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Autore: IllySan    27/02/2015    3 recensioni
Questa FF è il SEQUEL di "I Dreamed A Dream", ed è scritta proprio come il suo prequel a 4 mani da me e da fedepiper91!!
la storia riprende mesi dopo dalla partenza delle vostre Fedila, mostrando che alcune cose sono cambiate...
Ma il Destino vorrà che Federica ed Ilaria faranno ritorno nella grande mela, dove nuovi e vecchi personaggi si scontreranno...
And so... Fedila is back, bitches!
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Darren Criss, Dianna Agron, Lea Michele, Naya Rivera, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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In ospedale...

Ilaria non faceva altro che fare avanti indietro per i corridoi, senza emettere nemmeno una sola parola, tantomeno con i suoi nonni o con gli altri parenti che di tanto in tanto andavano a fare visita a Cinzia,
quella sera.
Prendeva di sfuggita il suo cellulare solo per controllare che non ci fossero chiamate urgenti di lavoro,
ma niente, solo i suoi amici del Cast e Carlotta, che non reggendo quella pressione con la Latina,
aveva preferito tornare a casa della fidanzata, badando al fratellino.

<< Con chi posso parlare? >> Domandò inaspettatamente un Medico, spuntando dal nulla.

Maria, la zia, si alzò in risposta, ma Ilaria si fece avanti per prima, proferendo:

<< ...Con me, sono la figlia! >>, piuttosto risoluta e dura.

<< Bene; volevo solo avvertirvi che domani in mattinata, vostra madre verrà operata.
Ora le abbiamo fatto un’iniezione di sedativo per farla calmare e riposare al meglio per tutta la durata della notte, quindi potete stare tranquilli e tornare almeno nelle vostre case per rilassarvi un po’. >> Iniziò l’uomo, guardando e riferendosi anche alla donna adulta dietro la giovane.


Ilaria e Maria si scambiarono un’occhiata e si capirono,  per poi tornare concentrate sul Dottore che continuò ad informarle:

<< Per quanto riguarda domani invece, sarà una giornata lunga; la durata dell’operazione può variare, dipende tutto dal paziente e dalle varie e possibili complicazioni. >>

<< Ce la farà? ...E poi? Che succederà? >> Chiese speranzosa e con ingenuità, Ilaria.

<< Ehm...non possiamo saperlo, ma...se la cosa andrà a buon fine, potremmo evitare la Chemio
e sua madre potrà uscire dopo alcuni giorni, però non escludiamo che possa... sà, queste tipo di malattie non si possono prevenire... Ma comunque una volta superata l’operazione, tornerà come prima,
l’importante è che poi faccia i vari test mensilmente! >>

<< Capito... >> Soffiò Ila, abbassando lo sguardo, sentendo di nuovo quelle lacrime riempirle con forza gli occhi.

<< Sua madre è in buone mani! >> Esclamò il Dottore, sorridendole.

<< E’ un donna tosta! Non mollerà facilmente. >> Ribadì la Gagliardi all’uomo dinanzi a lei,
ma risuonò più come se lo stesse dicendo a se stessa, e lo sapeva.

<< E se posso permettermi... lei non è da meno! >> Quell’ultima frase del Medico, a primo impatto la destabilizzò, non se lo aspettava, non credeva di esserlo, tantomeno in quella occasione.

Quando poi, poco dopo vide scomparire la figura dell’uomo, inghiottì pesantemente e si voltò pronta a rivolgersi alla nonna e alla zia: le consigliò (o forse, le intimò) di tornarsene a casa loro,
proprio come aveva suggerito il Dottore e di riprendere la loro routine, perché tanto non potevano fare nulla per cambiare o risolvere la situazione.

<< Se ci sono novità vi chiamo io! >> Esclamò determinata a rimanere sola con la mamma.

Riuscì a farsi ascoltare e finalmente decise di entrare nuovamente dalla madre.
Si sedette accanto a lei e le sorrise, anche se la donna stava appunto dormendo e non poteva vederla.
Le dispiaceva da morire essersi comportata in quel modo, il pomeriggio stesso.
Non voleva ferire nessuno, ma purtroppo, aveva quel tipo di caratteraccio;
quando stava male aggrediva la prima persona che le capitava sottotiro.

<< Mi dispiace così tanto... Mi dispiace di non essere la figlia che hai sempre desiderato,
per non essere abbastanza intelligente, per non essere bella come te, per non essere nata...normale,
ed per essere la camionista che sono... Meritavi di avere un nipotino, come tutte, perché so che saresti stata una nonna impeccabile. Mi dispiace di non averti protetta come volevo da…quell’uomo.
Non volevo abbandonarti, cercavo solo di... >> Ilaria iniziò a parlare e tirare fuori tutti i pensieri che aveva repressi, e ovviamente, il pianto non tardò ad arrivare.

<< ...Mi dispiace per tutte quelle liti in cui io finivo per risponderti male e mancarti di rispetto.
Mi dispiace davvero tanto, avrei dovuto lasciare fuori i miei problemi e non prendermela con te, che spesso non centravi nulla. Ti ho incolpato per talmente tante cose ma...stasera ti faccio una promessa: giuro che non mi comporterò mai più in quel modo, perché in questo periodo fuori casa, ho realmente capito molte cose... cose che se fossi rimasta tra quelle 4 mura, non avrei sicuramente acquisito. E spero che tu mi perdonerai, ma adesso, sei tu che devi farmi una promessa, mami: promettimi che domani ti incazzerai e che ce la metterai tutta per rimanere qui con me ed Andrea... Non puoi abbandonarci.
Lui è piccolo ed ha bisogno della sua mamma...ed anch’io...più di chiunque altro. >>

 Le lacrime continuarono a solcarle il viso, imperterrite; non volevano smettere e ad Ilaria serviva un qualcosa a cui aggrapparsi in quel momento...
Si sentì sola ed abbandonata, come non mai... un senso di vuoto la stava soffocando e capì da non poterlo colmare semplicemente con qualcuno al suo fianco; ed improvvisamente le tornò alla mente un detto: “Non siamo fatti per stare da soli ma nemmeno per stare con chiunque”
Lampo di genio; bingo!
Con quella frase un nome le si stampò inaspettatamente e non volendo nella testa, o forse in quel caso era più giusto dire nel cuore, ma non volle pensarci, scacciò così quell’immagine di “LEI” e tese la mano ed afferrò quella della madre, incrociando le dita alle sue.

<< Resta con me... ti prego. >> Sussurrò a corto di fiato, per poi socchiudere gli occhi,
tentando di estraniarsi da tutto quel dolore, scavando involontariamente nel passato...
C’era solo un modo ed una canzone che era perfettamente in grado di aiutarla:
“I want hold your hand”, che alla fine, cominciò proprio a canticchiare.

https://www.youtube.com/watch?v=lvt1DFkeoDI

Improvvisamente, mentre continuava ad intonare quelle parole, nonostante la sua voce fosse rotta dal pianto, (cosa che non le importò per la prima volta in tutti quei anni), fù come trovarsi dall’altra parte dello schermo, dalla parte dello spettatore, sdraiata sul divano a guardarsi la scena di un film drammatico,
perché davanti ai suoi occhi, (ancora chiusi), apparvero flashback di lei quand’era piccola insieme a sua mamma; i primi passi, le prime paroline, la prima volta che montò su una bicicletta con le rotelle sul terrazzo dei nonni, i bagnetti dentro la bagnarola, la casetta nell’orto del nonno, le cassette della Walt Disney,
e altri ricordi ancora... alcuni di quei momenti li aveva completamente dimenticati, che aveva fatto addirittura fatica a riconoscersi...
Stava rivivendo tutta la sua vita in quei attimi sfuggenti, persino quando fece Coming Out,
quando portò per la prima volta Carlotta a casa, non come una semplice amica, e la pelle d’oca prese il sopravento.
La cosa che la incantò di più fù sua madre: Cinzia era bellissima, poteva e doveva ammetterlo;
non era cambiata di una virgola, sempre giovanile ed aggraziata.
Le si ripresentarono persino dei spezzoni del Matrimonio della donna con suo padre...
Era sbalorditivo quanto sembravano felici all’epoca; se non avesse conosciuto la vera storia, beh,
li avrebbe definiti anime gemelle... anche per lei fù quasi impossibile credere a come invece, era finita..

All’improvviso quella magia si ruppe e tutto tornò alla normalità; Ilaria riaprì gli occhi e osservò
la realtà dei fatti; sul volto le spuntò un sorriso nostalgico, malinconico...amaro...

<< Buonanotte Mamma... Fai bei sogni! >> Sussurrò poi la giovane, avvicinandosi alla donna,
stampandole un dolce e delicato bacio sulla fronte.
<< A domani! >>, aggiunse prima di uscire dalla stanza, mettendosi successivamente seduta nel corridoio, aspettando che Il nuovo giorno arrivasse in fretta, ma proprio quando ormai non se lo aspettava,
ecco che fecero la loro entrata le Rivergron; Naya però, sembrava strana, sembrava tenersi alla larga da lei il più possibile... però era sempre nei dintorni.

<< ...Ma voi non dovevate stare al Locale a quest’ora? >> Domandò Ila, alzandosi nuovamente in piedi, confusa e curiosa.
<< Si ed anche tu! Quindi vieni con noi! >> Rispose a tono, Dianna, con una determinazione che non prometteva nessun tipo replica.
<< Eh? >> Ilaria rimase interdetta, storcendo il naso e aggrottando la fronte.
<< Siamo tornate qui per portarti via con noi! >> Ribadì Naya, severa, non reggendo troppo il confronto con gli occhi della giovane.
<< Tua mamma l’hanno sedata, giusto?! >> Chiese conferma la bionda, ricevendo dalla Gagliardi un cenno positivo con la testa,  per poi continuare a parlare arrivando al punto:
 << ...dormirà tutta la notte, quindi puoi stare tranquilla! Ora però hai bisogno di svagarti!;
magari due bicchierini e due risate scambiate con noi, non possono farti altro che bene, non trovi?! >> Dianna sapeva come essere persuasiva; bastava pochissimo e riusciva a convincere le persone, ed infatti, Ilaria si ritrovò combattuta...
Iniziò a guardarsi intorno, a voltarsi in direzione della stanza della madre; non voleva abbandonarla...anche se non era affatto un vero e proprio abbandono.
<< Dai, non stai facendo niente di male, anzi...Scommetto che Cinzia vorrebbe che accettassi e non che passassi il resto dei giorni ad isolarti... >> Proferì la latina, addolcendosi e incrociando nuovamente i suoi occhi a quelli di Ila.
La Sceneggiatrice ricambiò lo sguardo per alcuni minuti per poi spostarsi anche sulla sua amica bionda che la stava già adocchiando, annuendo alle parole della mora.
<< Immagino che non accetterai nessuna risposta negativa... >> Tentò un ultima volta,
la più piccola.
<< Esattamente. >> Rispose concisa Didi, mostrando il suo sorriso beffardo e da vincitrice.
<< Quindi non mi rimane che... >> Ilaria cercò ancora di buttarla sulla difensiva,
ma la bionda esordì usando il suo lato intimidatorio:
<< Fare la brava e seguirci... Altrimenti mi costringi ad usare le cattive maniere! >>
<< Ow!! Della serie: “O con le buone o con le cattive!” >> Esclamò sorpresa la Gagliardi, emettendo alla fine un piccola risatina divertita.
<< Sei dei nostri? >> Fece la Rivera, abbozzando anche lei un sorrisetto, mentre la Agron porgeva il suo braccio ad Ilaria e le chiese un flebile:
 << Andiamo?! >>
La ragazza annuì e infilò il braccio intorno a quello dell’amica, posizionandosi di fianco,
e così le tre salirono in macchina, dove Davide era rimasto, per raggiungere i Leicarren al Cooper.

Mezz’ora dopo le Rivergron e i Davaria si presentarono a braccetto nel pub e si diressero verso il loro tavolo, dove i Leicarren stavano ridendo come scemi e i Learren stavano bevendo come spugne.
Fortuna che la Ippoliti , pur reggendo molto bene l’alcool, si era data agli analcolici.
Una volta notata la loro presenza,  Lea e Federica urlarono e alzandosi andarono a abbracciare Ilaria,
un po’ divertita dalla folgorazione delle sue 2 amiche, che poi urlarono in coro a Darren :
<< PAGA CRISS  PAGA! >>
In poche parole avevano fatto una scommessa sullle Rivergron e Ilaria.
Le Leica erano convinte che Dianna avrebbe convinto Ilaria , anche usando la forza, mentre Darren era sicuro che non ci sarebbe riuscita …e così ora doveva alle due 30 bigliettoni, 15 a testa.
<< Mai dubitare del potere di persuasione della mia donna..
Non vi dico cosa mi ha convinto a fare! >>
<< E non lo voglio sapere >> Risposero allo stesso tempo, quasi disgustate Naya e Fede.
<< Bene .. Ora che sono qui.. che si fa? >> Dice Ilaria, incrociando le braccia.
Si vedeva che era diversa dal solito; era spenta, quasi scocciata, e fin troppo silenziosa.
<< It’s DUETTO FEDILA TIME, BITCHES! >> Gridò allora l’ Ippoliti avvicinandosi all’amica e trascinandola sul palco per poi scegliere una canzone che lei aveva sempre voluto cantare con la sua Soulmate: “Take me or leave me”

 https://www.youtube.com/watch?v=3_bZGbXjhsU


Federica seguì alla perfezione le mosse di Rachel Berry nell’esibizione; cosa facile tra l'altro per lei visto la sua somiglianza nei modi di fare e cantare della stella di Glee...Non per niente era RACHEL BERRY
(dei poveri però) e poi aveva un ‘ottima memoria.
Le Fedila dopo essersi abbracciate a fine perfomance, ridendo, scesero dal palco per dare spazio alle Rivergronchele che si esibirono in “Can’t fight the moonlight”.
https://www.youtube.com/watch?v=bx3s99FNXzI
Un’ora dopo, tra balli, canti, chiacchiere, sguardi rubati e parole anche non dette tra le Gagliera
ed ovviamente bevute a go go, i ragazzi decisero che la serata fosse giunta al termine..
Era ormai già l’una passata, così il gruppo si alzò dal tavolo e proprio quando arrivarono all’uscita,
Naya decise finalmente di svegliarsi e darsi una smossa.

<< Meglio tardi che mai! >> Commentò tempestivamente, Dianna, sospirando arresa.

Tutti loro guardarono la scena confusi e non poco; Ilaria compresa non riusciva a capire cosa avesse in mente la mora, ma solo alla fine ebbero tutti la risposta: la latina era salita sul palco perché voleva esibirsi,di nuovo.

