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Autore: Arya Rossa    27/02/2015    3 recensioni
Direi che è abbastanza difficile usare solamente 200 parole per descrivere una storia di vari capitoli ed interessare il lettore ma... proverò
premettendo che non ho letto l'ultimo libro, ho immaginato una realtà in cui Arya Stark è arrivata a diciassette anni, ha vissuto fino ad ora nella Casa del Bianco e Del nero, è diventata a tutti gli effetti un'assassina e sembra aver dimenticato il suo passato, anche se ora si fa chiamare Sansa e continua a sognare Nymeria.
Cambierà tutto quanto però quando l'Uomo Gentile le dirà che il Dio dai Mille Volti vuole un'altra vita e che toccherà a lei esaudire i suoi desideri uccidendo il Lord Comandante dei guardiani della notte: Jon Snow
Genere: Avventura, Azione, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Arya Stark, Gendry Waters, Jon Snow, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Ogni singola freccia che Arya tirava sembrava uccidere uno di quei mostri. La ragazza colpiva esattamente dove, teoricamente, era il cuore, ma non ci volle molto prima che finisse le munizioni, per rendersi poi conto di quanto gli altri arcieri fossero inesperti o, almeno, non bravi quanto lei.
Arya iniziò a disperarsi per poi andarsene dalla postazione per cercare il fratello.
Quando lo trovò si rese conto di non averlo mai visto così serio, presto inoltre gli estranei avrebbero raggiunto la barriera. Allora sarebbero iniziati i veri problemi.
Arya corse verso il lord comandante. “Jon, cosa possiamo fare?”
“Il popolo libero li sta attaccando da dietro, dobbiamo continuare a resistere”
“Come fai a saperlo?”
“Non è importante adesso, abbiamo il loro aiuto”
“Ma anche con loro non sconfiggeremo gli estranei! Sono troppi!”
“Dobbiamo comunque resistere il più a lungo possibile. Procurati una lama in ossidiana per difenderti, questa è la mia priorità adesso”
Arya sorrise sentendolo preoccuparsi. “Già fatto”
Jon non ricambiò quel sorriso. “Trova il fuoco Arya, è la nostra unica possibilità, più ne abbiamo più è possibile vincere. Le lame in ossidiana non sono abbastanza ed anche le frecce sono pochissime ma sei li bruciassimo… avremmo una possibilità”
“Va bene, tu cosa farai?”
“Sto organizzando gli attacchi, quando gli estranei entreranno poi combatterò”
Arya prima ancora di rendersene conto gli saltò al collo come quando era piccola. “Buona fortuna” gli sussurrò all’orecchio, prima di staccarsi per andare a cercare qualsiasi cosa di infiammabile.

Un’ora dopo chissà come erano ancora vivi, ma gli estranei avevano iniziato a penetrare la barriera. Arya si stava preparando a superare i sette regni per la vera battaglia, ma un braccio la afferrò circa dieci secondi prima che lo facesse. Si girò pronta a sferrare un pugno a quel qualcuno finchè non incrociò gli occhi di Gendry. Si lasciò subito sfuggire un sospiro di sollievo. “Che ci fai qui milord? Hai finito l’ossidiana?”
“Arya” la chiamava con il suo nome. Brutto segno. “ho un’idea, non so se funzionerà, ma mi serve il tuo aiuto”
“A meno che il tuo piano non preveda la nostra vittoria dire solo quattro parole: ‘non è il momento’. Devo andare a combattere con gli altri”
“Devo inviare un messaggio e mi serve il corvo più veloce che c’è qui” l’aveva ignorata per caso? Okay, lo doveva uccidere.
“Cosa? Adesso? A chi?”
“Voglio chiedere aiuto a Daenerys Targaryen”
Arya sgranò gli occhi e lo fissò senza dire niente per qualche ora. “Cosa? Che cazzo stai dicendo? Solo perché tuo padre beveva non vuol dire che devi farlo anche tu razza di idiota!” gli diede uno schiaffo sulla fronte.
