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Autore: tasso85    08/12/2008    2 recensioni
Pensieri serali, quando il mondo si ferma, e posso prendere fiato per qualche minuto...
Genere: Triste, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A volte la vita cambia.
Dico davvero sapete?
O meglio, la vita in sé non cambia mai.
Ma TI cambia.
Te ne accorgi per caso, in uno di quei giorni in cui non ti va di fare NULLA.
Stai disteso a letto,
con la scusa magari di una pennichella dopo pranzo,
la domenica pomeriggio.
Dovresti uscire, magari, una volta ogni tanto.
Ma con chi?
E allora stai in camera tua a pensare, con la tua musica preferita che suona nelle orecchie.

Pensare, riflettere, paragonare, ponderare... ricordare.
Ti guardi alle spalle, guardi il tempo che è passato,
e sai che, con un po' di fortuna, quello che ti rimane da vivere è almeno altrettanto, e forse anche di più.
Eppure, ti chiedi se lo hai davvero VISSUTO quel periodo, quei ventitre anni durante i quali hai calpestato il suolo questo mondo.
Forse avresti potuto fare qualcosa di più...
Forse avresti potuto cogliere un momento, un'emozione, che invece ti sei lasciato sfuggire...
Ma in fondo non importa...
In quei momenti non ti importa di cosa è stato, né di cosa sarà.
Non ti importa di vivere o morire, non pensi nemmeno a cosa gli altri potrebbero pensare di te.
Importerebbe davvero a qualcuno?

La vita ti cambia, questo è innegabile.
Tutto passa, tutto scorre, tutto si trasforma, come un ballo, a volte lento, a volte rapido.
Io danzo da solo.
Non sono aggrazziato, lo so, non sono il ballerino che fa impazzire gli ammiratori... o le ammiratrici.
Danzo da solo, per scelta, per MIA scelta.
O forse, una scelta obbligata, da una percezione, da una convinzione che ancora, a volte, tenta di far presa sul mio cuore.
E seguendo le note di una triste canzone, continuo con i miei passi improvvisati, sempre più insicuri...
È sempre più difficile capire quale sarà il PROSSIMO passo.
Avanti? Indietro? Di lato?
A volte vorrei potermi fermare, e pensare a qualche passo in anticipo prima di continuare.
Ma non posso, la musica non si ferma per me, ed io non posso perdere il ritmo, o perderò me stesso.
La MIA musica...

Never dreamed out in the world
There are arms to hold you
You've always known your heart was on its own

So laugh in your loneliness
Child of the wilderness
Learn to Be lonely
Learn how to love life that is lived alone

Mentre la danza continua, ho imparato ad essere consapevole degli altri ballerini attorno a me.
Una volta non li avrei degnati di uno sguardo...
Ora invece vedo i loro volti, li osservo, cerco di comprendere le loro emozioni, i loro sentimenti.
Alcuni volti sono coperti da maschere...
Allora, tra un volteggio e l'altro, mi avvicino a loro, e lentamente cerco di togliere loro la maschera.
Perché ho bisogno di capire, ho bisogno di sapere.
Ho bisogno di VIVERE.
Alcuni mi lasciano fare, la maggior parte in verità, altri invece bloccano la mia mano con un sorriso malinconico sulle labbra.
Sotto quelle maschere, vedo volti sorridenti, o tristi, o allegri, o malinconici, a volte tutto, a volte niente.
Ma non importa, danzerò comunque con loro.
Se piangono, asciugherò le loro lacrime.
Se sorridono, riderò con loro.
Se sono tristi, donerò loro un po' della mia gioia.
Se sono malinconici, cercherò di prendere per me il loro dolore.

E la mia danza cambia, da solitaria, a compagno di innumerevoli altri ballerini.
Una seconda figura, che accompagna i loro passi, si lascia guidare, per dare loro il meglio di sé stessa.
Quando li lascio andare, per tornare a danzare da solo, a volte tornano da me.
Sono sorpreso, non me lo aspettavo.
Dopotutto, non me lo meritavo.
Eppure restano con me, danzano con me, tenendomi per mano, sorreggendomi quando perdo l'equilibrio dopo un passo particolarmente difficile.

Veri amici?
Io lo voglio CREDERE con tutto me stesso.
Anche se sono stato già abbandonato da persone che credevo amici.
Non importa.
Ancora una volta, devo crederci, se voglio ricominciare, perché se non giochi non puoi vincere.
Dopotutto sono cambiato, sì.
Da ballerino solitario, ora cerco di danzare con il mondo intero.
Ma è difficile tenere il ritmo di tutti, impossibile.
Troppi ritmi, troppo differenti dal mio.
Ed allora certe volte torno a danzare da solo per un po', pur sapendo che la lontananza mi uccide.
Perché danzando per gli altri ho imparato ad amare veramente.
Perché per me, amare significa vivere, e vivere significa amare.
E se io non ho QUALCUNO per cui danzare, io non vivo...


NOTA DELL'AUTORE: alcuni pensieri su di me, la mia vita, bella o brutta che sia non importa, fintanto che è mia... NOTA: io non, ripeto NON, sono un ballerino :P

  
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