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Autore: Horse_    21/02/2015    11 recensioni
Sono passati quasi sette anni dall'ultima stagione di The Vampire Diaries, precisamente la settima. Ogni attore ha intrapreso la propria via da percorrere, cercando di vivere al meglio la propria vita, così come hanno fatto Ian e Nina.
Ian si è sposato con Nikki Reed, storica attrice di Twilight, mentre di Nina si sono perse le tracce. Nina, in realtà, ha proprio voluto sparire dal mondo che l'aveva aiutata a diventare famosa e ben amata da tutti perchè si porta dietro un segreto troppo importante da proteggere. Due bambini con gli occhi azzurri come il mare da tenere al sicuro da chi non li vuole e non si è mai interessato a loro.
Le cose tra Ian e Nikki, intanto, vanno sempre peggio e sono più i giorni in cui litigano che quelli in cui sono felici.
La ripresa dell'ottava stagione porterà tanti guai e a galla cose non dette, ma forse aiuterà due persone che si amano ancora alla follia a ritrovarsi dopo tanto -troppo- tempo.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Candice Accola, Ian Somerhalder, Nina Dobrev, Nuovo personaggio, Paul Wesley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                                                                             You run away?



Ninth Chapter.


Nina.

Cerco di arginare il vuoto che sento dentro di me. Non lo riconosco più. Sguardo freddo, sguardo saccente. Che fine ha fatto l’uomo che conoscevo? Forse è sempre stata solo una maschera, con me.
E’ di ghiaccio, così come i suoi occhi.
Non gli rispondo subito, medito sulle sue parole.
Rachel saluta Ian con un ampio sorriso, come se lo conoscesse da sempre.
 

<< Dovrei? >> gli rispondo diffidente.
 

Lui mi fissa per qualche istante, sta solo elaborando su cosa rispondere.
Cerca qualcosa per ferirmi, di nuovo. Lui non sa però che mi sono creata una barriera e non mi lascerò calpestare come ha fatto sette anni fa, non più.
Se c’è una cosa che ho imparato nella mia vita è che devi lottare con le unghie e con i denti contro tutti, anche con quelli che ti stanno vicino.
E io l’ho fatto. Sono cambiata, sono matura, sono semplicemente diventata una donna.
 

<< Hai cambiato camerino. >>
 

Eccolo lì, il problema.
So che ho cambiato camerino e l’ho fatto di proposito. Potrò sembrare infantile e in grado di non prendermi le proprie responsabilità, ma non ce l’avrei mai fatta a rimanere lì, con lui.
Sarò costretta a girare scene con lui, di continui sfioramenti e quant’altro, ma sono obbligata. E’ lavoro, ma certamente non lo è il mio tempo libero.
Io sto dalla mia parte e lui dalla sua, fine dei giochi.
 

<< Felice che tu te ne sia accorto. >> gli rispondo altrettanto freddamente.
<< Perché? >> mi domanda.
 

Perché?
Ha il coraggio di chiedermi il perché?
Perché non voglio vederti.
Perché voglio stare il più lontano possibile.
Perché non voglio averti tra i piedi.
Perché mi fai schifo.
Perché quel poco tempo libero che ho lo voglio passare senza la tua vicinanza.
Perché lo voglio io.
Ci sarebbero tante risposte, ma decido di non dargli nessuna motivazione.
A che pro? E’ la mia vita, decido io.
 

<< Non sono affari che ti riguardano. >> ringhio, quasi. Poi mi rivolgo alla bambina, cambiando completamente tono della voce. << Andiamo Rachel, il the ci sta aspettando. >>
 

Lui fa per aprire la bocca, forse per urlarmi contro qualcosa, ma la richiude non appena nota il mio sguardo assassino.
Se solo gli sguardi potessero uccidere a quest’ora avrei già mietuto tantissime vittime.
Mi allontano con Rachel verso la macchinetta del caffè.
Chiedo alla bambina di che gusto vuole il te e mi risponde con un sonoro ‘limone’. Le sorrido, inserisco le monete e aspetto che la macchinetta lo prepari.
Rachel mi invita a sedermi con lei sul divano.
 

