26/02/2015
0 recensioniThinking Out Loud
Da AscoltareEra semplicemente scesa a bere un bicchiere d’acqua, e mai si sarebbe aspettata di poter vedere una scena del genere. Nella stanza di Hope - stanza che con fatica (e molta anche) lei e Damon avevano arredato per la bambina – Damon stava lì, in piedi davanti la culla e la osservava dormire beata. Ma non era tanto la scena in se per se che aveva scaldato il cuore di Elena, quanto gli occhi che Damon aveva in quel momento. mai si sarebbe sognata, neanche nelle sue più sfrenate e lontane fantasie di poter vedere concretamente quello sguardo negli occhi di Damon.
Aveva gli occhi lucidi. Una tempesta stava attraversando quell’uomo tutto d’un pezzo che poi tanto duro non era. Guardava sua figliam, e mai creatura gli sembrò più bella – forse solo Elena poteva competere. Era stato un periodo duro per entrambi, ma ora che la bambina era nata tutto sembrava andare per il verso giusto. E ogni tanto lui - nel buio della notte, quando Elena dorme - viene qui, in camera di Hope e la osserva dormire in tutto il suo splendore. Beandosi di quella bellezza e quella tranquillità che solo quella bambina è capace di trasmettergli.
Lo conosceva da sempre Elena, aveva imparato di nuovo a conoscerlo dopo tanto tempo di lontananza e ogni volta era una sorpresa. E in quel momento, in quel preciso istante, Elena lo ama. Lo ama così tanto che gli occhi iniziano a pizzicarle e il petto a farle male. Sembra così sbagliato eppure così giusto amarlo ancora. Amarlo dopo quegli anni, dopo tutta la sofferenza, dopo tutti i bei momenti passati insieme, dopo tutto ciò che hanno condiviso, dopo tutti i baci, le carezze rubate. Un singhiozzo le sfugge dal controllo che era riuscita a darsi e Damon si volta nella sua direzione colto sul fatto. Con un’espressione talmente colpevole che sarebbe stata quasi comica in quel momento – se non fosse stato per i sentimenti che attanagliavano la mente e il corpo di Elena non lasciandole vie di fuga.
-Elena?
Non sa bene come comportarsi Damon. L’ha trovata lì, dietro di lui mentre lo osservava guardare la loro bambina, in lacrime. Si avvicina, piano. Ma Elena indietreggia e lo blocca con un gesto della mano.
-Sono innamorata di te
Preoccupazione, sorpresa, incredulità e felicità attraversano gli occhi di Damon. Sorride anche – e si sente un po’ un ebete a dirla tutta. Lui che diceva che non si sarebbe mai innamorato. Lui che diceva che nessuna donna sarebbe riuscita ad incastrarlo. Lui, Damon Salvatore, sorridere come un imbecille perché la donna che ama, con cui ha avuto una figlia, ha detto di essersi innamorata di lui
-Sono innamorata di te, e questa è probabilmente la cosa più sbagliata che io abbia mai fatto in vita mia. Non so come ci sei riuscito Damon. Nessuno è mai arrivato così in profondità. Tu sei stato capace di prendere tutto. Testa, anima, cuore. Tutto. È tutto nelle tue mani e io non sono mai stata davvero capace di riprendermeli. Ti ho anche odiato sai? Speravo che sarebbe stato più facile dimenticarti, andare avanti. Poi un giorno ci rincontriamo. Tu bello come sempre e io un po’ più donna di come mi avevi lasciato. E diavolo, appena ti ho visto il cuore ha iniziato a battere così forte che ho dovuto posare una mano sul petto per paura che mi sfondasse la gabbia toracica. Io dovevo sposarmi, tu avevi una fidanzata e tra un acciacco e l’altro eravamo riusciti comunque ad andare avanti. Ma a me è sembrato che da quel momento non abbiamo fatto altro che rincorrerci all’infinito. Fin quando non ci siamo ritrovati, davvero ritrovati in quell’hotel. Non rinnego niente di quella notte Damon. Mi ha portato mia figlia ed è la cosa che amo di più al mondo. Ci sono stati infiniti casini in seguito. La mia rottura con Elijah, la gravidanza e tutti i problemi che ha provocato. Ma una cosa è stata sempre costante: il mio tornare da te e il tuo tornare da me. Non è mai importato quanto tempo siamo stati distanti. In un modo o nell’altro siamo sempre tornati l’uno dall’altra. E ti vedo qui, a guardare nostra figlia con quegli occhi innamorati e non vorrei fare altro che venirti vicino, abbracciarti e sussurrarti quanto ti amo e quanto tu sarai un padre fantastico! E so che non dovrei amarti. So che insieme siamo terribilmente sbagliati, ma non posso farne a meno, sembra che il mio corpo non sia stato fatto per altro che amare te.
