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Autore: EragonForever    22/02/2015    1 recensioni
Una nuova leggenda sta per essere risvegliata, una nuova guerriera sta per sorgere. Il suo nome è Hikaru. Un potere leggendario dimora dentro di lei, un potere che solo lei possiede, un potere che si tramanda dalla notte dei tempi. Hikaru non è una ragazza qualunque, no, lei è l’incarnazione dell’Arcangelo di fuoco, Micael, colui che scacciò l’angelo oscuro Lucifer dal regno celeste. Ora quell’angelo è tornato per compiere la sua vendetta. Solo Hikaru e la sua leggendaria armatura possono fermarlo. Ci riuscirà? Scopritelo
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8: Il Primo Scontro

Bastò quella visione a far riscuotere Hikaru da quella sensazione di terrore di poco prima. Sgranò gli occhi, scioccata.

- Haru!!!!!!!! – urlò, sconvolta.

Senza esitare si lanciò all’inseguimento, senza distogliere lo sguardo dal demone. Saltava da un tetto all’altro, disperata, in una folle corsa contro il tempo.

Non avrebbe sopportato l’idea di perderlo proprio ora che erano di nuovo insieme dopo 5 lunghi anni di lontananza. Continuava a correre, animata solo dalla disperazione. Le lacrime avevano iniziato a scorrerle lungo le guance.

– Fermati!!!!!! Ti prego, fermati maledetto!!!!!!!!!! – gridò con foga.

In quell’attimo sentii una strana energia bruciare dentro di lei come un fuoco ardente.

Che cos’è questa forza che brucia dentro di me? E’ così calda, come se il mio stesso corpo bruciasse. Che cosa mi sta succedendo?” pensò Hikaru, stupita.

Si fermò di colpo. Una strana aura infuocata la circondava. Ma il pensiero di suo fratello la riscosse. Riprese l’inseguimento. Ma troppo tardi si rese conto che li aveva persi di vista, ma nonostante tutto, continuò a correre.

All’improvviso però, qualcosa bloccò la sua corsa: un’incantevole rosa rossa cadde a qualche passo da lei. Si guardò attorno.

– Chi è là? Fatti vedere codardo, chiunque tu sia – ringhiò Hikaru, arrabbiata e disperata allo stesso tempo.

– Quanta rabbia arde nel tuo cuore, bè, sappi che il tuo è stato un insulto a dir poco maleducato – disse una strana voce dietro di lei.

Hikaru si voltò, e lo vide: era un uomo dai tratti molto femminili, carnagione pallida, occhi azzurro cielo, lunghi capelli color acqua marina, in bocca teneva una rosa rossa. Indosso aveva un’armatura d’oro oscura. A Hikaru venne quasi da ridere.

– E tu chi sei che osi sbarrarmi la strada, bel damerino? – chiese

– Io sono Pisces, Cavaliere dei Pesci, e i tuoi modi non sono eleganti per una ragazza – rispose l’altro

– Ah, il famoso pesciolino, senti, non ho tempo da perdere con te elegantone, mio fratello ha bisogno del mio aiuto, quindi non osare intrometterti – sbottò Hikaru, irata

– Osi sfidarmi?!!! Bene, te ne pentirai amaramente!!!!! – esclamò Pisces, offeso.

Lei si sentii ribollire il sangue nelle vene, e senza rendersene conto, si circondò di fuoco. L’avversario la guadò, stupito.

Che cos’è questo strano cosmo che arde dentro di lei? E’ superiore persino al mio. No, non può essere lei” pensò Pisces.

Ma si riprese.

– Preparati a una dolce fine lenta e dolorosa, la rosa di sublime bellezza ti annienterà – disse Pisces, con la sua voce poetica e allo stesso tempo irritante.

Detto questo, una ventata di rose rosse volarono contro Hikaru, ma bruciarono ancora prima di sfiorarla. La ragazza rimase stupita a quella scena al quanto insolita.

I suoi compagni nel frattempo guardavano la scena, stupiti pure loro.

  • Che strano cosmo emana da lei – commentò Sayuri, perplessa

    – E’ il Cosmo di Micael, colui che gettò il demone oscuro negli abissi infernali – rispose Mikan, stupita.

    La stessa Athena aveva raccontato loro della storia e del grande destino alla quale Hikaru era destinata.

    – Il suo cosmo si percepisce fino a qui, è enorme – disse Kaede

    – Speriamo bene, Pisces era stato il più temibile seguace di Arles, durante la lotta al Grande Tempio, e ora Lucifer lo ha fatto ritornare come suo servitore, e sembra più forte di allora – disse Ichigo, preoccupato

    – Abbiate fiducia in Hikaru, in lei scorre il cosmo di Micael, il più forte e coraggioso degli Arcangeli, non avrà nulla da temere state tranquilli – replicò Athena, seria.

    Loro annuirono. Aveva ragione.

Pisces intanto continuava a lanciare i suoi attacchi, ma erano vani.

  • I tuoi colpi sono inutili pesciolino dei miei stivali, e ora tocca a me contrattaccare, preparati, arrivo – rispose Hikaru, decisa.

    E iniziò a combattere a mani nude.

    Per fortuna che mi sono addestrata” pensò, mentre attaccava.

    Ma Pisces era troppo veloce e riusciva a schivare i suoi colpi.

    – E’ inutile che insisti, arrenditi, il tuo modo di combattere mi fa pena, non è affatto elegante, e poi tuo fratello è condannato – replicò Pisces, con fare provocatorio.