<< Tu ne sapevi qualcosa? >> Domandò a bassa voce Lea, sporgendosi verso la fidanzata,
tirandole la manica del giacchetto, per richiamarla; però  l’Agron non proferì alcuna risposta, non fece nulla,
sorrise solamente...fiera.


<< Okay, vi chiederete cosa ci faccio all’ultimo minuto qui sopra e... >> L’attrice che aveva raggiunto la postazione del Karaoke, prima di incominciare, decise di dare una piccola spiegazione alla giovane del suo cuore, ma l’emozione fù troppa ed un groppo alla gola stette per mandare all’aria tutto, mettendola in difficoltà; non poteva permetterselo.
Inghiottì pesantemente, schiarendosi la voce e dopo aver inspirato ed espirato, riprovò a continuare:

<< ...Visto che in questi giorni non sono né riuscita a darti il supporto che meritavi e né a tirare fuori le parole adatte per farti capire che ti sono comunque vicina, e lo sarò sempre, beh...l’unico modo era esprimermi in musica, quindi... questa è per te... >> Finalmente terminò Naya al microfono, rivolgendosi direttamente all’interessata, trovandosi all’improvviso tutta l’attenzione dei presenti in sala,
avvampando di rimando per l’imbarazzo...

Non le importava degli occhi indiscreti, solo che era una situazione...delicata.
La cosa che la rincuorò però, furono i suoi occhi che si scontrarono ed inchiodarono a quelli della Gagliardi...

“Era possibile che nonostante la distanza, il caos fra di loro, il tempo passato, i vari problemi e le attuali e scorse sofferenze, bastava ancora solo un semplice sguardo, e tutto il mondo al di fuori di loro due spariva?!”

Naya aveva scelto da dedicare ad Ilaria: “Keep Holding On” di Avril Lavigne.
La latina conosceva e si ricordava piuttosto bene quanto quel testo fosse importante per l’altra...

https://www.youtube.com/watch?v=_Gcrx2Ab0FM

Alle prime note della melodia, Ila capì al volo.

<< ...Ma è...la mia canzone... >> Soffiò sbalordita la giovane, non distogliendo lo sguardo dalla mora, che si era intanto accomodata su uno sgabello.

“Non sei sola, siamo insieme, sarò al tuo fianco 
sai che prenderò la tua mano quando si raffredderà 
ed è come se fosse arrivata la fine perchè 
non c'è alcun posto dove possiamo andare 
tu sai che non mi arrenderò, no non lo farò”


Lea si voltò esterrefatta e quasi un poco alterata verso la Agron, credendo che fosse una sua idea,
mentre Federica e Dianna si voltarono a guardare Ilaria nello stesso momento e si fecero l’occhiolino a vicenda; Naya l’aveva colpita e affondata.
 
 
 -Flashback -
 
 
Mezz’ora prima  al bancone del bar
 
 
<<  Rivera che ti è successo? Il gatto ti ha mangiata la lingua stasera? O hai una paresi facciale? La mia prof diceva sempre “Guardi ma non favelli” cioè non parli…
Da quando siete tornate dall’ospedale sei strana..taciturna.. eppure sento la tua testa pulsare da qui e non mi piace la cosa! >>  Fece Fede,avvicinandosi alla Rivera che stava guardando ossessivamente da alcuni minuti dal balcone del bar Ilaria senza essere vista.
Le due donne non erano mai state molto cordiali l’una con l’altra.. probabilmente a causa delle vedute  differenti e le varie vicissitudini, non ultima la litigata alla festa di compleanno della Gagliardi ,avvenuta qualche giorno prima  ,ma in realtà le due su alcune cose erano molto più simili di quanto pensassero e sembrassero.
 
<< Ti prego..non sono dell’umore! >> Rispose mettendosi sulla difensiva Naya,stanca, portandosi la mano sinistra mano davanti al faccia, convinta che sarebbero arrivate nuovamente ad una lotta.
 
<< Sai che me ne frega del tuo umore? Non sono qui per litigare con te Deary, non è il momento ne il luogo adatto..sai quanto mi importa di te? Meno di zero, ma tengo molto alla mia migliore amica ed è mio compito proteggerla,visto che non lo fa nessuno quindi smettila,qualsiasi cosa tu stia pensando di fare o dire.. Non è il momento migliore. >> Ribadì la ragazza, coraggiosa,dando sfogo ai pensieri che si affollavano nella sua mente da qualche ora a questa parte.
 
<< Di che stai parlando? È una delle tue uscite geniali? >> Fece in risposta l‘attrice ,guardandola dapprima con occhi sbarrati e cercano poi di sembrare scettica e apatica.
 
<< Ahaha simpatica! Ascoltami bene perché non te lo ripeterò più!  >> Esordì Federica,guardando la latina in modo minacciose puntandole il dito contro.
 
<< Ti faccio una domanda e pretendo una risposta sincera..per una volta : Cosa vuoi da Ilaria?
Continui a fissarla in modo strano.. riconosco quello sguardo e non mi piace ,quindi vorrei sapere che intenzioni hai.. Dopo tutto il male che le hai fatto, cosa vuoi ancora?! >>
 
<< Non ti è mai passato per la testa che anche io ci abbia sofferto? >>
 
<< Sinceramente? NO!E non mi interessa,perché io so cosa ha passato lei.  >>
 
<< bhè ti sbagli..lei è sempre stata importante per me..purtroppo non gliel’ ho mai dimostrato..o non ne ho avuto il tempo, ma credimi quando ti dico che ci tengo a lei..moltissimo..se avessi potuto evitarlo non le avrei fatto del male,non intenzionalmente >>
 
<< Ma l’hai fatto… Dite tutti così …non volete MAI ferire..ma sai come si dice no?
“Si ferisce sempre chi si ama. ’ Essere pentiti non conta nulla,non serve a niente ora..non è abbastanza!quel che è fatto è fatto,non si piange sul latte versato …credi che con q”mi dispiace non volevo” riuscirai a tornare con lei e ad avere di nuovo la sua fiducia? Ti sei comportata con lei come se non valesse nulla per te…l’hai sempre allontanata….le hai fatto credere che poteva avere tutto  e poi l’hai scaricata all’improvviso e in malo modo..senza darle uno straccio di motivo serio..perchè se credi di essere così brava e furba ti sbagli.
Ho capito che c’era qualcos’altro sotto..non l’hai lasciata perché non la ami..non sei così stronza.. e meschina,seppur potresti sembralo.
Sono una persona che ha il dono di capire sempre gli altri ,di leggere le persone..
per quanto tu non mi sia mai piaciuta a pelle..sento che c’è qualcosa che non hai voluto dirci.. ma sarebbe ora di svelare le carte se potesse cambiare le cose fra te e Ilaria!
Non sono una vostra fan,lo sai ma credo che dobbiate avere un certo rispetto, e almeno un rapporto onesto e civile ,visto ciò che c’è stato fra voi,so che era vero,era reale.. e sappi che quando è reale non puoi scappare…lo sto provando sulla mia pelle! Speravo avresti detto la verità prima o poi , che le avresti fatto capire che non è vero che non conta nulla per te. Ma invece hai fatto poco e niente,sei sempre più ambigua ed Ilaria è stanca.. Sai .. le parole non bastano..a volte sono i fatti che contano… eppure tu non fai nulla,te ne stai a lì a rimurginare, a comportarti da stupida,e non contraddirmi perché lo sei… Cazzo svegliati! Se la rivuoi indietro riprenditela,so che lei non aspetta altro, ma stavolta dovete fare le cose per bene,dovete essere sincere se volete costruire qualcosa insieme. Quindi ti chiedo di raccontarmi la verità,basta cazzate.. fammi ricredere su di te..Non voglio portarti rancore..non è bello , vorrei poter uscire tranquillamente con te e le nostre amiche . credo potremmo essere buone amiche,non siamo poi così diverse noi due! >>
 
La latina prese così,dopo questo discorso a cuore aperto , la decisione di raccontare come stavano veramente le cose,e vide qualcosa cambiare nello sguardo dell’altra, non c’era più disprezzo,ma rispetto,accettazione. Aveva finalmente capito il perché delle sue azioni e per una volta ,dopo averne parlato con l’Agron non si sentiva una bastarda.
 
“ Forse Fede ha ragione ” pensò Naya mentre guardava l’altra darle consigli e dirle che le dispiaceva per ciò che era successo ma che doveva lottare.
 
La chiacchierata con la Ippoliti le aveva finalmente aperto gli occhi,non voleva più apparire come una donna di ghiaccio,senza sentimenti e doveva dire la verità ad Ilaria,tutta, solo così sarebbero potute tornare insieme e la Gagliardi avrebbe potuto capire quanto la amasse ,volesse solo il meglio per lei e non volesse ingannarla e ferirla.
 
 
FINE FLASHBACK
 
 
 
“Di tanto in tanto questa donna ne fa una giusta”  Pensarono i ragazzi.

<< Bella mossa Rivera! >> Esclamò poi carico e contento, Davide, mimando di battere le mani,
mentre l’altro moro e riccio, sorrideva soddisfatto, guardando la scena.

“Continua a tenere duro 
perchè sai che ce la faremo 
ce la faremo, sii forte perchè sai 
che sono qui per te, sono qui per te 
c'è qualcosa che puoi dire ma 
niente che puoi fare 
non c'è un altro modo quando si arriva alla verità 
quindi, continua a tenere duro perché
sai che ce la faremo, ce la faremo...”



La voce di quella donna rapì la Gagliardi  completamente, proprio come quando la sentì la prima volta;
così calda, melodica, dolce, grintosa.
Era meravigliosa lì seduta su quel palco, mentre faceva uscire da quelle labbra rosse e carnose,
dannatamente invitanti e proibite, parole che le arrivarono dritte al cuore e alla mente:
erano perfette sia per il loro rapporto che per la nuova e triste situazione..
Non solo quella voce le fece vibrare l’anima, riportando nuovamente alla luce, i sentimenti che stava oramai reprimendo visto le ultime scelte di entrambe, ma i suoi occhi color nero come la pece,  le scavarono fino in fondo, arrivando a toccare e trovare punti e desideri, di cui neanche lei ne conosceva l’esistenza.

“...così lontani, io vorrei che tu fossi qui 
prima che sia troppo tardi 
tutto questo potrebbe scomparire 
prima che la porta sia stata chiusa 
e si arriva ad una fine con te al mio fianco 
combatterò e ti difenderò 
combatterò e ti difenderò si si...”


Naya senza rendersene conto, durante la sua performance, cominciò a tremare e gli occhi le si riempirono di lacrime, che presero a cadere una dopo l’altra, ma non era la sola; anche Ila in quel preciso istante,
aveva iniziato a tremare e a piangere in silenzio.
Per un attimo fece un viaggetto nel passato ripensando a quando ricevette quel suo messaggio,
alla sua reazione, alla decisione presa improvvisamente e ai mesi seguenti trascorsi tra i ricordi di lei;

“E se fosse stata colpa sua? Se invece di “scappare” avesse deciso di affrontarla? Di lottare?
Una cosa però, l’aveva sicuramente capita e riconfermata: Naya provava ancora un debole per lei.
Ma sarebbe mai finita definitivamente?!”


“Continua a tenere duro 
perchè sai che ce la faremo 
ce la faremo, sii forte perchè sai 
che sono qui per te, sono qui per te 
c'è qualcosa che puoi dire ma 
niente che puoi fare 
non c'è un altro modo quando si arriva alla verità 
quindi, continua a tenere duro perchè 
sai che ce la faremo, ce la faremo...”


A quel punto l’attrice si alzò in piedi con un balzo intrepido ed afferrò il microfono, staccandolo dall’asta
e facendo un passetto avanti, attenta e concentrata a non perdere di vista Ilaria.

“Ascoltami quando ti dico, ti dico che ci credo. 
niente cambierà, niente cambierà il destino 
qualsiasi cosa sia destinata per noi 
la faremo funzionare perfettamente...
Si, si, si, si.”


Inaspettatamente, senza averlo programmato prima, istintivamente, Didi e Fede si intromisero ed iniziarono a fare da coro alla Rivera:

“...Continua a tenere duro 
perchè sai che ce la faremo 
ce la faremo, sii forte perchè sai 
che sono qui per te, sono qui per te 
c'è qualcosa che puoi dire ma 
niente che puoi fare 
non c'è un altro modo quando si arriva alla verità 
quindi, continua a tenere duro perchè 
sai che ce la faremo, ce la faremo.


Sia Naya che Ilaria capirono: forse erano davvero destinate a finire insieme!
Avevano fatto di tutto, bene o male, chi più o chi meno, per dimenticarsi l’una dell’altra e continuare ognuna per la propria strada, ma gira che ti rigirava, si ritrovavano sempre...in un modo o nell’altro.

Qualcosa voleva pur significare, no!?

Non dipendeva da loro, ma da una qualche forza maggiore:

“Non sei tu a scegliere l’amore, è l’amore a scegliere te”

In qualche modo si sentirono connesse, come mai prima, come se l’una potesse percepire le sensazioni dell’altra, nonostante non fossero sole.
La latina continuò a cantare a squarciagola...visibilmente provata, e quando Nay cantava,
forse era una di quelle poche volte in cui si metteva realmente a nudo; e questa cosa faceva letteralmente impazzire Ilaria...come se ogni volta si innamorasse sempre di più di lei.

“Ah continua a tenere duro 
continua a tenere duro 
non c'è niente che puoi dire 
e niente che puoi fare 
non c'è un altro modo quando si arriva alla verità 
quindi, continua a tenere duro perchè 
sai che ce la faremo, ce la faremo...”


A fine melodia, la platea di gente si alzò in piedi per applaudire e acclamare Naya: era stata incredibile,
peccato però, che lei stessa non lo stava minimamente pensando; non le importava niente del dimostrarsi superiore a qualcuno, non in quel momento.
Tirò su col naso e si agitò tornando in sé, asciugandosi gli occhi nervosamente, avendo perso oramai la visuale con la Gagliardi, prima di avviarsi alle scalette per scendere e dileguarsi da quel posto, come aveva a premeditato, ma qualcuno l’aveva avvantaggiata, facendola rimanere di sasso:

<<  Grazie per la canzone! >> Esclamò Ilaria, che al contrario della più grande, non aveva voluto nascondere il passaggio delle sue emozioni.

<< Hai dato tutta te stessa... >> Aggiunse ancora, la Sceneggiatrice, leccandosi le labbra che le si erano seccate.

<< Vedo che so ancora segarti il cuore! >> Rispose seccamente la mora, come al solito,
evitando non solo di guardarla,  ma anche i complimenti appena ricevuti.
Sì sentì stupida, ma odiava farsi vedere debole ed inerme di fronte a lei; fortuna che Ilaria oltre ad esserci abituata, era anche consapevole del suo caratteraccio, infatti non ci diede molto peso.

