Helheimr, Éljúðnir, quella notte
Erin
scese nel regno della figlia Hel. Solo lei poteva fermare Loki, avevano
un’intesa più potente che superava l’amore della valchiria: il legame di
sangue.
Non
sapeva come l’avrebbe convinta ma sapeva che ci sarebbe riuscita. Hel
era testarda e determinata tanto quanto suo padre ma da Erin aveva ereditato la
saggezza e la ragionevolezza.
Helheimr
non le piaceva, non poteva negarlo. Era un luogo tetro e sinistro, non le
piaceva affatto che la figlia vivesse lì ma il suo destino era quello.
Il
trono era vuoto, probabilmente non erano ancora rientrati dal primo giorno di
conquiste.
-Erin-
una voce risuonò autoritaria squarciando il silenzio pressante di Helheimr.
La
valchiria si girò lentamente.
Davanti
a lei, a una cinquantina di metri, stava Lorelai. La osservava minacciosa.
-Che
cosa vuoi?- chiese tranquilla.
Cercò
di rimanere calma, era disarmata e si maledisse mentalmente per questo. Un
errore che poteva costarle caro.
Lorelai,
che era anch’essa apparentemente disarmata ma non c’era molto da fidarsi, si
avvicinò lentamente, sorridendo come se avesse già vinto qualcosa.
-Il
tuo posto- affermò serafica.
-Non
potrai mai essere una valchiria, dovresti saperlo-
-Non
mi interessa vivere da reclusa come voialtre… intendevo accanto a Loki-
-Te
lo puoi anche scordare- replicò Erin mantenendo la calma anche se dentro di lei
la rabbia stava ribollendo nelle sue vene.
-Dici?-
guardandola con aria di sfida.
Ormai
erano vicine, una difronte all’altra.
-Sai,
noi su Miðgarð abbiamo un detto: “fare i conti senza l’oste”. Significa che
stai facendo dei piani senza sapere l’opinione di Loki-
-Oh
ma lui è d’accordo-
Erin
scoppiò a ridere di gusto. Poteva dubitare delle capacità strategiche del dio,
ma del suo amore no. Altrimenti perché scatenare questa guerra, al di là della
smania di potere?
-Per
favore. Torna da dove sei venuta che forse è meglio- sentenziò la valchiria
seccata, dirigendosi poi verso la gradinata che portava al trono.
-Pensa
a cosa succederebbe se una giovane valchiria dall’armatura smeraldo venisse
ritrovata ai piedi di un trono con la gola squarciata… Uccisa da un’anima di
Helheimr, sarebbe la giustificazione ufficiale, non credi? E io sarei presente,
a consolare il dio degli inganni, il mio re… Credo che si dimenticherà presto
di te e io diventerò regina-
La
valchiria si voltò di scatto, appena in tempo per evitare un fendente del
pugnale di Lorelai, che aveva nascosto, solo Heimdall sa dove.
-Tu
sei pazza- esclamò Erin arretrando per allontanarsi. Doveva fuggire, era
disarmata e non poteva uscirne illesa se l’avesse affrontata.
-Oh
no, tutt’altro- sorrise perfida.
Fece
per scagliarsi di nuovo contro di lei, quando delle anime di Helheimr
comparvero dal nulla, bloccando la strada alla ninfa. Altre circondarono la
valchiria per proteggerla. Lorelai si bloccò una frazione di secondo,
spaventata.
Erin
ne approfittò per scappare. Nella direzione sbagliata.
Nella
confusione creata dalle anime, la valchiria si accorse troppo tardi di star
correndo verso il trono. Si stava mettendo nell’angolo da sola.
Fu
un attimo.
La
donna dai capelli ramati l’afferrò per una spalla voltandola. Erin cercò di
colpirla ma si ferì il dorso della mano nel farlo.
Le
anime si pararono come un muro alle spalle di Lorelai. Non potevano fermarla
perché erano evanescenti.
