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Autore: Nalu93    09/12/2008    2 recensioni
Era un giardino,ma non come tutti gli altri.Non c'erano ne rose,ne giunchiglie,non vi erano tulipani,ne margherite.Non c'era nemmeno la stradicciole di ghiaia che faceva di esso la circonferenza.Non vi erano ne gazebi,ne rampicanti.Non vi era nemmeno una casa nei paraggi,che fosse un giardino del nulla?Non si sapeva,ma si poteva benissimo notare il cartello " Private propriety":Proprietà privata. Vi erano alberi,ma senza chioma;vi erano arbusti ma senza foglie;non c'era traccia di verde,di fiori o freschezza,al loro posto non vi erano altro che grossi rovi spessi,provvisti di grosse spine acuminate;segno che da anni nessuno passava. Tra gli alberi,nel centro del giardino,dietro i cespugli più grossi,avvolta nella stretta dei rovi,una pietra;simile a una tomba,ma al suo centro vi era un orma,l'orma di una nuova speranza.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il libro si chiuse portando via con se l'odore delle pagine nuove.Quell'odore un pò ruvido e un pò fresco che sa di fantasia novità e pensiero.
Willow sospirò appoggiando il libro sul mobiletto di fianco alla sedia;alzò timidamente lo sguardo verso l'orologio,non poteva più scappare...era ora.
Si era rifiutata di pensare alla scuola,alla classe e alla solitudine per tutta l'estate:un estate passata a leggere libri.Ma ora l'estate era finita,e con essa il non pensare era svanito completamente.Come avrebbe fatto da sola per un altro anno?Come sarebbe riuscita ad affrontare le intemperie e le quotidiane offese?Voleva scappare,sparire dalla faccia del mondo,rifugiarsi su un isola deserta e magari vivere lì per sempre,lontano da tutti e da tutto come nei sui amati libri;ma in cuor suo sapeva che non era possibile.
Sospirò,chinò lo sguardo rassegnata e frustata si alzò lentamente dalla sedia,sollevando il grosso zaino verde nel quale non vi erano i libri di scuola,ma semplicemente romanzi,gialli o quello che aveva rapidamente trovato la sera prima.Sapeva già come sarebbe andata:come al solito.
Sarebbe uscita di casa imboccando la via laterale a destra di casa sua;attraversando le stradicciole di campagna,fino alla scuola.Lì sarebbe arrivata un pò in anticipo e se voleva evitare di incontrare Mark ,un ragazzo solito insultarla per via dei libri,doveva rifugiarsi in biblioteca e uscire solo al suono della prima campana.Per quanto riguardava i professori il primo giorno non avrebbe fatto nulla,o almeno sperava tutto ciò.Avrebbe letto nell'angolo della classe tra gli ultimi banchi,vicino alla finestra fino all'ultima ora;senza alzarsi..così avrebbe evitato tutto. E così fu:la campanella della quinta ora riecheggiò allegra e viva per tutta la scuola.Le grida gioiose degli studenti invidiavano tutto e mentre la gente usciva spingendosi,Willow era ancora lì..a leggere un libro,nessuno l'aveva notata esattamente come aveva immaginato.
Passarono i minuti,e solo quando il corridoio era completamente vuoto la ragazza ripose il libro nello zaino,sollevando quest'ultimo di peso e riprendendo a camminare,uscendo dalla scuola. Il sole le accarezzava i capelli neri che le scendevano sul collo.Gli occhi blu ghiaccio fissavano il suolo,rassegnati a un altro anno di isolamento,un altro anno di torture..ma ancora lei non sapeva che tutto ciò sarebbe cambiato.
Il silenzio che avvolgeva la zona era stravolto dal suono di una bicicletta. "Una bicicletta?" pensò Willow voltandosi.
Dietro di lei,in lontananza ,tre biciclette correvano rapide sulla ghiaia,alzando un gran polverone.Willow sgranò gli occhi,tentando di focalizzare chi erano i guidatori:Mark e altri due ragazzi.Si avvicinavano rapidamente,come se stessero facendo una gara.Sorpassarono Willow ,sollevando assieme alla polvere qualche sasso. Improvvisamente Mark frenò di colpo,girò il capo osservando chi aveva appena oltrepassato.Le sue labbra tralasciarono un sorriso amaro nel vedere che Willow stava ancora tornando a casa.Fece cenno agli altri ragazzi di seguirlo e riprese quel moto rapido con la bici.Willow ebbe appena pochi secondi per alzare gli occhi e vedere quello che stava per accadere: le biciclette le passarono di fianco di un soffio,sterzando all'ultimo secondo e facendola cadere. "Ora va meglio Libro?" disse sarcastico Mark,"Ora è meglio andare,non ho voglia di librizzarmi" disse poi ridendo e girando la bici. I tre si allontanarono rapidamente,accelerando e sparendo tra i campi;come al solito non erano in grado di tenere una conversazione senza offendere o maltrattare qualcuno;ma lei ne era abituata.Si rialzò da terra scuotendosi la polvere dai vestiti.Sbuffò,si chinò sullo zaino controllando lo stato dei libri,fortunatamente illesi,solo un pò impolverati.Richiuse lo zaino e lo sollevò ma quando alzò il capo notò un felide.
Sul lato della strada dinanzi a lei,un felide col pelo maculato la fissava;era poco più grande di un gatto, due occhi grandi e scuri che la scrutavano in profondità.Willow rimase col fiato sospeso,il felide pareva quasi leggerla come se fosse un libro;ome lei riusciva,almeno in apparenza, a capire i suoi sentimenti.Il felide era lì,gli occhi puntati sulla ragazza,i lunghi baffi che oscillavano,e le orecchie attente.Emise un miagolio basso un pò trattenuto,e un pò lasciato volare via con le fusa.La coda vibrò freneticamente in segno di attenzione.Le zampe che tastavano lievemente il suolo,alternandosi.Willow era rimasta lì,paralizzata in quegli occhi così azzurri e in quel pelo così strano,da non accorgersi che il tempo passava.Il gatto miagolò nuovamente ansioso.Willow scosse il capo,mosse qualche passo in direzione del gatto "ciao ,ti sei perso?" chiese allungando la mano per accarezzarlo:nessuna risposta.Appena si avvicinò di qualche centimetro, il gatto corse via.Willow sospirò,possibile che anche lui non la trattasse con rispetto?Prese lo zaino e riprese a camminare.Non si voltò indietro,non accorgendosi dunque che il gatto si era fermato qualche metro più avanti,come volendo indicarle o obbligarla a seguirla lungo una particolare strada;ma era troppo tardi,Willow già spariva all'orizzonte.
   
 
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