Tales of a Little Fairy and a Black Dragon

Day Seven

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[Au of your choice]
Childrens – Bambini


 

Le risa spensierate attorno a lei giungevano alle sue orecchie come suoni vaghi ed ovattati, considerati in minima parte dal suo cervello intento a mostrarle le scene descritte dal libro che stava leggendo. Perfino il fruscio delle foglie dell’olmo cui era poggiata, sospinte dal vento, creava un delizioso sottofondo per il suo viaggio in paesi lontani e favolosi, dove le persone usavano la magia ed i draghi erano padri gentili ed amorevoli.
 
Quando il suo orecchio captò una vibrazione che rientrava nella selezione di pericolo, il suo mondo di maghi si oscurò e a circondarla fu al realtà e il gruppo di piccoli gradassi del parco. Svelta richiuse il libro, non prima di aver segnato la pagina cui era arrivata con un cartoncino, e sostenne lo sguardo di colui che comandava la piccola brigata.
Uno di loro, con la magliettina rossa, le prese strappò malamente il tomo e se lo rigirò tra le mani.
«Come diamine fai a leggere questa roba?» le chiese, sprezzante, osservando i caratteri runici con cui era scritto.
«Studio.» borbottò la bambina, fissandolo tenacemente negli occhi.
«Stai dicendo che sono stupido?»
«No.»
«Bugiarda!» e le sferrò un calcio dritto all’addome. Lo sguardo della bambina però non si abbassò e mantenne decisa lo sguardo in quello dei suoi aguzzini.
 
Un altro, con la maglia rosa, le sferrò un pugno in pieno viso e le chiese arrogantemente di affermare la loro superiorità.
«No.»
 
Il capo della banda, un bimbo alto e dalla maglia bianca, le afferrò il colletto della camicetta arancione chiaro e la alzò di peso, con la schiena contro l’albero.
«Chiedi scusa, Rebi!» le urlò, furioso e la bambina persistette con la sua negazione, fermamente intenzionata a non cedere finchè non si fossero stancati, come era successo le altre volte.
«Smettila di dire di no e chiedi scusa!» rafforzò la presa attorno al colletto.
 
«Mettete giù le mani da lei.»
Una voce, dietro di loro, li fece tremare. Si voltarono, lentamente e videro un altro bambino, dai lunghi capelli corvini e vestito di nero, con orecchini ai lobi e taglienti occhi color vermiglio.
«Ga-gajiru.» sussurrò il bambino dalla maglia rosa, spaventato alla sola vista di quello che era visto come il peggior teppista del parco. Se ne stava sempre solo, senza spiccicare parola con nessuno tranne che al gatto del parco, Riiri, e scoccava occhiatacce a chiunque osasse guardarlo. Tranne Rebi.
 
«Sparite.» ripetè nuovamente Gajiru, battendo sulla manina il grosso tomo che il bambino dalla maglia rosa aveva scagliato lontano poco prima.
E il gruppo di bulletti sparì all’istante, lasciando che Rebi cadesse a terra, ansimante.
«Grazie.» disse, flebile.
 
Gajiru la raggiunse e l’aiutò a rassettarsi. Le porse poi il libro e si presentarono. Le chiese anche di cosa parlasse e perché fosse scritto con quegli strani caratteri.
«È runico scandinavo, una delle lingue morte che ho studiato. Questo volume è raro, mamma l’ha comprato in un negozietto dell’usato per pochi yen. È bellissimo: si chiama Fairy Tail e parla di un mondo di maghi!» spiegò la piccola bambina dai capelli turchini, entusiasta.
«Interessante. Me lo leggeresti?» chiese, con un piccolo ghigno stampato sul volto.
E Rebi, felicissima, ricominciò la lettura di quella splendida avventura.

 [535 words]

Angolo autrice:
Eccomi qui, quasi allo scadere della mezzanotte, a postare in tempo l'ultimissimo capitolo di questa raccolta! Mi sento tipo la Cinderella versione pseudo-autrice XD
Dunque, ringrazio immensamente MaxBarbie e Alechan86 che hanno recensito ogni capitolo e mi hanno sopportata per tutta la settimana. Grazie davvero <3
Poi ringrazio tutti coloro che hanno messo la storia tra preferite e ricordate, mi fate davvero felicissima! E le mie due adorabili Beta, che sopportano ogni tipo di sclero!
Dunque, con questo, concludo la mia raccolta dedicata a questa splendida coppia! Spero vi sia piaciuta!

A presto (si spera ma anche no)
Tata :3