Lorelai
alzò il braccio armato per colpirla, Erin alzò il suo per parare il colpo.
Si
concentrò, sperando che il vecchio incantesimo funzionasse per smaterializzare
l’arma ma, ovviamente, fu inutile.
Con
la mano libera, la ninfa afferrò la valchiria per il collo. Erin portò le mani
su quelle della rossa per cercare di liberarsi. Iniziò a scalciare per
difendersi, invano.
Lentamente
l’aria iniziava a mancarle, le gambe cedettero.
-Perfetto.
Ora muori- ringhiò Lorelai, stringendo di più la presa.
Erin
annaspava cercando di respirare. Il corsetto in metallo aumentava la sensazione
di soffocamento. Sperò soltanto che qualcuna dal Valhalla la vedesse.
In
un ultimo tentativo di salvarsi, la valchiria allungò le mani cercando di
colpire Lorelai che la ferì nuovamente con il pugnale.
Una
luce bianca comparve alle spalle dell’assassina, che non si accorse di nulla.
Fu
un attimo.
Hel,
apparsa in tutta la sua maestosità, tolse Lorelai di dosso alla madre,
liberandola. La rossa volò lontano.
Erin
si ritrovò inginocchiata protesa in avanti, con una mano sul collo che cercava
di riprendere a respirare regolarmente.
-Noooo!-
fu l’urlo terrorizzato di Lorelai. Erin alzò la testa di scatto.
Hel
le tagliò la gola senza pietà, usando il pugnale che Lorelai ancora teneva in
mano. La ninfa si accasciò a terra priva di vita.
-Portatela
via- ordinò la dea degli inferi.
La
valchiria rimase pietrificata.
La
dea si voltò in cerca della madre. Quando la vide, i suoi tratti si addolcirono
e corse da lei.
-Madre!-
esclamò abbracciandola.
Erin
si aggrappò a lei.
-Grazie.
Non dovevo venire disarmata. Sono stata una stupida. Non una parola con tuo
padre- mormorò. Era stata davvero incauta.
Hel
ridacchiò argentina.
La
valchiria si scostò: - Perché ridi?-
-Mi
avete dato una scusa per ucciderla. È tutto il giorno che voglio farlo ma mio
padre non me lo avrebbe permesso-
-Già.
Chissà perché Loki ci teneva così tanto-
-Non
quanto tenga a voi- replicò la figlia con un sorriso.
-Non
darmi del voi, mi fai sentire vecchia. Abbiamo quasi la stessa età-
Hel
rise nuovamente.
-Hel?-
-Sì?-
-Convinci
Loki a fermarsi. È una pazzia-
-Non
posso. Ormai abbiamo conquistato tutto. Quasi-
-Perché
lo sta facendo? Lo sai almeno?-
La
dea annuì. Loki non nascondeva nulla nemmeno alla figlia…
-Per
il trono. È un suo diritto ma soprattutto…per noi-
-Noi?
Hel nessuno potrà farci del male-
-Thor?
Odino?-
-Odino
è nelle segrete e Thor capirà. È sempre stato comprensivo-
-È
troppo tardi- rispose la dea alzandosi. – È tardi, dovete tornare nel Valhalla-
Erin
si alzò.
-Dov’è
lui ora?-
-Non
lo so-
-Hel-
la rimproverò.
-Davvero,
non lo so…- fece una pausa- Mamma- provò a dire. Notò che le piaceva di più
di madre.
Erin
l’abbracciò.
-Qualsiasi
cosa succeda, - le prese il viso fra le mani e la guardò dritta negli occhi-
Noi dobbiamo proteggere lui. Chiaro? Lui e soltanto lui. Questo è il
nostro piano per il Ragnarök, non abbiamo altre scelte. Non mi importa di cosa
ti dirà lui. Loki è il nostro mondo, la nostra vita, la nostra famiglia-
-Sarà
fatto-
-Ti
voglio bene, Hel- le diede un bacio sulla fronte.