Alza le braccia al cielo, sospira e punta i suoi occhi in quelli di Damon fiera di se stessa e più leggera.
-Bene, visto che tu non dici niente... Buonanotte Damon.
-Aspetta...
Si volta verso di lui, aspetta paziente perché sa che parlare di sentimenti, scoprirsi non fa parte del suo essere. E ancora una volta è lì per lui.
-Io non sono un romantico Elena. Non sono quello che tu ti aspetti per una relazione fidati. Sono quello che chiameresti psicopatico figlio di puttana. Sono uno di quelli che la mattina mentre ti trucchi ha quella voglia di prenderti e stenderti sul letto e fare l’amore con te ancora e ancora. Sono uno di quelli che mentre litighiamo ti manda a ‘fanculo senza pensarci due volte, ma poi ti ferma sulla soglia della porta e ti dice che tu sei roba mia. Se scegli di amare me, scegli una vita insieme fatta di litigi continui, frecciatine e dovrai sopportare i miei continui sbalzi d’umore, perché quando mi ci metto sono peggio di una donna. Ma posso prometterti una cosa.
Prometto di amarti alle sei di mattina, quando dovrai andare a lavorare e avrai dormito male, quando i tuoi capelli saranno un disastro e avrai gli occhi ancora gonfi.
Alle 8, quando starai per uscire di casa in fretta e furia perché sarai in ritardo, con il caffè in una mano e le chiavi nell’altra.
Alle 5 del pomeriggio, quando sarai esausta da una giornata intera di lavoro e le persone intorno a te ti avranno fatto uscire di testa e tu avrai bisogno di una spalla a cui appoggiarti. Io ti bacerò la fronte e ti terrò stretta tra le mie braccia.
Alle 3 di mattina, quando la tristezza e la solitudine non ti distruggono, ma ti consumano piano piano e quando inizierai a piangere senza una spiegazione io ti bacerò dolcemente e ti sussurrerò che sei in assoluto la migliore e che le cose andranno meglio presto.
Prometto di amarti anche quando saremo vecchi entrambi e le tue gambe non ti sorreggeranno più come ora, quando la mia memoria inizierà a cedere e quando le nostre mani non saranno più ferme come, bensì scosse da leggeri tremolii. E prometto di amarti anche quando non ci sarò più.
Ormai il viso di Elena era totalmente in lacrime.
-Io non voglio una favola Damon. Non mi servono favole. Voglio te, semplicemente. Voglio te perché anche se noi non siamo fatti per stare insieme, siamo quel che basta per non perdersi. Che non sarà da sogno ad occhi aperti, ma almeno è una realtà bella da vivere.
E non è bastato dire altro. Le loro mani si sono intrecciate, si sono diretti in camera da letto e si sono ritrovati, ancora una volta.
Anni e anni dopo...
-Nonna, nonna nonna! Mi racconti di nuovo la storia tuo e del nonno?
-Tesoro te l’ho raccontata oggi pomeriggio... ora la nonna è stanca, ti va bene se te la racconto domani?
-Va bene nonna... A te il nonno manca mai?
-Ogni giorno piccola mia, ma so che un giorno, non molto lontano lo rivedrò. E così la tristezza svanisce. Poi ci siete voi che rallegrate le mie giornate! Adesso da un bacio alla nonna e va’ a dormire piccola peste!
Mi dirigo nel letto, troppo grande per una persona sola come me. Sono stanca, oramai il fisico non è più come quello di una volta.
Mi trovo in una casa di legno... Dio, da quanto tempo non venivo qui? Era il nostro posto, il nostro rifugio sicuro in cui scappare da tutto e da tutti. E lui è qui, di fronte a me con la mano protesa pronto per invitarmi a ballare sulle note della nostra canzone.
È bello, bello come lo era un tempo. Non voglio che mi veda così vecchia in confronto a lui, ma quando noto le mie mani, noto che le rughe sono sparite. Sono di nuovo lisce come non lo erano da anni ormai.
Accetto la mano che mi ha offerto e lì tra le sue braccia, capisco che non mi sarei più svegliata.
*Spazio Autrice*
Sono arrivata alla fine. Ecco l'ultimo capitolo di questa storia in cui trovate un po' di me che alla fine non si sarebbe potuta concludere in nessun altro modo se non questo. Sono felice di ciò che ho scritto, sono felice di ciò che ho condiviso con voi e volevo ringraziarvi tutti, dal primo all'ultimo che ha seguito, recensito, preferito, inserita tra le ricordate o semplicemente letta. è stato bello condividere questo con voi e se vorrete ho intenzione di iniziare un'altra long o mini-long, è ancora da decidere. In ogni caso vi mando un bacio grande e mi ritiro anche con un po' di malinconia
Sempre vostra - MySecretGarden