<< ...Sai Nay... fra un paio d’anni ci dimenticheremo tutto quanto, o probabilmente no, ma...è per questo che credo sia giusto, rimanere legate al proprio passato senza vergognarcene... >> Iniziò la Gagliardi,
cercando di mostrarsi il più gentile e tranquilla possibile, mentre dentro, ancora non era riuscita a calmare quell’uragano di emozioni provate poco prima.

<< ...E ricordarci giorno dopo giorno, quanto siamo stati ingenui e vigliacchi!? >> Replicò Naya,
avvicinandosi ad Ilaria, tenendo però, sempre lo sguardo basso.

<< Si presume che uno debba imparare dai propri errori... tu stai dicendo che preferiresti guardare avanti
e dimenticare? >> Chiese nuovamente la giovane, notando di essere finite a parlare più che altro di LORO.

<< Mi conviene... >> Rispose flebilmente la latina, mordendosi il labbro inferiore, quasi a sangue.

<< No... >> Disse la giovane, annullando altra distanza tra loro.
Quella frase fece tentennare la più grande, che corrucciò la fronte, confusa, cosa che spinse Ila a continuare:

<<  Voglio dire che in questi giorni ho riflettuto molto e ho capito che alla base di tutto ci sono poche cose: Sincerità, Rispetto e Fiducia...Federica e le varie esperienze fatte me l’hanno insegnato… senza queste tre cose non andiamo da nessuna parte... >>

<< Sono incapace di portare avanti relazioni fondate sulla sincerità... e tu ne sai qualcosa... >> Commentò Naya, interrompendola.
Ilaria trattenne momentaneamente il fiato e strinse i denti; quanto era vera quella sua affermazione.

<< ...A-abbiamo soltanto questa vita a disposizione, per quanto ne sappiamo e dobbiamo viverla a pieno, dobbiamo cogliere l’attimo... Basta cercare di essere ragionevoli e fare la cosa giusta, non proibendoci di fare quello che realmente vogliamo...vivendo una vita non nostra... Dovremmo cercare di avere meno rimorsi
e rimpianti possibili, ed invece...arriviamo ad un certo punto in cui ... non ci resta niente, e daremmo qualunque cosa per riavere ciò che amiamo...  >>
 La Gagliardi nell’esprimere quello che aveva acquisito in quel poco tempo, si accorse di essersi fatta scappare più di quanto avrebbe voluto, e sicuramente, Naya lo aveva intuito.

<< Mi dispiace... >> Quelle due paroline sfuggirono dalla bocca della latina, come se volesse rivelarle QUELLA VERITA’ CHE LA SPINSE A LASCIARLA, forse era giunto il momento, forse no... ma no,
non era il luogo ed il momento adatto, così deviò prontamente il discorso:

<<...per tua madre. L’avrei voluta conoscere in un altro ambito... in altre circostanze.  Davvero! >>

Ilaria sorrise debolmente ed annuì; per un millesimo di secondo aveva sperato e creduto che qualcosa stesse per scoccare di nuovo, ed invece si era illusa per l’ennesima volta...

<<  Comunque...hai ragione, dovremmo far di tutto per essere felici, ma non facciamo altro che rincorrere l’infelicità... >> Proferì ancora Naya, accarezzandole dolcemente la guancia bagnata.

<< Allora, ti è piaciuta l’esibizione? >> Domandò successivamente l’attrice, ammorbidendo il tono di voce.

<< Molto...Ti sei ricordata e...è stato...un gesto carino... E poi non me lo aspettavo, non dopo... >> Ilaria
non seppe come risponderle ed improvvisamente si cominciò ad agitare, finendo persino di balbettare...
Aveva paura di sbagliare e di farla allontanare, e lei questo non voleva,  non ora che le si era finalmente
ri-avvicinata, NON per litigare.

<< Spero che tu l’abbia ascoltata bene perché... sono alcune delle cose che avrei voluto dirti da sempre! >>
Disse semplicemente Naya, muovendo l’altra  mano libera, scendendo con una lentezza disarmante, lungo il braccio destro della giovane, andando ad afferrarle la mano, che accarezzò.

<< So di essermi ancor di più distaccata da te, in questo periodo, invece di...starti vicina, e credimi quando ti dico che neanche io riesco a capire del perché mi comporto così...solo, non ero sicura che a te facesse piacere, non sapevo come prenderti, e poi cosa si dice in queste occasioni? Penso che ogni frase detta,
può sembrare banale e stra-usata, oltre che fatta... poi mi conosci, se sono nervosa posso essere molto indelicata e, non era proprio il caso... >>  Spiegò l’attrice, appoggiando la sua fronte a quella di Ila, che rimase paralizzata a tutta quella...dolcezza ed disinibizione.

<< T-t-tranquilla... va bene... >> Bofonchiò sconvolta, Ilaria.

<< Invece no! Big Sean, la tua amichetta, il destino, io stessa...o qualunque altra persona che abbia provato a metterci il bastone tra le ruote...non potrà comunque cancellare quello che c’è tra noi...
Io ci sono per te, per tua mamma e anche per tuo fratello. Se posso dare una mano, se posso fare qualsiasi cosa, in qualsiasi modo, sono pronta a farlo... Non potrei vederti distrutta se accadesse la peggiore delle ipotesi... Non ho mai sopportato vederti piangere. >> La latina si era data una vera e propria smossa; sembrava un fiume in piena di parole e di sentimenti che stavano scorrendo via, veloci, liberi,
verso nuovi...sbocchi.

<< ...Anche quando piangevo per te? >> Ribattè Ila sogghignando, buttandola un po’ sull’ironico.

<< Soprattutto quando piangevi per me. >> Rispose però seria, l’attrice.
La Rivera e la sua ambiguità: non avevano limiti.

“Qual’era il suo piano? ...Ammesso che ne avesse uno!?”

<< Perché tutto...questo? >>  Chiese allora poi, la Sceneggiatrice, turbata.

<< Perché odio starmene con le mani in mano, odio osservare queste disgrazie accadere e sentirmi impotente, perché odio vederti soffrire, odio me stessa per non...essere stata forte tempo fa... >> Spiegò la mora, alterandosi leggermente...(non con Ila, ovviamente.)

“...che Naya le stesse lanciando delle...frecciatine?”

<< Naya, non devi sentirti costretta, io... >> Ilaria tentò di mettere le mani avanti per difendersi prima che la latina potesse nuovamente nuocere gravemente alla sua salute (mentale), ma la Rivera, determinata com’era quella sera, non si sarebbe azzittita finchè non avesse detto tutto ciò che aveva accumulato dentro di sé:

<< Dovevamo o no, trovare un equilibrio? Eccolo qui. Non lo sto facendo perché mi sento in colpa... >>

“Bugia...”

<< Assolutamente no! Levatelo dalla testa. Lo sto facendo perché voglio farlo; ogni cosa che faccio per te,
la faccio con piacere. Perché, secondo me, te lo meriti. Meriti più di altri. >>

<< Okay, l’alcool ti sta facendo effetto, forse dovremmo...>> La Gagliardi cercò di dimenarsi e liberarsi dalle prese “pericolose” dell’altra, eliminando definitivamente quella vicinanza, tentando di trascinare fuori la mora, ma quest’ultima non era d’accordo:

<< Sono sobria, ho a malapena bevuto due Baileys ed un Cosmopolitan!
Per una volta, cerca di prendermi sul serio: con te non riesco a fare l’indifferente, tanto meno adesso... >> Ribeccò Naya,  sincera.
Si, era sobria, l’alcool non le aveva dato alla testa ma forse, le aveva dato qualche imput in più...

All’improvviso la Rivera bloccò la Gagliardi, per farsi ascoltare:

<< Ci sarò sempre per te... almeno finchè lo vorrai, naturalmente. >>
Le sussurrò la più grande all’orecchio, non rendendosi neanche conto di essercisi avvicinata fin troppo del previsto...si muoveva automaticamente.

La povera Ilaria, boccheggiò un paio di volte a vuote, come se fosse andata in apnea;
quelle labbra, così vicine, tanto vicine a tal punto di poter riuscire a percepire il suo respiro caldo mischiarsi con il proprio, poi quel profumo che le aveva fatto compagnia e coccolata per parecchie notti,
per non parlare poi, del calore che emanava il suo corpo...

“...Madre de Dios...”

Scariche elettriche incalcolabili la stavano invadendo, quasi da mandarla in autocombustione.

<< ...e non avere...timore o vergogna di chiedermelo, a causa di quello che c’è stato,
perché non voglio che nulla e nessuno, influenzi una possibile...riappacificazione fra noi. >> Terminò la Rivera, con tono basso e roco, accorgendosi solo ora, di essersi persa negli occhi della Gagliardi,
che stava sudando a freddo .

<< D’accordo... >> Sibilò allora Ila, a corto di fiato e di qualsiasi altra connessione celebrale.
Anche gli ultimi neuroni che era riuscita a recuperare, ora li aveva salutati definitivamente.

<< So che hai sentito quello che ho sentito anch’io... >>  Soffiò ancora Naya, in quella vicinanza FATALE.

Improvvisamente tutto quel calore, quelle vibrazioni stravolgenti, finirono di colpo:
qualcuno si era deciso di interromperle, ed Ilaria ringraziò qualsiasi Divinità fosse presente in quel momento.

<< Ragazze, eccovi! Noi stiamo andando che è tardi... >> Fece tranquilla un Davide, spuntato dalla folla,
piuttosto “nervosetto”...
Non si era posto il problema, non si era accorto di aver interrotto...qualcosa, ma era decisamente meglio così;
Ilaria dopo quello “scontro” non aveva neanche una minima voglia di raccontare...l’unica cosa che voleva adesso, era farsi una doccia fredda...sarebbe stata la cosa più sensata.

<< Arriviamo! >> Esclamò la latina, prendendo il controllo del timone, visto che l’altra non dava segni di vita.

<< ...Sappiamo entrambe che non è finita qui... >> E dicendo così, Naya concluse e si staccò da lei,
sorpassandola, avviandosi verso gli altri che le stavano aspettando.

Una volta che furono tutti riuniti, per un attimo il gruppo guardò  nostalgicamente le Gagliera,
che ovviamente, distolsero l’attenzione dai presenti, dopo essersi guardate di sfuggita.

Successivamente pagarono il conto e si diressero al parcheggio,verso le loro macchine,
per dividersi e mettersi d’accordo sull’orario in cui si sarebbero dovuti incontrare all’ospedale il giorno seguente, ed ovviamente, i Leicarren andarono a casa della Ippoliti e Davide tornò a casa sua,
lasciando però, prima tutte le ragazze a casa della Gagliardi.
All’Ippoliti le venne in mente una battuta che avrebbe voluto fare alla sua Soulmate, “beata tra le donne” peccato che dovette tenersela per sé.
 
Casa Gagliardi
 
 Anche tutte le altre ragazze, nel frattempo erano rincasate e sia le Rivergron che Carlotta si erano sistemate per la notte:
 << Andrea sarà anche un patatone, ma lasciamelo dire: è una peste, non si stanca mai! L’ho soprannominato “Duracel”! >> Fece con simpatia e dolcezza, Carlotta, una volta che la fidanzata, mise a dormire il piccolo e le raggiunse in sala.
 
<< Hai paragonato il fratellino, ad una batteria?! >> Commentò Dianna, storcendo il naso e la bocca, in segno di disappunto. Certo che quella era strana forte.
 
 << Lo so, è instancabile. Scusalo... >> Rispose Ilaria, dispiaciuta che la ragazza si fosse stancata troppo a badare a lui.
 
<< ...Come la sorella. >> Esordì Naya, inaspettatamente, guadagnandosi uno sguardo fulmineo sia da parte di Dianna che da Carlotta, che aveva ben captato il velo di malizia e di provocazione usato dalla latina, mentre Ilaria, sgranò gli occhi allibita, arrossendo subito dopo.
Già era complicato; immaginare che avesse un pigiamone di quelli immensi che coprivano qualunque forma, era praticamente impossibile, visto che aveva semplicemente delle culotte bianche con il pizzo blu scuro ed una canotta attillatissima, che delineava ogni sua minima curva, identica al pezzo di sotto, poi se metteva anche carne al fuoco...era la fine.
 
<< B-beh, comunque...Grazie per esserci stata tu con lui, io non ce l’avrei... >> La padrona di casa la ringraziò, ma quando l’altra scosse la testa e le si avvicinò, annullando completamente la distanza tra di loro...(proprio come fece Naya, quella sera al Pub), Ilaria entrò nel pallone, bloccandosi improvvisamente.
 
<< Non c’è di che! Tutto sommato sono stata bene con lui e ci siamo divertiti molto insieme. >> Ribattè giusto in tempo, la più grande delle due, non capendo quella reazione.
Nel lasso di tempo in cui si stava svolgendo quella scena, “smielata” per i gusti della Rivera, l’attrice bionda era rimasta a guardarsi intorno, cercando di non fare la “guardona” della situazione, mentre la mora invece, anche se schifata, le aveva puntate appositamente; doveva pur vedere come andava a finire no!? Carlotta strinse Ilaria ancora di più a se, come se non volesse farla da nessun’altra parte e Naya tempestivamente pensò:
“Brava, tienila ben stretta, altrimenti rischi di fartela scappare da un momento all’altro”,
ma nessuno in quella casa, si aspettava di vedere quello che accadde poco dopo: quella cosa enorme stava risucchiando la bocca della piccola Sceneggiatrice, che rimase impassibile ed esterrefatta; inizialmente infatti, non ricambiò neanche il bacio...poi però, dovette, ma si scansò quasi immediatamente, cercando di non far trapelare nulla alla sua...attuale “fidanzata”.
 
<< Ora vomito! >> Esclamò di rimando la Rivera, facendo largo ad uno spasmo schifato.
 
 << A te invece, com’è andata la serata? Divertita? Che avete fatto? >> Domandò Carlotta, sorridendole, lanciando di tanto in tanto, occhiatacce alla latina, che rispondeva mostrando il suo ghigno da stronza o con una sgrullata di spalle; scambi che ad Ila non sfuggirono.
 
 << S-si...abbiamo cantato... >> Rispose la Gagliardi un po’ tesa, senza usare troppe parole articolate, mentre andò a prendere il suo pigiama dalla cassettiera.
 
<< Ora, se non vi dispiace mi rintano un attimo e mi metto comoda! >> Aggiunse Ila, abbozzando un sorriso debole, rivolgendosi a tutte e tre, che annuirono tranquille.
 