<< Perché tu e zio Ian non vi piacete? >> mi domanda.
 

Mi gratto leggermente la fronte prima di risponderle.
Cosa mai potrei dire ad una bambina così piccola?
Lo zio, come Rachel l’ha appena definito, è uno stronzo, uno di quelli grossi. Un bugiardo e tante altre cose che ora non mi vengono in mente.
 

<< Non ci siamo mai piaciuti. >> mento.
<< Papà mi ha mostrato una vostra foto. >> controbatte. << Stavate sorridendo felici. >>
<< Amore, sai, io e lui lavoriamo insieme, da tanto tempo. Sarà stata sicuramente una foto di una qualche scena. >> le rispondo alzandomi e prendendole il the.
 

Glielo porgo e lei mi ringrazia.
Inizia a girare il bastoncino di plastica ridacchiando.
E’ così pura e tanto intelligente, proprio come i miei figli. Quanto mi mancano quelle due pesti. Penso che dopo chiamerò mia madre.
So che stanno bene con lei,  ma voglio sentirli lo stesso.

 
<< No. >> scuote la testolina. << Papà ha detto che eravate a una festa. >>

 
Ma perché Paul si mette sempre in mezzo?
Lo avrei voluto ringraziare per il camerino, ma penso che dopo lo ucciderò con le mie mani. I bambini sono troppo curiosi, fanno troppe domande e non è bene dare loro troppa corda.

 
<< Non ricordo. >> mento.
<< Eravate davvero belli. >> sorride con una dolcezza disarmante tipica di una bambina di cinque anni.

 
Sospiro e mi rilasso sul divanetto. << Belli non vuol dire sinonimo di amici. >>
Lei scuote la testa e mordicchia leggermente il bordo del bicchiere.
Mi fissa con i suoi grandi occhi verdi, con una sfumatura di marrone.
Paul e Phoebe hanno fatto un capolavoro, devo ammetterlo.

 
<< Papà mi ha raccontato che eravate molto amici, tutti a tre. >> continua ancora.
<< Già, lo eravamo. >> sospiro. << Ma lo siamo ancora. >>

 
Quel lo siamo ancora ovviamente comprende me e Paul.
Forse Paul e Ian.
Ovviamente non me e lui.
Qualche secondo dopo arriva Paul che sorride a me a alla figlia.
Le domande sono finite, per fortuna.

 
<< Ha fatto la brava? >> mi domanda Paul.
<< Certo. >> sorrido. << E’ una bambina intelligente. >>
<< Ho sistemato le tue cose nel camerino. >> mi sorride.
<< Grazie, Paul, davvero. >> lo ringrazio con il cuore in mano.
<< Questo e altro. >> mi dice, poi si rivolge alla figlia. << Forza scricciolo, andiamo dalla mamma che tra poco inizia la riunione. >>

 
La bambina annuisce e si lascia prendere a mano da Paul.
Paul e Rachel fanno per andarsene, quando quest’ultima blocca il padre.

 
<< Posso chiamarti zia Nina? >> mi domanda con una dolcina da far sciogliere anche il peggiore dei cattivi.
<< Certo Rachel, mi farebbe molto piacere. >> le rispondo baciandole una guancia.

 
Rachel mi saluta con la mano poi se ne va con il padre.
Mi dirigo in sala riunioni, ma prima di entrare chiamo mia madre.













