Nota dell'autrice
Buonsalve a tutti, gente!
Il mio nome è Tetsuko Kuroko, piacere di conoscervi!
Comunque... Ho questa fanfic ferma nel mio iPad (sì, ne ho uno modestamente ^A^) da mesi e, tra l'altro, è pure "finita". Tra virgolette, perché ne vorrei fare una seconda parte... ma dipende da quanto successo avrà la prima >.<
Attualmente questa storia ha luogo molto prima della nascita di Naruto, infatti Minato e Kushina devono ancora sposarsi...
Inoltre ho aggiunto un altro clan. Perché, secondo me, merita di esistere; anche se su questo, ho visto che ci sono molti dubbi.
Ma per me esiste.
Così mi sono chiesta: quanto inciderebbe l'esistenza di questo clan nella storia?
Giudicate voi... 

1 – La notizia 

Un uccellino blu planava dritto dritto nell’ufficio della Kamikazekage, vuoto se non fosse stato per una ragazzina di quattordici anni dai lunghi e sbarazzini capelli biondo grano sciolti sulle spalle e gli occhi azzurro cielo che indossava una felpa arancione e blu a maniche lunghe sopra una canottiera blu e bianca, dei pantaloncini arancioni da sopra il ginocchio risvoltati e dei sandali neri; a tenere un po’ a posto la frangia era il coprifronte di Konoha.
Alzò lo sguardo dal rapporto che stava controllando, in quanto sua madre era in assemblea e aveva un mucchio di questioni burocratiche arretrate – ergo: se ne doveva occupare come sempre lei, per posarlo sul piccolo animaletto.
Vi vide attaccato un piccolo rotolo di pergamena con il sigillo del suo clan: era chiaramente un messaggio da parte del fratello maggiore.
Lo slegò dalla zampa del volatile, a cui diede del cibo per vederlo poi volare verso il suo nido, e lo aprì leggendone il contenuto.

Namikaze Minami era una donna sui cinquant’anni con lunghi capelli sbarazzini biondo grano raccolti in una crocchia, gli occhi azzurro cielo sempre svegli e arzilli e indossava, a differenza di tutti gli altri ninja che avevano come “divisa” un camice bianco da scienziato sotto la giubba verde della Foglia, un paio di pantaloni blu, una maglia gialla col simbolo del clan e sopra la giubba verde di Konoha.
L’assemblea, a cui stava partecipando ora, era quella che si teneva a cadenza mensile per discutere dell’andatura delle ricerche in corso - legali e illegali che fossero – con gli eventuali fondi annessi e concessi dai loro alleati; delle nuove ricerche che avevano in mente e della possibilità di realizzazione o meno di queste; e, infine, dei rapporti che Minato mandava loro riguardo Konoha e Uzushi (il Villaggio del Vortice da cui proveniva la sua fidanzata: Uzumaki Kushina), con il quale erano da poco alleati.
Riguardo alla Foglia, c’era un altro ostico argomento che tormentava i Namikaze: il clan Uchiha. 
Non erano affatto in buoni rapporti, dato che colui che aveva decimato il loro clan era proprio uno di loro; ma per il bene della pace, da poco acquisita grazie al termine della Terza Grande Guerra Ninja, Minami finiva sempre per ordinare che i Namikaze rimanessero al loro villaggio e che Minato facesse la spola tra i due.
Però c’erano sempre degli “idioti” che, anche un po' giustamente, si lamentavano di voler andare a Konoha, perché un tempo anche i grandi ricercatori biondi con occhi azzurri avevano lì la loro residenza e perciò era loro diritto poter entrare e uscire liberamente dalla Foglia.
Fu durante quell’ennesima discussione, che la secondogenita della Kamikazekage irruppe nella Stanza delle Assemblee.
Le porte bianche, nel cui centro c’era il simbolo del clan, si aprirono improvvisamente di scatto facendo entrare la giovane kunoichi.
<< Minako! Lo sai che non è assolutamente permesso interrompere l’assemblea! >> la rimproverò la donna, che – ad essere sinceri – era piuttosto grata alla figlia dell’interruzione.
<< Mi dispiace, madre, ma mi è appena giunto un urgente ed importante messaggio da Minato-nii-sama >> disse in tono grave la ragazza.
Tutti coloro che erano riuniti in quella stanza la fissarono preoccupati e spaventati: Minato non era solo un importante ninja di Konoha, ma era anche il pilastro – nonché prossimo erede al titolo di Kamikazekage – del Villaggio delle Ricerche.
<< Che cos’è successo a mio figlio!? >> esclamò, alzandosi di scatto, Minami.
<< Si sposerà con Kushina-san >> rispose Minako con tono... preoccupato? 
<< Davvero!? E tu ci metti in allarme così per una cosa del genere!? >> ringhiò la Kamikazekage, che stava cominciando ad arrabbiarsi.
<< Sì! Perché ha invitato i principali esponenti del clan Namikaze al suo matrimonio >> disse la quattordicenne con fare ovvio.
<< Quindi... >> cominciò un anziano.
<< ... Sta invitando alcuni di noi ad andare a Konoha >> concluse l’unica anziana donna.
<< Esatto >> assentì Minako.
Minami si guardò attorno e decise chi portare con sé alla Foglia.
<< Oltre a me e mia figlia... Misaki-sama: capo della sezione Ricerche Legali; Masamune-sama: capo della sezione Ricerche InterPaesane e Makoto-dono: l’unica anziana donna >> chiamò in tono autoritario la donna.
<< Sì! >> esclamarono in risposta i tre alzandosi.
<< Voi verrete con noi a Konoha. E nessuna obiezione >> dichiarò in tono che non ammetteva repliche.
<< In mia assenza, Momotarou-dono prenderà momentaneamente le redini del clan, in quanto ex Kamikazekage >>
<< Certo! >> annuì l’anziano che aveva precedentemente parlato.
<< Minako, avvisa Minato che andremo lì tra due giorni e cerca un regalo decente ai due fidanzati >>
<< Subito, madre >> esclamò eccitata la ragazza, che scomparve immediatamente dopo.