-Anch’io
ti voglio bene, mamma-
Valhalla, Sala della sfera, qualche minuto più tardi.
Erin
si accorse che il Valhalla era in fermento.
Gli
Einherjar si stavano preparando per andare in guerra.
Quando
entrò nella Sala della Sfera rimase pietrificata.
Thor
e Odino stavano parlando con Hervör.
-Eccola
qui. La nona valchiria. La donna di Loki e la madre di Hel- la richiamò Padre
Tutto.
La
valchiria cercò aiuto in Hervör che però abbassò lo sguardo, facendo no con la
testa.
-Domattina
all’alba scenderemo su Jötunheimr, Loki verrà fermato e tu sarai dei
nostri- ordinò Odino.
-Io...-
tentò di parlare Erin.
-Tu
sarai dei nostri. Appartieni al Valhalla. Ad Asgard. Sei fedele a Odino e Thor.
Domani Loki sarà il tuo nemico, che ti piaccia o meno. Questa
notte dormirai sorvegliata, così non fuggirai dal traditore- sentenziò Odino
andandosene.
-Avete
promesso ai vostri figli un trono. Siete caduto nel vostro Sonno e Frigga,
vostra moglie, ha ceduto la reggenza a Loki. Voi lo avete bandito subito dopo e
ora osate lamentarvi della sua rivendicazione?- rispose Erin a tono.
-Come
osi parlare in questo modo al tuo re?- intervenne Thor.
-Lo
sai benissimo che non è il mio re. E sai anche che Loki ha ragione, non hai mai
creduto che fosse pazzo. Nemmeno ora lo pensi, dì la verità. Se sei un vero
principe, ammettilo, Thor Odinson-
Thor
non rispose, era colpito nel profondo.
-La
verità è che nessuno di voi ha mai ascoltato Loki. Non avete mai chiesto il suo
parere. Vi lamentate delle sue azioni. Ma voi, Padre tutto, siete stato il
primo a ingannarlo-
-Vedo
che ti ha manipolato a dovere-
-Se
dite che mi ha manipolata per il semplice fatto che io lo ami, allora ha manipolato
anche Frigga. È stata lei che gli ha insegnato la sua magia, è stata lei che lo
ha osservato da qui quand’era su Miðgarð. E lei ha fatto in modo che restassimo
uniti. La Signora del Cielo ha deciso così e così resterà-
-Pazze.
Voi donne siete delle pazze-
-Intanto
delle donne reggono il regno dei guerrieri morti- intervenne Hervör risentita.
A volte Odino non lo capiva.
-Basta,
domani sarete su Jötunheimr al mio fianco- detto questo, Odino se ne andò.
Il
dio del tuono lo seguì.
-Thor!-
lo richiamò Erin.
-Mi
fidavo di lui ma mi ha ingannato-
-Ti
ha ingannato?! Lui ti ha salvato la vita e tu hai abbandonato il suo corpo su
Svartalfheimr!!- gli rinfacciò Erin.
Thor
abbassò lo sguardo e uscì dalla Sala.
-Che
facciamo?- chiese a Hervör sospirando.
-Dobbiamo
obbedire e qualcosa poi faremo-
-Voglio
vedere Loki. Devo parlargli-
-Hai
sentito Odino?-
Jötunheimr, il giorno dopo
L’esercito
di Asgard si ritrovò davanti un esercito misto, formato dai guerrieri più forti
dei vari regni conquistati dall’Ingannatore. La retrovia era formata dalle
anime di Helheimr.
In
sella a Sleipnir in prima fila vi era Loki, nella sua posizione fiera che
osservava tutti, accanto a lui, su un cavallo nero, vi era Hel.
Loki
osservò l’esercito di Einherjar con le loro armature dorate e con particolare
attenzione, osservò la prima fila di condottieri.
C’erano
tutti: i tre guerrieri e Lady Siff alla destra di Thor. Quest’ultimo a sua
volta era alla destra di Odino. Hervör e le valchirie erano schierate alla
sinistra di Padre Tutto.
