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Autore: Jo The Strange    27/02/2015    2 recensioni
Davide è un ragazzo con un grave problema al cuore: da tempo oramai è in ospedale, aspettando di guarire, ma i dolori, le angosce e i problemi sono sempre tanti... ma Davide ha un angelo che lo protegge: Cleo la sua ragazza. Insieme a lei e ai suoi nuovi amici, i Braccialetti Rossi, riuscirà a trovare la vera felicità anche in un ospedale? Per Davide le sorprese sono dietro l'angolo...
Spero di avervi incuriositi!!
Genere: Drammatico, Malinconico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Davide, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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~~Ciao a tutti! Ecco qui il secondo capitolo, anche se devo dire che mi è dispiaciuto vedere così tante visite e una sola recensione… Per me il vostro parere è molto importante, perché mi permette di capire se continuare a pubblicare o meno. Ma non voglio di certo lamentarmi, perché come ho detto ci sono state molte visite, quindi ne approfitto per ringraziare questi “silenziosi”. Un bacio!


Cleo era in ansia: aveva una strana sensazione addosso per l’appuntamento con Davide.
-Mamma io vado! Tornerò verso mezzanotte se non più tardi quindi non aspettarmi!- gridò la ragazza dal fondo delle scale. Le giunse come conferma che sua madre aveva sentito solamente un mugolio però le bastava. Cleo si infilò la felpa chiuse la porta di casa e si incamminò verso l’ospedale.
Gia l’ospedale…. Perché tra tutti i ragazzi del mondo proprio il suo doveva essere rinchiuso la dentro? Aveva sempre saputo di non essere una ragazza fortunata ma il fatto  che Davide fosse li non le piaceva… avrebbe tanto voluto poter tornare a uscire insieme, a guardare le stelle al parco, a mangiare gelati dopo la scuola… ormai era già un mese che Davide era in ospedale.
Mentre camminava cercò di scacciare questi pensieri negativi e di pensare piuttosto a quella sera…
“Chissà come saranno gli amici di Davide? Saranno più grandi o più piccoli? Solo maschi? Mmm non saprei…” Cleo aveva la testa piena di mille domande, ma che in fondo avrebbero trovato una risposta molto presto.
La ragazza percorse ancora altre due vie andando dritto, poi curvò a sinistra poi a destra e infine andò ancora dritto per poi ritrovarsi davanti all’entrata principale dell’ospedale.
Appena entrata si diresse subito verso l’ala nord dell’ospedale dove era ricoverato Davide. Superò diversi corridoi e quando ormai era giunta a destinazione sentì una voce alle spalle: -Dove pensi di andare signorina?-
Una donnina non troppo alta con i capelli castani e chi occhi gelidi la squadrò da capo a piedi.
-Co- come?- balbettò Cleo arrossendo.
-Cosa ci fai a quest’ora nel reparto maschile? Io sono la dottoressa Lisandri e a meno che tu non abbia un’ottima spiegazione per la tua inopportuna presenza qui credo che sarò costretta a mandarti via- Disse pacatamente la donna. Aveva uno sguardo freddo e un modo di fare molto distaccato ma in fondo in fondo Cleo immaginava che ci potesse essere del tenero in lei, altrimenti non avrebbe scelto di lavorare in un ospedale…
-Beh, ecco… insomma io….- Cleo sapeva che stava assumendo un colorito di viso tendente al rosso  acceso quindi era nel panico più totale
“Oh mamma…. E ora cosa faccio??? Questa mi sbatterà fuori a momenti”
Poi ad un tratto si sentì una voce fuori campo: -Dottoressa! La prego la lasci entrare è venuta qui per me-
Cleo si voltò e vide Davide sbucare dalla porta della sua camera. –Ah si? E cosa sarebbe venuta fare qui  una ragazzina alle 9 di sera?-
Cleo strabuzzò gli occhi perché non aveva la minima idea di cosa dire…
-E’ venuta a portarmi i compiti…. Sa ultimamente il mio amico Mirko non è riuscito a venire spesso perché non si sentiva molto bene e allora ci ha pensato lei- Davide era riuscito a dire tutto in maniera tranquilla e rilassata senza far sembrare che fosse tutto falso, infatti la Lisandri dopo aver avvertito Davide che prima delle dieci la voleva fuori di lì li lasciò andare.
-Credo che dovresti fare l’attore- sorrise Cleo a Davide mentre si sedeva sul lettino e stampava un bacio al ragazzo.
-Me la sono cavata dai…. Sei emozionata?- chiese Davide
-un po’….- Diciamo che Cleo si sentiva iper emozionata ma non voleva fare la figura dell’immatura
-Ma devo andarmene davvero prima delle dieci?- chiese un po’ rattristata
