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Autore: electra pascal    22/02/2015    1 recensioni
"La ragazza allora si rese conto che in effetti non ricordava il suo nome ma non voleva apparire troppo persa agli occhi di quello straniero che la intrigava così tanto, con quei lineamenti maturi e virili, con quel modo di fare fermo ma tuttavia gentile, che lasciava trasparire sicurezza e affidabilità".
Questa è la storia di una nuova vita, della rinascita di una ragazza e della sua ricerca della libertà.
(il titolo potrebbe cambiare se ne trovo uno migliore!)
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aragorn, Gandalf, Legolas, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Finalmente stava partendo. Molte volte aveva fantasticato su come sarebbe potuto essere quel momento, ma ora che era arrivato non poteva fare a meno di provare una leggera inquietudine e un senso di velata nostalgia. Sarebbe stato indubbiamente più semplice e comodo continuare a vivere a Gran Burrone, ma scegliere la via più semplice non era da lei, men che meno ora che aveva fatto tante storie per potersene andare!
Non aveva riflettuto molto sulla sua destinazione, la risposta le era “piovuta dal cielo” o, per meglio dire, le era stata suggerita da Gandalf il giorno prima.
 
“Com’è, il sapore della libertà, ora che lo puoi gustare pienamente?” esclamò lo Stregone, per attirare l’attenzione della ragazza, assorta nei suoi pensieri.
“Non è cambiato molto in realtà, soprattutto perché non ho una meta precisa… mi piacerebbe conoscere la storia di questa terra a me estranea, le lingue dei popoli, le loro tradizioni. Ma vorrei anche saper accendere un fuoco da sola, orientarmi in una prateria, conoscere i boschi e le loro creature. Una parte di me vorrebbe procedere con Aragorn e cercare di aiutarlo in qualche modo, ma so di dover affrontare questa parte del mio viaggio separata da lui, e credo anche che non ne possa più di avermi fra i piedi!.”
Lo Stregone sorrise comprensivo. Non era facile trovarsi davanti una così vasta gamma di possibilità, e tentò di rendersi utile in qualche maniera, come era sua abitudine.
“potrei avere proprio ciò che fa per te. Si dà il caso che io abbia un amico che abita ad Est, a Bosco Atro, con il quale potresti sviluppare una certa intesa e che sarà sicuramente felice di averti da lui.”
Keyla, curiosissima, abboccò all’amo lanciatole da Gandalf, e non poté fare a meno di chiedere “E chi è?”.
Gandalf, cercando di mantenere alta l’aspettativa, esclamò “Radagast! Lo Stregone Bruno! Sarebbe un maestro perfetto per te, ragazza mia, vedo in te lo stesso spirito curioso e amante della natura. Suvvia, non fare quella faccia! Lo so che viene dipinto come un mezzo folle, ed effettivamente ha una luce di follia negli occhi, ma molto spesso questo si è rivelato un grande pregio, che gli ha permesso di vedere le cose in un’altra prospettiva. È un animo semplice e genuino ed essendo un Istari conosce la Terra di Mezzo come le sue tasche, inoltre mi stava dicendo giusto l’altro giorno che gli piacerebbe avere un’apprendista.”
Keyla valutò attentamente la proposta… Certo, era inaspettata, ma poteva davvero uscirne qualcosa di buono. Da quel che aveva potuto capire Radagast aveva un animo solitario come il suo e sembrava essere una persona davvero originale, come ce ne sono poche nel mondo. senza contare il fatto che era amico di Gandalf, nei confronti del quale Keyla provava un’immensa fiducia e grande rispetto.
“Va bene! Mi fiderò del tuo consiglio.”
“Perfetto ragazza mia! Si da il caso che io domani parta per delle faccende poco piacevoli ad Est del Reame Boscoso. Gran parte della strada la possiamo fare insieme, così mi assicurerò anche che tu non ti perda. Cosa ne pensi?”
“Uao domani… è vicinissimo. Però suppongo sia la mia unica possibilità quindi… accetto!”
E così si era ritrovata a correre a perdifiato per arrivare nella sua stanza e preparare le sue cose. Nel complesso non aveva molte cose da portarsi dietro… due ricambi e degli oggetti della sua vecchia vita. “Ovunque fosse” pensò Keyla. Nei mesi precedenti mesi si era ripromessa di concentrarsi unicamente sul suo obbiettivo, senza distrazioni. In quel momento però non poté fare a meno di chiedersi da dove mai potesse provenire. Probabilmente era un mondo totalmente diverso, data la fattura degli abiti. Sperava di aver avuto delle amiche perlomeno, visto che lì gli unici con cui sentiva di avere qualcosa in comune erano gli uomini, perché le donne erano troppo diverse da lei, distanti, si potrebbe dire. Ma quelle riflessioni erano inutili, pensò rimproverandosi. Non poteva obbligarsi a ricordare, l’unica cosa che poteva fare era attendere il momento in cui il suo potere si sarebbe manifestato nuovamente, e tentare di tornare a casa.
 