L’Ingannatore
s’irrigidì alla vista di Erin nel gruppo opposto. Non la voleva sul campo di
guerra.
-Non
poteva fare altrimenti, padre. L’hanno costretta- sussurrò Hel, voltandosi
appena.
-Lo
so. Non volevo che tua madre si trovasse in mezzo. Lo sto facendo per
proteggerla-
-È
una valchiria- constatò la figlia.
-E
Lorelai ieri?- chiese fra i denti. Quando Hel gli aveva comunicato che aveva
ucciso Lorelai, si chiese cosa le fosse saltato in mente ma poi quando proseguì
il racconto dicendo che aveva tentato di uccidere Erin, rimpianse solo di non
averla uccisa lui. Avrebbe dovuto capire che tra la sua compagna e la rossa
sarebbe successo qualcosa. Forse avrebbe dovuto lasciare che Erin la
strangolasse quel pomeriggio nella camera di Thor.
-Ve
l’ho già detto. Era disarmata, lo sapete benissimo che è in grado di difendersi.
Le anime mi hanno riferito che ha fatto il possibile per difendersi-
-Fai
in modo che nessuno la ferisca. Chiunque provi a sfiorare Erin se la vedrà con
me-
-Sì
padre- rispose Hel obbediente, retrocedendo un po’ per comunicare il comando
all’esercito.
-Arrenditi!-
esclamò Odino, staccandosi dal gruppo.
-Questo
mai!- replicò Loki, dall’altro lato avvicinandosi al centro del campo di
battaglia.
-Morirai-
sentenziò Padre tutto senza troppe cerimonie e senza mostrare nessuna emozione.
La protezione di Asgard era molto più importante, su di lui dipendevano milioni
di vite.
Erin,
a quelle parole, si mosse in avanti per attaccare Odino.
Loki
la intercettò con lo sguardo, mosse appena la mano e Fenrir si accucciò
iniziando a guaire e agitarsi. Bastò per distrarre la valchiria, intenta a non
perdere l’equilibrio dalla sella del suo lupo e cercare di riprendere il
controllo.
-Lo
vedremo, padre- quell’ultima parola fu pronunciata con sdegno.
-Pensa
a Hel, potrebbe morire oggi. Anche Erin è in pericolo-
-Sono
sotto la mia protezione- dichiarò Loki prima di scagliarsi contro Odino.
Questo
provocò la reazione di Erin, timorosa che Odino potesse ucciderlo si lanciò nel
campo.
La
reazione a catena fu istantanea.
Hel
si mosse in avanti per proteggere la madre, Hervör fece lo stesso dall’altra
parte portandosi dietro le altre valchirie.
Thor,
i tre guerrieri con lady Siff si mossero in avanti per fermare l’avanzata di
Loki.
Le
anime dell’Inferno si portarono più avanti rispetto agli altri guerrieri dello
schieramento e andarono dirette a infastidire e spaventare gli Einherjar.
Erin
si bloccò subito. Cosa stava facendo? Non poteva uccidere nessuno dall’altra
parte e nemmeno dalla sua, sarebbe stato tradimento per entrambe le parti.
Osservò
Loki disarcionare Odino e venir disarcionato a sua volta da Thor. Decise di
scendere da Fenrir e lo allontanò ma il lupo non si mosse dal suo fianco. La
protezione di Loki era il suo piano, le conseguenze le avrebbe pagate poi.
Si
avvicinò a grandi falcate al gruppo centrale.
Fece
per bloccare Thor dal colpire Loki col suo scettro, ma si ritrovò la lama della
spada di Lady Siff alla gola.
-Non
provarci- la intimò.
-Avanti
fallo, Loki ti ucciderà o lo farà Hel. A te la scelta-
La
guerriera tentennò ma allontanò la lama.
Fu
Hnoss che intercettò il Mjölnir per salvare Loki.
L’Ingannatore
la guardò riconoscente. Lei gli sorrise.
