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Autore: P r i n c e s s    24/02/2015    3 recensioni
Raccolta di flashfic RuNami in un capitolo solo ♥
1# "La pelle di Nami era gustosa e morbida da "assaporare" proprio come la carne."
2# "Voleva dirgli che lo avrebbe sempre salvato, anche nei momenti più stupidi, ma decise di stare in silenzio conscia del fatto che Rufy lo sapesse bene."
3# "Lui ridacchiò, la prossima volta che avrebbe vista Nami triste, sapeva già cosa avrebbe dovuto regalarle."
4# "Quando Nami fece vedere a Genzo il pargoletto che aveva tra le braccia, lui per poco non si strozzò con il boccale di birra."
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nami | Coppie: Rufy/Nami
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Ed eccomi di nuovo qua! Volevo cimentarmi in una raccolta flashfic RuNami in un unico capitolo ed eccola qua, è un po senza senso e ho messo il genere comico sopratutto per la prima e l'ultima storia perché... Di per se il tema di entrambe è comico - sopratutto la prima - contando che Rufy ha talmente fame a tal punto che scambia Nami per cibo. LOL
Sono pucci lo stesso.  ♥
♥♥
Beh, spero vi piaccia e buona lettura ^^

 
 
 
 ●She is like the meat
Quando Rufy la immobilizzò nel letto bloccandole le mani ai lati del viso, Nami deglutì pensando che la giornata era iniziata davvero male e che doveva vedersela con un bel problema: la fame insaziabile del suo capitano. 
Si, perché la fame di Rufy era una cosa parecchio difficile da "guarire", lo dimostrava come la stava guardando in quel momento: bocca spalancata con un rivolo di saliva che usciva, era lo sguardo che assumeva ogni volta che guardava la sua adorata carne, il suo cibo prelibato che gli cucinava sempre Sanji.
Possibile che quell'idiota l'aveva appena scambiata per la carne?
Cercò di liberarsi dalla presa forte del ragazzo ottenendo solo come risposta che lui intrecciasse le loro mani, arrossì leggermente mentre una vena pulsante nella sua tempia stava per esplodere.
"Rufy, ti avverto, se non mi lasci andare allungherò il tuo corpo mentre dormi deformandotelo in modo che tu non possa più liberarti o camminare"
Un tono fin troppo minaccioso, ma a cui Rufy non badò più di tanto.
"Non ci posso fare nulla, Nami..." mormorò serio avvicinando il suo viso a quello di lei. "In questo momento mi ricordi troppo la carne" finì con una risata infantile, tipica delle sue. 
La navigatrice fece per rispondere ma gemette nel sentire le labbra del pirata succhiare e leccare il suo collo sottile come se fosse - appunto - un pezzo di carne.
Si, si ritrovò a pensare Rufy, la pelle di Nami era gustosa e morbida da "assaporare" proprio come la carne.



She will always save you

La cosa che più Nami irritava del suo capitano - anche se ormai aveva imparato ad abituarsi a questi suoi difetti - era l'impulsività, come ad esempio essere così tanto "suicida".
"Guardate! Un'isola!" esclamò il capitano iniziando a saltellare nella polena della Sunny, incurante che se avesse continuato, ci avrebbe sicuramente lasciato le pelle. Che idiota, pensò Nami scuotendo la testa. Sussultò nel sentire le urla di Chopper e Usopp che piangevano come delle fontane.
"Rufy è caduto in mare, bisogna fare qualcosa!"
Non diede neanche il tempo a Zoro di muoversi che si tuffò in mare per poi ritornare a galla con Rufy mezzo incosciente tra le braccia. Quando furono sul ponte della nave, gli tirò un pugno in testa, il ragazzo si massaggiò il bernoccolo con le lacrime agli occhi.
"Volevi morire per caso?! Razza di stupido!? E tant'è sono sempre io che ti vengo a salvare!"
Lui la guardò sorpreso per poi ridere. "Grazie Nami, pensavo sul serio di rimanerci secco!". 
Voleva dirgli che lo avrebbe sempre salvato, anche nei momenti più stupidi, ma decise di stare in silenzio conscia del fatto che Rufy lo sapesse bene.


