-Prologo.

03.05.12

Era passato un anno da quando la madre di Alishia era morta,un brutto tumore al cervello l'aveva portata via senza nessun preavviso.

Era una donna piena di vita,Laura Frost,viene ancora ricordata come la madre più cara in quella città che sembrava essere così spenta quel giorno di memoria dedicato a lei.

La figlia,17 anni,era ancora scombinata per l'avvenuto,dopo un anno sofferente insieme al padre,Robert Morgan,decisero di trasferirsi in una nuova casa per poter riniziare da capo tutto quello che avevano perso in quegli anni di malattia:a Washington,la loro cara città natale.

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Erano le 8.30,di una mattina cupa,senza colori.

Alishia si recò insieme al padre per la messa,ormai era già passato un anno,un anno di malinconia e tristezza.

Quell'anno che tutti volevano dimenticare per le brutte notizie che aveva portato nel suo svolgimento.

La messa durò ben poco di un'ora ma nonostante,nessuno era contento di ricordare quel giorno.

Alishia,si alzò dalla panchetta e con passi lenti si recò verso l'altare,piano piano si inginocchiò e pose delle rose rosse in memoria della madre.

Rimase lì,dubbiosa con lo sguardo perso...

Ed un tratto,una dolce lacrima rigò il suo piccolo viso caldo e soffice,pieno di dolore.

La sua mente era in subbuglio,non capiva se un giorno c'è l'avrebbe fatta a superare tutto questo,un grande e inevitabile tormento che la perseguitava ogni istante della sua giornata.

Ritornò al suo posto e con grande forza sorrise al 'pubblico' che sembrava davvero scoraggiato.

Intorno l'aria era pesante,tutti si avvicinarono a dare le proprie condoglianze ed a ricordare tutte le piccole cose che faceva Laura,ed è per questo che la ricordano come una brava persona,quella che sapeva dare tutto anche se non aveva nulla,quella madre che avrebbe dato di tutto pur di vedere la propria famiglia felice,anche in quel giorno.

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Robert ed Alishia tornarono nella loro piccola casa.

Colmi di dispiacere,pregarono insieme per il loro spirito,che speravano nonostante non era in carne vicino a loro,potesse stargli vicino col cuore.

Con l'affetto che solo lei,quella soave madre avrebbe saputo fare,nel male e nel bene.

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