Odino
e Thor la guardarono sorpresi.
-Tradimento!-
urlò Odino, estraendo la spada.
-Hervör!-
urlò Erin.
La
valchiria dall’armatura rossa cavalcò il prima possibile essendo la più vicina
all’altra valchiria.
Ma
non fece in tempo.
Odino
afferrò la valchiria dall’armatura azzurra e la spinse a terra.
Thor
bloccò Loki a terra col Mjölnir per impedirgli di reagire.
Odino
alzò la spada.
-Lunga
vita a Loki, re di Asgard- furono le ultime parole dette da Hnoss prima di
essere decapitata.
-No!-
fu l’urlo corale di Loki, Erin e Hervör.
Thor
riprese il martello che volò nella sua mano.
L’esercito
di Loki si scagliò senza pietà su quello del Valhalla.
Hel
guardò il suo obiettivo e lo puntò correndogli incontro con un grido di guerra.
Per lasciarle campo libero, l’Ingannatore attaccò i tre guerrieri: Hogun fu il
primo a cadere. Volstagg fu ucciso da uno Jotun. Mentre Fandrall, con le
lacrime agli occhi, puntò la sua spada verso il torace di Loki che si conficcò
nel nulla dell’illusione creata dal dio, il quale era alle sue spalle e lo mise
k.o. senza ucciderlo.
Solo
Lady Siff si trovò sulla strada che divideva la dea dei morti da Padre Tutto.
Hel
la colpì con la falce, ferendola alle gambe.
Erin
si avvicinò a Hnoss e si inginocchiò. Odino non aveva reciso completamente la
testa.
Era
una scena raccapricciante per Erin che, con le lacrime agli occhi, accarezzò il
viso della consorella e le chiuse gli occhi.
-Hai
protetto Loki fino in fondo. Era il tuo compito da quando sei diventata una
valchiria. L’hai portato a termine con onore e il tuo re è fiero di te- mormorò
Erin prima di alzarsi e rendersi conto di cosa stava per succedere.
Hel
alzò la falce. Padre Tutto era inginocchiato davanti a lei, disarmato.
-Avanti,
uccidimi. Non saresti mai nata se non avessi salvato tuo padre e tua madre
dalla morte certa- ringhiò Odino.
-Sarei
nata comunque. Loro sono destinati a stare insieme. Non avresti impedito nulla.
Questo è il Ragnarök, moriremo tutti e tu sei il prossimo-
-Hel
no!- urlò sua madre.
Thor
e Loki, agli estremi opposti del campo di battaglia, si voltarono a osservare
la scena. Il primo terrorizzato e il secondo compiaciuto.
La
falce s’abbatté e Odino rimase a terra privo di vita.
Tutti
sul campo si bloccarono pietrificati. Il silenzio calò all’improvviso.
L’urlo
di vittoria di Loki sovrastò quello disperato di Thor mentre entrambi si
dirigevano verso Padre Tutto esanime.
Erin
e Hervör si guardarono ed entrambe annuirono.
-Il
Valhalla si arrende- annunciò la valchiria dall’armatura rossa. Gli Einherjar
arretrarono di un passo, deponendo le armi.
-No-
ringhiò Thor.
Il
dio del martello soprese tutti quando estrasse dalla cintura un pugnale.
Erin
osservò la distanza che la separava da Loki, era troppa. Lei stessa ed Hel
erano in linea di tiro di Thor stando davanti all’Ingannatore.
Li
avrebbe uccisi tutti e tre, questo era quello che vi lesse negli occhi blu del
dio del tuono.
Non
sarebbe caduta prima di combattere, non avrebbe permesso che a Hel fosse torto
un capello.
Non
avrebbe permesso a un’altra persona di strapparla via da Loki. Dal suo amore.
Non
senza combattere prima. Anche a costo di sacrificarsi per salvare le due
persone che amava più della sua stessa vita.
Il
biondo dio passò il suo braccio intorno al seno della dea dai lunghi capelli
neri, bloccandola contro il suo corpo e puntandole la lama alla gola.
