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Autore: Lady Diamond    24/02/2015    1 recensioni
E se i nostri personaggi preferiti fossero dei semplici(o quasi normali) liceali dell'esclusivo Beyblade high school in California? All'interno di questa scuola vi è una lotta fra i ragazzi,campioni di pallacanestro a livello nazionale,e le ragazze,campionesse nazionali di cheearliding.
Il motivo di questa faida? semplice rivalità, ma non solo scolastica,perchè... . Fra amori,litigi,impegni extrascolastici e scuola riusciranno i nostri eroi a sapellire l'asse di guerra? o arriveranno all'esame di stato a pezzi? Cosa succederà se i protagonisti saranno messi davanti al loro passato e alle loro reali emozioni? E cosa succederà quando Queen distruggerà ogni singolo rapporto umano solo per il desiderio di vendetta?
Estratto dal primo capitolo:
La storia di quei nomi era nata durante il terzo anno,quando le ragazze divennero cheerleader. Per questo motivo molti ragazzi cercavano di avvicinarsi al gruppo,ma venivano continuamente snobbati, così , i neo campioni nazionali,a causa dei continui rifiuti delle ragazze,affibbiarono quel nome al gruppo femminile,che per ripicca denominarono quella squadra Scimmie,paragonando il loro livello intellettivo pari a quello dell’animale in considerazione"
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hilary, Mariam, Mister X, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Silent Tears '
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Dietro le quinte sembrava essere scoppiato il delirio ed Eveline, nonostante la presenza di Max la confortasse un po' , continuava ad urlare isterica.
Tutti quegli imprevisti non erano d'aiuto alla buona riuscita della sua serata, e così, presa dallo sconforto, mugugnò:
"Sarà un disastro".
In quegli attimi tutte le sue speranze sembravano essere crollate nel vuoto più assoluto, e inoltre le modelle modelle che dovevano sfilare  sembravano essere sparite nel nulla, o meglio: non si erano presentate.
Tutte le sue certezze e speranze sembravano esplose nel nulla, come una piccola e delicata bolla di sapone.
Diverse volte aveva chiamato l'agenzia, ma a quanto sembrava loro non sapevano nulla.
" Potreste provare a prendere tempo, e magari potrei intrattenere il pubblico" disse Queen, accompagnata da Ming Ming, comparendo dal nulla.
La bionda fissò la ragazza con astio, e poco dopo disse:
" E tu cosa ci fai qui?"
La corvina sorrise alla sua amica Ming Ming, nonché sua complice, ed estrasse dalla tasca un pass, lasciando tutte ammutolite.
" Che c'è? Non è un crimine avere un pass, e se non hai le modelle puoi sempre chiedere alle tue amiche di sfilare. E poi ci sono io: sono comunque una cantante, almeno guadagneresti tempo".
" E tu cosa ci guadagni?" sibilò Eveline con un tono seccato, nonostante quel piano non le dispiacesse del tutto.
Era certa che Queen avesse qualcosa in mente, ma in quel momento non sapeva che fare.
" Visibilità" rispose secca l'ex cheerleader.
" E sia, una sola canzone, poi entreranno in scena le mie amiche"
Aveva vinto, per una volta aveva vinto lei e avrebbe ottenuto quello che voleva, e soprattutto per la prima volta non sarebbe stata sola: aveva Ming Ming con lei, l'unica ragazza che riusciva a considerare quasi come un'amica.
Non si sentiva affatto in colpa per quello che aveva fatto in passato.
Quella era la sua natura e non poteva cambiarla, lei voleva di più, desiderava essere la protagonista indiscussa, e non avrebbe permesso a nessuno d'intracciarla.
"Benissimo Eveline, dammi qualcosa della tua collezione" asserì la ragazza allegramente.
" E convoca tutte le cheerleader, ti servono. E solo quando sarò sul palco chiamate quella sottospecie di gruppo".
" Non osare insultare le nostre amiche e comunque potremmo far esibire solo loro" sbottò Mathilda che era rimasta in silenzio fino a quel momento.
Provava ancora rancore per quella ragazza, l'aveva umiliata, percossa, le aveva fatto del male ed i ricordi erano ancora vividi nella sua mente e odiava condividere un momento felice con lei.
" Sta zitta" la rimbeccò Queen con un tono soddisfatto.
" Sei ancora innamorata del ragazzo padre?" continuò lei ridacchiando soddisfatta.
Mathilda stava per perdere la pazienza per la prima volta nella sua vita.
Come osava parlare di Kei, come osava quella vipera d'amore, quando lei era la prima a non sapere che cosa fosse.
Eveline, ormai esasperata decise d'intervenire in quel l'assurda discussione.
"Ora basta! Tu muovi le chiappe e sali sul palco, e Mathilda, gentilmente, vai a chiamare le ragazze".
"Ben fatto!" aggiunse Max con un tono compiaciuto.
Adorava quella piccola americana, amava la sua timidezza e dolcezza, e vederle tirar fuori gli artigli gli aveva fatto piacere.
La sua principessa stava crescendo e la determinazione che stava dimostrando ne era la prova.
 