 
 
                                                                                                                
***
 













 
La riunione è appena finita.
Anche questa stagione avrà 22 episodi e le idee di Julie sono davvero tante. Questo vuol dire che si farà anche una nona stagione, penso. Ovviamente spero di no.
Se andrà avanti così le chiederò di far morire Elena.
E’ un personaggio troppo importante per me, lo so, ma non potrò continuare così all’infinito.
I bambini quest’anno cominceranno ad andare alle elementari e non voglio abbandonarli durante tutto il loro percorso. Già mi costa un sacco quest’anno, figuriamoci gli anni prossimi.
Sono entusiasti dall’idea di fare nuove amicizie, me l’hanno detto prima durante la telefonata. Erano allo zoo e mi hanno raccontato delle moltitudine di animali che hanno visto.
Hanno ribadito ancora di volere un cane, senza nominare la parola padre, per fortuna.
Faccio per alzarmi e per andare a prendere una bottiglietta d’acqua visto il caldo, ma la voce di Julie mi blocca.

 
<< Voi tutti potete andare, mi servono solo i tre protagonisti qui. >> dice.

 
Tutti annuiscono e se ne vanno. All’interno della sala rimaniamo io, Paul, Julie, Kevin, Caroline e Ian.
Perché la stanza è improvvisamente diventata così fredda?
Paul va ad accomodarsi vicino a Caroline in modo che sia Julie e Kevin ci vedano tutti e tre. Peccato che io sia in fondo al tavolo e l’unico posto vicino a loro è accanto a Ian.
Vorrei rimanermene qui, distante da tutti, ma l’occhiata che mi rivolge Julie mi obbliga ad alzare il mio bel sedere dalla morbidissima poltrona di pelle per andarmi a sedere accanto a lui. Ci impiego più tempo del dovuto a sedermi. I nostri sguardi si incrociano per un momento che mi sembra infinito.
Entriamo in contatto visivo e questa volta non c’è nessuno tra di noi.
Siamo solo io e lui, come una volta.
Tolgo per prima lo sguardo da lui, non riuscendo a sopportare oltre. Lui sembra accorgersene a fa una smorfia.

 
<< Vi ricordate com’è finita la settima stagione? >> domanda Julie.

 
Come potrei dimenticarla?
Spero che non voglia iniziare da lì, sarebbe tutto troppo un duro colpo.
Guardo implorante Julie, cercando di trasmetterle tutte le mie sensazioni, ma mormora un ‘Mi dispiace, l’ha deciso Caroline’ e questo basta per far crollare tutto.
Mi passo una mano nervosa tra i capelli, aspettando che continuino.

 
<< Damon ha chiesto ad Elena di sposarlo. >> continua Caroline. << Chi l’avrebbe mai detto che il cattivo vampiro facesse una proposta di matrimonio. Non sapete quanto i fan l’abbiano desiderato e come ne siano stati contenti. >>

 
Oh, invece lo so.
Sono andati avanti mesi a fantasticare, a creare immagini di Damon ed Elena vestiti da nozze, hanno addirittura manipolato mie foto della vita reale con quelle di Ian.
Li abbiamo resi felici certo. L’idea di continuare c’era, ma dopo tutto quello che è successo tra me e lui è stata meglio chiuderla lì.
Abbiamo girato l’ultima scena dopo quella notte* e dopo non ci siamo più visti.

 
<< Avete intenzione di riprendere da lì? >> domando agitandomi sulla sedia.

 
Penso di star iniziando a sudare, oppure sono semplicemente bianca come un lenzuolo.
Kevin sembra accorgersene e mi porge un bicchiere d’acqua.

 
<< Nina, stai bene? >> mi domanda poi.
<< Ho solo… Caldo… >> mormoro afferrando il bicchiere e buttandone giù il contenuto con un sorso.
<< Si, abbiamo intenzione di riprendere da lì. >> continua Caroline e in questo momento vorrei strozzarla con le mie mani. << Non c’è modo migliore per iniziare la stagione. Mentre le riprese inizieranno tra cinque giorni, tu e Ian dovrete essere qui già da domani per la prova dei vestiti. Sarà un bel matrimonio, me lo sento. >>

 
Caroline sorride felice, mentre io vorrei sprofondare sulla sedia.
Chi è che mi ha obbligato a venire qui?
Perché?
So già la risposta e me ne pento amaramente in questo stesso istante.
Che ironia.
Sono scappata da una proposta di matrimonio per sposarmi davvero, con lui, sul set.
Perché sono sempre così fortunata?

