22/02/2015
3 recensioniThe basketball which
Louis plays.
Prologo.
Prologo.
Louis è sempre stato un ragazzo che passa inosservato. Per meglio dire, Louis è sempre stato un'ombra.
Non ha mai avuto interessi particolari o strane abitudini. Però ha sempre avuto una passione: giocare a basket. Louis ama giocare a basket.
Alle medie scelse come corso extra il basket, diventato in poco tempo titolare della St. Evan Middle School.
Il club di basket della St. Evan Middle School è una delle squadre più forti del Regno Unito, vanta più di settanta iscritti. In questa squadra si sono distinti cinque ragazzi, ognuno con abilità straordinarie distinte. La Generazione dei Miracoli.
Harry è quel tipo che non ti auguri di incontrare per strada. E' sicuro di sé, certo, ma è solo un normale ragazzo che a prima vista può intimorire.
Infatti, Harry è tutt'altro che cattivo. E' molto dolce, gentile e cordiale. Ma, quando Harry gioca a basket, si trasforma in quello che sembra.
La sua specialità è lo street basket, molto conosciuto in America, dove è cresciuto.
London, Great
Britain.
La figura di
Harry saltava subito all'occhio in mezzo a tutti gli studenti della
Franklin High School fuori in giardino. C'era gente che strillava per
attirare l'attenzione al proprio club, tipo quelli di football che non
facevano altro che dare fogli e strillare nelle orecchie. L'obiettivo
di Harry, in realtà, era solo cercare quello di basket.
Si avvicinò con un sorriso splendente ad un ragazzo che stava cercando di dare dei volantini, ma veniva ignorato. «Scusami? Dove posso trovare la squadra di basket?» chiese piegandosi appena verso il ragazzo più basso, sorridendogli. Il ragazzo si voltò, dilatando gli occhi trovandosi Harry davanti. «S-Sì, è da quella parte!» esclamò indicandogli con la mano di andare avanti. Harry corrugò la fronte studiando la folla, girandosi di nuovo con un grande sorriso verso il ragazzo. «Grazie!»
A grandi passi, il riccio si avvicinò al banco del club di basket, trovandosi davanti una ragazza e un ragazzo con gli occhiali.
«Ciao, io sono Rachel! Oh, lui è Jason.» salutò la ragazza dai capelli biondi, sorridendo. «Se vuoi iscriverti basta compilare questo.»
Harry prese il foglio, studiandolo attentamente, mettendosi da una parte con una penna pescata dalla borsa. Ci mise meno di un minuto per compilarlo.
Lo consegnò a Rachel, che lesse il foglio per curiosità, mentre il riccio rimase in piedi davanti al loro aspettando chissà cosa.
«Uhm... Harry, la motivazione "mi piace il basket" è troppo...» lasciò la frase in sospeso, voltandosi verso Jason, cercando aiuto «... Scontata.» intervenne lui, sistemandosi gli occhiali sopra il naso.
«Beh, la mia motivazione è quella.» rispose ai due, alzando le spalle, scrutando attentamente le loro reazioni.
«Sì, va bene, ma perché?» insistette la bionda.
«Perché mi piace.»
«Ho capito, ma perché ti piace?»
«Mi piace e basta!»
Rachel sospirò arresa, scivolando sulla sedia con le braccia incrociate, fissando Harry mentre prendeva da Jason il foglio degli allenamenti. Per lei, quella motivazione, sembrava troppo stupida. Anzi, non era una motivazione!
Sbuffò sistemando i fogli compilati dagli studenti del primo anno, con un'espressione annoiata.
«Aspetta Rach, hai dimenticato questo foglio.»
Lei allungò una mano per avvicinarsi il foglio, leggendolo.
Si avvicinò con un sorriso splendente ad un ragazzo che stava cercando di dare dei volantini, ma veniva ignorato. «Scusami? Dove posso trovare la squadra di basket?» chiese piegandosi appena verso il ragazzo più basso, sorridendogli. Il ragazzo si voltò, dilatando gli occhi trovandosi Harry davanti. «S-Sì, è da quella parte!» esclamò indicandogli con la mano di andare avanti. Harry corrugò la fronte studiando la folla, girandosi di nuovo con un grande sorriso verso il ragazzo. «Grazie!»
A grandi passi, il riccio si avvicinò al banco del club di basket, trovandosi davanti una ragazza e un ragazzo con gli occhiali.
«Ciao, io sono Rachel! Oh, lui è Jason.» salutò la ragazza dai capelli biondi, sorridendo. «Se vuoi iscriverti basta compilare questo.»
Harry prese il foglio, studiandolo attentamente, mettendosi da una parte con una penna pescata dalla borsa. Ci mise meno di un minuto per compilarlo.
Lo consegnò a Rachel, che lesse il foglio per curiosità, mentre il riccio rimase in piedi davanti al loro aspettando chissà cosa.
«Uhm... Harry, la motivazione "mi piace il basket" è troppo...» lasciò la frase in sospeso, voltandosi verso Jason, cercando aiuto «... Scontata.» intervenne lui, sistemandosi gli occhiali sopra il naso.
«Beh, la mia motivazione è quella.» rispose ai due, alzando le spalle, scrutando attentamente le loro reazioni.
«Sì, va bene, ma perché?» insistette la bionda.
«Perché mi piace.»
«Ho capito, ma perché ti piace?»
«Mi piace e basta!»
Rachel sospirò arresa, scivolando sulla sedia con le braccia incrociate, fissando Harry mentre prendeva da Jason il foglio degli allenamenti. Per lei, quella motivazione, sembrava troppo stupida. Anzi, non era una motivazione!
Sbuffò sistemando i fogli compilati dagli studenti del primo anno, con un'espressione annoiata.
«Aspetta Rach, hai dimenticato questo foglio.»
Lei allungò una mano per avvicinarsi il foglio, leggendolo.
Cognome: Tomlinson
Nome: Louis
Anno: 1° Sezione: D
Motivazione: Numero 7 alla St. Evan Middle School.
Nome: Louis
Anno: 1° Sezione: D
Motivazione: Numero 7 alla St. Evan Middle School.
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Occhei, occhei.
C h e s ch i f o. Ci ho provato, sul serio, ho messo tutta ma buona volontà. c.c
Non ho idea se queste scuole esistano sul serio oppure no, ho scritto le prime cose che mi sono venute in mente.
La base è quella di Kuroko no Basket, tipo la Generazione dei Miracoli, ma i personaggi saranno poco OCC.
Credo di aver finito, uhm...
Un saluto, cecia.
Occhei, occhei.
C h e s ch i f o. Ci ho provato, sul serio, ho messo tutta ma buona volontà. c.c
Non ho idea se queste scuole esistano sul serio oppure no, ho scritto le prime cose che mi sono venute in mente.
La base è quella di Kuroko no Basket, tipo la Generazione dei Miracoli, ma i personaggi saranno poco OCC.
Credo di aver finito, uhm...
Un saluto, cecia.