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Autore: Soly_D    24/02/2015    4 recensioni
«...Dovevo diventare più forte, l’ho fatto per voi».
Per la ciurma, per te.
[ZoRobin]
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nico Robin, Roronoa Zoro, Z, Zoro\Robin
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Cicatrici e pelle


[Stesso viaggio, stessi sogni...]

Robin ha ancora impressa nella mente la breve occhiata che le ha rivolto Zoro dopo cena prima di sparire dietro la porta della camera dei ragazzi. Come se gli avesse letto nel pensiero, lo ha raggiunto sul ponte nel cuore della notte e in silenzio si è seduta accanto a lui, poggiando la schiena alla parete della nave. È da due anni che non si vedono e non riescono ancora a dirsi nulla. C’è solo il rumore delle onde increspate dal vento. Robin volta lo sguardo di lato, soffermandosi sul profilo dello spadaccino che ha gli occhi rivolti verso il cielo puntinato di stelle.
Le spalle di Zoro sono più larghe, i muscoli più definiti, i lineamenti del viso più duri e squadrati. È perfino diventato più alto di lei, ma il cambiamento che attira di più l’attenzione di Robin è la cicatrice sull’occhio sinistro, quell’occhio che non vedrà mai più la luce.
L’archeologa pensa che quello squarcio non deturpi affatto il viso di Zoro, ma lo renda più uomo. Allunga una mano sfiorando la palpebra sfregiata e percorre con un dito il solco di pelle sensibile tracciato dalla lama di quella che è stata certamente una spada.
A quella carezza inaspettata Zoro ruota di poco il viso nella sua direzione, sorpreso, e poi chiude anche l’altro occhio, godendo delle dita lunghe e affusolate di Robin che gli sfiorano lo zigomo. Forse un tempo sarebbe arrossito, non abituato a quella insolita dolcezza, ma l’allenamento sull’isola di Kuraigana l’ha temprato anche nell’animo.
Ed ora ciò che lo smuove dentro quando il suo sguardo ricade sulla bocca di Robin, non ha nulla a che vedere con l’imbarazzo. Proprio nulla.
«Come te la sei procurata questa cicatrice?».
Quando incrocia di nuovo gli occhi dell’archeologa, Zoro vi legge semplice curiosità.
Una donna qualunque, forse, avrebbe faticato a guardarlo in viso con quel taglio netto sull’occhio, lo avrebbe allontanato. Ma non Robin, non lei che ne ha viste di tutti i colori − in fondo cos’è una cicatrice sull’occhio confrontata ad una cicatrice nell’anima?
«Non importa il come...», la voce di Zoro è più bassa, roca, profonda, «...ma il perché. Dovevo diventare più forte, l’ho fatto per voi».
Per la ciurma, per te.
Robin sorride socchiudendo gli occhi e la mano scivola via dal viso di Zoro ma, prima che possa posarsi sul ginocchio lasciato nudo dallo spacco della lunga gonna, lo spadaccino le afferra il polso esile, forse con un po’ troppa forza, e la guarda così intensamente che Robin nemmeno si sogna di chiedergli di alleggerire la stretta.
Zoro la guarda e pensa che i capelli di Robin sono lunghi, neri e setosi come li ricorda, gli occhi di quell’azzurro ghiaccio che all’inizio non gli ha permesso di fidarsi. Il seno è ancora più prosperoso, i fianchi più sinuosi. Finalmente Zoro l’ha raggiunta in altezza e non dovrà più sentirsi un ragazzino di fronte a lei che è diventata donna troppo in fretta.
Ma ciò che risalta di più all’occhio, forse, è il colore della pelle. È così bianca che sembra quasi fatta di porcellana. Quasi, perché Zoro non ha bisogno di toccarla per sapere che Robin è tutt’altro che fragile. E pensando a tutte le volte in cui, due anni prima, mentre faceva finta di dormire, ha spiato Robin stesa sul lettino in costume da bagno, a Zoro sorge spontanea un’osservazione.
«Hai smesso di prendere il sole».
E forse si sente un po’ stupido per averlo detto, ma poi Robin piega un angolo della bocca all’insù, compiaciuta che lui se ne sia accorto.
«Diciamo che avevo di meglio da fare».
Nella risposta di Robin si celano le stesse parole di Zoro. Dovevo diventare più forte, l’ho fatto per voi.
E la conversazione muore lì, tra uno sguardo indecifrabile di lui e un sorriso enigmatico di lei.
È vero, sono cambiati fisicamente in questi due anni − cicatrici e pelle ne sono la prova più lampante − ma Zoro e Robin, in cuor loro, sanno che il vero cambiamento, per entrambi e per l’intera ciurma, è quello interiore.

[...nuove speranze, nuovi sentimenti]














Note dell'autrice:
Flashfic senza pretese che mi è venuta di getto pensando ai cambiamenti dei personaggi dopo due anni, spero che vi sia piaciuta. Grazie a tutti coloro che mi seguono, gradirei un commentino da parte vostra! ♥ Vi lascio questa gif ZoRobin che forse già conoscete, ma che io vi ripropongo perchè è meravigliosa *___* alla prossima!

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