“Lei ha i draghi! Se non hai un modo migliore per uccidere 50.000 estranei mi sa che questa è l’unica alternativa che abbiamo” le afferrò le spalle. Aveva il tono di voce delle persone che spiegano qualcosa ai bambini.
Arya non ci cascava, mise le sue mani su quelle di Gendry e continuò a sostenere il suo sguardo. “Come fai a sapere che non tenterà di prendere il trono? Potrebbe farlo approfittando del fatto che non ci siamo e lo sai bene, non mi fiderò mai di lei”
“Se morissimo qui preferisco lei sul mio trono consapevole che ucciderà gli estranei piuttosto che sapere che quello che ormai è il mio popolo morirà. Almeno abbiamo una speranza”
“Una su un milione direi”
“Meglio di zero e tu sai benissimo che da soli non possiamo farcela”
“C’è il popolo libero ad aiutarci”
“Non ce la possiamo fare comunque, non sei stupida e lo sai. Moriranno tutti i guardiani, tuo fratello compreso Arya!”
Lei abbassò lo sguardo per un secondo. “Sei sicuro?”
“No, per niente, ma è l’unica alternativa che abbiamo”
“Va bene, vieni” Arya lo condusse in una delle torri del castello nero e Gendry subito si mise a scrivere un messaggio mentre la ragazza lo guardava. “Quando hai imparato a scrivere?”
“Non sono ignorante come credi milady, che re sarei se non lo sapessi fare?”
“Non hai risposto però”
“Ho imparato con la fratellanza, c’erano alcuni che lo sapevano fare e me lo hanno insegnato”
“Se non verrà moriremo qui” Gendry alzò gli occhi e la fissò, Arya però distolse lo sguardo e fissò fuori dalla finestra con le braccia incrociate, guardava gli estranei. “Credo di non aver mai davvero considerato questa ipotesi sai? Ma del resto di solito uccidevo una sola persona alla volta”
“Per favore non dire così, non voglio pensarci”
“Valar morghulis, l’hai dimenticato?”
Gendry si avvicinò a lei. “Non so, voleva dire ‘tutti gli uomini devono morire’, giusto?” Arya annuì. “Beh, tu non sei un uomo fino a prova contraria”
La ragazza riuscì a sorridere. “Non è difficile scambiarmi per un maschio però”
“Beh, forse. Però non sei riuscito ad ingannare me”
Lei sorrise. “Me lo ricordo, se non sbaglio tu dicesti una certa cosa”
Gendry alzò gli occhi al cielo. “No, Arya ti prego”
“Zitto, dicesti una cosa del tipo: ‘se non sei una donna tira fuori l’uccello e fatti una pisciata’, giusto?”
“Non ricordo nulla del genere milady”
“Sicuro? Strano considerando che è da allora che mi chiami milady”
“Non mi sembra che ti dia più così fastidio, mi hai tolto tutto il divertimento, lo sai?”
“Si che lo so, comunque se non mi da più fastidio è solo perché ora non lo dici più in modo… cattivo, prima mi disprezzavi per il fatto che lo ero”
“Non ti disprezzavo Arya, insomma, eri una ragazza che voleva combattere, come avrei potuto disprezzare una persona così? Più che altro mi sentivo… inferiore”
“Fortuna che hai capito che non è così” Arya improvvisamente inarcò le sopracciglia, perprìlessa. “Gendry, ancora non mi hai detto la condizione per diventare re”
Lui tornò a quella specie di banco e legò il messaggio alla zampa di un corvo indicatogli da Arya, per poi farlo volare fuori dalla finestra. “Te lo dirò domani, quindi vedi di sopravvivere se lo vuoi sapere”
La ragazza sorrise di nuovo. “Tra quanto credi che arriverà?”