I riflettori illuminarono Queen, inebriandole i sensi.
Le piaceva quella sensazione così eccitante e immediatamente spostò il suo sguardo su Mariam e le sorrise beffarda.
Poco dopo si voltò verso la band, e sensualmente si avvicinò ad Ozuma in segno di sfida, poiché voleva far perdere la concentrazione alla sua rivale
La base partì ed iniziò a cantare: aveva promesso ad Eveline che avrebbe ceduto il posto alle Blue Roses e non era affatto intenzionata a farlo.
Quel palco era suo e di nessun altro.
Appena il terminò il suo brano vide il trio apparire, così prese il microfono in mano e allegramente disse:
"Buonasera ragazzi! Ho l'onore di avere sul palco le Blue Roses con cui canterò".
Le tre spie si scambiarono uno sguardo allibito, e da quanto avevano saputo sul palco dovevano esserci solo loro tre e la presenza di Queen le infastidiva molto, ma per il bene di Eveline decisero di stare al gioco.
" Esatto! Ed ora si canta, via con More than friends" disse Julia rivolgendole alla band , ben consapevole che Queen non poteva conoscere quella canzone ancora inedita.
"Ok, Ozuma dacci l'attacco" esordì Hilary con un tono esaltato.
 
 

O:Come, ariba, let’s go now
Whoa, tonight!
 

 
Il trio iniziò a ballare alzando un braccio verso l'alto e muovendo i fianchi sinuosamente e Queen le imitò in perfetta sincronia, lasciando le Blue Roses incredule.
 
T:Tonight we could be more than friends
Whoa, tonight!
Tonight we should be more than friends
 

Mariam guardò la sua nemica negli occhi sfidandola apertamente, ma era anche curiosa di vedere cosa sarebbe successo.
 

M:We’re in the corner of a crowded room
I want your lips, your body boy how soon
And if you like what And if you like what we doin’
Why don’t we give in for the night?
 

Appena ebbe finito indicò Queen, facendole capire che toccava a lei.
La corvina iniziò a cantare lasciando il trio incredulo, e a passi di danza si avvicinò al ragazzo della sua nemica con l'intenzione di provocarla.
 

Q:This might just be the night of you and I
If there’s no distance in our heart tonight

 
Non appena il secondo ritornello fu finito Ozuma mollò Queen, e cantando strinse la sua ragazza per i fianchi, facendola muovere al ritmo della musica e non aveva alcuna intenzione di stare al gioco dell'ex cheerleader o di litigare con Mariam, la quale intuì il gesto del batterista e non poté far altro che regalargli un sorriso.
 
Lui amava  far parte dello show, soprattutto se poteva avere accanto la sua ragazza e le sue amiche, e con grinta iniziò a cantare la strofa a lui assegnata.
 

O:Baby! She rings my bell, and they rush the floor
You mighta’ think that’s cool saw
Everybody in the club was hot ’til I showed my
watch
And they cooled out
Caliente! Frio! todo eso que tu tiene-m mio
Caliente! Frio! todo eso que tu tiene
It’s forever, (forever)
You could be mine
It’s whatever (whatever)
Whatever you like
It’s forever, (forever)
You could be mine
And I’m needing you right now
Baby come and hold me down
Caliente! Frio! Todo eso que tu tiene es mio

 
Queen aveva un'espressione livida ed arrabbiata, ma fece finta di nulla, sapeva di non poter cedere in quel momento, e con noncuranza durante l'ultima strofa cercò di separare i due fallendo miseramente.
 

T:Whoa, tonight!
Tonight we could be more than friends
Whoa, tonight!
Tonight we should be more than friends
From the first time that I saw that look in your
eyes
I’ve been thinking about you for all of this time
Whoa, tonight!
E-e-eh
Tonight we could be more than friends.

 

Non appena la musica finì Mariam si voltò verso Eveline, entrambe si scambiarono uno sguardo d'intesa, e così disse:
"È stato un piacere aprire  questa serata, ma adesso vi lasciamo al vero show" .
 
Appena le due furono dietro le quinte, la capo cheerleader sibilò con un tono minaccioso :
" Sta lontana dal mio ragazzo"
"Altrimenti? Ti ricordo che ci sono andata a letto" ribatté Queen con un tono beffardo.
La corvina strinse i pugni per la rabbia essendo stata punta nel vivo.
" È stato solo un errore" intervenne Ozuma, che aveva sentito tutto, avvicinandosi alla sua ragazza.
" Un errore che ti è piaciuto" continuò la corvina ammiccando al ragazzo e con l'intenzione di umiliare maggiormente la sua nemica.
A quelle parole Mariam si senti esplodere, ed in un lapsus di follia si scaraventò addosso alla nemica, che iniziò a tirarle i lunghi capelli con forza.
Le due iniziarono ad accapigliarsi, quella rissa sembrava essere lo sfogo   delle loro frustrazioni e rancori repressi,  mentre la sfilata stava procedendo senza alcun problema.
Max ed Ozuma cercarono di placare la lite e riuscirono a separare le due ragazze, senza uscirne del tutto illesi, mentre le due continuavano ad inveire l'una contro l'altra insulti indicibili, ma almeno erano separate.
 