 
<< Bene, credo che qui abbiamo finito. >> Julie si alza, poi mi fissa quasi dispiaciuta. << Nina, Ian, ho bisogno di parlarvi. >>

 
La guardo sorpresa, poi sento lo sguardo di Ian addosso. Mi giro a guardarlo e invece di trovare freddezza trovo stupore.
Caroline, Kevin e Paul, come richiamati, si alzano dalle poltrone e senza dire una parola se ne vanno.
Rimaniamo solo io, Julie e Ian.
La nostra produttrice ci guarda titubanti, cercando le parole giuste per cominciare.
Le faccio cenno di iniziare io. Prima finiamo, prima posso dileguarmi.

 
<< So quello che c’è stato tra di voi. >> sospira. << So anche quanto siete professionali nel vostro lavoro, lo avete sempre dimostrato. Ma so, anche, che siete due persone umane con sentimenti. Questa cosa del matrimonio è stata decisa una settimana fa, di preciso, ed è un’idea di Caroline. Non possiamo fermarla, lo sapete bene. In più sono arrivate tantissime richieste dai fan e mi dispiacerebbe deluderli così, ma la scelta spetta a voi. >>

 
Vorrei dirle di annullare tutto, di inventare qualcos’altro, ma prima che possa farlo Ian mi precede.

 
<< Perché annullare tutto per quello che c’è stato tra di noi? >> domanda aspro, quasi. << Siamo attori, voi i produttori e siete voi che decidete, non noi. Se avete scelto questo faremo questo. >>

 
Io non rispondo, semplicemente non posso.
Mi aspettavo una risposta diversa, davvero.

 
<< Nina, tu cosa ne pensi? >> mi domanda Julie con una nota di comprensione.
<< Io… Non lo so… >> mormoro abbassando la testa.
<< Hai ancora paura di una proposta di matrimonio? >> mi sfotte lui.

 
Stringo i denti fino a farmi male per non rispondergli in tono poco amichevole. Vorrei prenderlo a pugni, qui, seduta stante. Ha cominciato a fare frecciatine e so come andrà a finire tutto questo.
Se vuole le frecciatine non sono nessuno per impedirglielo, ma non posso stare qui a subire.

 
<< Per me va bene, infondo sei tu l’esperto qui. Magari potresti darmi qualche consiglio per fare il discorso, visto che al tuo, di matrimonio, ti è riuscito bene. >> dico e sorrido quasi.

 
Julie mi fissa sbattendo le ciglia mentre Ian mi fissa ad occhi sgranati.
Colpito e affondato. Non volevo arrivare a questo punto, ma ha iniziato lui.
Siamo due persone mature, una donna ed un uomo cresciuti, ma lui non sembra dimostrarlo. La mia battuta l’ha colpito e forse sono stata troppo cattiva.
Ad un normale matrimonio gli sposi fanno le promesse create da loro, ma al suo, no. Nessuna promessa, niente. Solo lo scambio degli anelli ed un misero bacio –ecco quello che mi ha raccontato Kat.
Come se uno dei due non provasse nulla per l’altro.
So quanto ci teneva Ian al suo matrimonio –forse come apparenza– e so, per certo, che questo l’ha colpito.

 
<< Julie, devo andare. Ci vediamo domani. >> la saluto con un bacio sulla guancia mentre lei mi fissa ancora sbigottita.

 
Me ne vado forse un po’ meno soddisfatta di prima, ma con una piccola vittoria in tasca.

 
 
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*Quella notte si riferisce al flashback del capitolo precedente.