-No!
Thor ti prego, non lei!! Prendi me!- lo scongiurò la valchiria dall’armatura
smeraldo, tentando di avvicinarsi. La mano di Loki la bloccò.
-Lasciala
andare- ordinò al fratello, accostandosi alla compagna.
-Ha
ucciso nostro padre!-
-Lasciala
andare, non vorrai che scenda su Miðgarð a fare lo stesso con Jane?- il tono di
Loki era calmo ma autoritario. Non se ne accorse nessuno, ma in realtà l’Ingannatore
aveva paura.
La
stretta di Thor si fece più forte. Hel fece una smorfia di dolore.
-No,
fratello. Arrenditi o la ucciderò. Ucciderò tua figlia- lo minacciò.
Erin
guardò Loki disperata.
L’Ingannatore
stava valutando le opzioni: per quanto lo negasse, voleva troppo bene al dio e
non poteva ucciderlo ma non poteva nemmeno permettere che uccidesse sua figlia.
Era un’impasse difficile da sbrogliare senza usare la forza.
-Mi
avevi fatto una promessa- lo accusò Erin, voltandosi.
L’Ingannatore
chiuse gli occhi e sospirò. Quelle parole lo ferirono. Faceva promesse che non
riusciva a mantenere. Non sapeva decidere.
-Non
arrendetevi, padre- fu Hel a parlare e a far voltare i genitori.
-Io…-
tentò l’Ingannatore.
Loki
stava tentennando troppo. Erin passò lo sguardo dal compagno a Thor e alla
figlia.
Hel
era arrivata all’improvviso, non avevano mai considerato di avere figli. Era
stata poco tempo con lei e non poteva lasciarla morire. Era sua madre
dopotutto.
La
sfera bianca del suo scettro era carica e pulsava, pronta per colpire.
Prese
lei l’iniziativa.
Si
scagliò contro Thor nell’estremo tentativo di salvare Hel.
Loki
si rese conto di ciò che stava per accadere e si gettò contro Erin. La scaraventò
a terra appena in tempo e la bloccò con il peso del suo corpo.
Il
raggio bianco della sfera partì a vuoto, illuminando il cielo buio di
Jötunheimr.
-Lasciami!-
urlò stizzita la valchiria dimenandosi.
-Mi
arrendo! Mi arrendo!- asserì l’Ingannatore.
Thor
spinse Hel lontano da sé, questa perse l’equilibrio e finì inginocchiata a
terra.
-Ad
una condizione- continuò Loki con un ghigno, rialzandosi.
Erin
corse da Hel per proteggerla, facendole scudo col corpo.
-Cosa
vuoi?-
-Un
trono-
Il
Mjölnir tornò nelle mani di Thor. Erin e le valchirie trattennero il respiro.
Erin
era spaventata, aveva lasciato Loki senza protezione.
-Uno
qualsiasi- precisò Loki.
Le
valchirie tornarono a respirare sollevate.
Thor
ponderò la richiesta, era davvero troppo, ma avrebbe perso la guerra
sicuramente.
Era
ancora scosso dall’ultimo viaggio su Miðgarð ed era sceso accanto a Odino solo
per farlo contento ed ora che non c’era più…
Ora
che non c’era più poteva abbassare la guardia con suo fratello. Poteva tornare
tutto come prima senza dubitare che il moro potesse fregarlo da un momento all’altro
per vendicarsi di Padre Tutto.
-Accordato-
fu l’unica parola che il dio del tuono disse.
Thor
richiamò all’ordine i suoi e li portò su Asgard. Lo stesso fece Loki con il suo
esercito.
Erin
lo trovò poi chinato ad accarezzare il viso di Hnoss. Sussultò quando sentì la
mano della sua amata compagna sulla sua spalla.
-Ha
portato a termine il suo compito- commentò la donna.