    A quelle parole, Hikaru si sentii ribollire il sangue nelle vene. Sentii la rabbia bruciarle nel petto.

    – Come osi maledetto!!!!!!!! Questa me la paghi viscido serpente!!!!!!!! – urlò Hikaru, irata.

    Il cosmo attorno a lei bruciò più intensamente. Con furore colpii Pisces in pieno volto e lo fece cadere a terra. Lo aveva ferito lievemente al volto. Ma lui si rialzò quasi subito, circondato del suo cosmo dorato.

    – Maledetta, preparati alla tua fine!!!!!!! Per il Sacro Pisces!!!!!!! – gridò, irato.

    Di fronte a quella potenza, Hikaru non si lasciò affatto intimorire.

    – Ah, puoi usare tutti gli attacchi che vuoi pesciolino, ma non mi fai paura – sbottò Hikaru, riuscendo a pelo ad evitare l’attacco.

    Ma troppo tardi per evitare l’ultimo colpo. In un attimo sentii le forze venirle meno.

    Dannazione, mi ha colpito” pensò Hikaru, ma non si lasciò scoraggiare dal graffio che aveva al fianco.

    – Ah, sei finita, ancora pochi attimi e il dolce sonno eterno ti avvolgerà nella sua gelida morsa – sibilò Pisces, trionfante

    – Povero illuso, se pensi di aver già vinto……ti sbagli – ribatté Hikaru, ormai quasi al limite.

    Detto questo, con un ultimo e disperato sforzo, riuscì a colpire Pisces con un attacco di fuoco, e lui senza esitare oltre, si ritirò.

    – Ce……ce l’ho fatta – mormorò lei, poco prima di accasciarsi al suolo tra le braccia di Hachiro.

    Poi fu tutto buio.

La prima cosa che vide fu un bianco soffitto. Si guardò attorno. Era in una stanza illuminata da una finestra che portava su un balcone.

  • Oh Hikaru, meno male, temevo che non ti svegliassi più – le disse la voce di Hachiro, seduto al suo fianco.

    – Do……dove sono? Che cosa è successo? – chiese la ragazza, con voce flebile

    – Sei al Grande Tempio, hai dormito per tre giorni. Durante lo scontro Pisces, una sua rosa ti ha ferito al fianco. Con le ultime forze lo hai attaccato con i tuoi poteri, e poi subito dopo hai perso i sensi per la ferita. Per fortuna Athena ti ha curata appena in tempo – raccontò Hachiro

    – Poteri? Oh sì, quella misteriosa forza che ardeva dentro di me, era una strana energia

    – osservò Hikaru, mettendosi a sedere lentamente

    – La verità è che il tuo cosmo non è un cosmo normale, no, è un cosmo diverso da quello di noi Cavalieri – spiegò Hachiro, serio

    – E con questo cosa vuoi dire? Che sono diversa? – chiese Hikaru, perplessa

    – Ecco, in un certo senso sì, ma in senso buono è ovvio – rispose Hachiro

    – Sai qualcosa che io non so? – domandò lei.

    Ma in quell’attimo accadde di nuovo.

Vide un luogo oscuro, era una prigione. E poi urla di dolore, strazianti. Era Haru che gridava, mentre una nera figura lo torturava senza pietà. Poi fu tutto fuoco e fiamme e le sue urla sempre più distanti e infine silenzio.

Hachiro la guardò, preoccupato.

- Che cosa hai visto? – le chiese, quando si riscosse.

Sudava, lo sguardo colmo di terrore.

– Haru……Haru che urlava. Lucifer lo ha rapito, ha bisogno di me, devo……devo andare a salvarlo – mormorò Hikaru, con voce tremula.

Fece per alzarsi, ma un capogiro la costrinse a sedere.

– Sei ancora debole e tentare una missione adesso sarebbe un suicidio, non hai ancora portato a termine l’addestramento, e poi faresti il suo gioco – replicò Hachiro, preoccupato

– Non mi interessa – ribatté Hikaru, e detto questo, trovò la forza di alzarsi.

Si precipitò senza esitare al cospetto di Athena, che fu felice di vederla in piedi.

– Ti sei svegliata finalmente – la salutò la dea – Mia signora, sono qui per chiedere il permesso di andare a salvare mio fratello dalle grinfie di quel demone – rispose Hikaru, decisa

– So il dolore che provi, ma purtroppo non posso darti il permesso, non sei ancora pronta, prima devi portare a termine il tuo addestramento – rispose Athena, seria.

– Ma……è un vostro Cavaliere, mio fratello è………tutto ciò che ho………non potete farmi questo. Prima l’ho visto, ho visto che soffriva, ha bisogno di me – disse Hikaru, la voce tremante

– Voi sapete cosa mi sta succedendo vero? – riprese poco dopo. Athena sospirò.

– E’ giusto che tu sappia la verità, tu hai un cosmo fuori dal comune, un cosmo che si tramanda dalla notte dei tempi – iniziò la dea.

Hikaru rimase senza parole.

– E’ il leggendario cosmo di Micael, l’Arcangelo di Fuoco che gettò Lucifer nelle profondità infernali – riprese poco dopo.

A quelle parole rispose un silenzio, un silenzio incredulo. La verità stava per essere finalmente rivelata.


 

Angolo dell'autrice

Salve cari lettori. In questo capitolo la nostra Hikaru ha dimostrato il suo valore è? Pisces sinceramente lo detesto, non odiatemi, ma è così. Che ne pensate finora? Bello è? Spero che vi piaccia. Attendo le vostre recensioni. A presto.

Baci EF


 

   
 
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