò Loki a terra col Mjölnir per impedirgli di reagire.

Odino alzò la spada.

-Lunga vita a Loki, re di Asgard- furono le ultime parole dette da Hnoss prima di essere decapitata.

-No!- fu l’urlo corale di Loki, Erin e Hervör.

Thor riprese il martello che volò nella sua mano.

L’esercito di Loki si scagliò senza pietà su quello del Valhalla.

Hel guardò il suo obiettivo e lo puntò correndogli incontro con un grido di guerra. Per lasciarle campo libero, l’Ingannatore attaccò i tre guerrieri: Hogun fu il primo a cadere. Volstagg fu ucciso da uno Jotun. Mentre Fandrall, con le lacrime agli occhi, puntò la sua spada verso il torace di Loki che si conficcò nel nulla dell’illusione creata dal dio, il quale era alle sue spalle e lo mise k.o. senza ucciderlo.

Solo Lady Siff si trovò sulla strada che divideva la dea dei morti da Padre Tutto.

Hel la colpì con la falce, ferendola alle gambe.

 

Erin si avvicinò a Hnoss e si inginocchiò. Odino non aveva reciso completamente la testa.

Era una scena raccapricciante per Erin che, con le lacrime agli occhi, accarezzò il viso della consorella e le chiuse gli occhi.

-Hai protetto Loki fino in fondo. Era il tuo compito da quando sei diventata una valchiria. L’hai portato a termine con onore e il tuo re è fiero di te- mormorò Erin prima di alzarsi e rendersi conto di cosa stava per succedere.

Hel alzò la falce. Padre Tutto era inginocchiato davanti a lei, disarmato.

-Avanti, uccidimi. Non saresti mai nata se non avessi salvato tuo padre e tua madre dalla morte certa- ringhiò Odino.

-Sarei nata comunque. Loro sono destinati a stare insieme. Non avresti impedito nulla. Questo è il Ragnarök, moriremo tutti e tu sei il prossimo-

-Hel no!- urlò sua madre.

Thor e Loki, agli estremi opposti del campo di battaglia, si voltarono a osservare la scena. Il primo terrorizzato e il secondo compiaciuto.

La falce s’abbatté e Odino rimase a terra privo di vita.

Tutti sul campo si bloccarono pietrificati. Il silenzio calò all’improvviso.

 

L’urlo di vittoria di Loki sovrastò quello disperato di Thor mentre entrambi si dirigevano verso Padre Tutto esanime.

 

Erin e Hervör si guardarono ed entrambe annuirono.

-Il Valhalla si arrende- annunciò la valchiria dall’armatura rossa. Gli Einherjar arretrarono di un passo, deponendo le armi.

-No- ringhiò Thor.

Il dio del martello soprese tutti quando estrasse dalla cintura un pugnale.

Erin osservò la distanza che la separava da Loki, era troppa. Lei stessa ed Hel erano in linea di tiro di Thor stando davanti all’Ingannatore.

Li avrebbe uccisi tutti e tre, questo era quello che vi lesse negli occhi blu del dio del tuono.

Non sarebbe caduta prima di combattere, non avrebbe permesso che a Hel fosse torto un capello.

Non avrebbe permesso a un’altra persona di strapparla via da Loki. Dal suo amore.

Non senza combattere prima. Anche a costo di sacrificarsi per salvare le due persone che amava più della sua stessa vita.

Il biondo dio passò il suo braccio intorno al seno della dea dai lunghi capelli neri, bloccandola contro il suo corpo e puntandole la lama alla gola.

-No! Thor ti prego, non lei!! Prendi me!- lo scongiurò la valchiria dall’armatura smeraldo, tentando di avvicinarsi. La mano di Loki la bloccò.

-Lasciala andare- ordinò al fratello, accostandosi alla compagna.

-Ha ucciso nostro padre!-

-Lasciala andare, non vorrai che scenda su Miðgarð a fare lo stesso con Jane?- il tono di Loki era calmo ma autoritario. Non se ne accorse nessuno, ma in realtà l’Ingannatore aveva paura.

La stretta di Thor si fece più forte. Hel fece una smorfia di dolore.

-No, fratello. Arrenditi o la ucciderò. Ucciderò tua figlia- lo minacciò.

Erin guardò Loki disperata.

L’Ingannatore stava valutando le opzioni: per quanto lo negasse, voleva troppo bene al dio e non poteva ucciderlo ma non poteva nemmeno permettere che uccidesse sua figlia. Era un’impasse difficile da sbrogliare senza usare la forza.

-Mi avevi fatto una promessa- lo accusò Erin, voltandosi.

L’Ingannatore chiuse gli occhi e sospirò. Quelle parole lo ferirono. Faceva promesse che non riusciva a mantenere. Non sapeva decidere.

-Non arrendetevi, padre- fu Hel a parlare e a far voltare i genitori.

-Io…- tentò l’Ingannatore.

Loki stava tentennando troppo. Erin passò lo sguardo dal compagno a Thor e alla figlia.

Hel era arrivata all’improvviso, non avevano mai considerato di avere figli. Era stata poco tempo con lei e non poteva lasciarla morire. Era sua madre dopotutto.

La sfera bianca del suo scettro era carica e pulsava, pronta per colpire.

Prese lei l’iniziativa.

Si scagliò contro Thor nell’estremo tentativo di salvare Hel.

Loki si rese conto di ciò che stava per accadere e si gettò contro Erin. La scaraventò a terra appena in tempo e la bloccò con il peso del suo corpo.