<< Ti aspetto in camera, piccola...Sveglia! >> Esordì Carlotta maliziosamente, in modo che anche la Rivera la sentisse, prima di dileguarsi.
 
Ilaria si ritrovò a scambiarsi sguardi dolci, falsi, preoccupati e tristi con le altre due, finchè Naya non avvertì che stava per andare a fumarsi una sigaretta sul terrazzo.
Le Diaria capirono; alla più piccola però, non rimase che tornare al suo da fare.
Una ventina di minuti a seguire, Ilaria uscì dalla toilette e notando che la porta della sua camera era chiusa, dedusse che Carlotta si era già infilata sotto le coperte, così si affacciò a controllare le sue due amiche:
 
<< Avete bisogno di qualcosa? >> Chiese educatamente e gentilmente, trovandole ancora sveglie nel letto, alle prese con i loro portatili sulle gambe.
 
<< E’ tutto okay, tesoro, non preoccuparti. >> Rispose dolcemente Dianna, mentre la latina invece, la evitò e continuò a fissare lo schermo del suo Apple.
 
 << Per qualsiasi cosa...chiamatemi. >> Disse nuovamente la Gagliardi, ricevendo sempre e solo dalla bionda un'unica affermazione:
 
<< Of course! >>
 
 << Allora, io...vado a letto, buonanotte. >>
E così salutando, Ilaria si voltò di spalle, intenta a dirigersi dalla compagna, ma oltre alla risposta carina dell’Agron, stavolta si decise di aprire bocca anche la Rivera:
 
 << Sogni d’oro, Honey. >>
 
<< ...Raccomando: riposa bene! >>
 
Era palesemente una frecciatina quella della latina.
 Il suo tono era cambiato rispetto a quello della sera: era acido, duro, freddo, distaccato, arrabbiato.. Sapeva di averla, in qualche modo ferita, o meglio, erano stati i gesti di Carlotta a darle fastidio, sicuramente, ma lei che poteva farci? E poi lei stava con Big Sean, che si aspettava?
Senza replicare lasciò la stanza delle due e tornò nella sua.
 
 << La devi smettere! >> Naya venne ammonita da Dianna, che scattò a fissarla.
 
<< E tu devi imparare a farti gli affari tuoi! >> Ribattè la mora, incazzata nera, chiudendo di scatto il pc e posandolo sul comodino accanto.
 
<< La tua gelosia non ha limiti... >> Esordì la Agron, ridacchiando.
 
<< Beh, vorrei vedere: le ha appena fatto intendere di volersela fare, davanti a me, e secondo te dovrei starmene qui tranquilla a godermi i loro gemiti? >> Fece retoricamente la latina, andando su tutte le furie.
 
<< Esatto. >> Rispose l’altra, con nonchalance.
 
<< COME? Tu sei pazza! Minimo, Zia Snix dovrebbe fargliela pagare per questo oltraggio! >>
Ribeccò la latina, ancora più irritata, incrociando spontaneamente le braccia sotto al seno.
 
<< A parte che quella pazza tra le due, sei tu... poi... che intenzioni avresti? Fare irruzione nella stanza e...fermare le danze? >> Fece sarcasticamente Didi, non immaginandosi che l’amica ci potesse aver pensato realmente.
 
<< ...Una cosa simile... >> Rispose con neutralità la Rivera.
 
<< E’ ufficiale: stai delirando! >> Esclamò l’attrice bionda, allibita. Lo avrebbe fatto sul serio se non l’avesse fermata e fatta ragionare.
 
<< Ma dai! A te sembra...normale? Siamo praticamente attaccate con le stanze...
E poi non può, è inaudito. >> Se ne uscì all’improvviso, Naya, dimenandosi istericamente sul letto, devastandolo tutto, dopo qualche minuto di silenzio.
Solo in un secondo momento si accorse di essersi alzata e di aver cominciato a camminare su e giù, imprecando in spagnolo, isolandosi; ma quando incontrò lo sguardo risoluto di Dianna, ci arrivò: se avesse continuato così, si sarebbe posta le domande e le risposte da sola, quindi ritornò a parlare la loro lingua per farsi capire:
 
<< Lei è mia... lo sanno tutti. >>
 
<< In teoria si, ma in pratica NO! Lei è di Carlotta e tu sei di Bean... >> Precisò la Agron, riprendendo il filo del discorso.
 
<< Sean... >> La corresse invece la mora, sospirando.
 
<< Fa lo stesso! Il punto è: tu credi che Ila lo accetti? >> Chiese a quel punto Didi, scrutando attentamente il volto dell’amica che inaspettatamente, si rabbuiò ancora di più, non avendone la minima idea, per poi allora continuare il suo monologo:
 
<< Nay, ascolta... non puoi più continuare a tenere due piedi in una scarpa.
Sai come la penso perché ne abbiamo già parlato più volte, però... lei ora non può stare a pensare a te, non sarebbe giusto. Deve sapere che le staremo vicine nel bene e nel male, deve avere persone che davvero la consolino, ma Ilaria deve concentrarsi sugli altri problemi che ha... che sai sono più seri: come la malattia e l’operazione della madre.
Non puoi confonderla in questo modo, perché lei è ancora più fragile del solito adesso e potrebbe crederti ed illudersi. >>
 
 << Ma io non le sto mentendo, sai cosa provo per lei! >> Ribattè Naya, convinta e seria.
 
<< Lo so, ma non sei riuscita a farlo funzionare. >> Replicò poi la bionda.
 
 << Solo perché non sono stata del tutto sincera con lei, ma esistono le seconde possibilità. >> Commentò scocciata e triste la latina.
 
 << Ascoltami e ragiona: se domani dovesse andare male ed Ila perdesse la madre e quindi poi venisse da te, e tu naturalmente la rifiuteresti perché non avresti le palle di lasciare quell’altro;
ti immagini come si ridurrebbe? >>
Dianna, come sempre, aveva ragione.
Quel discorso non faceva una piega e poi, ci prendeva in pieno.
Naya sbuffò e chiuse gli occhi, stringendo i pugni ed i denti.
 
 << ...La distruggerei...ma... Solo io posso darle la vera felicità, Didi... >> Soffiò la mora con un filo di voce, percependo che iniziava a spezzarsi e a mancarle.
 
<< Vero, ma puoi farle altrettanto del male. >> Commentò severa e mortificata la Agron.
Le aveva sbattuto la cruda verità in faccia, però era giusto così; l’aveva spronata a fare finalmente qualcosa, perché più aspettava ed rimaneva in bilico e più rischiava di perderla per sempre.
 
 << ...Ci deve pur...essere un modo... >> Bofonchiò la Rivera, sconsolata, non accettando più questi ostacoli.
 
<< C’è...ma solo TU sai qual è la soluzione! >> Proferì Dianna chiudendo così l’argomento, mettendosi anche lei finalmente a dormire, facendo riflettere l’amica , in solitudine... Intanto di là... Carlotta senza “avvertire” l’altra, si posizionò per bene dietro ad Ilaria, per cominciare una sezione di coccole che poi avrebbe portato ad altro, ma la Gagliardi si ritrovò a scattare spontaneamente, non volendosi far toccare da lei...
 
<< Che hai? >> Chiese all’improvviso la più grande, notando che anche quell’ennesima volta, la giovane si era mostrata evasiva nei contatti fisici.
 
 << Nulla, perché? >> Finse di non capire, Ilaria, facendo la finta tonta.
 
<< Sai di che parlo e me ne sono accorta, per chi mi hai preso?! Non ti fai più sfiorare da me! Mi dici che succede? >> Carlotta andò dritta al dunque, senza troppi giri di parole, che non portavano mai da nessuna parte.
 
<< ...Non farne un affare di Stato. Sono solo molto stanca, non voglio litigare con te e tanto meno voglio passare queste poche ore che rimangono, a fare zumba... Vorrei soltanto dormire! Per favore... Domani mi aspetta una lunga giornata...sapremo finalmente come finirà questa storia e ho seriamente bisogno di rimettermi un poco in forze. >>
Ribattè Ilaria, in parte mentendo, mentre dall’altra, stava anche esprimendo la sua paura di poter crollare davanti ad una notizia negativa... Si ricompose e si infilò meglio sotto le coperte, nascondendosi fino ai capelli, dandole le spalle.
 
<< Scusami amore. Sono stata stupida questa volta, mi sono preoccupata per niente. A volte anche le mie ansie hanno le ansie, ma solamente perché ho paura di perderti. >>
Spiegò Carlotta calmandosi, per poi abbracciarla da dietro, cominciando a tamponarle e la spalla, il collo, la guancia e la schiena con i suoi baci, con l’intento di farla rilassare...ma ad Ilaria non le faceva più quell’effetto oramai...e ne aveva avuta la conferma tempo fa.
 
 
Il mattino dopo...
 
CASA IPPOLITI   ore 7 e 45
Lea fu la prima a svegliarsi per poi correre in bagno,velocemente ,senza fare troppo rumore,per evitare di svegliare i Farren che dormivano ancora beati.
La sera prima una volta tornati a casa i Leicarren erano rimasti a parlare sotto le coperte , ad ascoltare musica e si erano addormentati molto tardi ,non riuscendo a prendere sonno.
Federica dormiva nel mezzo,e i Learren erano ai lati del lettone matrimoniale ma durante la notte ,evidentemente,i Farren si erano ritrovati appiccicati… abbracciati,l’uno all’altra..
Forse le vecchie abitudini erano vecchie a morire.
Tornata dalla toilette la Sarfati,vedendo la sua OTP dormire insieme con il sorriso sulle labbra,decise di scattare una piccola foto innocente..un giorno i suoi amici l’avrebbero ringraziata.
La Michele non riusciva a credere che quei due non stessero insieme.
 Non le venivano in mente  2 essere umani più perfetti l’uno per l’altra e poi lei ..ma anche il resto del mondo sapeva che i farren erano una di quelle coppie che anche se scoppiano alla fine rimangono sempre insieme.
Si capiva anche dal modo in cui si cercavano con lo sguardo o si parlavano.
Presto sarebbero tornati insieme….  giurò su se stessa la Sarfati.
Poco dopo entrò in camera Giuliana,la mamma di Federica, che vedendo i due ragazzi sorrise teneramente, facendo rumore la donna però svegliò Federica, la quale prima di aprire gli occhi rimase confusa poiché senti una sensazione strana ma piacevole… qualcosa di caldo accanto a lei…un profumo che le era molto familiare.
Dopo essersi svegliata per bene ,aprì gli occhi e vide il viso di Darren.
A quanto pare durante la notte LEI si era avvicinata a lui..aveva la testa appoggiata sulla sua spalla e il ragazzo la “proteggeva” con un suo braccio,con il viso sopra la sua testa
( http://media1.giphy.com/media/IWDTE01NPeWOs/200_s.gif )
La ragazza si divincolò dalle braccia del Criss e fece per alzarsi,ma vedendo che non c’era nessuno con loro in stanza in quel momento, decise di lasciare un tenero bacio e innocente sulla guancia del moro per poi accarezzargliela. Il ragazzo sorrise nel sonno.
Successivamente andò in bagno e poi raggiunse Lea ,e sua madre, in cucina per fare colazione.
Una volta svegliatosi anche Darren i 3 fecero a turno per prepararsi e prima delle 10 uscirono di casa per raggiungere l’ospedale. Probabilmente le altre erano già lì.
L’operazione cominciava intorno alle 10 e 30 ma non sarebbe finita prima delle 18.
 
E così il fatidico giorno era arrivato.
 
 
CASA GAGLIARDI 
 
ore 8:00
 
Ilaria non era riuscita a chiudere occhio la notte precedente; i pensieri l’avevano travolta, non dandole nessuna via di scampo.
Come se non bastasse poi, la dolcezza di Naya l’aveva disarmata e aveva buttato giù ogni muro che si era imposta; era arrivata al limite; le aveva fatto cambiare idea, non riusciva persino più a fingere con Carlotta...
Era troppo palese che non provasse più nulla. Forse aveva ragione Federica:
“Se devo essere infelice con qualcuno, a costo me ne sto da sola”
Mai come prima concordò con lei.
Non fu la sola però, a trascorrere la notte in bianco: guarda caso anche Naya si era girata e rigirata nel letto, non trovando pace con i suoi pensieri..
Come si erano programmate, le ragazze si alzarono intorno alle 8.00 di mattina e mentre iniziavano a dividersi l’unico bagno presente in casa, andandoci a turno, uno alla volta, Ilaria che dovette assolutamente tenersi occupata per far distrarre la mente, si era riparata in cucina e preparò così, la colazione per le ospiti.
 
<< Wow! E tutta questa roba l’hai fatta tu? >> >> Chiese sorpresa Carlotta, facendo la sua apparizione, stropicciandosi la testa e la pancia, sbadigliando; comportamento da perfetto maschio primitivo; insomma, molto delicata ed educata.
 
<< Ho...ammazzato un po’ il tempo! >> Rispose sorridendo lievemente, Ilaria, abbassando subito il volto.
 
<< Attenzione: è in arrivo l’orso etrusco! >> Esordì Naya, non perdendo tempo ad insultare quella carcassa di letame.
 
<< Ti stai riferendo a me per caso? >> Domandò corrucciata Carlotta, che avanzando contro la latina, si tirò su le maniche della tuta.
 
 << Ovviamente! Oh, forse preferivi l’orso delle caverne? >> Ribeccò la latina in estasi e soddisfatta, per come aveva provocato bene la balenottera.
 
<< Ora te le do di santa ragione! >> Rispose Carlotta, esasperata.
 
<< Sono qui, scimmione! >> Esclamò la Rivera determinata a volerla insultare e a farle perdere le staffe.
 
<< ...Da quanto aspettavo questo momento... >> Bisbigliò nuovamente la ragazza, carica, continuando l’avanzata; improvvisamente però, un urlo disumano, attirò l’attenzione di entrambe, che si bloccarono a pochi centimetri l’una dall’altra.
 
Fù Ilaria ad emettere quel grido di disperazione.
 
 << Mi avete stufato! >> Aggiunse poi, appena le due le rivolsero uno sguardo.
 
<< La stai proteggendo? >> Chiese di rimando Carlotta, ancora imbestialita e decisa di alzare le mani.
 
<< Sbagliato! Io non mi sto schierando dalla parte di nessuna delle due, non ho tempo da perdere, voglio solo che vi sbrighiate, perché alle 10.00 operano mia madre e vorrei essere lì un po’ prima per... per dirle... >> Disse Ila, con tono risoluto e duro, cominciando però, a tremare leggermente, ma Dianna tempestivamente, accorse in suo aiuto e prese lei la parola:
 
<< Avete sentito Ilaria? Come On! Le state mancando di rispetto...e anche a Cinzia. >>
 
Né Carlotta, né Naya osarono a quel punto di dire una sola parola; colpevoli e pentite nei confronti della Gagliardi, tornarono a prepararsi con la coda tra le gambe, mentre Ila guardò l’amica bionda e le mimò un flebile “Grazie”, ma con gli occhi le trasmise tutta la sua riconoscenza.
 
