Cap.3: La prima lotta da Pretty Cure
 
“Il potere dell’ intelligenza di un ragazzo, Cure Water”
“Il potere dell’ arcobaleno, Cure Arcobaleno”
 
Alex guardava sé stesso e me con stupore, non riusciva a capire che cosa stesse accadendo. Risplendevamo di luce mistica.
 
Cure Arcobaleno indossava un completo di pantaloncini e magliette colorati come un arcobaleno dopo una pioggia, e come simbolo aveva un papillon argentato e dei guanti che lasciavano vedere la punta delle dita; i capelli si erano completamente trasformati assumendo il lucente colore del sole.
 
Anche i miei abiti erano cambiati! Ero vestito come Cure Arcobaleno solo che i miei abiti erano un pandant di blu oceano dai capelli ai vestiti alle scarpe. Tutto era blu, con sfumature più chiare qua e là.
 
“Che cosa sono questi vestiti?”-esclamò Alex.
“Sono i vestiti dei leggendari guerrieri”-rispose l’orologio sul suo polso-“Adesso sete Pretty Cure”
“P-Pretty Cure?!”-esclamò incredulo Alex
 
Sentii Aracknea che mormorava qualcosa:
“Cosa sta succedendo qua?! Due ragazzini diventano dei leggendari guerrieri, uno sa che deve fare, l’altro è più insicuro… mmmh, ma sì! Vediamo quello che sanno fare!Ah!Ah!”
 
“Avete finito con le vostre smancerie?”- urlò ad un tratto-“Kowaina , pensaci tu!” e lanciò una maschera contro una cassa. In breve tempo spuntò un gigantesco mostro, all’ apparenza era come una cassa formato gigante con braccia lunghe e, al posto delle gambe, due ruote, che disse quasi cantando “Kowaiiiiiina!”
 
“Che cos’ è quel coso?”-chiese Cure Arcobaleno incredulo e stropicciandosi gli occhi-“Sicuramente sto sognando”.
 
“Non stai sognando”-ribattei io-“Tutto ciò che vedi è reale, e noi due dobbiamo combattere contro quel mostro, che ti piacia o no!”
 
Cure Arcobaleno sbuffò e poi mi chiese:
“Cosa succederà se lo sconfiggeremo?”
 
“Ritorneremo all’esatta condizione in cui tutto si è fermato. Nessuno ricorderà niente e ritorneremo a divertirci.”-risposi e poi aggiunsi-“Non abbiamo nulla da perdere”.
 
Cure Arcobaleno, dopo aver sentito le mie parole, sembrò più sicuro e si voltò verso Kowaina.
 
“Allora!”-esclamò Aracknea -“Vogliamo cominciare? Mi sto annoiando!”
 
“Sei pronto, Cure Arcobaleno?”
“Sì, sono pronto! Da tempo non mi sentivo così carico!”
“Bene, allora!”-riprese Aracknea –“Kowaina, attacca!”
 
Detto questo Kowaina iniziò ad attaccarci : io difendevo Cure Arcobaleno, ma continuai a prendere colpi su colpi, e improvvisamente caddi a terra, senza forze.
 
“Cure Water! Rialzati! Ti prego!”- mi disse Cure Arcobaleno disperato.
“Ha subito molti danni!”- disse l’orologio al mio polso.
 
“Bah, niente di particolare, per due principianti. Ma guardatevi! Siete a terra! Stremati ,… senza forze! E mister so tutto io non riesce neppure a muovere un misc…”- iniziò Aracknea soddisfatta.
Ma non riuscì a finire la frase perché … qualcosa stava succedendo dentro me.
 
“Che succede?!”- chiese Cure Arcobaleno incredulo e preoccupato.
“No, non è possibile, non può essere!”- diosse Aracknea stupefatta.
 
Mi stavo rialzando circondato da un’ aura azzurra. Poi,… un grido do lotta fece sobbalzare Aracknea, che indietreggiò impaurita.
Mi voltai verso Cure Arcobaleno, il quale si spaventò, e poi verso Kowaina ed esclamai:-“A noi due!”
 
Ero tornato più forte di prima e iniziai a combattere il mostro da solo. Cure Arcobaleno guardava stupito la scena.
 
“Cos’è quell’ aura azzurra? Non c’era prima! A meno che … non sia l’abilità di Cure Water, ma non riesco a capire cosa sia…”- mormorò poi l’orologio di Cure Arcobaleno-“Aspetta…!”
 