-Ma va!! Puoi stare qui quanto vuoi. La Lisandri dice sempre così ma alla fine non controlla mai il corridoio. Ogni volta che i ragazzi vengono qui non se ne vanno mai prima delle due. – Spiegò Davide ridendo.
I due ragazzi rimasero a chiacchierare ancora per un po’ quando ad un tratto sentirono qualcuno bussare alla porta: in pochi secondi entrarono quattro ragazzi.
-Finalmente ce l’avete fatta! E’ mezz’ora che vi aspettiamo!- Sbuffò Davide in un mezzo sorriso.
-Allora Cleo, finalmente conoscerai i Braccialetti Rossi. Loro sono Leo, Vale, Cris e Toni. Nel letto in fondo alla stanza c’è Rocco- Davide li indicò uno per uno poi guardò i suoi amici per presentare Cleo.
-Ragazzi lei invece è Cleo ed è…. La mia ragazza- Cleo li salutò con la mano e con un ampio sorriso poi tutti insieme i ragazzi si avvicinarono.
-Cazzo ragazzi! Se anche Davide è riuscito a trovare la ragazza allora c’è speranza per tutti!!- disse Leo. Ci fu una fragorosa risata da parte di tutti poi continuò: -Piacere. Io sono il Leader qui, insomma sono quello che sta qui da più tempo. Guarda come sono ridotto- Cleo notò che non aveva i capelli… e neppure una gamba… doveva avere un tumore, se non di più.
-Piacere! Io sono il Vice Leader, perché Leo non è abbastanza sveglio e quindi serve qualcuno che lo appoggi e lo aiuti, dico bene vecchio mio??- Cleo sorrise e notò che anche Vale non aveva una gamba ne i capelli…
-Io invece sono la ragazza! Lo so, non è un appellativo molto fantasioso però che ci posso fare… ahahaha sono felice di poterti incontrare perché dopo un po’ inizia a mancarti una presenza femminile- Cleo squadrò Cris: era davvero bellissima ma era molto, forse troppo magra… pensò che forse era quello il motivo per cui era lì.
-E adesso rullo di tamburi perché arriva il furbo!!! Tanto piacere!- Cleo notò che Toni doveva avere avuto un  incidente perché aveva un braccio e una gamba ingessati…
-E Rocco? Che ruolo ha?- chiese Cleo
-Beh Rocco è l’imprescindibile- disse Leo
-L’imprescindibile?-
-Esatto, senza di lui il gruppo non sarebbe lo stesso. E tu non ci crederai mai, ma Toni riesce a parlare con Rocco—spiegò Davide
-Scherzi??- Cleo strabuzzò gli occhi…. In fondo era impossibile
-No è la verità… è per questo che mi hanno eletto il furbo! Guarda!- disse Toni.
Il ragazzo si avvicinò al letto di Rocco porgendo l’orecchio verso il volto del bimbo.
-Rocco dice che è contento di fare la tua conoscenza e che sei davvero carina!- disse Toni con un largo sorriso.
-Cleo alzò un sopracciglio con aria scettica… per quanto ne sapeva Toni poteva essersi inventato tutto al momento.
Insomma… è piuttosto assurdo che un bambino in coma riesca a comunicare con altre persone sveglie….
Toni notò lo sguardo scettico di Cleo e decise di dargli una prova inconfutabile del fatto che poteva parlare con Rocco.
-Rocco dice anche che giovedì mattina sei passata qui prima di andare a scuola… e che sei scoppiata in lacrime perché non sapevi cosa fare per confortare Davide… -
Cleo rimase allibita… come accidenti aveva fatto?!?
-E’ vero… accidenti… non avrei mai creduto ad una storia simile eppure…- Cleo si portò una mano alla testa che oramai era nel totale pallone.
-E’ tutto ok. Ehi ragazzi che ne dite di divertirci ora?- disse Davide cingendo le spalle a Cleo con un braccio
-Siiii!- gridarono in coro i ragazzi per poi iniziare finalmente la serata
Le ore passarono in un battibaleno per i ragazzi che si stavano divertendo, ma ben presto arrivò la mezzanotte…
-Credo che sia ora di andare, anche perché domani ho la risonanza alle 7 e dubito che riuscirò a svegliarmi in  tempo…- disse Leo con uno sbadiglio
Gli altri accordarono che si stava facendo davvero tardi e con un saluto ritornarono nelle loro rispettive camere.
-Credo che sia ora di andare anche per me….- disse Cleo alzandosi dal lettino e tirando fuori la felpa dalla borsa.
-Gia… hey ti è piaciuta la serata?- chiese Davide alzandosi anche lui dal lettino
-E’ stato fantastico! I tuoi amici sono meravigliosi. Ci credo che dopo tutto non ti annoi! – disse Cleo iniziando a ridere.
Poi sentì che Davide le aveva preso le mani tra le sue… era proprio in quei momenti che Cleo era fermamente convinta che sotto la maschera da duro e da stronzo che Davide indossava a scuola ci fosse un animo tenero e gentile.
D’istinto allora, Cleo si alzò sulle punte dei piedi e cingendo il collo di Davide con le braccia lo baciò appassionatamente sulle labbra. La ragazza chiuse gli occhi sapendo che in quel momento si trovava in paradiso

 

   
 
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