<< ...Ci si sfamerebbe un esercito di soldati! >> Esclamò sbalordita Dianna, in modo piacevole, tornando a riferirsi alla colazione. Socchiuse gli occhi per godersi a pieni polmoni quei profumini invitanti che avevano riempito la casa, e si leccò le labbra.
 
 << Sono contenta che almeno tu abbia apprezzato. >> Fece Ilaria, sincera, sorridendo convinta. << Anche loro l’hanno apprezzato...Io intanto, col tuo permesso, assaggio tutto! >> Concluse l’attrice, accomodandosi sull’isola di marmo, bandita da prelibatezze.
 
<< Please, di qualcosa... >> Sussurrò preoccupata Ilaria, avendo paura di aver appena avvelenato la sua cara amica.
 
<< Mmmmmmh, non hanno la benché minima idea di quello che si stanno perdendo!! >> Mugugnò in risposta l’Agron, complimentandosi con la giovane, parlando con la bocca piena.
 
 
All’ospedale...
 
I ragazzi arrivarono in contemporanea alle 10 in punto e si diressero direttamente in camera di Cinzia,per vederla e salutarla prima di essere operata.
La tensione era alle stelle..tutti erano agitati, Ilaria in primis che entrò in stanza coadiuvata dalle amiche..mentre i ragazzi , poichè era arrivato anche Davide ,aspettarono sulla porta.
Alcuni parenti della Gagliardi  restarono al di fuori… Sarebbero entrati dopo.
I dottori avvisarono tutti i presenti, (parenti compresi), riguardo l’attuale preparazione di Cinzia visto che l’operazione sarebbe iniziata a breve. I ragazzi e le ragazze erano preoccupati per quella povera donna, che anche se non conoscevano tanto bene, stava per affrontare una dura prova; Ilaria come avevano presupposto non si reggeva più, fremeva e sembrava schizofrenica... né Dianna con l’aiuto di Federica, Lea e Carlotta riuscivano a trattenerla: si dimenava impetuosamente ed era inarrestabile; se avesse continuato in quelle condizioni, le avrebbero dato un calmante.
Venti minuti dopo, le porte della stanza della paziente in questione, si spalancarono, creando un boato assordante nelle orecchie di Ilaria, che rimbombò gravemente nella sua testa.
La barella con sopra la mamma ricoperta da un velo bianco la stava raggiungendo, ma fece improvvisamente prima Ila, sfuggendo dalle prese delle amiche.
<< Mamma!Sono qui, okay? Sono con te... >> Disse velocemente la giovane, non riuscendo a trattenere un pianto irrefrenabile.
Cinzia sorrise alla figlia, ed in quell’istante Ilaria la lesse dentro; i suoi occhi mostrarono emozione che fino ad all’ora non aveva mai incontrato... La mamma aveva represso ogni singolo sentimento fino a quel giorno, ma adesso non era più l’ora di fingere: aveva paura, e molta anche... non solo per se stessa, ma soprattutto per i suoi bambini. Si era costretta fin dall’inizio, a dover combattere tutto ciò in completa solitudine, e solo guardando Ilaria, sotto un’altra luce, stava realmente capendo che anche se piena di difetti, la giovane era una ragazza su cui si poteva contare... per la prima volta in assoluto, forse, lei si fidava della sua piccola donna...
<< ...Grazie... >> Sibilò Cinzia, tremolante, allungando spontaneamente la mano per afferrare quella della Sceneggiatrice, che ricambiò al volo, annuendo nervosamente.
Quella parolina per la Gagliardi valse molto di più di qualsiasi altra cosa avesse ottenuto in quel periodo; aspettava quel momento da sempre...
 Vedere la gratitudine, la fierezza, la stima, nei suoi confronti, da parte di sua madre, beh...era il traguardo più bello ed importante che avesse mai raggiunto...peccato però, che quella malattia, fù il costo da pagare. Cinzia non avrebbe mai creduto possibile una cosa del genere; quella ragazzina indifesa, debole e timida che conosceva fin dalla nascita, le stava dando sostegno come non aveva fatto nessuno....
Chissà quant’altro avrebbe potuto donarle se solo glielo avesse permesso molto tempo prima...
I paramedici non si lasciarono abbindolare ed impietosire neanche davanti ad uno scenario simile; rimasero impassibili, non mostrando un briciolo di bontà, nonostante a loro non sarebbe cambiato nulla se si fossero fermati quei pochi minuti per dare giusto il tempo alla ragazza di scambiarsi un “ultimo saluto” con la mamma... Continuarono infatti a spingere la barella verso LA sala operatoria già pronta da un pezzo, ma ciò non servì comunque a bloccare Ilaria, che non demorse e continuò a tenere il passo con loro, tenendo ancora stretta la mano di Cinzia, piangendo oramai a singhiozzi...
<< Non ce la faccio... >> Sbottò nel frattempo Naya, sbraitando e scuotendo con veemenza la testa, per poi allontanarsi dagli altri: vedere tutta quella indifferenza verso un paziente malato, era disgustoso, imperdonabile, disumano, e dovevano solamente ringraziare il loro Dio, o il rispetto e l’amore che provava per la Gagliardi, se aveva deciso di risparmiarli... altrimenti se avesse dato sfogo a Zia Snix, non avrebbero avuto più tutte le articolazioni attaccate al corpo.
Per non parlare poi, delle condizioni della sua amata; ogni lacrima versata, ogni gemito di dolore emesso, ogni grido frustrato, le dilaniava l’anima.
<< Tu e Andrea siete la cosa più bella che io abbia mai fatto! Mi dispiace così tanto per... >>
Fece Cinzia, tentando di...rivelare quanto Ilaria l’avesse resa orgogliosa.
<< Mami, no... >> Soffiò la ragazza, tirando su col naso e portandosi il braccio della mano libera, davanti al viso per non urlare.
 << ...Fatevi forza a vicenda. Avete bisogno l’uno dell’altra. >> Concluse la donna, prima di sentirsi dividere dalla figlia.
<< Ti aspetto... non me ne vado. NON SEI SOLA, MAMMA! >> Esclamò Ila, alzando il tono di voce, quando quei uomini, con un ulteriore spinta, la strapparono di forza dalla madre, sparendo definitivamente dietro al portone della Sala Operatoria.
Dianna e Federica furono le prime a raggiunge di corsa la Sceneggiatrice e ad abbracciarla.
In quel momento nessuna parola di conforto, nessun gesto dolce e nessuna presenza particolare avrebbe dato un senso o l’avrebbe confortata...e lo sapevano; l’unica cosa che avrebbe riportato un minimo di tranquillità ad Ilaria, sarebbe stato rivedere sua mamma uscire da lì, sana e salva.
Le Leica ,dopo aver abbracciato la donna di slancio ed essersi asciugate le lacrime dal viso, capendosi con un solo sguardo, decisero che era arrivato il momento per loro di cantare.
Si sapeva ormai che il canto era il loro modo per esprimersi senza bisogno di parole.
Federica scelse una canzone dell’amica Michele, che lei ma anche Cinzia e Ilaria amavano molto :
“ Empy Handed “
Così le due ragazze si sedettero ai lati del letto della signora Gagliardi,prendendola per mano e iniziarono il loro canto:
https://www.youtube.com/watch?v=bQxNKxZtx-Y
Lea partì con la 1 strofa:
“If I came to you empty hearted
Abandoned ocean
With nothing at all
And if I came to you empty handed
Searching for pieces
After the fall
All I’ve ever known is how to hide a secret
But I’m tired of going on without believing
And love is not illusion, love illuminates bright”

Poi cantarono insieme:
“If I fell into you, would it be close enough
If I finally let you in, would you show me what love is
If I had nothing to give “

Fede riprese con la seconda strofa:
“If you came to me empty handed
I’ll bring the ocean to bring you home
And if you came to me empty handed
I’ll find the pieces to make you whole

If I fell into you, would it be close enough
If I finally let you in, would you show me what love is
If I had nothing to give “

Per poi continuare di nuovo in coro:
“If I am a promise
Would you let me break again
I would be your congress, and I will only let you ban
All I’ve ever known is how to hide a secret
But I’m tired of going on without believing
And love is not illusion, love illuminates bright”

Finirono la canzone a cappella, coadiuvate dalle Rivergon ,con gli occhi lucidi,
che fecero loro da controcoro:
“If I fell into you, would it be close enough
If I finally let you in, would you show me what love is
If I had nothing to give If I had nothing to give”

Successivamente tutti salutarono la donna,dando il loro in bocca al lupo..
Prima di uscire Federica abbracciò stretta Cinzia e le disse sottovoce,in modo tale che solo lei potesse sentire:
 “So che ce la farai..Sei una guerriera..ma vivi,se non per te, fallo per i tuoi figli,ti prego!”.
La donna venne portata in sala operatoria.
 Alcune ore passarono.
Durante l’ora di pranzo Fede venne chiamata da sua cugina che le aveva chiesto se poteva tenere sua nipote Gaia per un paio d’ore durante il pomeriggio,poichè nessuno poteva reggerla e lei aveva da fare urgentemente. La ragazza sapendo che ci sarebbe voluto molto tempo alla fine dell’operazione che era cominciata da poco decise di dire di sì,ma solo dopo essersi scambiata uno sguardo con la Gagliardi che accanto a lei, aveva capito al volo ed aveva annuito tranquillizzandola.
In fondo Ilaria non sarebbe stata da sola e poi erano solo un paio d’ore…
Sarebbe potuta tornare in soli 10 minuti se fosse stato necessario.
Non era la prima volta che Fede riceveva una telefonata simile. Spesso si ritrovava,anche senza preavviso a fare da babysitter,ma a lei non pesava poichè amava quella ragazzina,quasi come fosse sua figlia,l’aveva vista crescere,c’aveva passato quasi ogni singolo giorno insieme dalla sua nascita..ed aveva con lei un legame forte e speciale.. per Gaia era davvero una seconda mamma.. un punto di riferimento.
La ragazza fece per alzarsi , prendendo in mano il cappotto e la borsa a tracolla e quando si girò per avvertire gli altri vide Darren che la stava fissando,sempre in quel suo modo.. che le faceva sentire le farfalle nello stomaco.
<< Ragazzi..io torno tra un paio d’ore. Devo andare a prendere mia nipote Gaia.. non c’è nessuno che può stare con lei. Tenetemi aggiornata sulla situazione! >>  Disse Federica,evitando di incrociare lo sguardo del moro,ma non potè farne a meno quando il moro disse alzandosi i piedi per prendere poi la giacca di pelle:
<< Vengo con te >> 
<< Cosa? Ehm… ma io.. non. Serve…. Cioè  >> Se ne uscì Federica balbettando,a disagio.
<< Dai..fallo venire… tanto non riesce a stare fermo …mi fa agitare e poi tra un’ora impazzirebbe qui dentro e lo sai anche tu quanto ama i bambini.. è peggio de te >>  Iniziò la Michele e Dianna aggiunse:
<< Lea ha ragione e poi almeno non torni da sola dopo >>
<< Okay! Ma stai buono ,per favore! >> Riprese la parola la Ippoliti fissando con tono d’avviso il suo ex che chiese:
<< Ehi..mica sono un cane? >>
<< Bhè..lo sguardo da cucciolo ce l’hai! >> Esclamò la ragazza sorridendo , prendendolo in giro.


Mezz’ora dopo i Farren erano a passeggio per il paese con Gaia che era in braccio a Fede.
Ovviamente erano senza passeggino e la bimba non ne voleva sapere di staccarsi dalle braccia
della ragazza.
<< Ica, voglio scendere ! >> Esclamò improvvisamente,alzando la voce, la bimba,sorprendendo Fede che chiese:
<>
<< Voglio andare al parco bimbi >> Fu la risposta di Gaia,che dopo essere stata messa a terra cominciò a correre,entrando nel parco.
<< Ah! Va bene..andiamo ! Tanto paga .. >> Cominciò Fede, per essere successivamente bloccata dalla piccola che domandò:
<< Darren tuo? >>
<< Stavo per dire Paganini..ma sì facciamo pagare lui…sei d’accordo? >>
<< Certo! Per Gaia questo ed altro!  Comunque non hai risposto alla sua domanda >>
<< Quale? >> Fece Federica con nonchalance,raggiungendo poi Gaia che la stava chiamando.
Mentre la ragazza aiutava la bimba a salire sulle giostre, per poi controllare che fosse tutto sicuro e poi riprenderla, non senza urlare i soliti “stai attenta”  “ guarda avanti”  “reggiti” così cadi”  “Gaia! “mentre la ragazzina le faceva la linguaccia.
 Darren guardava divertito i battibecchi futili tra le due  e estasiato le scene che aveva davanti agli occhi. Sapeva che fede ci sapeva fare,specie con questa ragazzina in particolare, ma vedere la donna che ami in una situazione del genere ti fa pensare no? E poi lei rideva…e lui amava la sua risata.
Così a volte l’attore aveva dei flash di loro due insieme con una figlia loro, il cui nome sarebbe stato Laura,poiché Federica diceva che quello sarebbe stato il nome della sua prima figlia.
Laura Ippoliti Criss.. Non suonava male..no?
Il ragazzo continuava a guardare le Gaica,col sorriso sulle labbra.
 Fede stava spingendo la bimba sull’altalena lamentandosi che anche lei voleva salirci..così Gaia cominciò a chiamare Darren per farlo andare da loro.. Il moro sentendosi chiamare si riscosse dal suo stato di trans e le raggiunse,dandosi il cambio con Fede,che potette così andare sull’altalena.
Usciti dal parco bimbi,dopo un’ora, il Criss ,con in braccio Gaia,propose un bel gelato per tutti..non ascoltando la ragazza che blaterava su quanto facesse male alla bambina visto che aveva già mangiato le patatine e pure lo zucchero filato durante il pomeriggio.
<< Ma che ci discuto a fa? È peggio de Gaia questo >> Esclamò la giovane divertita,sospirando, per poi aggiungere correndo:
<< Arrivo prima io! >>
Mentre stavano mangiando il gelato, Gaia aveva cominciato a piangere quando aveva visto che era caduto Fede cercò di calmarla ,dopo averla presa in braccio ,cantandole una canzone che a lei piaceva, e dopo averla pulita ,poichè si era sporcata, le aveva dato il suo gelato,visto che avevano preso ,guarda caso,gli stessi gusti!
Il ragazzo era letteralmente rapito da quel comportamento della giovane..era raro vederla così spensierata,così buona e dolce..evidentemente non aveva mai visto com’era la ragazza quando sgridava Gaia,altrimenti,forse,si sarebbe ricreduto.
 Girandosi verso di lui,Federica si accorse che Darren la stava guardando,così:
<< Che c’è? Perchè mi fissi? >> Fece Fede,tornando accanto a lui.
<< Ora non posso nemmeno guardarti? >>
<< No.. mi distrai …e poi è un po’ creepy ! >>
<< Secondo me è romantico! Comunque niente. È che sei sporca qui >> Fece poi il ragazzo avvicinandosi pericolosamente alla bocca della giovane..un po’ troppo,almeno secondo gli incoerenti pensieri della ragazza ,che era preoccupata ,ma allo stesso tempo agitata ed eccitata ,di un possibile loro bacio.
Il giovane invece con le labbra andò a succhiare la parte di pelle sporcata di gelato al cioccolato ripulendo il tutto con la lingua.
Tutto questo accadde sotto gli occhi attenti e furbi della ragazzina,che aveva sporcato poco prima la giovane per gioco….e l’adulta non se n’era nemmeno accorta.
<< Anche io ! >> Urlò Gaia,facendo tornare i Farren ,che si stavano guardando famelici, in sé.
<< Eh? Che devi fa? >> Domandò preoccupata e agitata la ragazza,mentre guardava la bimba che rispose sincera ,con il sorriso sulle labbra…cercando di farsi capire:

