PENSIERI
IN UN’ULTIMA NOTTE
La
luce tremula di una bugia illuminava un piccolo angolo di una minuscola cella,
da cui proveniva il rumore scricchiolante di parole scritte su una pergamena.
Gli occhi verdi di una giovane donna si sollevarono dal foglio, in un muto
ringraziamento alla guardia che aveva acconsentito alla sua debole richiesta di
inchiostro per scrivere.
Queste
sono le ultime parole che scrivo. Tanti pensieri mi invadono la mente e non mi
lasciano vie di fuga...verrò bruciata da quello stesso fuoco che mi purificò
all’iniziazione degli ultimi misteri di Avalon.
Fin
da bambina sono stata additata come strega, mentre continuavo solo a coltivare
gli insegnamenti di mia madre e delle mie antenate; forse è per questi capelli
così fulvi che sono il simbolo della cattiveria nelle loro menti chiuse, o
forse per le erbe mediche che coltivo con atnta cura...o per le mie origini
misteriose.
Io
nacqui nell’isola nascosta dalle nebbie...
Questa
è l’ultima notte, da mesi sono chiusa in questa cella con solo un angolo di
cielo per compagno e amico...amico...che dolce questo suono quando lo
sussurravo al mio amico, quando ancora potevo correre felice nei miei prati
intorno al fiume, il mio amico con cui ho celebrato i sacri riti di Beltane...
Anche
se il mio maledetto destino mi ha portato a questo non rimpiango nulla, aiutami
ancora, o Dea, aiutami a superare questo momento e a ignorare i loro insulti, e
a camminare ancora a testa alta mostrando fiera la luna che porto tatuata sulla
fronte.
I
ricordi, tanti ricordi che riaffiorano, l’eco del canto mattutino, al sorgere
del sole, quando le nebbie parevano cortine dorate che ci celavano agli
strepiti di quel mondo ripiombato nel caos; e ancora la casa della musica, dove
ho passato tante ore e consumato le dita a suonare l’arpa degli antichi druidi
e a suonare le ballate nella lingua dimenticata di fate ed elfi... Una carezza
sul collo ed un nastro blu mi cade fra le dita...quel nastro...ecco, rivedo gli
occhi celesti ed il caldo sorriso di Edlyth, la mia più cara amica...mi donò
quel pezzo di seta quando se ne andò con il suo sposo... “Ricordami Seren, ti
sarò sempre accanto”..le ultime parole prima dell’addio, ed io la sento, so che
è qui...mia madre.
La
madre che non ho mai conosciuto. Per tutta la vita ho cercato di odiare il suo
pensiero, di lei di cui non ho mai visto gli occhi, nè sentito il canto, udito
la risata, toccato il viso...no, non potrò mai odiarla.
Oh,
una gocciola sul foglio, lacrime, un fiume di lacrime, non posso trattenerle;
ormai
la notte è finita, si avvicina la fine...ma so che non sarà la vera fine,
incontrerò tutti quelli che sono inciampati nel mio cammino, anche tu lo sai,
vero Luna? Ah, Luna, dovrò dirti addio, che triste sarà la notte, il buio senza
il tuo pallido viso, addio Selene, sta per giungere il tuo dorato fratello ed io, io mi dissolverò nel vento
del mattino, addio Luna.
L’Aurora
colora di rosa l’orizzonte. Laggiù, sento dei passi, stanno arrivando, ho
paura, continuo a scrivere ma so che sono qui, devo smettere, addio a tutti, tra
poco svanirò nell’aria di questa giornata di sole, e non so quando tornerò di
nuovo, ma so che ci rivedremo io e te, mondo, perchè io sarò in ogni spruzzo
d’acqua e in ogni sospiro di vento di questa terra, per sempre...
Seren la fata