“SE arriverà, credo ci metterà solo qualche ora, ricorda che ha i draghi”
“Dobbiamo tornare a combattere”
“Cosa? Che vuoi fare?”
“Superare la barriera”
“Cosa? No Arya, non puoi!”
“Si che posso e lo farò”
“No, Arya non puoi, ci sono troppi estranei!”
“Senti, se sono venuta qui era solo per aiutare mio fratello. Sei tu che non ti devi azzardare a venire a combattere”
“Ho capito, muoviamoci e vediamo di non morire” Gendry le afferrò un braccio ed uscì. Arya invece prese la spada in ossidiana. “Rickon vuole diventare cavaliere”
“Cosa?”
“Assicurati che lo diventi” lo colpì alla nuca con l’elsa.
Lo vide cadere a terra e subito lo spostò. Sapeva che sarebbe rinvenuto presto, ma sperava che fosse successo dopo l’arrivo di Danerys, se fosse arrivata naturalmente…
C’erano parecchi forse in quel piano, ma non lo avrebbe portato a morire.
Prima di uscire dalla porta lo guardò un’ultima volta. “Ti amo razza di idiota, spero che te ne ricorderai”

Vide quasi subito Jon una volta fuori, ma sapeva che se avesse atterrato anche lui tutti i soldati sarebbero scappati terrorizzati, quindi dovette resistere.
Iniziò ad uccidere un estraneo dietro l’altro per molto più di un’ora. Non faceva che girarsi per infilzarli. Era sudatissima, ricoperta di neve, infreddolita e si era anche procurata vari graffi e molto probabilmente le sarebbero presto spuntati dei lividi.
Sapeva che non avrebbe resistito a lungo e gli estranei sembravano aumentare invece che diminuire ed ogni singolo movimento della ragazza la portava ad incrociare degli occhi color ghiaccio oppure il popolo libero.
E francamente non sapeva di chi avere più paura.
Dopo un po’ Jon si avvicinò a lei e si mise ad aiutarla. “Arya! torna subito alla barriera, li sarai molto più al sicuro, uccidi quelli che arriveranno li”
“Manco morta razza di idiota, devo aiutarti qui”
“Dov’è finito il tuo ragazzo?”
Arya uccise un altro estraneo. “Sorvolerò sul nome, comunque credo che ci raggiungerà presto, se non è già qui”
“Cosa vuoi dire?”
“L’ho messo al tappeto, verrà ad aiutarmi solo per uccidermi, fidati. Come stiamo andando?”
“Ne abbiamo uccisi almeno un migliaio, ma ne sono morti almeno cento dei nostri, popolo libero compreso”
“Siamo fregati insomma? Dov’è Mance?”
“A combattere, per ora ci sta aiutando”
“Bene” Arya si separò dal fratello per aiutare un altro guardiano con un mostro. Continuò ancora per qualche minuto nonostante fosse stremata e poi vide Gendry mentre combatteva.
Voleva cogliergli incontro ma era un po’ difficile con la guerra, tentò così di urlargli, ma lui non la sentiva neppure.
Il suo mondo le crollò davvero addosso quando vide Mance che gli si avvicinava cacciando la spada.
Non poteva sentire cosa stava dicendo, ma lo vide benissimo abbassare l’arma verso di lui, muovendo le labbra in qualcosa che somigliava molto ad un ‘lunga vita al re’.

*Angolo me*
Tralasciando il fatto che ho copiato pari pari l’ultima frase dal re leone (sono patita dei film disney) posso dire che ho aggiornato presto oggi :)
Manca poco alla fine della storia quindi continuo a ringrazi ere tutti quelli che la seguono e, soprattutto, BCC, francypix e Aliss01 che mi lasciano sempre una recensione *-*-*
Vi adoro, vi vorrei tanto dedicare certi capitoli, ma poi potrebbero farvi schifo quindi mi limito a ringraziarvi così u.u
Byby CasaStark

  
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