<< Pure io voglio leccare la guancia! giochiamo? >>
<< Non ci pensare nemmeno! Poi saremmo tutti appiccicosi! >> Esordì allora Fede,
facendo una faccia schifata, allontanandosi dai due.
<< Prima stavo anche pensando che mi piace questo tuo lato dolce, materno e protettivo.. mi piace vederti in queste vesti..e mi fa pensare al nostro futuro!e poi amo lo sguardo di amore puro nei tuoi occhi quando guardi Gaia.. bhè amo tutto di te.. se devo essere sincero >> 
Se ne uscì successivamente Darren, mentre avevano ripreso a camminare, evitando lo sguardo della ragazza che si fermò in mezzo alla strada e lo ammonì dicendo:
<< Ancora? Dare per favore..sto cominciando a stancarmi…sei più testardo di un mulo! >>
<< Amare significa dare una possibilità quando non ci sono più possibilità da dare…sei stata tu a dirmelo ricordi? >>  Affermò il giovane,sicuro e speranzoso
<< Era una citazione..non erano parole mie! Comunque credo che  ad un certo punto si smetta di dare opportunità ,non di amare ,ma…le cose si fanno in 2…se non si ha la voglia di cambiare e migliorare è inutile perdere tempo… evidentemente quella persona non ne vale la pena.
Voglio farti una domanda… Tu  hai la minima idea di come mi sono sentita quando ti ho lasciato dopo che ho scoperto ciò che avevi fatto… No vero? Non capisci!
E non sai cosa ho passato in questi mesi..per colpa tua! Non sai quanto c’è voluto per rimettermi in carreggiata. Davide è stato la mia ancora..è arrivato al momento giusto. Mi ha salvata.
Se non fosse stato per lui io sarei ancora a deprimermi dentro casa ascoltando per la milionesima volta le discografie complete di Adele e Ed Sheeran ..piangendo guardando le nostre foto.
Ho faticato molto per raggiungere un equilibrio.. mi hai spezzata una volta ma non accadrà di nuovo… non te lo permetterò.
E  per la cronaca so che era tutta una sceneggiata tra te e Colfer, complimenti a te e all’amico tuo,c’ero quasi cascata..vabbè,tanto non sono affari miei..non più..
 Io non riesco a capire.. Ti ho lasciato proprio perchè così voi vi sareste messi insieme….
E invece tu cosa hai fatto? Niente.. hai rovinato ciò che poteva essere davvero fantastico.. qualcosa che stava andando alla grande.. per cosa?un capriccio? E poi non te ne n’è importato niente di me..potevi venire qui e parlarmi e dirmi che tenevi ancora a me e che non volevi stare con Chris..invece… >> Fece Federica tutto d’un fiato.
<< Io ho voluto lasciarti libera… volevo venire a cercarti ma poi ho pensato che non avresti voluto vedermi,non mi rispondevi neanche al telefono e io potevo muovermi raramente a causa del lavoro. Credevo fosse la cosa giusta da fare..che fosse ciò che tu volevi..non vedermi più ! me lo hai detto prima di scappare, no? >> Rispose il moro, dolce e in modo onesto.

<< Libera? Non vederti più? Scappare? Tu mi hai allontanata con il gesto che hai fatto…
Sei un bugiardo ipocrita! IO Volevo solo che tu venissi a cercarmi..volevo per una volta che TU lottassi per me ,per noi e che mi dicessi che avresti voluto stare solo con me e nessun altro, che saresti stato da solo piuttosto che senza di me. Volevo essere scelta per una volta.. volevo essere importante per qualcuno, per te..e invece No!
Mi hai lasciata andare..Non mi hai cercato..Non mi hai rincorso …Non sei venuto da me….
Ti ho aspettato per MESI.. ho atteso il tuo arrivo,convinta che un giorno tu saresti venuto a prendermi e a portarmi via con te… e quando ho realizzato che non l’avresti fatto,sono stata ancora più male perchè ho compreso che allora non eri la persona che credevo..non eri la persona giusta per me,mi ero sbagliata per la 1 volta nella vita..e mi sono sentita come se mi mancasse l’aria..la terra sotto ai piedi. Si vede che ero troppo accecata dal mio amore per te per vedere la realtà, ma ho realizzato poi,tempo dopo, anche grazie a tutte le persone che mi sono state vicine..che ,anche se tu non eri più al mio fianco , potevo andare avanti..senza di te. potevo farcela. Potevo sopravvivere ,RIPRENDERMI LA MIA VITA e tornare più forte di prima. >> Continuò agguerrita e arrabbiata la ragazza..cercando di spiegare ciò che lei aveva passato nei mesi precedenti.

<< Mi dispiace..io non volevo - >> Fu la sola riposta del riccio,mentre Fede,con tono accusatorio e serio disse:

<< Scusarsi non serve a niente, il problema sei tu e sarà sempre così.. Non volevi farmi soffrire? I know.. ma lo hai fatto lo stesso. Dici che vuoi stare con me, ma in realtà non ne hai bisogno ..comincio a credere che mi corri dietro solo quando ti sfuggo dalle mani. >> Fece la ragazza, sorridendo amaramente, mettendosi seduta in una panchine ,per poi aggiungere guardando il riccio:

<< Sai ero così felice con te.. mi sembrava ogni giorno una benedizione anche solo poter essere accanto a te…. Poterti vedere e abbracciare… Mi svegliavo la mattina presto solo per poterti guardare dormire.. e non riuscivo a credere che tu potessi stare con me.. non potevo credere che esistesse qualcuno di così perfetto.. Uno dei miei sogni più grandi si era avverato e poi..tu hai distrutto tutto ciò che c’era di bello nella mia vita in quel momento.
In un secondo hai buttato all’aria tutto… mi hai tradita…mi hai mentito.
Quindi no..mi dispiace davvero..ma non posso perdonarti,quindi smettila di chiederlo.. non posso fare come se nulla fosse successo,come se questi ultimi 7 mesi non fossero passati.
Abbi un po’ di rispetto.. per Davide, visto che stiamo insieme, per la nostra storia e soprattutto nei miei confronti, quel rispetto che non mi hai mai dato ma che merito >> Aggiunse poi la ragazza

<< Andiamo ? Sei seria? Per quel moccioso dovrei avere rispetto..io vorrei solo spaccargli la faccia! Tu meriti di più di quel ragazzino idiota..  >>  Esordì il giovane dopo il monologo della giovane.
<< Forse sì, ma non sei tu dover scegliere! E per la cronaca quel ragazzino idiota  come lo chiami tu è il mio ragazzo, ed anche il MIO primo amore.. >> Rispose lei,con tono grave e deciso.

<< E io voglio essere il tuo ultimo! >> Esclamò lui,serio,guardandola intensamente.
<< ..Dopo questa… Lo eri… un anno fa! Potevi pensarci  prima non credi? Seriamente!
Abbi un po’ di rispetto e che cazzo!! Io ce l’ho avuto per te e pure per Chris!
Mi sono pure levata di torno alla fine quando ho capito che volevi lui e non me!
Nonostante avessi preferito morire che andarmene e lasciarti andare. Ma tornando al discorso di prima; tu pensi davvero che io non sia stata gelosa di te in passato e che non lo sarei adesso?
Che non sia infastidita quando ti vedo con qualcun altro? Secondo te perché mi dava fastidio la storia con Chris e i vostri momenti insieme o addirittura Mia? È normale…io ero innamorata di te e tra noi c’è sempre stato qualcosa..per quanto sia durato poco,da parte mia almeno, era profondo e importante e anche volendo non posso cancellare ciò che prov-avo per te.
Diamine ero gelosa di te ancora prima di incontrarti. Ma io ti rispetto e voglio solo la tua felicità e accetterei la situazione, come è giusto che sia. Perché tu non riesci a fare lo stesso? Perché non cresci? Tu hai la tua vita e io ho la mia. >> Riprese la ragazza,confessandosi apertamente.

<< Tu lo vuoi capire che io ti amo o no? Sono innamorato di te… forse non capisci o non vuoi capire….non ti è chiaro… Posso dirtelo in tutte le lingue del mondo.. Posso urlarlo!
te lo ripeto IO TI AMO.. davvero…non sto scherzando…se solo sapessi da quanto tempo io voglio prenderti e baciarti e dirti che ti amo… e portarti via! Se avessi saputo mesi fa che questo era ciò che volevi l’avrei fatto,te lo giuro! Devi sapere che non ho mai amato nessuno come amo te e questo mi ha spaventato in passato ,ma ora no perchè so cosa vuol dire stare senza di te..sentirti lontana ed è l’ultima cosa che voglio. >> Insistette lui, prendendola per il braccio,per fermare i movimenti della giovane che domandò:
<< E che cos’è che vuoi adesso? >>
<< TE >> Rispose lui, secco… serio.
La giovane rimase un’attimo stordita da quelle parole…quante volte avrebbe voluto sentirselo dire..
<< Oh Hell TO THE NO! Non puoi fare così… Non puoi comportarti in questo modo, non puoi uscirtene all’improvviso e decidere di rivolermi indietro.. Non puoi dirmi che mi ami e aspettarti che io cada ai tuoi piedi..non funziona così dannazione! Non ci siamo più solo io e te ormai.
Non puoi dirmi ADESSO quello che ho sempre voluto sentirmi dire da te.
Dovevi svegliarti prima. Sai per quanto tempo ho sognato che tu mi dicessi queste parole?
Ma adesso è diverso.. è troppo tardi. >> Urlò Federica, alzando il tono di voce e liberandosi dalla presa del Criss,che la guardava stupito,ma anche rapito.
La giovane ai suoi occhi era perfetta anche mentre stava urlando contro di lui,arrabbiata,
agitando le mani e diventando rossa per lo sforzo.

Come se fossero stati attirati  da qualcosa di oscuro, i Farren vennero in quel momento risucchiati all’interno di un fantasia mentale in perfetto stile Glee, ad entrambi venne in mente una canzone e mentre camminavano,cercando di tenersi lontani l’uno dall’altra e smettere di fissarsi,
cominciarono a canticchiarla scambiandosi solo veloci occhiate:
https://www.youtube.com/watch?v=1y6AUTzqZUU&feature=youtu.be
 
Siamo stati a letto tutto il giorno solo per passare il tempo
C'è qualcosa di sbagliato qui
Non si può negare
Uno di noi sta cambiando
O forse abbiamo appena smesso di cercare



Cominciò Darren, pensando  ai vari momenti passati insieme ,le colazioni , il sesso mattutino,le  andar insieme sul set, lo scherzare come fossero solo migliori amici,il prendersi in giro ,il cucinare insieme ,per poi ricordare quando Federica era partita dicendogli che non potevano stare insieme, ed avevo quello sguardo triste e ferito sul viso della giovane,. Non avrebbe mai voluto vederlo su quel viso che tanto amava. Non avrebbe mai voluto essere lui a ferirla così tanto.

Ed è troppo tardi bambina
Ora è troppo tardi
Anche se abbiamo davvero provato a farlo funzionare
Qualcosa dentro è morto
E non posso nascondere
E io non posso fingere”

Rispose risoluta ,avvilita e seria cantando Federica che continuò ripensando anch’ella ai bei momenti passati con il Criss a casa “loro” :
“ Era così facile vivere qui con te
Tu eri la luce e ventilato
E sapevo proprio cosa fare
Ora sembri così  infelice
E mi sento come un pazzo”



D:
“Ma è troppo tardi bambina
Ora è troppo tardi
Anche se c’ abbiamo davvero provato a farlo funzionare
Qualcosa dentro è morto
E non posso nascondere
E io non posso fingere”

F:
“ Ci sarà un tempo solo per me e per te
Ma noi non possiamo stare insieme
Non lo senti anche tu?
Comunque sono contento per quello che avevamo
E come una volta ti ho amato

Ed è troppo tardi bambino
Ora è troppo tardi
Anche se c’abbiamo davvero provato a farlo funzionare

Insieme:

Qualcosa dentro è morto
E non posso nascondere
E io non posso fingere
Troppo tardi, bambino, è troppo tardi
Tesoro, è troppo tardi

 
Tornati al mondo reale,dopo essersi inspiegabilmente avvicinati,  Darren chiese, angosciato e triste:
<< Quindi è così ? è finita sul serio? Ti sei arresa?  Credevo dicessi sempre che "Quando si trova la persona giusta, non ci si arrende mai". >>
<< Mi sono Arresa? Maybe..ma sei stato tu a farlo per primo!  … almeno IO ci ho provato..
c’ho creduto in noi..così tanto che mi ha quasi ucciso.
Dio solo sa quanto è stato triste e difficile,ma sono riuscita a rialzarmi e ad andare avanti e tu ora non puoi distruggere quello che sono riuscita a creare per risolvere i problemi che tu mi hai causato..
non ti permetterò di riportarmi all’inferno >> Rispose Federica, sicura e decisa..ma con la morte nel cuore.
 
