“Ho detto che sto bene, Elena.”
“Non ti credo.”
 
“È questo il piano, giusto? Tu non sentirai niente domani perché spegnerai tutto.”
“Ho solo bisogno che il dolore se ne vada.”



Caroline si guardò allo specchio con sguardo spento. Un sottile sbaffo di mascara le macchiava una palpebra e tracce secche di lacrime avevano lasciato una scia salata sulle guance.
Era stanca, semplicemente stanca.
Sua madre non c’era più, non ci sarebbe stata più.
Aveva voglia di stringersi le ginocchia al petto e urlare, ma sembrava aver perso ogni forza, ogni energia.
Non aveva un vuoto dentro di sé, no.
Era come se il vuoto fosse intorno a sé, e sopra, sotto, accanto. Sentiva di muoversi nel vuoto, di toccare il vuoto, di perdersi nel vuoto. E non aveva mai provato una sensazione più dolorosa di quella nella sua vita.
Si concentrò nel fissare i suoi occhi nello specchio, cercando di regolarizzare il respiro. Perfino respirare era diventato doloroso.
La sua immagine riflessa le restituì un’occhiata vacua e tormentata e per un attimo le sembrò di osservare un’estranea, scorgendo nei suoi occhi un lampo sconosciuto, diverso.
 

I want to hide the truth
                                                  I want to shelter you
                                                 But with the beast inside
                                                There’s nowhere we can hide

Caroline si avvicinò allo specchio fin quasi a toccarlo e rimase piantata lì davanti, a scrutarsi. Deglutì un paio di volte e posò la sua mano sulla fredda e liscia superficie.
Non aveva preventivato quanto male avrebbe potuto fare una simile perdita, quale sensazione di smarrimento avrebbe attanagliato il suo cuore.
Non era una ferita come le altre che aveva imparato a ricucire e nascondere. Era un qualcosa di vivo e pulsante, che non sarebbe mai sparito.
I suoi occhi azzurri guizzarono nello specchio, alla ricerca di quel lampo, alla ricerca del mostro dentro di sé.
Era riuscita a seppellirlo così bene?
Si passò le mani sul volto, cercando di eliminare le lacrime e i danni del trucco, ma dentro di sé sperava di poter cancellare ben altro da quel viso.
A un passo dal baratro, la sua decisione le sembrava più insidiosa che mai, ma non aveva più scelte.
Non poteva permettersi più scelte.
 

Don’t get too close
It’s dark inside
It’s where my demons hide
It’s where my demons hide

Caroline sospirò, sicura. Ormai, non poteva più tornare indietro.
Era giunto il momento.
Chiuse gli occhi e in un lampo ripercorse nella mente tutti i suoi ricordi felici. Un turbinio di immagini, parole, musiche ed emozioni si fusero l’una sull’altra, si rincorsero e accavallarono, creando e disfacendo scene su scene.
I ricordi si incastrarono come tessere di un mosaico, come spezzoni di un film già visto e rivisto.
E, poi, la magia finì.
Riaprì gli occhi e si guardò un’ultima volta, immobile. Sentì un’ultima volta il dolore squarciarle il petto e bloccarle il respiro e lasciò che la travolgesse ad ondate, fino a sentirsi sul punto di esplodere e collassare.
Poi, Caroline Forbes spense la sua umanità in un battito di ciglia.
Contemporaneamente, con un colpo deciso, distrusse lo specchio in decine di pezzi. La sua immagine si sgretolò e sparì in varie sfaccettature del vetro infranto, non lasciando che una scia di rumore dietro di sé.

It’s where my demons hide
It’s where my demons hide
-Imagine Dragons-

Note:
Salve! Torno su questo fandom dopo secoli e secoli (?) Purtroppo TVD non mi prende più come prima, ma ho trovato che questa puntata sia stata veramente eccezionale e non potevo non lasciarmi trasportare dall'ispirazione! 
La scelta di Caroline di spegnere la sua umanità mi ha molto colpito, così ho provato a immaginare il suo dolore e le sue sensazioni un attimo prima di spegnere tutto.
Le frasi in corsivo ad inizio testo sono prese dall'episodio 6x15, mentre la canzone che ho utilizzato come colonna sonora è "Demons" degli Imagine Dragons.
Spero di aver reso Care IC e di aver fatto un buon lavoro!
Alla prossima (spero!) :D

Bacioni,Giraffetta