*Flashback*
Una donna dai capelli rossi e un'espressione decisa ma addolorata stava in piedi davanti alla porta della stanza, con le braccia allargate in un gesto di protezione.
Alle sue spalle, una culla con al suo interno una bambina di uno/due anni che dormiva ignara del pericolo imminente.
La porta si spalancò rivelando un uomo alto e magro incappucciato e avvolto da un lungo mantello nero, del suo volto, in ombra, si potevano notare solamente il ghigno crudele stampato sul suo volto e quegli occhi di un azzurro talmente chiaro da sembrare fatti di ghiaccio.
"T-ti prego è solo una bambina" disse la rossa con la voce spezzata dalla paura,
"Mi dispiace, nessuno deve sapere" rispose l'uomo con tono risoluto, senza lasciar trasparire alcuna emozione nella sua voce.
Senza soffermarsi troppo, estrasse da sotto il mantello nero uno strano legnetto affusolato e lo puntò contro la donna che non si era spostata di un millimetro dalla sua posizione iniziale.
La bambina, che probabilmente si era accorta che qualcosa non andava, iniziò a piangere e poi tutto fu investito da un'irreale luce verde smeraldo.
*Fine Flashback*
Rosie si sveglio di colpo gridando e ci mise qualche secondo a realizzare dove si trovava.
Era nella sua stanza dell’orfanatrofio e tutto sembrava essere “normale”; si girò di scatto e vide due donne che la fissavano con fare preoccupato.
Erano Marissa e Sarah, le ragazze che si occupavano di lei e degli altri bambini, cercando di fargli vivere una vita “normale”, comportandosi come dei veri e proprio genitori.
La prima, sulla quarantina, era bionda con due occhi color zaffiro, una chioma color cioccolato fuso circondava la sua pelle leggermente ambrata e il tutto su un fisico che avrebbe fatto invidia a una modella.
L’altra donna invece doveva avere circa trent’anni, era di statura e corporatura media, aveva due grandi occhi color nocciola e un sorriso contagioso, era sempre stata la preferita di tutti i bambini dell’orfanatrofio.
“Ancora un brutto sogno Ros?” chiese Marissa preoccupata, non era la prima volta che la bambina si svegliava urlando e con un terrore dipinto sul volto non adatto alla sua età.
Rosie si accigliò alla domanda della donna, non le piaceva essere trattata come un animale ferito e poteva benissimo cavarsela da sola.
“Si ma va tutto bene, niente di preoccupante” disse freddamente, dirigendosi senza aggiungere una parola verso la porta del bagno.
Non stava affatto bene in realtà, quel sogno era sembrati davvero troppo reale, quasi come un ricordo.
Si avvicinò allo specchio e vide una bambina esile e minuta, sembrava più piccola della sua età; i capelli color mogano incorniciavano un viso bianco latteo caratterizzato da dei bellissimi occhi azzurri tendenti al grigio.
Delle piccolissime lentiggini sul naso e due labbra carnose, quella ragazza avrebbe spezzato molti cuori quando sarebbe cresciuta.
Si guardò la piccola voglia a forma di stella che aveva, fin dalla nascita, sulla spalla destra e l’accarezzò, gesto che era solita fare quando era preoccupata o particolarmente spaventata e che aveva un effetto tranquillizzante quasi immediato.
Uno sguardo determinato lampeggiò in quei bellissimi occhi grigi/azzurri: lei, Rosie Grayson, sarebbe tornata ad essere la ragazza fredda e determinata che era sempre stata e non avrebbe più avuto paura, promise a sé stessa tornando nella sua stanza con passo deciso.
Intanto, a Malfoy Manor, un altro ragazzino dagli occhi color ghiaccio si svegliò di soprassalto.
Draco aveva fatto di nuovo lo stesso sogno, una ragazzina bellissima che doveva avere circa la sua stessa età, gli occhi erano di un azzurro molto simile al suo e i capelli erano di color mogano; il ragazzo aveva anche notato una strana voglia color cioccolato a forma di stella sulla spalla destra.
Chissà chi era quella ragazza che continuava a apparire nei suoi sogni e che sembrava avere un aspetto famigliare?
Non si era confidato con nessuno di questo fatto, certamente non con i suoi genitori che erano tutto tranne che comprensivi e lo avrebbero di sicuro disprezzato per la sua “ossessione” per una ragazza che non esisteva neanche.
Ma quel giorno era speciale, aveva appena ricevuto la lettera di ammissione per Hogwarts e sarebbe di sicuro stato smistato nella grande casata di Serpeverde come i suoi genitori.
Voleva renderli fieri di lui, in particolare voleva farsi rispettare dal padre Lucius che sembrava guardarlo sempre con sufficienza e freddezza e mai con quell’amore e affetto tipico dei genitori.
Il giorno seguente avrebbe acquistato tutto l’occorrente per il suo primo anno e si ripromise che avrebbe seguito le orme del padre e mantenuto alta la reputazione di una delle più importanti e nobili famiglie di maghi purosangue.
Spazio autrice:
Il primo capitolo è un po’ corto ma volevo postare al più presto la mia idea, questa è la mia prima storia quindi sono un po’ emozionata, accetto volentieri critiche o suggerimenti per migliorare la storia o correggere eventuali errori.
Nel corso della storia verranno approfonditi di più i personaggi, soprattutto la nostra Rosie Grayson (Chissà dove sarà smistata?), le vicende dei due protagonisti verranno narrate da punti di vista diversi per dare un’idea più completa di quello che sta succedendo ai vari personaggi.
I due personaggi cambieranno notevolmente nel corso della storia e anche il nostro famoso “trio” protagonista del libro avrà sfumature diverse, visto dalla parte del caro Draco.
Beh spero che l’idea vi piaccia e ringrazio in anticipo chi dedicherà qualche minuto a commentare o solo a leggere la storia.
Un abbraccio ^^
Lara_Fede