< Io capisco che mi odi >> Sussurrò allora il giovane,cercando il contatto ma allo stesso tempo non volendolo.
<< Ah…magari potessi farlo… io non ti odio, Dare io ti a –  >> Cominciò la giovane fermando all’improvviso la sua risposta per poi riprendersi e aggiunse:
<< Non potrei mai odiarti ma non puoi chiedermi di tornare con te.. non ora! >>
<< Quindi magari tra qualche mese o anno..  >> Pensò ,dicendo ad alta voce il ragazzo,facendosi sentire anche da Fede ,che chiarì il suo discorso:
<< Non ti sto dicendo questo,non so cosa succederà più in là,potrei perdonarti,potrei amarti di nuovo..non so..non so cosa dirti ..certo è possibile,ma non voglio che tu ti faccia false speranze.
Se ti ricordi dicevo sempre:
“Se due persone sono destinate a stare insieme troveranno sempre il modo  di ritrovarsi”
 Quindi non resta che vedere come andrà..ma per adesso, ognuno per la sua strada! E ti prego sinceramente ti rispettare questa mia scelta… o sarò costretta a prendere provvedimenti. >>
<< Va bene.. farò come vuoi. …Allora… Amici? >> Commentò lui,sincero.
In fondo erano diventati amici prima di mettersi insieme..e lei non aveva negato di poter provare di novo dei sentimenti per lui,per quanto lui credeva non se ne fossero mai andati.
Forse sarebbe stato meglio non sperare..ma la speranza era l’unica cosa che le era rimasta.
<< Amici! >> Fu la risposta di lei, mentre metteva la sua mano in quella del moro.
In quell’istante un cellulare squillò e aveva la suoneria di “Amici mai” di Antonello Venditti…
il pezzo che faceva: “Amici mai,per chi si ama come noi”.
“ Manco a farlo apposta! “  pensò la giovane.
Si ricordarono della ragazzina che era con loro,che stava giocando poco distante da dov’erano,quando Gaia corse da Federica per abbracciarla. Capitava  spesso quel gesto..all’’improvviso la bimba veniva e abbracciava o dava baci o diceva parole dolci e carine ,non si comportava in questo modo solo con Fede (seppur la ragazza ricevesse più attenzioni,elogi e affetto, rispetto agli altri), ma anche con altri parenti..così, senza motivo..  Segno probabilmente,almeno secondo la Ippoliti,che la bimba avesse mancanze di affetto, vista la situazione familiare.
Poco dopo Darren e Federica,guardando l’orologio videro che erano quasi le 17 e 30 così si alzarono dalla panchina , Dare prese Gaia in braccio e i due si avviarono verso casa.
L’operazione doveva essere finita da un pezzo..ma li avrebbero chiamati in quel caso..
quindi cosa stava succedendo?
I Farren riportarono quindi Gaia a casa, non senza pianti….non ne voleva saperne di separarsi da loro,dagli zii,così li aveva definiti mentre parlava con sua mamma,  ma i due non potevano di certo portarsela dietro…
così le mentirono,dicendo che avrebbero passato il giorno dopo
 l’intera giornata insieme.
Arrivarono poco prima delle 18 in ospedale.
L’operazione fù più lunga del previsto: durò dalle 10.00 di mattina fino alle 18.00 della sera...
Quell’attesa per Ilaria, fù atroce. Nel mentre, Ilaria aveva avuto più crisi isteriche e crolli emotivi, ingestibili; insomma, la situazione si rivelò per tutti, molto più pesante del previsto..
Proprio quando la Sceneggiatrice, si era oramai sistemata sulle poltroncine, sembrando di essere crollata momentaneamente, tra le braccia di un Morfeo passeggero, con la testa che, guarda caso, si inchinò e poggiò sulla spalle della Rivera che le si trovava proprio seduta accanto, immobile come una statua, (avendo paura che se anche si fosse spostata leggermente, l’avrebbe svegliata), ecco che il Primario fece la sua comparsa.
 << ...Com’è andata? >> Domandò istintivamente una Sarfati, abbastanza provata, che attirò l’attenzione di tutti, essendo la prima ad essersi accorta dell’uomo.
Ilaria sobbalzò, come se avesse lasciato accesi tutti gli altri sensi, come un antifurto. Notò velocemente di essersi “accoccolata” alla Latina dei suoi sogni, con cui si scambiò uno sguardo fugace ed imbarazzato...
 << Come sta? >> Fece successivamente Federica, visibilmente preoccupata, facendo riscuotere le Gagliera.
<< Ce l’ha fatta? >> Chiese poi, anche una Naya, palesemente agitata; si era ripromessa che se avessero ricevuto una risposta negativa, sarebbe stata pronta a stordire e legare la sua ex...per il suo bene.
<< Allora? >> Proferirono curiosi ed irritati i Davirren, seguiti da una Dianna che, trovandosi assalita da tutto quel timore improvviso, era rimasta in silenzio a fissare quella figura estranea davanti a loro.
<< Sta bene! >> Rispose direttamente l’uomo, godendosi le varie espressioni e reazioni rilassate e serene, di ognuno:
<< Grazie a Dio! >> Esclamò la Agron, tornando a respirare e sorridendo contenta, cercando gli sguardi dei suoi amici. << ...Sia ringraziato il cielo! >> Commentò anche Lea, saltellando e piangendo di gioia, abbracciando tutti, uno ad uno.
<< Poteva lasciarsi in Suspance ancora un po’... >> Replicò infastidita Carlotta, mostrandosi l’asociale del gruppo.
 << L’avevo detto io! Be positive! >> Esordì simpaticamente Fede, portandosi entrambe le mani al petto. Solo una persona non aprì bocca e quella persona era proprio Ilaria... Si era lasciata trasportare talmente dalla felicità che spontaneamente si catapultò addosso a Naya, che prontamente la prese al volo, in braccio e la fece volteggiare in aria...
<< Visto piccola? E’ tutto finito!! >> Sussurrò a quel punto la latina alla sceneggiatrice, usando un tono caldo ed amorevole, mentre le accarezzava con delicatezza i capelli e la schiena.
<< ...Ma devo essere sincero: durante l’operazione ci sono state delle complicazioni, ecco perché ci è voluto più tempo... Abbiamo trovato altre cellule tumorali, che si erano sparse anche fino allo stomaco e siamo dovuti andare più piano e cambiare il programma di esecuzione, ma alla fine,tutto è andato per il meglio>> Riprese la parola il Primario, spiegando più dettagliatamente a cosa erano andati incontro.
<< E’ sveglia? Devo assolutamente vederla! La prego... >> Disse la Gagliardi, risoluta, quasi come fosse un ordine, dopo essersi naturalmente ricomposta da quell’attimo di pazzia, dedicato ai festeggiamenti... L’uomo ci pensò su e poi l’acconsentì.
<< Controllate per verificare! >> Se ne uscì con ironia il Primario, per poi tornare serio e professionale e aggiungere:
<< Ma mi raccomando: sapete le regole. >>
 Ridacchiarono alla sua battuta ed entrarono da Cinzia, uno dietro l’altro.
 
<< Wow, quanti siete! >>  Esclamò Cinzia, vedendo entrare quella mandria di ragazze e di ragazzi.

<< Tutti per te! >> Rispose Carlotta, sorridendole e facendole l’occhiolino.

<< Una bella donna come lei, è normale che abbia milioni di ammiratori ed ammiratrici segreti! >> Azzardò inaspettatamente Naya, complimentandosi esplicitamente dal profondo del suo cuore.

Gli altri la adocchiarono, chi male, chi bene e chi con sguardi confusi, ma lei era davvero emozionata,
doveva ammetterlo almeno a se stessa; quella che aveva lì davanti, era una donna che valeva oro,
e sarebbe stata addirittura sua suocera, se solo le cose fossero andate diversamente...se solo avesse scelto di comportarsi diversamente... ed ora ne aveva avuta la conferma: Ilaria aveva ripreso da lei.

<< Oh, ma che gentile, grazie! Tu devi essere Naya Rivera, giusto? >>  Ringraziò Cinzia,
chiedendo poi conferma, anche se ne era quasi più che sicura.

<< Mi ha riconosciuta... Sono molto lieta di conoscerla! >> Fece la latina, avvicinandosi al lettino,
porgendole la mano come gesto di presentazione.

<< Il piacere è tutto mio! >> Ribattè Cinzia, sorridendole gentilmente,  usando un tono tra il malizioso
e quello di chi la sapeva lunga, non perdendo tempo a studiarsi i suoi atteggiamenti e i comportamenti conseguitivi della figlia e della pseuda fidanzata.

<< Come potevo non farlo? Sei sempre stata l’oggetto del desiderio di mia figlia... >>  Commentò nuovamente Cinzia, lanciando quella frecciatina inaspettata e gratuita, che fece tentennare tutti i presenti.
Ilaria capì subito il “piano” della madre, ma si sentì troppo imbarazzata per replicare;
Naya invece, di rimando si voltò a guardare Carlotta, con aria di sfida, notando che l’altra già la stava osservando con uno sguardo omicida e la cosa la fece godere come non mai, mentre le Achele si adocchiarono fra di loro, come anche i Farren con Davide.
<< Tutto è bene quel che finisce bene! >> Esclamò improvvisamente Lea, uscendosene dal niente,
con l’intento di far alleggerire quella lieve tensione che si era appena creata.
<<  Avevate dubbi? L’avevo detto ..no? >>  Disse Federica,facendo l’occhietto alla madre della Gagliardi che guardandola le fece un sorriso. Le due si erano capite.

<< ...Sei ancora più bella mami, lo sai!? >> Disse Ilaria, accarezzando la guancia della madre con tenerezza.

<< Se, come il didietro di una padella! >> Ribattè la donna, simpaticamente, facendo ridacchiare il gruppetto.

<< Come si sente? >> Domandò Naya, catturando ancora una volta, l’attenzione di Cinzia su di lei,
che la squadrò da capo a piedi, cercando di captare ogni tipo di sfumatura leggibile: ogni indizio le faceva comodo, come da bagaglio, per assemblare i pezzi sfusi del puzzle “Gagliera”.

<< Un poco stordita ma...meglio... Mi sento più leggera di prima... >> Rispose la donna,
spostando lo sguardo su tutti quanti.

<< Alla fine ti hanno tolto un gran peso...  >>  Fece notare Dianna, entrando le discorso.
<<...ci hai fatto prendere un colpo. >> Continuò Carlotta, mostrandosi “attaccata” a Cinzia,
provando a far rodere il fegato alla Rivera, che accorgendosene, scosse negativamente la testa,
sorridendo divertita.
<< Ilaria ha passato la notte in bianco... >> Aggiunse sempre Carlotta, aprendo definitivamente il fuoco.
<< Beh, non sarebbe la prima! >> Ribattè a quel punto Naya, ricevendo un sopracciglio alzato da parte di Cinzia, che più passavano i minuti, più voleva sapere di più.

<< Ehm...intendo che da quando ha ricevuto questa notizia, non ha riposato molto... >> Spiegò l’attrice,
arrossendo lievemente, ma alzando le spalle come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
<< Immagino... >> Sussurrò Cinzia, non essendosi persa neanche solo un istante, lo scambio di sfide tra la mora e la sua “nuora”.

<< Andrea? Con chi l’avete lasciato? >> Chiese poi, sempre la donna, in un secondo momento.

<< Zia Rossana... >> Si sbrigò a rispondere la Gagliardi, cominciandosi a vergognare per quelle scene
a cui stavano dando vita.
<< Perfetto! Insomma ciurma...come vi trovate a girare con mia figlia? >> Domandò Cinzia,
prendendola tranquillamente alla larga, ma dentro di sé le si era appena accesa “la lampadina”.

<< E’adorabile! >> Esclamò per prima Lea, tutta contenta.
<< Ci fa ridere! >> Commentò poi, Dianna, facendole la linguaccia all’amica messa in discussione,
che finse di rimanere offesa.

<< ...Io però, all’inizio ne avevo paura! Oddio pure adesso non è che- >> Proferì Darren, aprendo per la prima volta bocca da quando erano entrati, avendo timore della giovane anche in quell’istante.

<< Dai sei il solito esagerato... >> Borbottò subito dopo Federica, adocchiandolo di sfuggita ,dandogli poi una gomitata ,mentre l’altro rispose serio e un po’ intimorito ripensando a qualche tempo prima:
<< Perché non ti ho raccontato le minacce! >>

<< Bhè Facevi e fai bene ad averne paura! >> Ribattè Davide, che fulminò per un attimo i Farren che erano accanto a lui.
“Ma sempre vicini dovevano quei 2 capitare quando erano presenti tutti e tre?!”  Pensò il giovane.

<< EHI! Non sono mica un mostro, uffa... >> Fece Ilaria, mettendo realmente il muso stavolta.

Cinzia ridacchiò a quella scena; erano carinissimi insieme, erano una bella squadra, pensò,
peccato che i vari scambi di coppia, avevano rovinato una possibile unione…ma forse c’era tempo per rimediare..visti i vari sguardi fra le 2 coppie scoppiate.

<< ...E tu Naya? >> Chiese nuovamente la donna, incrociando gli occhi della latina, che si immobilizzò inizialmente, intuendo che c’era qualcosa sotto...non poteva essere un semplice caso che la madre di Ila
le stava facendo tutte quelle domande e le buttava lì frecciatine ogni volta che poteva...per non parlare poi,
degli sguardi che le lanciava... ne era quasi più che sicura: glielo stava facendo apposta e non era una sua impressione, non era una teoria infondata.
<< C-come scusi? >> Biascicò puntualmente la mora, sperando di guadagnare tempo per trovare una frase con cui non poteva rigirarsi la frittata a sua favore, ma la donna la intimò a rispondere, così Naya rispose sinceramente:
<< Oh...ehm... bene, è molto brava e...si vede quanto...amore e quanto passione ci metta... >>

“Cavolo, solo a me questa frase mi suona ambigua?!”
<< Interessante... Scommetto che ne sei molto presa, vero Tesoro? >> Contrattaccò ancora Cinzia,
spostando l’attenzione sulla figlia, che oramai era diventata bordeaux.
Naya guardò Ila e ne vide palesemente il disagio. Poverina.
Non sapendo quindi, come fermare quell’ascesa di figure di merda, Ilaria decise che era arrivato il momento di parlare da sola con sua mamma, così chiese se gentilmente i ragazzi le avrebbero potuto lasciare alcuni minuti di Privacy...

 << Naturalmente! Forza, sgombriamo la stanza! Siamo veramente troppi, mi manca l’ossigeno! >> Se ne uscì Dianna, capendo il vero motivo e le intenzioni della Gagliardi, appoggiandola, come sempre,
spingendo ogni singolo membro, fuori da lì, prima di scambiarsi uno sguardo “accusatore” con la Rivera,
che istintivamente, si voltò un ultima volta verso la Sceneggiatrice, con due occhioni da cucciola bastonata,
come se volesse scusarsi, e poi uscire anche lei, lasciando che la Agron chiudesse la porta alle loro spalle.



