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Autore: summertimesadness    24/02/2015    1 recensioni
Sonja odia la popolarità, odia i paparazzi e i pettegolezzi.
Najm farebbe di tutto per accrescere la sua fama.
"Dobbiamo smetterla con questa farsa!"
"E se non fosse più una bugia?"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Sera 16 giugno 3030
 
“Come sta andando la tua relazione con Najm?” chiede mia madre, accendendo il forno, io alzo lo sguardo dal cellulare “non siamo in una relazione” la correggo “beh qualunque cosa sia” mi asseconda. Inforna il pollo e poi si siede vicino a me.
“Non ho molto da dire... è una stronza” dico schietta, lei sorridere dolcemente “quanto dovrà durare questa farsa?” domanda, preoccupata “fin quando le persone crederanno che Najm sia veramente bisessuale” affermo, sbuffando “sanno già che state insieme?” scuoto la testa.
Accende la tv e, caso volle, era un’intervista alla figlia di Kevin.
 
-Najm, volevamo chiederti, si vocifera che hai iniziato a frequentarti con qualcuno…
-Sì, da qualche giorno
-Chi sarebbe il fortunato?
-Oh, non è un ragazzo
-Quindi è una ragazza?
-Esatto, come mai ti sembra così strano?
-Non pensavamo fossi interessata alle femmine
-Sono bisessuale, mi piacciono entrambi i sessi. L’importante è la personalità
-Vorresti svelarci chi è?
-Mh no, lo scoprirete voi, a breve ci saranno i VMA e io sarò presente, ovviamente verrà anche lei
-Non vediamo l’ora!
 
“Non l’avrebbe mai detta la frase ‘l’importante è la personalità’, a lei non interessa quello” sbotto a fine intervista e mia mamma mi guarda, comprensiva “i VMA sono tra due giorni, pensi di poter prepararti psicologicamente, in così poco tempo?” chiede scherzosa, io scuoto la testa e porto le mani alla mia faccia. “Cos’è saltato in mente a papà...”
 
 
20:30 18 giugno 2030
 
Io, il mio manager, Kimberly e Najm siamo al ristorante, discutendo su ciò che dovremo fare all’evento.
“Ovviamente entrerete insieme” inizia Kimberly “magari mano nella mano” suggerisce Finn. Annuiamo, poco entusiaste. “Cercate di essere sorridenti e ricordate che dovete apparire felici” ci ricorda l’ex-modella e, con ciò, ci avviamo ai camerini.
 
Indosso la mia giacca e vado verso il camerino della mia ‘ragazza’.
Busso e, non sentendo nessuna risposta, entro e vedo Najm ancora in intimo e mi soffermo sulle sue curve, simili a quelle della madre. Deglutisco e lei si gira, mi sorride maliziosamente.
“Ti piace quello che vedi?” chiede, infilandosi il vestito bianco, attillato, che fa risaltare il suo corpo mozzafiato. Mi mordo il labbro inferiore “almeno sei bella...” esordisco, senza darle una risposta diretta, lei ride e, con mio stupore, noto che mi piace la sua risata. Dobbiamo fingere di amarci, no? Devo cercare di amare le parti che sono amabili di Najm, il che non è impresa semplice, considerato il suo carattere di merda.
“Se non fossi stata bella, non avresti accettato?” domanda, con voce drammatica ed io roteo gli occhi “esattamente” le confermo, lei sorride di nuovo “ma ti piaccio, quindi dovresti solo ringraziare mia madre” dice, incamminandosi alla porta. Mi tende la mano “su, prendila e iniziamo questa recita” mi sussurra ed io annuisco “però tu non mi piaci” la contraddico, prima di prenderle la mano.
 
Quando entriamo agli VMA, immediatamente tutti i paparazzi corrono da noi, lasciando da parte perfino la coppia emergente, Romeo Beckham e Blue Ivy.
“State insieme?” ci chiede una signora bionda, io stringo leggermente la mano di Najm, per far capire che sì, stiamo insieme. La sua mano è liscia e delicata, ben curata. Mi piace tenerle la mano, credo che lo farò più spesso.
Poco dopo si libera della mia presa e appoggia le sue mani sulla mia spalla, la prendo per la vita e l’attiro verso di me, la sento sussultare, ma cerca di non farlo notare. Sorridiamo e lasciamo che prendano abbastanza foto, per poi andare a sederci vicino al palco.
 
