Il giorno dopo mi sveglio dal rumore della sveglia che preferivo che non suonasse proprio. Ho gli occhi che bruciano,voglio dormire però purtroppo devo lavorare. Pet dorme ancora ed e' un peccato svegliare quel povero 'lupo'. Ahahaha,così lo chiamo scherzosamente.
Mi alzo dal letto e vado in bagno,mi guarda allo specchio e mi lavo la faccia. Una lacrima mi scende dal viso,perchè c'è un ricordo che mi tormenta. Vorrei essere diversa,essere ricordata per quello che sono e purtroppo nessuno lo fa.
Vado sul set e dopo una leggera trasformazione,divento Hannah. Vado sul set e 'Hannah' va da un tizio con i capelli marroni di nome Antonio,e' mio zio.
- Ehi,la mamma di Valeria ha affermato che stai aggredendo sua figlia da...un paio di giorni.-dice lui arrabbiato.
-Ma io non ho fatto nulla!-urlo in mia difesa.
-Lo so...-mi dice -Ma la madre di Valeria mi ha chiesto di parlare con i tuoi genitori,però visto che non sono qui, parlerò con il tuo tutore.-risponde mio zio. -Di che parlerete se non ho fatto niente!-urlo.
-Prima cosa, signorina Fiore non gridi con me.-lo interrompo.
-'Signorina Fiore'-lo imito-Zio,mi conosci da quando sono nata!-esclamo io
-Si,sei la mia nipotina ma qui sono il preside, quindi sh!-ordina-Gli spiegherò la situazione,affinché lui parli con te e farti smettere di creare problemi.-sorride.
Quella vecchia canaglia. In quel preciso istante suona il telefono,al quale rispose con un "Mi dica", annuisce continuamente per poi terminare la telefonata con un "Lo faccia passare". Oh mio dio,sempre colpa di quella lì.
Ad un certo punto svengo,no Hannah,e mi portano all'ospedale e dopo qualche secondo i medici arrivano e hanno una faccia strana.
- Signorina,Stossel,sa che lei rischia di morire?-chiede il medico.
- Cosa?-dico scioccata.
- Ha solo 17 anni e mezzo e già beve così tanto alcolici?-chiede il medico.
- Io non bevo,alcolici,ci deve essere un errore!-esclamo io arrabbiata
- Abbiamo fatto il test,signorina,non si arrabbi troppo sa'-risponde il medico maleducatamente.
Qualcuno entra dalla porta ed e' Jorge che mi guarda preoccupato.
- E tu cosa ci fai qui?-chiedo io
- Sono venuto per te,Tini,come stai?-chiede lui
- Rischio di morire per delle cose che non ho fatto!! E devo stare pure calma!-urlo io
- Tini,calmati,c'è Jorge qui.
- Non me ne frega,io voglio Peter.-dico io nervosamente.
- Ci sono io,Tini.
- VOGLIO. PETER. LANZANI. Lui e' il mio ragazzo,no tu. Tu sei fidanzato con Stephie.-dico io arrabbiata.
- Va bene,rimettiti.
'Spero che tutto questo sia un maledetto incubo,che non sto veramente per morire.' Ad un certo punto allargo le braccia e tocco una pelle: ah,e' Peter. Oh mio Dio! Era tutto un sogno,sono viva cioè...non morirò!!
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SPAZIO AUTRICE: CHE PIZZA! Non riesco a scrivere un capitolo abbastanza lungo! E anche che non sto poi così bene.