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Autore: Queila    24/02/2015    3 recensioni
Godrc's Hollow la notte di Halloween del 1981, la morte di Lily e James, la disperazione degli amici...
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Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Silente, Peter Minus, Remus Lupin, Rubeus Hagrid, Sirius Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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 Godric’s Hollow, trentuno Ottobre millenovecentoottantuno 
 
 Nella casa più fatiscente di Godric’s Hollow, Sirius Black, sintonizzato su canali poco raccomandabili della Tv via cavo magica, stava mangiando, sbrodolandosi la camicia con la salsa, il suo panino preferito, mentre tracannava una Burrobirra spolverata allo zenzero.
All’improvviso un dolore inaspettato lo prese al petto. Lasciando da parte la bibita e la cena, si alzò veloce toccandosi il torace con ambedue le mani, come per raggiungere e toccarsi il cuore che non accennava a smettere di pulsare senza sosta. Un urlo spettrale attraversò il buio della notte, il mago si precipitò alla finestra e un marchio, il suo marchio nero, squarciava il cielo cupo, proprio sulla casa che si trovava due vie più in là rispetto quella di Sirius.
Felpato fu attraversato da un lampo di consapevolezza che quasi lo uccise: James… Lily… Harry.
Un grido disumano gli uscì dalla gola, il suo volto assunse fattezze bestiali, il dolore gli fece a brandelli l’anima e il cuore e poi arrivarono le lacrime, sostituite in breve tempo da rabbia e sete di vendetta. Con gli occhi offuscati dall’odio e le mani scosse da tremiti di violenza primordiale, uscì a grandi falcate dalla dimora.
L’uomo sapeva esattamente da chi dovesse andare.
 
 
Un’aria di lutto aleggiava su tutta la piccola cittadina di Godric’s Hollow: un omicidio era stato da poco commesso e il silenzio e la malinconia erano i nuovi residenti del paese.
Davanti a quel che rimaneva della casa dei coniugi Potter, Albus Silente se ne stava in silenzio, assorto nei pensieri che gli rimbalzavano nella mente geniale.
“Preside… è  proprio vero?”  un omone si avvicinò con una grazia che non si addiceva alla sua stazza.
“È stato Lei-Sa-Chi?”
“Temo di sì, mio vecchio amico… temo di sì”.
Ambedue alzarono gli occhi al cielo, ancora testimone dell’incantesimo Morsmordre, uno fu scosso da brividi di puro orrore, l’altro fu attraversato da una profonda tristezza.
“Ora l’importante è portare al sicuro il piccolo Harry. Hagrid, tienilo con te, io ti raggiungerò presto, temo che stia per accadere qualcosa di spiacevole… hai visto per caso Sirius?”
“Si aggirava senza pace qui intorno e continuava a parlare di un topo… ha lasciato la moto volente qui ed è fuggito via”.
“Come temevo, fai presto dunque, porta Harry al sicuro”.
“Ehm, Preside, lo rivedremo… il Signore Oscuro, intendo, è morto?”
“Morto? Mio caro Hagrid il male non muore mai, alberga nei cuori più deboli e colmi di paura, fino a rinascere sotto altre spoglie, ma non c’è tempo da perdere,  porta via il piccolo!”
Il vecchio preside rimase di nuovo solo in balia dei suoi pensieri. La colpa di tutto ciò era forse la sua? Avrebbe potuto evitare quella tragedia? I suoi ricordi si soffermarono inevitabilmente sulla propria infanzia, trascorsa proprio in quelle piccole vie, e di nuovo il preside ricordò la sua morte. Era successo di nuovo. Quel luogo infestava i suoi incubi, i suoi demoni nascevano dalle viscere di quella cittadina, quei tetti avevano dato nuovamente l’annuncio di una dipartita prematura, ora come allora, Godric’s Hollow si dimostrò un luogo oscuro per Albus Silente: in esso albergavano le sue più recondite paure.
Doveva andare via.
Doveva trovare Sirius e impedire quello che l’uomo aveva in mente.
Doveva voltare le spalle a quel luogo.
Contemplò per l’ultima volta il cielo grigio di fine Ottobre e svanì nella notte senza lasciare traccia di sè.
Albus Silente non sarebbe più tornato in quel luogo.
 
Remus piangeva, piangeva e non riusciva a smettere. Era seduto nel mezzo del giardino dei coniugi assassinati e calde lacrime gli bagnavano i vestiti sgualciti. Godric’s Hollow fu invasa dai lamenti di un giovane il cui cuore era stato straziato dall’annuncio della morte dei suoi amici.
Avevano festeggiato quella sera Remus e gli altri.
“Il secondo Halloween è il tuo, Lunastorta! Harry si vestirà da Lupo Mannaro” gli aveva detto James col familiare sorriso che gli dipingeva sempre il volto. Adesso un grande vuoto riecheggiava nel petto di Lupin, un’ enorme assenza percepibile come la più dolorosa delle ferite. Avrebbe vissuto senza i propri amici, sarebbe stato un reietto. Si sarebbe nascosto covando tristezza e malinconia finchè un’altra luce non avrebbe illuminato di nuovo la sua profonda oscurità.
 
 Il giovane uomo correva a perdifiato, cercando disperatamente di fuggire da colui che una volta era uno dei suoi migliori amici. Peter Minus era alla disperata ricerca di un piano per liberarsi dalla follia omicida di Sirius Black, che lo aveva trovato prima del previsto: era ancora appostato nelle retrovie del piccolo centro abitato di Godric’s Hollow, nella parte dove i pochi Babbani residenti stavano facendo ‘dolcetto o scherzetto’, quando lo aveva scovato.
Non avrebbe resistito ancora a lungo: il fisico di Codaliscia risultava grassoccio e fuori forma, non poteva di certo competere con quello allenato e magro di Sirius.
I polmoni del traditore bruciavano, ardevano per lo sforzo e arrestò la propria corsa ascoltando il dolore delle proprie gambe.
“Minus! Non potevi certo sfuggirmi” sbraitò con la bava alla bocca Felpato, scosso da violente scariche di rabbia.
Alcune persone si stavano radunando intorno alla scena.
“Oh, mio vecchio amico, di certo io non potevo fuggire, ma forse Codaliscia ci riuscirà…”
La mente di Sirius capì quasi subito cosa intendesse Peter, ma la bacchetta non fece in tempo a scagliare l’incantesimo: il ratto era già fuggito, accompagnato da un boato e dalle urla dei Babbani passanti.
L’ultima cosa che Felpato vide prima di essere portato via dagli Auror fu il dito di Peter che svettava tra il nero delle cenere: quel ricordo avrebbe portato l’uomo alla follia.
Sirius mise piede fuori da Godric’s Hollow con il cuore in frantumi e con l’anima avvelenata da un profondo odio.
 
NdA: Mi sono presa qualche licenza poetica, dunque prima fra tutti, Sirius che alloggia a Godric’s Hollow, ho pensato potesse esserci per paure del pericolo che la famiglia Potter correva. Poi Silente lì presente insieme ad Hagrid, che però raggiunge la scena prima del Preside, ci rimane giusto dieci min per assicurarsi che sia tutto vero, ho pensato ci potesse stare xD. Ho pensato che Sirius andasse sulla scena e poi a cercare Peter, lo trova a Godric’s Hollow, l’ho dovuto fare per rispettare il mio prompt, che era appunto la cittadina. In pratica ci sono un sacco di se e ma xD, spero non abbia esagerato… ah, e il fatto che Silente sospetti di Peter, non so, lui sa sempre tutto. A Godric’s Hollow abita anche una piccola quantità di Babbani.
  
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