Si avvicina a noi Miley Cyrus, una vecchia amica della figlia di Kimberly Kardashian.
“Non pensavo di vederti insieme a qualcuno, stabilmente” esordisce, veramente sorpresa, io le sorrido e Najm prende la mia mano nella sua “neppure io, se devo essere sincera” le dice, sorridendo “sembri felice, sono contenta per te! Io vado a sedermi, ci vediamo a breve” dice la diva criticata molteplici volte dalla stampa, per poi rivolgersi ad altre persone, qualche posto più in là.
Le nostre dita sono ancora intrecciate, ma non mi dispiace. “Come mai continui a tenermi la mano?” le sussurro, scherzosamente “è per non destare sospetti” mi fa notare ed io annuisco, pensando però che c’è un secondo motivo. Non mi dispiace sentire il calore di qualcuno sulla mia mano, mi piace tenergliela.
Penso di essermi incantata a guardare le nostre mani e lei scoppia a ridere. “Che c’è?” le domando, uscendo dallo stato di trans “ti eri imbambolata” mi fa notare e, in risposta, alzo le spalle.
“Te l’avevo detto che ti piaccio, io lo so” dice scherzosa, solleticandomi la guancia con l’indice, io roteo gli occhi “sei troppo sicura di te” le dico “lo so” dice con fierezza e scoppio a ridere.
“Quando inizia?” le chiedo dopo un po’ “come sei impaziente!” mi risponde, ridendo. Roteo gli occhi nuovamente e rivolgo la mia attenzione verso il palco. “Rotei spesso gli occhi” mi fa notare, accarezzandomi la mano “è perché la maggior parte delle cose mi annoiano o infastidiscono” le spiego, con troppa acidità, lei annuisce, comprensiva.
 
Al fine dei VMA, mi dirigo verso una limousine, che porta me ed i West nell’hotel in cui soggiorniamo.
“Nessuno sospetta che sia tutta una montatura e molti mi hanno fatto i complimenti, siete una bella coppia e i paparazzi vi adorano” fa il resoconto della serata, Kimberly, io annuisco “per non destare sospetti, Najm, dormirai in camera con Sonja” continua ed io sgrano gli occhi “perché dovrebbero sospettare qualcosa?” chiedo e questa volta parla Kevin “i muri hanno occhi ed orecchie, non possiamo rischiare” annuisco, non del tutto contenta di passare la notte con la mia finta ragazza.
 
Non avevo avuto il tempo di andare in hotel, quando sono arrivata a Milano, però devo ammettere che è molto lussuoso, Kimberly aveva organizzato tutto in grande. Ciò non mi dispiaceva.
Quando entrai in stanza, seguita dalla ragazza riccia, sprofondai sul letto matrimoniale, lei andò in bagno.
Presi una maglietta e iniziai a togliermi la camicia. Quando me la tolsi, notai lo sguardo di qualcuno su di me, alzai il viso e vidi che Najm mi stava guardando, quasi come incantata.
Fissava i miei addominali tonici e si morse il labbro, scoppiai a ridere. “Ti piace quello che vedi?” chiesi divertita e lei sbuffò “sì ok, hai un addome carino” ammise, ammiccai un sorriso malizioso “e non potrai mai toccarlo” dissi, infilandomi la maglietta, questa volta fu lei a roteare gli occhi “non ti montare la testa, ho solo detto che mi piacciono i tuoi addominali” si difende, decido di finire il discorso, non volendo troppo dramma da parte della riccia.
 
“Sonja…” sussurrò Najm, una volta sotto le coperte, io mi voltai verso di lei e le nostre facce erano pericolosamente vicine. Non guardai le sue labbra, ma i suoi occhi castani, le sue pupille erano dilatate “dimmi” l’incoraggiai e lei sospirò “mi prenderai per una bimba, ma... io dormo sempre con un pupazzo” mi confessa e un sorriso divertito spunta sulle mie labbra “lo sai che potrei sputtanarti, sapendo ciò?” le dico in tono scherzoso e lei mi fulmina con lo sguardo “dai che scherzo, non sono così infame” mi affretto a precisare, se gli sguardi potrebbero uccidere, credo che sarei già tre metri sotto terra.
“Posso abbracciarti?” mi chiede, alzo un sopracciglio “mi stai dando del ‘pupazzo’?” domando divertita e lei sbuffa “saresti solo contenta di essere almeno un quarto tenera quanto un pupazzo! Ti pregooo” mi supplica ed io, sbuffando, acconsento. Mi giro, dandole la schiena e lei mi stringe leggermente la vita.
 
Sento qualcosa nel cuore, un calore quasi. Sono serena, per la prima volta in tanto tempo, mi sento tranquilla e, per questa notte, so che dormirò beatamente, senza lo stress del giorno dopo.
Qualcosa, in quel gesto, mi fece cambiare idea sull’amore... forse era Najm, forse era il pensiero di avere qualcuno a letto con me con cui potermi risvegliare alla mattina, non so.
Però mi piaceva immensamente ed ero felice.
  
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