-Le
sono riconoscente di questo, per quanto abbia cercato di farti del male- si
rialzò e guardò Erin –Ma sono contento che non ci sia tu al suo posto-
La
ragazza lo abbracciò forte.
-Basta
guerre- mormorò lei contro la pelle del suo collo.
-È
tutto finito tranquilla. Ho avuto la mia vendetta- replicò lui, spostando la
treccia della valchiria dietro alla spalla di lei, per poterle donare un bacio
sul collo.
-Odino…-
fu lei a sciogliere l’abbraccio.
-Ha
avuto quello che si meritava. Finirà nel
Valhalla a bere birra, ti terrà compagnia- ridacchiò.
-Preferisco
la compagnia del mio re-
-Non
ti lascerò mai più. Nulla potrà separarci, mia regina- giurò a pochi centimetri
dalla bocca dell’amata valchiria. E poi chiuse la distanza con un bacio.
-Ahem-
fu Hel a interrompere il bacio, schiarendosi la voce.
I
due si separarono ridacchiando.
-Se
non arreco disturbo torno a Helheimr. Ho delle anime da riportare a casa dopo
la gita fuori porta-
-Vieni
qui- le disse Loki.
La
dea si avvicinò incerta. E i due l’abbracciarono forte.
-Sono
la dea dei morti… Non è consono... Mamma….Davanti alle mie anime… Noooo…
ahio…papà…lasciatemi- si lagnò Hel.
-Questo
mai- giurò il dio, dandole un bacio sulla tempia sinistra
-Per
sempre insieme- giurò Erin a sua volta, dandole un bacio sulla tempia destra.
Spazio
autrice:
Ciao
a tutti!!
Capitolo
un po’ splatter, occhei devo smetterla di guardare GoT mentre preparo un capitolo
XD
È
stato un po’ lungo da preparare, non sapevo nemmeno io come organizzare la
struttura dello scontro finale. Spero non vi abbia deluso troppo. Non mi andava
nemmeno mettere la reincarnazione di Loki in Siff… è pur sempre un AU questo…
Mi spiace per Odino ma doveva essere eliminato :D Hnoss nella sua pazzia doveva
fare comunque una buona uscita! Lorelai... chevvelodicoaffare XD
Non
mi convinceva molto il ruolo di Erin, l’ho limato un sacco il suo personaggio
qui, pensavo fosse diventata una MarySue (specie nella prima parte) e
aaaaarrggghh lungi da me a rovinare così un mio personaggio.
Loki
nella mia idea originale doveva uccidere Erin mentre lei si gettava su Thor, ma
così avrei buttato all’aria gli altri venti capitoli della FF. Di certo non
volevo che Loki saltasse fuori come un manipolatore che tutto lo sfacelo che ha
piantato su in questa storia sarebbe stato il frutto di una smania di potere in
cui ha tirato dentro anche Erin. Sì insomma, avrei rovinato la struttura
portante nella storia in due righe O.o
L’ultimo
paragrafo con la famigliola riunita, l’ho voluto Fluff apposta per smorzare i
toni.
Si
accettano scommesse sul regno che Thor cederà a Loki ^^
Ps:
ma Jane Foster, la volete come regina accanto a Thor? Giusto per sapere se
metterla. Sarebbe uno sfregio a Erin che lo diventa avendo combattuto e
sofferto mentre Jane non ha fatto praticamente una mazza XD
Ho tre sorprese per l’epilogo….anzi quattro. Una la sapete ed è il ritorno di Harris, un'altraa sorpresa è un regalo che riceverà Erin da Hervör. La terza ha a che fare con il Tesseract e l’Æther e l’ultima… e l’ultima è la fine della storia che non vi dico!
Dimenticavo... "Waiting between worlds" è il titolo di una canzone di Zack Hemsey.
Un
ringraziamento a tutti coloro che stanno seguendo pazientemente questa storia.
E Arceere99 per la recensione.
Spero
di aggiornare il prossimo weekend con il finale ^^
Un
abbraccio a tutti.
Lalla.