 
Buon fine settimana a tutte :)
Non sono poi così in ritardo, anzi, ho fatto molto presto e mi meraviglio di me stessa. Questo capitolo è venuto veramente fuori di getto, non ho fatto fatica a scriverlo e spero che vi piaccia e, soprattutto, che non sia una totale schifezza.
Mi scuso per la fretta dello scorso capitolo, ma non avevo davvero tempo per analizzarlo tutto. Unirò qui due commenti in uno.
Paul e Nina in qualche modo stanno ricostruendo la loro amicizia, ma Nina non si sente ancora pronta per dire la verità all’amico. E’ una verità troppo grande e ha paura che, dicendo tutto a Paul, venga a galla troppo in fretta. Non fraintendetemi, lei vuole dirlo a Ian, ma non così in fretta e, soprattutto, vuole farlo quando le acque si saranno un po’ calmate.
Il flashback dello scorso capitolo è stato molto triste, devo ammetterlo. Ci stavo male io per Nina e, anche se è un personaggio, è stato struggente.
Abbiamo visto quello che è accaduto realmente ed ecco perché Nina non vuole esporsi così troppo –ha paura di scottarsi, ancora. Molte di voi, forse anche giustamente, mi hanno scritto che deve mettere da parte l’orgoglio ferito e dirgli dei bambini. E’ vero, in parte, ma, se io mi immedesimo in lei, farei lo stesso. Dopo tutto quello che ha detto merita realmente qualcosa? C’è sicuramente qualcosa sotto il suo comportamento, ma, questo, Nina non lo sa. Tento di creare una storia (seppur con un contesto impossibile-immaginario) il più reale possibile e penso che una persona normale si sarebbe comportata così, correggetemi se sbaglio.
Inoltre è bloccata da un possibile rifiuti di Ian per i bambini, ha paura che loro possano ricevere il suo stesso trattamento ed è questo, sostanzialmente, che la blocca. Lo vedremo meglio nei prossimi capitoli.
Passiamo a questo, di capitolo. Abbiamo visto prettamente due confronti tra i nostri due protagonisti. Il primo freddo e il secondo su false sembianze del primo.
Se non ci fosse stata Rachel, Ian si sarebbe spinto più avanti, ma non l’ha fatto per la bambina. Una cosa curiosa è come la bambina insista a sottolineare il rapporto tra i due perché il padre le ha raccontato qualcosa, ma cosa? Vedremo qualcosa di più nei successivi capitoli.
L’ultima parte –quella di entrambe le riunioni– la ritengo la più importante. La prima riunione ci sblocca una situazione un po’ surreale, un matrimonio Delena che va a riallacciarsi alla vita reale, come sottolinea Ian. Caroline, la Dries, non l’ha fatto con cattiveria ci tengo a precisare. Sa che si sono lasciati, ma non è a conoscenza di tutta la storia. Infine vediamo ancora battute fatte per intimidire, quasi, ma Nina ne esce vittoriosa ferendo l’orgoglio di Ian.
La cosa delle proposte non è affatto da sottovalutare: durante un matrimonio si fanno delle promesse scritte dagli sposi –almeno ai matrimoni a cui ho partecipato– e secondo me è un atto molto intimo, in se. Metti a nudo i tuoi sentimenti e sul perché ti vuoi sposare, ma al matrimonio di Ian e Nikki non è successo, perché?
Non sottovalutate questo. Può essere un dato infimo, ma non lo è.
Credo di aver terminato ;)
Grazie alle fantastiche dieci ragazze che hanno commentato il capitolo e a chi inserisce la storia tra le preferite/ricordate/seguite.
 
Vi invito a passare alle mie due Delena:
-Un amore da favola (ambientata nell’Ottocento).
-Guerra d’amore (ambientata nella seconda guerra punica)
 
Alla prossima <3
(Credo di aver scritto le note più lunghe del capitolo ahahahahaha)
 
 
Commento puntata di The Vampire Diaries (6x15):
Non starò qui ad elencarvi il mio commento, lo farò nelle storie dedicate alla sezione di The Vampire Diaries, ma lasciatemelo dire… Quanta chimica hanno Ian e Nina?
Ci avranno mostrato si e no due scene, ma sono state fantastiche ;)
Non dimenticatevi che TVD ritorna il 12 marzo con la puntata diretta da Ian *-*
Non vedo l’ora <3
  
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