Il raggio bianco della sfera partì a vuoto, illuminando il cielo buio di Jötunheimr.

-Lasciami!- urlò stizzita la valchiria dimenandosi.

-Mi arrendo! Mi arrendo!- asserì l’Ingannatore.

Thor spinse Hel lontano da sé, questa perse l’equilibrio e finì inginocchiata a terra.

-Ad una condizione- continuò Loki con un ghigno, rialzandosi.

Erin corse da Hel per proteggerla, facendole scudo col corpo.

-Cosa vuoi?-

-Un trono-

Il Mjölnir tornò nelle mani di Thor. Erin e le valchirie trattennero il respiro.

Erin era spaventata, aveva lasciato Loki senza protezione.

-Uno qualsiasi- precisò Loki.

Le valchirie tornarono a respirare sollevate.

Thor ponderò la richiesta, era davvero troppo, ma avrebbe perso la guerra sicuramente.

Era ancora scosso dall’ultimo viaggio su Miðgarð ed era sceso accanto a Odino solo per farlo contento ed ora che non c’era più…

Ora che non c’era più poteva abbassare la guardia con suo fratello. Poteva tornare tutto come prima senza dubitare che il moro potesse fregarlo da un momento all’altro per vendicarsi di Padre Tutto.

-Accordato- fu l’unica parola che il dio del tuono disse.

 

Thor richiamò all’ordine i suoi e li portò su Asgard. Lo stesso fece Loki con il suo esercito.

Erin lo trovò poi chinato ad accarezzare il viso di Hnoss. Sussultò quando sentì la mano della sua amata compagna sulla sua spalla.

-Ha portato a termine il suo compito- commentò la donna.

-Le sono riconoscente di questo, per quanto abbia cercato di farti del male- si rialzò e guardò Erin –Ma sono contento che non ci sia tu al suo posto-

La ragazza lo abbracciò forte.

-Basta guerre- mormorò lei contro la pelle del suo collo.

-È tutto finito tranquilla. Ho avuto la mia vendetta- replicò lui, spostando la treccia della valchiria dietro alla spalla di lei, per poterle donare un bacio sul collo.

-Odino…- fu lei a sciogliere l’abbraccio.

-Ha avuto quello che  si meritava. Finirà nel Valhalla a bere birra, ti terrà compagnia- ridacchiò.

-Preferisco la compagnia del mio re-

-Non ti lascerò mai più. Nulla potrà separarci, mia regina- giurò a pochi centimetri dalla bocca dell’amata valchiria. E poi chiuse la distanza con un bacio.

 

-Ahem- fu Hel a interrompere il bacio, schiarendosi la voce.

I due si separarono ridacchiando.

-Se non arreco disturbo torno a Helheimr. Ho delle anime da riportare a casa dopo la gita fuori porta-

-Vieni qui- le disse Loki.

La dea si avvicinò incerta. E i due l’abbracciarono forte.

-Sono la dea dei morti… Non è consono... Mamma….Davanti alle mie anime… Noooo… ahio…papà…lasciatemi- si lagnò Hel.

-Questo mai- giurò il dio, dandole un bacio sulla tempia sinistra

-Per sempre insieme- giurò Erin a sua volta, dandole un bacio sulla tempia destra.

 

 

Spazio autrice:

 

Ciao a tutti!!

 

Capitolo un po’ splatter, occhei devo smetterla di guardare GoT mentre preparo un capitolo XD

È stato un po’ lungo da preparare, non sapevo nemmeno io come organizzare la struttura dello scontro finale. Spero non vi abbia deluso troppo. Non mi andava nemmeno mettere la reincarnazione di Loki in Siff… è pur sempre un AU questo… Mi spiace per Odino ma doveva essere eliminato :D Hnoss nella sua pazzia doveva fare comunque una buona uscita! Lorelai... chevvelodicoaffare XD

Non mi convinceva molto il ruolo di Erin, l’ho limato un sacco il suo personaggio qui, pensavo fosse diventata una MarySue (specie nella prima parte) e aaaaarrggghh lungi da me a rovinare così un mio personaggio.

Loki nella mia idea originale doveva uccidere Erin mentre lei si gettava su Thor, ma così avrei buttato all’aria gli altri venti capitoli della FF. Di certo non volevo che Loki saltasse fuori come un manipolatore che tutto lo sfacelo che ha piantato su in questa storia sarebbe stato il frutto di una smania di potere in cui ha tirato dentro anche Erin. Sì insomma, avrei rovinato la struttura portante nella storia in due righe O.o

L’ultimo paragrafo con la famigliola riunita, l’ho voluto Fluff apposta per smorzare i toni.

Si accettano scommesse sul regno che Thor cederà a Loki ^^

Ps: ma Jane Foster, la volete come regina accanto a Thor? Giusto per sapere se metterla. Sarebbe uno sfregio a Erin che lo diventa avendo combattuto e sofferto mentre Jane non ha fatto praticamente una mazza XD

Ho tre sorprese per l’epilogo….anzi quattro. Una la sapete ed è il ritorno di Harris, un'altraa sorpresa è un regalo che riceverà Erin da Hervör. La terza ha a che fare con il Tesseract e l’Æther e l’ultima… e l’ultima è la fine della storia che non vi dico! 

Dimenticavo...  "Waiting between worlds" è il titolo di una canzone di  Zack Hemsey.


Un ringraziamento a tutti coloro che stanno seguendo pazientemente questa storia. E Arceere99 per la recensione.

Spero di aggiornare il prossimo weekend con il finale ^^

Un abbraccio a tutti.

Lalla.

   
 
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