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Autore: rieraespos    23/02/2015    0 recensioni
Un viaggio. Basterà un semplice viaggio per scombussolare completamente la vita di Nicole e Luca.
Dovranno avere a che fare con la sofferenza, la felicità e soprattutto l'amore, emozioni dapprima sconosciute per entrambi. Ma è risaputo, amor vincit omnia (l'amore vince su tutto).
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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27 settembre 2014.
 
E finalmente arrivò il giorno dell'atteso viaggio. 
Ero pronta, prontissima. Il giorno precedente mi ero sottoposta ad una ceretta completa, ad un acconciatura, nuovi abiti... Insomma, volevo che fosse tutto perfetto. D'altronde era il mio primo viaggio all'estero sola! Beh, proprio sola no, c'erano i professori ma... niente genitori, niente preoccupazioni, niente rotture.
Divertimento, solo puro divertimento.
 
Fatto sta che la mattina alle 7:30 mi trovavo all' aereoporto con le mie amiche, siccome alle nove avevamo l'imbarco. Che ansia. 
Eravamo sedute a terra, giocando a carte, aspettando che ci chiamassero per salire sull'aereo quando -stranamente- Beatrice cominciò a respirare affannosamente. Esatto, aveva intravisto Luca Mancucci con il suo amato zainetto intento a parlare con un suo amico. Più che amico, sembrava suo fratello per quanto era alto, però... Che gran pezzo di figo.
TERRA CHIAMA NICOLE.
 
“Bea, non sarai seria vero?” poteva essere un bel ragazzo e tutto, ma la sua reazione era al quanto esagerata. Neanche avesse Brad Pitt davanti, essu.
 
“Ovvio che no. Oh, sentite, stanno chiamando il nostro volo!” fortunata come sempre, riuscì a schivare l'argomento grazie alla voce dell'altoparlante. Dovevamo imbarcarci.
 
Dopo una litigata con i prof siccome i nostri posti erano distanti, finalmente ci accomodammo. Bea con Alessia e naturalmente io con Ilaria. 
Il viaggio andò abbastanza bene, tranne per la mia fobia di morire al decollo e all'atterraggio e ad un brusio continuo di due ragazzi dietro di noi.
Scese, scoprimmo con grande entusiasmo che i due ragazzi erano dei nostri. ESATTO, FACEVANO PARTE DELLA NOSTRA SCUOLA. CHE BELLO. Ed indovinate un pò, uno era lo gnocco di prima! Ecco, già ho trovato il soprannome perfetto per lui.
 
Dopo un lungo tragitto in auto e tutte le premesse dei professori, arrivammo fuori la scuola che avremmo dovuto frequentare per quella settimana, attendendo i nostri "genitori" (la famiglia che ci avrebbe ospitato). Naturalmente io ero in stanza con Ila mentre Bea e Ale erano insieme. Pian piano arrivarono tutti i signori, in particolare arrivò una signorina sulla sessantina bassina e paffutella. Era così carina.
 
“Sono sicuro che quella è la nostra.” il gran pezzo di gnocco che si trovava in compagnia di Luca in aereo porto mi aveva appena rivolto la parola. Stavo forse sognando?
 
“Dici?” dissi fingendo di non prestare troppa attenzione al suo splendido viso. 
 
“Sicuro. Con la nostra fortuna! Ti immagini quella povera in stanza con me e quei due?” indicò due ragazzi, uno naturalmente era Luca. Tre contro una. Povera.
 
“Se sarà così non fatela spaventare troppo, già mi fa pena.” liquidai il discorso con quest'ultima frase. Sarai bello quanto ti pare ragazzo, ma io ho fame.
 
***
 
Dopo un'ora pranzammo e finalmente entrammo in quella che doveva essere la nostra camera. Non era così male, tranne per il fatto che naturalmente IL MIO LETTO era una specie di brandina. Ci sprofondavo, cazzo!
Cominciamo bene il viaggio, insomma. 


Dopo le ricche risate di Ilaria per il mio "letto", sistemammo le valigie ed uscimmo subito di casa: avevamo appuntamento con gli altri tra mezz'ora. 
 
“Come ti sembrano i ragazzi?” mi chiese Ilaria mentre eravamo sull'auto.
“Luca non mi dice nulla, poi uno è un grandissimo gnocco e l'altro è carino ma niente di che. A te?”   
“Idem. Chissà se intendiamo lo stesso!” 
 
Non credo, avevamo gusti completamente diversi noi due, comunque...
Grazie l'aiuto della nostra "mamma" arrivammo nuovamente nella scuola e da lì andammo un pò a visitare la città con i professori.
Ci dissero specificamente i piani già decisi:
la mattina eravamo costretti ad andare a scuola, poi avremmo fatto una piccola pausa pranzo e successivamente si girava la città. Dalle 5:30 in poi eravamo liberi e potevamo uscire la sera, rispettando il coprifuoco, non che la mezzanotte. 
Non erano poi così male come regole, tranne per il fatto che noi eravamo diciasettenni e loro diciottenni ma vabbè, dettagli.
 