Eveline, che aveva osservato la scena incredula, essendo animata dalla rabbia iniziò ad inveire contro le due.
"Queen, sei la solita stronza di merda. Io mi chiedo quando capirai che nella vita ci sono cose più importati del successo".
"E tu quando capirai di vivere alle spalle della tua migliore amica non ti farà crescere?" la rimbeccò la corvina con un tono pungente.
La bionda prese un lungo respiro, quelle parole l'avevano ferita, ma non si sentiva più l'ombra di nessuno.
"Oh, è qui che ti sbagli: io le cose che ho me le sono guadagnate, e questo non vale solo per me. È questa la differenza piccola vipera, io non gioco sporco. Portatela via".
" Sei stata magnifica" disse Mariam sorridendo all'americana.
" Sono arrabbiata anche con te, eh" sibilò la ragazza mettendo il broncio.
Come aveva potuto farle questo la sua migliore amica?
Era arrabbiata, ma la capiva perfettamente quella reazione inusuale della cheerleader poiché anche lei aveva vissuto una situazione simile.
Queen era capace di far perdere il lume della ragione a tutte e lei stessa lo aveva provato sulla sua pelle.
" Ha iniziato lei" ribatté Mariam con un tono piatto.
"Lo so, ma questa è la mia serata e vorrei che la mia migliore amica capisse che certe cose si possono evitare.
Ma ti capisco" concluse Eveline abbracciando la corvina.
"Ma perchè non hai chiesto aiuto a noi?" domandò Hilary.
" Eravate occupate in sala" rispose l'americana.
"Dio, quanto odio Queen!" esclamò Mariam, rendendosi conto di aver espresso un suo pensiero ad alta voce.
"È stato un incidente fra me e lei, ok?" esclamò Ozuma alzando le braccia in segno di resa.
La corvina lo fulminò con lo sguardo, quel ricordo le dava ancora molto fastidio, ma era ben consapevole che le parole del suo fidanzato erano veritiere e gli era grata per essere intervenuto, ma non glielo avrebbe mai detto.
Prese il suo ragazzo per un polso, e trascinandolo lontano da occhi indiscreti gli diede un leggero bacio sulle labbra.
"Non ti abituare" sussurrò dolcemente, lasciando il giovane interdetto.
 
La serata ben presto giunse al termine ed era andata abbastanza bene per Eveline, che si sentiva soddisfatta, ma dentro di sé avvertiva un senso di ansia.
Era finalmente giunto il momento di portare al termine la promessa fatta.
Si aggrappò alla ringhiera ed alzò il viso alle stelle, che sembravano più luminose del solito, l'aria era fresca e ciò la fece rabbrividire.
Senza rendersene conto qualcuno le aveva poggiato una giacca sulle spalle.
"Grazie" mormorò la ragazza sorridendo.
Avrebbe riconosciuto quel profumo fra tutti.
"Di niente" rispose Max affiancandola ed iniziando ad osservare quel bellissimo viso che ormai conosceva alla perfezione.
L'americana si sentiva osservata, ma decise di non dire nulla poiché pensava che quel silenzio carico di emozioni le era d'aiuto e di certo non voleva spezzare quell'incantesimo che si era creato fra loro.
" Devo parlarti" sibilò Max facendo voltare la ragazza, mentre le loro iridi azzurre sembravano essersi incatenate.
"Anche io" rispose lei riducendo la distanza e posando le sue labbra su quelle di Max.
Lui la guardò interdetto, non pensava che i suoi sogni si stessero avverando davvero.
"Dammi un pizzicotto" esclamò il ragazzo con un tono meravigliato.
" Non stai sognando, sciocchino" rispose la bionda ridendo.
" Quello che volevo dirti è che mi piaci, e anche da molto" concluse la ragazza con un tono rotto dall'emozione.
Appena ebbe finito di parlare, Max la strinse a se e dolcemente disse:
"Anche tu".
 
 
 
 

Spazio autrice:

Ed eccoci qui con un nuovo aggiornamento,e nonostante io mi senta da schifo (scrivere il capitolo di notte per l’insonnia non ha presso) ho aggiornato XD
Nel prossimo capitolo vedremo in azione altre coppie e cercherò di chiarire altre situazioni ma succederanno altri casini.
Dico solo questo: Hilary, Takao e Kei :3
Grazie a tutti quelli che recensiscono, leggono e seguono la storia e spero vivamente che questo capitolo vi piaccia.
ps: la canzone si chiama More than friends di Inna.
Baci.
   
 
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