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Autore: Booksavemylife    27/02/2015    1 recensioni
Zayn Malik è un ragazzo timido che insegue il suo sogno, ovvero quello di cantare su un palco davanti a milioni di persone.
C'è solo un problema: il ballo!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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And I'm thinking 'bout how people fall in love in mysterious ways
Maybe just the touch of a hand
Well, me—I fall in love with you every single day

And I just wanna tell you I am


Brian mi guardava spazientito e batteva il piede sul pavimento mettendomi ansia.

"Cosa vuol dire che non balli?" Domandò corrugando la fronte mentre mi squadrava dalla testa ai piedi.

"Non ballo." Dissi scuotendo la testa lateralmente come per dire no. Brian si portò le mani sul viso, quel gesto mi fece sorridere perché era al quanto buffo. Lui mi ordinò di ballare aggiungendo che se non l'avessi fatto sarei stato eliminato. Persi un battito. Non potevo farmi eliminare. Ero sulla strada per realizzare il mio sogno e non potevo buttare tutto all'aria così. Però non riuscivo a muovermi ero come paralizzato dalla paura, si dalla paura di sbagliare i passi e sembrare un idiota, perché c'era questo rischio. C'era un brusio di fondo e delle persone correvano da una parte all'altra del palco. Brian stava parlando con una ragazza bassina, probabilmente era una dello staff. Approfittai della confusione per andare nel backstage e rilassarmi o almeno a provarci. Dopo un paio di minuti mi raggiunse Simon leggermente affannato. Lo guardai avvicinarsi alla sedia di plastica nera su cui ero seduto.

"Ti stavamo cercando ovunque!" Esclamò allargando le braccia per poi sedersi accanto me. Mi poggiò una mano sulla spalla e cercò di convincermi a tornare sul palco, ma era più forte di me. Mi sudavano terribilmente le mani a causa dell'agitazione e il mio battito cardiaco aumentò. Le parole di Simon servirono solo ad agitarmi di più, cercava di farmi capire l'importanza della cosa: o ballavo o venivo eliminato.

"Tra dieci minuti devi essere sul palco o verrai eliminato." Disse in fine con un tono di voce piatto, forse c'era una punta di speranza, ma non molta. Andò via lasciandomi più disperato di prima. Mi coprii il viso con le mani e cercai di rimettere in ordine i miei pensieri perché con questo caos non avrei risolto nulla.

All'improvviso sentii dei passi e mi sentii mancare. Non potevano già esser passati dieci minuti, o forse si? Alzai la testa di scatto. Era solo una ragazza, non erano né Simon né Brian. Mi lasciai sfuggire un sospiro di sollievo attirando l'attenzione della ragazza. I miei occhi scuri incrociarono i suoi chiari. Sentii le guance arrossire lievemente e abbassai il capo guardandomi i piedi. I passi della ragazza si facevano sempre più vicini.

"Ciao." Mi salutò dopo essersi schiarita la voce. Aveva un suono molto melodico e dolce. Era una di quelle voci che non si dimenticano facilmente. Alzai la testa ed abbozzai un sorriso, anche se non era neanche un decimo del suo. La sua dentatura era perfetta e di un bianco brillante, doveva essere stata da poco dal dentista.

"Piacere sono Avril." Si presentò sorridendo. Mi ritrovai la gola secca e non riuscii a parlare. La ragazza mi guardò dubbiosa per poi ridacchiare e sedersi accanto a me.

"Che ci fai qui tutto solo?" Mi domandò dondolando avanti e indietro le gambe. Era una ragazza giovane, avrà avuto all'incirca la mia età.

"Ho-ho un problema col ballo." Dissi con tanto sforzo. Lei annuì con lo sguardo fisso su un punto lontano.

"Io amo ballare." Aggiunse dopo un silenzio che mi parve infinito. La guardai alzando un sopracciglio. Avril di risposta scoppiò in una rumorosa risata, come se avessi appena fatto una battuta.

"Che problema hai?" Chiese dolcemente e posando la sua piccola mano sulla mia spalla. La sua corporatura non era molto grande e robusta, anzi sembrava abbastanza gracile. Di getto iniziai a raccontarle del mio problema. Mentre raccontavo lei annuiva, come se capisse quello che provavo.

"Basta impegnarsi, vedrai che resterai sorpreso da quello che sei in grado di fare." Commentò passandosi una mano tra i lunghi capelli castani. Continuò a darmi dei consigli su come liberare la mente e muovermi, ma non conoscendo i passi non poté dirmi molto. Era molto graziosa e carina, poi non smetteva di sorridermi. Parlammo per qualche minuto, ma mi sembrano ore. Ogni volta che sfiorava la mia pelle uno strano calore emergeva dal fondo del mio cuore. Infine le squillò il cellulare. Lei lo tirò fuori per leggere il messaggio mentre sul suo volto apparve un'espressione infastidita. Sbuffò facendo alzare i capelli che le si erano spostati sul viso.

"Scusa ma devo andare." Disse con una smorfia e rimettendo il cellulare in tasca.

"Sarai fantastico sul palco." Aggiunse scompigliandomi i capelli con una mano. Quel gesto mi lasciò sorpreso. Non avrei mai pensato che una perfetta sconosciuto mi avrebbe scompigliato i capelli. Poi sembrava una cosa tanto amichevole e dolce.