Quel pomeriggio non successe nulla di eclatante. Scambiammo qualche parola con il gnocco che si rilevò chiamarsi Christian mentre l'amico, Simone, sembrava attratto da Beatrice. Luca invece stette tutto il tempo con la sua classe, composta solo da femmine siccome gli unici maschi erano loro tre. Un asociale in poche parole. 


Alle 5:30 ci dividemmo, dandoci però appuntamento nella piazza principale per le 21:00.
 
***

Arrivate a casa -dopo esserci perse ben 3 volte- ci facemmo una doccia veloce e mangiammo (per modo di dire, le sembianze avevano un aspetto ed un odore molto strano). 
Vestite, truccate, imprufumate e fuori casa. 
Prima di uscire mandai un messaggio a Nico con su scritto "Mi manchi tanto, un bacio." ed un "Va tutto bene." ai miei genitori. Non mancarono le solite lamentale di Ilaria che diceva di lasciar perdere il mio QUASI ragazzo. 
 
Arrivate nel luogo dell'appuntamento salutammo tutti con un cenno di mano, soffermandoci invece sulle nostre due amiche. La nostra prima notte in Spagna, che figata!
Certo, come no... Le altre ragazze ci mollarono subito. Così rimanemmo noi quattro e i tre ragazzi, che cercai di liquidare mimando un "andiamocene" alle ragazze, che invece non volevano proprio saperne di stare sole. Dovetti occuparmene io.
 
“Bene, noi andiamo per di là -non sapevo distinguere il di là e di qua- ci vediamo domani a scuola.” presi tutte e tre le mie amiche sottobraccio, intenta ad incamminare.
 
“Che c'è biondina, già non ti interessiamo più?” e l'asociale aveva aperto bocca. Avremmo dovuto forse festeggiare? Ovviamente non mi stava guardando, avevo lo sguardo fisso su quel maledettissimo telefono. Sembrava me versione maschile.
 
“No, ma preferirei divertirmi con le mie amiche.” accennai un falso sorriso, pregando quelle tre deficenti di andarcene. Non avevano intenzione di smuoversi da lì invece, che palle.
 
“Beh, possiamo divertirci tutti insieme, no?” nononononono.
 
“Certo!” disse l'ochetta, Beatrice. Cazzo Ilaria, prendi il controllo della situazione, fai qualcosa!
 
Improvvisamente aprì bocca e quasi ringraziai Gesù e tutti i santi, non prima di sentire uscire dalla sua bocca un “Possiamo andare a bere qualcosa tutti insieme!” Certo.. che no.
 
Va bene dai... Via il dente via il dolore.
 
“Ye, andiamo.” con un falso entusiasmo, chiaro a tutti, ci dirigemmo in una birreria MOLTO distante da lì. 


Presi, come tutti, una semplice birra che sorseggiai messaggiando con Nico, trovando almeno il wifi dentro quell'insulsa birreria. 
Immersa nella conversazione non mi accorsi di Ilaria che mi sfilò il cellulare, urlando un “Non fare l'asociale, Nicole!”
 
“Mi sembra che l'asociale qui non sia io.” frecciatina per il broccolo. 1 a 0, palla al centro.
 
“Siamo venuti a conoscenza anche del nome di questa bella fanciulla, che gran passo avanti.” disse con un chiaro ghigno in volto. L'odio, l'odio profondo.
 
“Possiamo andare?” dissi a Ilaria, stanca di quella serata ed ignorando il commento scortese di lui. Accennò un sì con la testa, capendo finalmente la situazione quando lo gnocco -si stava rilevando un rompi palle- si intromise. “Le accompagniamo, no?” 
 
Mentre Simone risposte con uno squillante “Certo!”, il broccolo acconsentì semplicemente con la testa. 


Pagammo, uscimmo dal locale e incominciammo a camminare. Passarono i minuti ed non giungevamo da nessuna parte. Era ufficiale, ci eravamo persi.
 
“Cazzo, cazzo, cazzo. Lo sapevo io!” sussurrai accovasciandomi su un muretto. Lo gnocco si avvicinò a me, circondando le mie spalle con un suo braccio. Puoi essere figo quanto vuoi ma no caro mio, con me non abbocchi. Non oggi. Presa dal panico, lo lasciai comunque fare.
 
La situazione era divisa in gruppi ormai: Io ero con Christian, Bea era mano nella mano con Simone, Alessia e Ilaria stavano parlando con loro mentre Luca era intanto a sorseggiare la seconda birra, naturalmente continuando a fissare quel maledetto cellulare.
 
