UN FIGLIO IMPROBABILE
16enne alto, coi capelli rossi ramati e lisci, occhi neri.
Un tipo come gli altri. Se non fossi un discendente dei mutaforma
Quileut e fossi pallido. Beh, pallido è una parola
grossa, sembro mulatto. Ecco va meglio. E sono un mutaforma.
Un lupo. Un licantropo. Uno strano licantropo.
Ma iniziamo dall’inizio (non proprio l’inizio
inizio, si andrebbe indietro di secoli, parecchi secoli).
Mia madre è un ibrido fra un umano (nonna Bella) e un
vampiro (nonno Edward). Mio padre padre
Jacob era innamorato della nonna (con il risultato di essere sfacciato nei
confronti del nonno, e non si sono trovati molto simpatici, a dire il vero),
poi, fortunatamente (ma dipende dai punti di vista), ha avuto l’imprinting con
sua figlia Reneesme (mia mamma) e qui ha inizio tutto
(o in parte, anzi, solo la parte che farà arrivare a me).
Ok, ok. Sembra Beautifull, ma non
siamo arrivati a quei livelli. Dicevo, mia mamma è un
essere più unico che raro, bellissima, calda (non quanto papà), dolce,
intelligente come pochi, e rimarrà per l’eternità con l’aspetto di una 18enne.
Un punto a favore del suo lato vampiresco.
Papà è l’Alfa di un branco di LaPush,
la riserva dove viveva da ragazzo, o almeno è quello principale. Anche zio Sam
è Alfa, ma di un altro branco. Ho imparato le leggende dei mutaforma,
essenziali perché sono una parte di me. Perché così riesco a comprendere almeno
una parte di me.
Comunque, i miei si sono sposati circa 16 anni e un mese fa,
quando mamma aveva l’aspetto di una 18enne (ma non aveva ancora raggiunto lo
sviluppo completo di un mezzo-vampiro) e papà sembrava un 25enne, il buttafuori
di un buttafuori. Non è stato facile convincere le loro famiglie, grazie ai
loro pregiudizi, in un certo senso, non ancora sepolti del tutto. Soprattutto i
nonni. Volevano sgozzare papà.
Ma alla fine era inevitabile. Il vero problema è stato
quando si è scoperto che mamma era incinta. Anche se papà guarisce in fretta,
quella volta rimase fuori combattimento per un bel po’ (da quello che mi ha
raccontato il mio bis nonno Carlisle). Anche perché
al duo che l’avevano massacrato si era aggiunta la zia della mamma, Rosalie. E
lei c’era andata giù pesante. Sono nato 3 settimane dopo, grazie alla velocità
con cui crescevamo io e mia mamma. Papà era al settimo
cielo, se non all’ottavo, come la mamma, nonno Billy e il mio bis nonno
Charlie. E anche zio Seth. Pian piano ho conquistato tutti, sia i parenti
vampiri, sia quelli licantropi. Anche se quest’ultimi erano sempre un po’
riluttanti.
Mi vogliono tutti molto bene. Anche se non riesco a non
sentirmi fuori posto ovunque; se mamma è un essere raro, io sono UNICO al
mondo: nessun “lupo”, mai nella storia, si era unito a un vampiro, figuriamoci
ad un mezzo-vampiro-umano.
Sono un “lupo pallido” come dice zio Seth. Non solo perché mi trasformo in un
lupo dal folto pelo candido.
Sono strano per tutti: per i vampiri, per gli umani, per i
licantropi. Sono solo. Almeno fino a quando non avrò l’imprinting,
ma credo che per me non ci sia speranza. I miei nonni-vampiri hanno dato origine
a una dinastia di essere ibridi, a partire da mia mamma,
e grazie a lei, questa dinastia si è unita a quella dei mutaforma.
Andremo avanti per sempre, mescolando il sangue di questi gruppi nemici ma
fantasticamente “uniti”.
Sono strano, diverso, solo e unico… sono Johnny Billy Black. E sono il figlio più improbabile del mondo.