<< Mamma che stavi cercando di fare? >> Andrò dritta al sodo, la giovane, poggiando con forza le mani al poggiapiedi della brandina, fissando negli occhi la donna adulta, che continuava a sorriderle senza aprire bocca.

<< Mi dici perché mi guardi così?! Che hai? >> Domandò di nuovo, Ila, esausta.

<< Ti piace ancora! >> Esordì, Cinzia, con schiettezza.

<< Chi? Carlotta? Ovvio, è la mia... >> Tentò di dire Ilaria, ingenuamente, ma venne interrotta dalla madre,
che convinta esclamò:

<< La latina! >>

<< COSA???? >> Urlò incredula la Gagliardi, spiccando gli occhi fuori dalle orbite e la mascella a terra.

<< Bella di mamma, ti conosco probabilmente meglio di chiunque altro, meglio di te stessa sicuramente e certe cose riesco a capirle ancora, nonostante l’età... >> Iniziò Cinzia, sorridendole affettuosamente.
<< ...Dici? >> Chiese conferma Ila, insicura, sentendo una strana sensazione farsi largo in lei...
L’insicurezza che aveva assimilato negli anni, se la sarebbe portata fino alla tomba.

<< Si, dico! E piaci anche a lei... >> Continuò la mamma, sottolineando che la cosa non era a senso unico.
<< No, non è vero...ne dubito... >> Ribattè la ragazza, mostrando un sorriso malinconico e nostalgico.

<< Ti sbagli! E’ evidente, davvero! >> Replicò insistentemente la donna adulta, cambiando tono di voce,
cominciando ad usare uno più fermo e risoluto, invece che delicato e accondiscendente.

<< Sicura? >> Si riscosse Ilaria, mordendosi il labbro inferiore, nervosamente.
Qualcosa le si stava smuovendo...ma...cosa?

<< Te lo giuro...E non te lo sto dicendo perché sono di parte...se non lo avessi creduto non te lo avrei detto. >> Ribadì Cinzia, guadagnandosi un cenno positivo della figlia, che abbassò lo sguardo ed annuì dispiaciuta.
<< Puoi dirmi adesso, per favore, cosa è accaduto fra voi? Magari facendomi il riassunto. >> Fece la donna,
determinata fino alla fine, di sapere come erano andati precisamente i fatti.
Ilaria però, fu presa alla sprovvista e tentennò...non fu facile per lei decidere da dove partire e come...
In quel modo “dettagliato” non ne parlava da...tanto...
La cosa complicata era anche ricordare cosa le avesse raccontato o meno.

<< ...Noi stavamo insieme... >> Disse scontatamente, senza però, troppi giri di parole.
Il problema era che iniziò a sentirsi in imbarazzo, ma non per lei stessa, oramai era dichiarata in famiglia,
lo aveva confessato a parenti e amici, solo che...da sempre aveva avuto l’ansia di scombussolare la madre con quelle “conversazioni”; si vergognava persino di usare i pronomi femminili durante un semplicissimo discorso...
<< Maddai?!?! Non si era capito! >> La prese in giro Cinzia, con sarcasmo.

<< Scema >> La schernì Ila, in risposta, roteando gli occhi al cielo, controllandosi intorno.

<< Continua... >> Sussurrò la madre, tornando seria.

<< ...Scattò qualcosa tra di noi... nacque tutto fin da subito; io l’avevo paragonato al cosiddetto
“colpo di fulmine” ... >> Continuò Ila, abbozzando un sorriso vero e una risatina isterica, lasciandosi andare al ricordo...
<< ...da quando ho messo piede sul set il primo giorno, ho sentito che la mia vita sarebbe stata sconvolta... ed infatti da quel momento, con Nay ci furono alti e bassi... poi per un periodo fin troppo breve,
fu come essere il protagonista di una favola, ma questa è la vita reale...mi è bastato  metabolizzare e puff..
Mi ha lasciata... >> Ilaria capì che in un certo senso, era come se lei fosse rimasta ancora rinchiusa in quel lasso temporale...ed una parte di sé ci sarebbe rimasta per sempre.
Impossibile tentare di dimenticare o fingere; era solamente peggio, perché in quel modo avrebbe vissuto nell’ombra, senza una parte di lei.

<< LEI ha lasciato TE? >> Chiese Cinzia sconvolta a quel punto.

Davvero Naya aveva lasciato Ilaria? Così senza un motivo plausibile?
Non le sembrava un tipo che mollava inutilmente una persona, a meno che, non le importava nulla...
E Cinzia SAPEVA.Cinzia, AVEVA VISTO.

<< ...Perché? Da quello che mi raccontasti all’epoca, quelle poche cose almeno, lei ti dimostrò più e più volte
di amarti... Non ne...capisco il senso... >> Sottolineò irritata e confusa.

<< Neanch’io...  >> Soffiò Ilaria, flebilmente, sconsolata.

<< SE tu le fossi indifferente NON ti guarderebbe come se ti si volesse divorare da un momento all’altro! >> La donna diede voce ai suoi pensieri, senza farsi problemi.
Ilaria quasi si strozzò con la sua saliva sentendo quell’uscita della madre, oltre all’avvampare completamente, in un nano secondo.
Non era abituata a quei sproloqui della donna, che era da sempre stata molto riservata e di poche parole.

<< ...N-non me l’ha mai detto esplicitamente, o meglio...mi ha lasciata perché un paparazzo ci beccò a
San Valentino, fotografandoci e vendendo la notizia a vari giornali di Gossip e lei...mi mandò un semplice messaggio telefonico e...venne anche all’aeroporto, ma...ritornai in Italia... poi il resto lo conosci già. >> Concluse la giovane sospirando, mandando giù, per l’ennesima volta, quel boccone amaro...

<< Hai mai cercato di...andare oltre alle apparenze? >>Esordì Cinzia, corrucciando la fronte ed assumendo uno sguardo...diverso da quelli esposti precedentemente.

<< Che intendi? >> Fece Ilaria, turbata.

<< L’ho odiata perché ti ha fatto soffrire; sapevo che ti eri ridotta in quelle condizioni a causa sua,
ma non ero ancora a conoscenza delle motivazioni...ora però si, e posso dirti con certezza che credo ci sia qualcosa di più grande in gioco. >> Spiegò l’adulta, cercando di dare forma a tutto questo.

<< Potresti essere poco poco più chiara, mà? >> Chiese la Gagliardi, andando totalmente nel pallone.
<< Svegliati Ilà... Se ti sta ancora così sotto, e fidati che glielo si legge in faccia che prova qualcosa per te, nonostante Carlotta e nonostante il tempo che è passato... >>
<< Ha.un.uomo. >> Proferì improvvisamente, la sceneggiatrice, scandendo bene le 3 parole:
parola per parola.

<< ...E nonostante quest’uomo...vuol dire che sotto, c’è     qualcosa che ovviamente non sai! >> Aggiunse Cinzia, cercando di essere il più sintetica ed elementare possibile.

<< Cosa? E perché non me ne avrebbe parlato invece di mollandomi dall’oggi al domani? >> Domandò alterandosi Ilaria, sentendo in sé, riaccendersi una piccolissima possibilità per le Gagliera.

<< Questo non lo devi chiedere a me...ma a lei! >> Rispose semplicemente la madre,
abbozzandole un sorriso speranzoso.
<< Ma... non posso... >> Si buttò giù, la giovane.
<< Perché? >> Le chiese la donna, sconcertata.
<< ...Ho paura di...di stare di nuovo male... >> Soffiò la Gagliardi in quel momento, mettendo a nudo
la sua parte più sensibile e debole.

<< ...Con Carlotta ti senti bene, invece? >> Replicò convinta, Cinzia, sapendo già la risposta, che come prediletto, non arrivò, ma le bastò osservare il volto della figlia per dedurre cosa stava pensando.

<< Ecco qui: ti sei risposta. >> Precisò poi, sogghignando vincente.

<< Quindi che dovrei fare? >> Cercò ancora aiuto, la più piccola, cominciando a sudare leggermente
per l’emozione e l’ansia riversati in quell’argomento...intenso.

<< Scava dentro di te... TU sai chi vuoi realmente... >> Fece tranquilla, Cinzia, pensando però nel frattempo:

“E anche tutti quelli che ti vogliono realmente bene e ti hanno imparato a conoscere”

Ilaria annuì incerta su quella frase della madre, ma sapeva avesse ragione, solo che...l’amore che provava
per Naya, la rendeva una vegetale nei suoi confronti...soprattutto dopo i loro “tiri e molla”.
<< Grazie Mamma! >> Terminarono così quel confronto familiare, con uno scambio di baci e abbracci calorosi, in cui la donna, rivelò che le era mancato abbracciarla così e farsi abbracciare.

Ila ne rimase compiaciuta e contenta.
Era proprio vero: “E’ quando stai per perdere una cosa, o l’hai già persa, che ne capisci il valore”
<< Dovere! >> Esclamò Cinzia, con una sgrullata di spalle.

E proprio mentre la Gagliardi si avviò verso la porta della stanza per uscire e raggiungere gli amici,
ecco che la madre aggiunse:
<< Ah e...se dovesse azzardassi a fare una cosa del genere... ci metto poco a salire sul primo aereo per NY e prenderla a pizze a due a due finchè non diventano dispari... >>

<< Ricevuto il concetto! >> 

Quel discorso aveva una logica, ci stava tutto, ma le aveva messo in testa altri grilli e punti interrogativi
a cui prima non aveva neanche minimamente pensato...ma se ci avesse preso in pieno?!
Le carte in tavola sarebbero cambiate, e ad Ilaria, non rimaneva che prepararsi a nuove scoperte
e nuovi drammi da affrontare.

Visto l’orario i ragazzi verso le 7,dopo aver tenuto compagnia a Cinzia,che era molto stanca  e provata per l’operazione,decisero di tornare a casa Gagliardi e mangiare qualcosa tutti insieme ,anche per festeggiare la buona notizia dello scampato pericolo della signora Gagliardi.
Dopo aver cucinato, mangiato e bevuto e fatto quattro chiacchiere, verso l’una il gruppetto si separò.
I Leicarren tornarono a dormire a  casa Ippoliti e Davide tornò a casa sua.
 
<< Allora com’è andata? Aspettavo una chiamata.. >> Fece la madre della più giovane,seria, appena il trio rientrò.
<< T’ho mandato un sms verso l’ora di cena..no?
E poi lo sai che in ospedale non prende bene il cellulare! >> Rispose stanca , la ragazza desiderosa solo di mettersi a letto.
<< Bhè..l’importante è che or a Cinzia sta bene >> Esclamò la signora,facendo poi un cenno di saluto e buonanotte ai Learren.
 
<< True >>  Commentò la ragazza, seguendo poi il Criss e la Michele in camera e andare a dormire.
 
Il mattino seguente,verso le 10, dopo aver ricevuto una chiamata dai Rib , i Learren ma anche le Rivergronchele decisero di ripartire..in fondo ora le cose erano apposto e forse  c’era più bisogno di loro sul set. Avevano perso un po’ di giorni di riprese e dovevano in qualche modo riparare. E poi potevano partire tranquillamente. ..le ragazze se la sarebbero cavata anche senza di loro.
Le Fedila erano le uniche non contente e un po’ tristi di questa partenza improvvisa, poiché i due cugini non vedevano l’ora che la ciurma ripartisse ,soprattutto i Crissvera, per avere un po’ di tempo da soli con le loro compagne.
Dopo pranzo le due ragazze accompagnarono il gruppetto in aeroporto per salutarli per bene.
Si sarebbero rivisti solo qualche giorno dopo,visto che le due volevano rimanere in città per stare vicino a Cinzia ed occuparsi di Andrea , della casa e delle altre cose.
Tutto doveva tornare alla normalità..o almeno ad una parvenza di normalità.
Arrivati all’aeroporto ;Lea ,aggrappata alla Agron, cominciò a piangere,poichè era molto triste e non voleva separarsi dalle sue 2 amiche,da poco ritrovate, le quali le dissero che a breve sarebbero tornate quindi non c’era nulla su cui piangere. Si sarebbero sentite per telefono durante quei giorni d’assenza.
<< It’s time!! >> Commentarono in contemporanea Lea e Fede.
Quanto odiavano doversi salutare.
Le Diaria e ovviamente  le Leica furono le prime ad abbracciarsi. Poi toccò a fede e Dianna e Lea e Ilaria,la quale fece poi un cenno a Darren mentre Naya e Fede ,stramante si abbracciarono..
Nessuno sapeva ancora della loro “tregua e quasi amicizia” che avevano concordato qualche giorno prima,quindi sembrò strano a tutti il loro abbraccio.
Poi vennero i saluti,forse più difficili.
 
<< Ti aspetto a casa...  >> Fece improvvisamente Naya ,avvicina dosi alla sua ex .
<<  ....Ho sempre voluto sentirtelo dire... >> Rispose a bassa voce la più piccola, ridacchiando nervosamente.
<< ...Credo che poi mi dovrai raccontare com'è andata con tua madre... >> Commentò la latina abbracciando la ragazza,guardandola dolcemente.
<< Si, credo proprio che poi dovremmo parlarne...  >> Fece la giovane,sciolto l’abbraccio guardando la Rivera,con affetto misto a qualcos altro.
 
Poco dopo…
 
<< CI vediamo sabato >> Fece fede abbracciando ,improvvisamente ,molto stretto Darren,quasi non volesse lasciarlo andare.
 << Conterò i giorni >> Rispose lui,guardandola negli occhi intensamente,sussurrandole nell’orecchio,provocandole dei brividi.
“Ma quali amici? “ pensarono nel frattempo tutti gli altri che stavano assistendo alla scena farren.
Qualche minuto dopo il volo venne chiamato e dopo vari abbracci il gruppo si separò e gli attori si diressero a fare il check in per poi prendere l’aereo.
Uscite dall’aeroporto le fedila camminavano silenziosamente,guardando il velivolo allonatanarsi.
<< Mi mancheranno..pure se è solo  per pochi giorni >> Esclamò borbottando  la più piccola,facendo girare l’amica ,che era dall’altro lato dell’auto e stava per salire in macchina.
<<  A chi lo dici Soulmate ! >> Fu il commento della Ippoliti,mentre richiudeva lo sportello  e metteva in moto, per tornare nel loro paese,prendere i loro compagni e poi andare all’ospedale da Cinzia.
Ilaria accese come al solito la Radio e partì una canzone a loro nota “We are young” ,cover fatta in Glee e presero a cantare,dedicandola ai loro amici che erano da poco ripartiti.  
  
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