“Cure Water ha un nuovo attacco!”- esclamò ad un tratto l’orologio.
 
“Cure Water attacca!”- disse il mio orologio da polso
 
“Non c’è bisogno che tu lo ripeta”- risposi continuando a lottare contro Kowaina, per poi piazzarmi di fronte a lei.
“Il potere dell’ intelligenza di un ragazzo, preparati al peggio!”- urlai, mentre Aracknea guardava sbigottita.
 
“Pretty Cure, Water Stream!”-continuai poi e subito un getto d’acqua mi partì dal braccio, colpendo Kowaina in pieno!
 
Il mostro scomparve e al suo posto tornò la stessa cassa che c’era prima che Aracknea lanciasse la maschera che avevo appena distrutto. Dopo l’attacco l’aura azzurra scomparve.
 
“Sentite ragazzini!”- disse scioccata Aracknea-“Avrete pur vinto la battaglia, ma non la guerra! Ci rivedremo!”. E dett questo scomparve nel nulla.
 
“Puoi starne certa! Ah, un ultima cosa, vineremo anche la guerra!”- gli urlai.
 
Poi mi voltai verso Cure Arcobaleno e lo guardai con aria soddisfatta , come a dirgli << Ce l’abbiamo fatta!!>>
 
Cure Arcobaleno corse ad abbracciarmi, e poi mi chiese:”Ma cos’era quell’ aura azzurra che avevi fino a pochi attimi fa?”
 
“Non so”- risposi
“Era Acquaiuto, l’abilità di Cure Water”- disse il mio orologio da polso.
 
“ACQUAIUTO?!”- esclamammo entrambi stupiti.
 
“Ora è tutto più chiaro!”- disse l’orologio di Cure Arconaleno-“ Cure Water ha subito molti danni e si è attivata la sua abilità speciale che gli ha concesso di imparare Water Stream!”
 
“E adesso che ci succede?”- chiese Cure Arcobaleno.
 
Tutto stava tornando alla normalità. Io e Cure Arcobaleno tornammo ad essere Filippo ed Alex mentre tutti si guardarono intorno estraniati, come se fossero scesi dalle nuvole.
Si riprese a ballare e la festa continuò senza intoppi fino a tarda notte, poi ognuno tornò a casa propria.
 
“Filippo, hai un minuto?”- mi chiese Alex.
“Ma certo!”- risposi-“Cosa mi devi dire?”
“Ancora non riesco a credere che ce l’abbiamo fatta!”- mi disse incredulo e sorpreso
“Non ci credo neppure io. Ahahahahah!”- risi e anche Alex scoppiò in una fragorosa risata.
“Beh,…, ci scambiamo i numeri?”- chiese Alex ed io acconsentii.
 
Ci scambiammo i numeri di cellulare e poi tornammo nelle nostre case.
 
UNA VOLTA ARRIVATO A CASA…
 
Click! Clack!
 
“Uff!”- sospirai una volta chiusa la porta dietro le mie spalle.
Salii le scale che conducevano al I piano senza accedere la luce, come facevo ormai da un bel po’, e arrivai nel mio appartamentino.
Era l’appartamento di una mia zia, prima che si trasferisse a vivere in campagna: si divideva in quattro stanze (un salone, una cucina, la camera da letto ed il bagno). Il salone era la stanza più grande, seguita dalla camera da letto mentre la cucina era la più piccola e la utilizzavo per lo più come ripostiglio ( o come sala fumatore).
Io ero nel salone e mi stavo cambiando per andare a letto.
 
Mi sistemai per andare a dormire, quando…
“Mamma mia!”-esclamai mettendomi una mano tra i capelli-“Ben 15 messaggi non letti.”
 
Li lessi tutti, ma non gli diedi molta importanza poiché erano tutti messaggi di un servizio che informava chi ti aveva cercato.
 
Mi misi a parlare da solo per un po’ di tempo, poi andai a dormire.
 
Angolo dell’autore
 
Salve a tutti, amici lettori.
Finalmente si sono trasformarti i nostri due eroini. Beh, ho avuto qualche difficoltà nello scrivere questo capitolo, ache e perché non ho molta abilità nella scrittura, ma posso sempre migliorare, vero? Spero che la lettura vi abbia incuriosito e che, magari, lascerete una recensione.
 
NEL PROSSIMO EPISODIO:vedremo una tipica giornata scolastica di Filippo ed Alex. Pecui vi aspetto al prossimo episodio “Una giornata come tante”. Non mancate, vi aspetto!