●Sunflowers
Nami amava starsene appoggiata nella ringhiera della nave, a sentire il vento fresco accarezzarle i capelli e guardare le stelle in cielo che brillavano, amava il silenzio e la tranquillità in generale. Si girò sentendosi osservata, vedendo Rufy con un sorriso allegro in volto intento a nascondere qualcosa dietro la schiena.
"Rufy, sei ancora sveglio?" chiese perplessa, spostò lo sguardo verso il braccio destro che continuava a tenere dietro la schiena. Cappello di Paglia si avvicinò a lei porgendole un mazzo di girasoli.
"Per te!"
Nami sgranò gli occhi guardando stralunata quel mazzo, era un regalo? Perchè proprio a lei?
"Oggi eri molto triste e ti comportavi in modo strano, così ho optato per qualcosa che potesse trasmetterti un po di allegria" spiegò lui sempre porgendole il mazzo di girasoli. Il significato dei girasoli è allegria, gioia, positività.. Sorrise prendendo un girasole tra le mani.
"Scusa di averti fatto preoccupare, a te a tutti gli altri" mormorò. "E' solo che, non riesco fare a meno di pensare a Bellmer, sai..." si interruppe pensando che ormai erano passati parecchi anni, da quel giorno.
Rufy la guardò serio. "Lei non vorrebbe vederti così... E neanche il vecchio Genzo" rispose ricordando la promessa che aveva fatto. Lei sospirò pensando che aveva ragione, aveva i suoi compagni, il suo capitano, che erano la sua famiglia.
"Grazie, Rufy"
Lui ridacchiò, la prossima volta che avrebbe vista Nami triste, sapeva già cosa avrebbe dovuto regalarle. 


●New family
Quando Nami fece vedere a Genzo il pargoletto che aveva tra le braccia, lui per poco non si strozzò con il boccale di birra. Nojiko preoccupata andò verso di lui accertandosi che stesse bene venendo totalmente ignorata. 
"Che... Chi è questo neonato?" balbettò, sapendo già la risposta ma sperando in cuor suo che non fosse quello che lui pensava.
"Lui? E' mio figlio" rispose Rufy, come se fosse la cosa più ovvia del mondo. Genzo spalancò la bocca per cinque minuti, prima di avvicinarsi pericolosamente a Cappello di Paglia afferrandolo per la giacca rossa. 
"Ti sei preso la... La... Verginità della mia dolce Nami?!" ringhiò con il viso a pochissimi centimetri da quello del pirata. Rufy deglutì finchè non intervenne Nami.
"Genzo-san! Non arrabbiarti! Io sono orgogliosa di tutto questo... E sono anche felice!" rispose sorridendo sinceramente. L'uomo la guardò per un secondo per poi posare lo sguardo su Rufy, lo lasciò andare pensando che - alla fine - la felicità di Nami veniva prima di tutto.
"Se Nami è felice, allora va tutto bene" disse," ma se la farai soffrire..." si interruppe facendo intendere chiaramente quale fosse la minaccia per poi avvicinarsi al pargolo punzecchiandogli le guance. Doveva ammettere che fisicamente era simile a Rufy, tranne che per gli occhi, nocciola come quelli della madre.
"Complimenti sorellina" pensò tra se Nojiko avvicinandosi compiaciuta alla nuova famiglia, osservando divertita la gag che le si stava parando davanti: Genzo intento a fare facce buffe per far ridere il piccolo, le risate di Rufy e la rabbia di Nami per i pianti del neonato tenendolo stretto cercando di calmarlo.
La navigatrice guardò il cielo pensando che Bellmer sarebbe stata sicuramente fiera di lei e di suo nipote, che una volta cresciuto, sarebbe diventato un grande pirata. 




 
   
 
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