Prologo:

Avete presente quando il vento fischia e solletica le orecchie? Quando sposta i capelli in un modo confusionato? Quella stessa confusione la provava Harry dentro di sé, mentre camminava verso King's Cross. Il carrello con la divisa e i libri scolastici si bloccava ogni tanto nei dislivelli del terreno, ma Harry non ci faceva caso. Stava per tornare ad Hogwarts. Non è una cosa che accade tutti i giorni, insomma, sconfiggi il mago più potente del mondo, diventi famoso in tutto il mondo magico e a momenti in quello babbano e ti mandano la richiesta per imparare a cosa serve Accio? Però, quando gliel' avevano proposto, Harry non aveva esitato ad accettare. Camminava a passo spedito con accanto Ron, Ginny, i signori Weasley e Hermione, che teneva la mano ai suoi genitori, tornati appena dopo la guerra. Arrivarono al binaro e Harry, Ron e Hermione si tuffarono nel muro, pronti per una nuova grande avventura. Sorrpassato, Harry rimase meravigliato. Era esattamente come se la ricordava, stesso colore, stesso treno, stesse persone, credeva che quel posto, pieno di così tanta spranza e gioia si fosse distrutto durante la guerra, e invece eccolo lì. Intatto. Salirono sel treno.

-Mi raggiungete dopo?- chese Harry
-Perchè?- domadò Hermione

-Beh siete Caposcuola avete il vagone riservato, o non ricordi?- rispose Harry

- Ma starai scherzando spero! Hai salvato l' intera comunità magica e un miliardo di babbani, il posto in vagone ti spetta- disse Ron, e lo trascinarono via.