“Keyla,sei pronta? Gandalf ti sta aspettando” la ragazza sentì una mano poggiarsi sulla sua spalla. “Si, sono pronta” affermò con un sospiro guardando negli occhi il suo amico e maestro.
“Non guardarmi così… lo sai che ci rivedremo presto, ormai mi sono abituato ad averti intorno e mi dispiacerebbe quasi non sentire più i tuoi lamenti che si propagano nei corridoi”. Keyla sorrise, dopotutto aveva ragione, non era un addio. “Io invece mi sa che non sentirò proprio la mancanza dei tuoi rimproveri” e mentre lo diceva, entrambi avanzarono e l’uno abbracciò l’altro, per esprimere a gesti quello che non avevano espresso a voce e per imprimersi a vicenda un po’di forza per i giorni a venire. “Forza, andiamo, o Gandalf ti lascerà qui” disse Aragorn sciogliendosi dall’abbraccio.
Mentre camminavano fianco a fianco in silenzio ad un certo punto da un corridoio secondario spuntò fuori Legolas, che si dirigeva ai cancelli principali per salutare Keyla.
“Eccovi” esclamò “Ti stavo cercando Keyla, per salutarti come si deve. Non voglio lasciarti partire senza nemmeno averti detto che mi mancherai.”  le disse abbracciandola e baciandole la guancia. Nel mentre Keyla lo stava maledicendo interiormente per tutta quella sfrontatezza. Alla fine si conoscevano appena e non le sembrava proprio il caso di fare tante cerimonie. Comunque mentre compiva queste riflessioni, riuscì a rispondere “A presto, Legolas. Spero che ci rincontreremo prim o poi.” disse sorridendo. Non ce la fece a dire “ mi mancherai”, non perché non fosse vero (contro ogni pronostico Gran Burrone e le persone che aveva incontrato le sarebbero davvero mancate) ma perché voleva liberarsi quanto prima di quella stupida infatuazione, che sicuramente l’avrebbe ostacolata e non avrebbe portato a niente di buono per lei. Inoltre non voleva dover iniziare a rendere conto a qualcun altro oltre che a se stessa, quindi tanto meglio finirla subito.
 “mi sono perso qualche cosa?” Chiese Aragorn con un ghigno malizioso stampato in faccia.
“Mmm niente. Cosa te lo fa supporre?” fece la finta tonta Keyla.
“niente niente. Mi sarò sbagliato io.” E lasciarono cadere il discorso.
 
Vicino al cancello principale, aperto per l’imminente partenza, Gandalf, Aragorn, e Keyla si riunirono per i saluti.
“trattamela bene, amico mio, è una brava ragazza dopotutto, anche se un po’ polemica”
“lo sai che è un complimento per me vero?” affermò Keyla sogghignando. Aragorn le lanciò un’occhiata eloquente.
“Vedrai, ti tornerà indietro in perfette condizioni e anche migliori!” disse ridendo Gandalf
“Allora non mi resta che augurarvi buon viaggio e un sereno cammino” sospirò Aragorn, quasi come se stesse tentando di prolungare quel momento.
“A presto maestro!” disse scherzosamente Keyla mettendosi sull’attenti, aggiungendo poi seria, “mi mancherai”.


Questo capitolo non mi piace troppo... però ho fatto del mio meglio, ora sta a voi giudicare! ;)
spero di sentirvi numerosi e a presto!
Electra :)
 
  
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