Ad un certo punto, forse per la stanchezza, tolsi le mani dai miei capelli e mi alzai di scatto. 
“Ilaria, in piedi. Andiamo a prendere un taxi.” lei acconsentì immediatamente e salutando tutti con un cenno, mi seguì. Io naturalmente, arrabbiata per la situazione che si era creata -e non solo-, me andai senza dire una parola.
 
“Niki, tutto bene?” mi chiese lei preoccupata, una volta salite in taxi. Risposi con un breve sì, sperando le bastasse, ma a quanto pare no.
 
“Che è successo? Okay che non è andato tutto come ci aspettavamo, però non è stato neanche così male. Inoltre mi sembra che Christian non abbia neanche esagerato, si è semplicemente avvicinato a consolarti e non ha provato neanche ad aprire bocca. E' un bravo ragazzo.” era la più completa verità ed apprezzavo il suo gesto.
 
“Sì, hai ragione. E' solo che... Ho litigato con Nico, tutto qui.” sputai fuori quella mezza verità che, da quando abbiamo lasciato la birreria, mi tormentava. 
 
“E perchè? Che ha fatto?” chiese preoccupata. Non ero pronta moralmente per affrontare anche quell'argomento, la serata doveva finire lì.
 
“Niente di eclatante, tranquilla. Domani te lo dico.” pagammo il taxi ed rientrammo in casa. Ci svestimmo velocemente e in un batter d'occhio eravamo sotto le lenzuola.
 
Vagavo su whats app, vedendo quel dannato "online" di Nico, quando mi apparve una notifica. 
Nuovo gruppo.
"Quelli che si perdono."
Componenti? Io, Christian, Simone, Luca, Alessia, Beatrice e Ilaria.
Guardai la mia migliore amica in cerca di una spiegazione ma lei scrollò le spalle accennando un sorriso, come per dire "non ne so nulla neanche io." 
 
Poco dopo mi arrivarono due messaggi, che dedussi fossero uno di Christian scrutando l'icon e l'altro da... Luca, possibile?
 
Da Christian:
"Ehi bellezza, va tutto bene? Ti ho visto cambiare radicalmente l'umore a metà serata, non che fossi stata entusiasta sin dall'inizio di stare con noi. Però dai, fidati, non siamo così male! Buonanotte bonita (bella in spagnolo), a domani."
 
Da Luca:
"Biondina, potresti darmi il numero dell'altra tua amica, Beatrice?"

Christian si era rivelato, proprio come prima, squisito. Luca invece... no. Sicuramente aveva preso il mio numero dal gruppo, non poteva prendere anche quello di Bea da lì? Decisi prima di rispondere a quest'ultimo.
 
A Luca:
"Moretto, puoi prenderlo tranquillamente dal gruppo, così come hai fatto con il mio."
 
A Christian:
"Ehi, mi dispiace per il mio mal umore ma non è proprio giornata. Di solito non sono così, giuro :) Comunque, buonanotte a te bonito, a domani."
 
Liquidata la conversazione con Christian, decisi di mettermi a dormire. Ma no, ovviamente quell'idiota del broccolo mi aveva scritto un altro messaggio.
 
Da Luca:
"Allora la stai leggendo la chat, è solo che ti gira! E' proprio vero che sei un asociale, biondina."
 
A Luca:
"Fanculo."
 
Semplice ma concisa. Decisi immediatamente di staccare internet, proprio come il mio cervello.
Così, dopo quell'interminabile giornata, (passata fra camminate, litigate e perchè no, anche arrabbiature) mi addormentai sussurrando un semplice "buonanotte" ad Ilaria.

La situazione era più che chiara:
Già odiavo quell'insulso Luca Mancucci.



 

C'è una linea sin troppo sottile fra l'odio e l'amore.
 








SPAZIO AUTRICE:

Ed ecco qui sfornato il secondo capitolo di questa strampalata storia. Mi rendo conto che forse, come l'altro, possa essere ancora un po' noioso ma essendo i primi credo sia normale. A breve la storia prenderà un piega migliore, almeno spero. Ho deciso di pubblicarlo proprio per questo motivo, sebbene le recensioni sono inesistenti. Esatto, non mi demoralizzo! Inoltre, ci tengo veramente molto a questa storia e vedo che almeno le visite stanno aumentando.
Comunque, Nicole sembra odiare Luca, non è così? Ma attenzione all'ultima frase che ho scritto e... Mi dispiace, non posso anticiparvi nient'altro (che cattiva che sono...). Inoltre, sembra aver avuto una giornata totalmente negativa, litigando in più con il suo QUASI ragazzo. Pf, gli uomini. La loro "relazione" terminerà qui? Nicole cambierà idea su Luca, o forse comincerà a provare qualcosa per Christian?
Lo scopriremo presto nella prossima puntata! No, scherzo ahahhaha.

Ad ogni modo, spero che questa schifezza sia stata almeno un po' di vostro gradimento.
Alla prossima, Ludo.

 

 

   
 
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