"Comunque mi chiamo Zayn." Dissi prima che riuscisse ad alzarsi. Lei sorrise subito sentendo il mio nome.

"Bene Zayn, se vuoi un giorno di questi possiamo incontrarci, così ti do una mano con il ballo." Mi propose facendomi l'occhiolino. Annuii subito, volevo assolutamente rivederla.

"Questo è il mio numero. Chiamami." Aggiunse porgendomi un foglietto prima di andarsene.

"Lo farò." Dissi alzando un po' la voce per farmi sentire da lei. Avril si girò e mi salutò con la mano, mentre camminava all'indietro. Sorrisi e ricambiai il saluto.

Col numero di Avril in tasca e già salvato sul cellulare andai verso il palco. Ero carico e pronto per ballare. Le parole di Avril mi avevano aiutato. E poi se non ce l'avessi fatta cosa le avrei detto al nostro appuntamento di ballo? Avrei passato la prova per lei.

Mi sembrava di conoscerla da sempre e ciò mi diede una spinta in più. Volevo sapere tutto di lei.

Pov Avril

È martedì mattina. Prendo il borsone che si trova ai piedi del divano, e dopo aver chiuso la porta di casa, inserisco le chiavi nella tasca anteriore della sacca.

Mi dirigo a passo sostenuto verso la sala da ballo della scuola che dirigo, e all' entrata vedo un ragazzo moro intento a finire la sua sigaretta.

"Ehi! Sei in anticipo" riferisco al ragazzo, accompagnando la frase con un ampio sorriso.

Zayn si gira verso di me, richiamato dalla mia voce e si avvicina per salutarmi con un bacio sulla guancia.

"Dai su fammi vedere la coreografia dopo I primi 8 tempi" dico al moro. Faccio ripartira la musica e analizzo I suoi movimenti. Devo dire che impara in fretta ed è davvero bravo,  dovrebbe solo avere un po' più di fiducia nel suo corpo.

"Ok, per ora basta così: facciamo una pausa".

Dopo aver bevuto un paio di sorsi d' acqua, chiedo a Zayn di seguirmi e di mettersi di fronte a me.

"Bene, ora ti insegnerò come ballare in coppia. È molto semplice, te devi solo seguire i miei movimenti". Spiego al moro. Accendo la musica e inizio ad accennare i primi passi. Zayn mi segue, con qualche difficoltà ma se la sta cavando.

Aia... ho parlato troppo presto, perché mi ritrovo per terra con Zayn addosso dopo che mi ha pestato un piede e fatto inciampare, per giunta con lui sopra il mio corpo.

"Ahah scusami tanto, mi sono distratto" mi dice guardandomi negli occhi.

Oddio, i suoi occhi. Solo ora mi accorgo delle sfumature cioccolato, con qualche striatura più scura. Sono così vivi, liquidi ed espressivi che potrei perdermi solo fissandoli. Anche lui è come imbambolato, e tutti e due siamo in silenzio, occupati a contemplarci a vicenda. Vengo riportata alla realtà quando sento le sue labbra, labbra vellutate e leggere che accarezzano le mie. Mi sta donando un bacio dolce, afrodisiaco che inebria e confonde i miei sensi. Sento poco dopo la sua lingua che sfiora la mia, delicata e sensuale, come una carezza, dolce e premurosa. Alcuni minuti dopo, a malincuore ci dividiamo, per poi sorriderci e sospirare con occhi trasognanti.

Zayn, forse un po' imbarazzato, si alza dal mio corpo, e mi tende una mano per aiutarmi a rimettermi in piedi.

"Mi dispiace di averti baciato, scusami!                        Anzi in realtà non mi dispiace, è da quando ti ho conosciuta che avevo voglia di farlo, da quando ho incrociato i tuoi meravigliosi occhi Avril. Mi piaci sul serio e questa mi sembrava la cosa più giusta per fartelo capire" mi spiega tenendo lo sguardo fisso su di me.

Come risposta, mi avvicino e lo bacio a stampo, come per sigillare ciò che penso, cioè " anche io non vedevo l' ora, anche tu mi piaci Zayn e vorrei vederti anche fuori da queste quattro mura della sala da ballo" dico un po' nervosa per una sua eventuale risposta negativa.

Appena finisco di parlare, il suo sorriso cresce e mi abbraccia, per poi sussurrarmi "certo principessa, sarà un onore".

Angolo autrici

Holaaa
Ciao a tutti, mi chiamo Marta e sono una delle due autrici di questa storia insieme a Weronika :)
Abbiamo pensato di scrivere questa OS che verrà poi conclusa con altri 2 capitoli. Ogni capitolo è completo, quindi è "autonomo", anche se si collega con gli altri due. Spero di essere stata esaustiva ahah ora la parola a Weroo
Ciao a tutte, io sono Weronika l'altra scrittrice ;)
La mia adorata Martolina vi ha già spiegato di cosa si tratta. Quest'idea ci è venuta perché volevamo scrivere una Os insieme, ma avevamo tre idee diverse e abbiamo deciso di scriverle tutte e tre in modo che si collegassero tra loro.

Fateci sapere che ne pensate, per noi è molto importante :)

Weronika e Marta Xx

  
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