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Autore: Shenron87    28/02/2015    2 recensioni
Spesso, nella vita di tutti i giorni, siamo convinti che il nostro destino sia lineare...se mi alzo prendo in tempo il bus...se non sento la sveglia arrivo tardi a scuola. Vi siete mai chiesti cosa sarebbe successo se anziché compiere l'azione A, voi aveste compiuto la B? ebbene questa potrebbe essere una di quelle volte. Nella novel principale Akeno, un ibrido umano-angelo caduto scappa da sola ed incontra Rias Gremory...qui invece poco dopo essere scappata si imbatte in un personaggio che in altri universi non è nato...la cui sola presenza per Angeli e Demoni è un eresia. Lui è un Nephilim nato da un genitore demone e da un Caduto...Dio stesso vietò la loro nascita...ma permise la sua. La sua presenza influirà molto con la trama e molto con i personaggi perché andrà ad influire su tutti gli eventi futuri...l'esempio più lampante è che il protagonista sarà il primo "uomo" che Rias vedrà...in secondo luogo il protagonista è sia l'ultimo della sua famiglia, che l'unico essere della sua razza e come tale ha fin da piccolo un suo sogno.....
Genere: Avventura, Azione, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Cronache di un Nephilim '
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Salve a tutti ecco a voi l'ultima parte del giorno pre match... sabato qualcuno perderà ali e piume. Oggi però vengo a chiedervi un consiglio, anzi due. Il primo è se qualcuno sa dirmi come si tolgono gli autori preferiti perchè, mi sono accorto di essere l'autore preferito da me stesso, cosa che reputo un po ridicola...
La seconda è che oggi ho fatto un regalino a tutti. Se secondo voi alcune parti sono da bollino rosso ditemelo che provvederò a cambiare il rating della storia.

VOLUME 2 LIFE 6 : Epifanie

“Posso darti un consiglio?”
“Fai pure...”
“Se in Paradiso devi servire... se all'inferno non puoi comandare... beh crea il purgatorio... Nephi-boy” rispose affabile la voce
“boy? L'ultimo che mi ha chiamato così...” pensò il nephilim sollevando lo sguardo e restando allibito nel vedersi davanti proprio quell'individuo.
“Indra?!” Esclamò sconvolto.
Tra tanti adulti che conosceva, proprio l'unico che non si aspettava aveva fatto capolino.
“Si... è da un po che ti chiamo, ma quei due vecchi tromboni non facevano altro che dare fiato ad ogni stronzata gli passasse nella testa e quindi ho dovute zittirli” rispose facendo notare che non c'era più nessun rumore di fondo.
“Certo che una volta eri più ganzo... Andavi sempre dritto per dritto, incurante delle conseguenze. Ora sembra che le regole dei demoni ti abbiano conformato... sei diventato un ingranaggio del sistema... sei stato connesso a Matrix...” lo rimprovrò il nume.
“Che cosa dovrei fare? Ho delle persone che dipendono da me... come posso ribellarmi al sistema? Tu dovresti sapermi consigliare, non citarmi film, per quanto belli e filosofici... perché non ti comporti da Dio?” risposi stizzito.
Indra non la prese bene visto che la sua ombra divenne più alta di lui e anche la luminosità del sole diminuì.
“K. Alel Valefor... io non voglio ingannarti... sto cercando di aiutarti... siamo stati amici per tutta la tua lunga vita...”
“Amici? Gandalf ti vorrei ricordare che è la seconda volta che ti vedo...” risposi sorridendo.
“Ed io che sono venuto qui per aiutarti...” sbottò fingendo di essersi offeso dopo aver ridotto la sua ombra e aver riportato la luminosità alla normalità.
“Hai ragione scusa... che volevi dire con crea il purgatorio? E come questo mi aiuterebbe a scegliere...” risposi assecondando la sua vena teatrale.
Avevo il sospetto che parlasse così in modo che io, un adolescente, capissi ciò che voleva dirmi... un po' offensivo visto il mio quoziente intellettivo ma devo ammettere che il gesto era sincero.
“Tu non ascoltare le ombre....” disse serio come mai lo avevo visto.
“Come?” chiesi stupito.
“Loro tirano acqua per il loro mulino. Tu cosa vuoi fare? Tu cosa vuoi ottenere? Cosa vuoi diventare? Questa sono le domande giuste! Queste sono le domande che devi porti! Vuoi i Soldi? Il Potere Politico? Un Harem?”
“Voglio essere forte! Forte per poter proteggere i deboli. Forte per impedire a gente come Diodora di rovinare la vita a ragazzine come Asia... o per impedire ai preti di uccidere dei bambini. Voglio che Le 3 donne della mia vita non debbano subire ciò che ha subito mia madre... o ciò che ricordo che subito, visto che le ombre affermano che qualcuno mi ha scobussolato i ricordi... voglio essere forte per impedire loro di soffrire...”
“E ti serve del vile denaro per fare ciò? Ti servono Titoli Nobiliari? Non eri felice con Angela ed Akeno quando giravate per il mondo da soli?” chiese fissandomi con attenzione.
“Beh all'epoca erano piccole... ora hanno le loro necessità. Anche Rias ha un certo status da mantenere.”
“Quindi quelle 3 ragazze hanno le loro necessità? Ma davvero? Fidati se ti dico che tutto ciò che serve loro, tutto ciò che vogliono da te... ti pende in mezzo alle gambe.” disse indicando il mio pene aiutandosi con un bastone.
“Ma sei un dio... dai non puoi uscirtene così. Prima scrivete testi sacri che vietano la masturbazione pena la sterilità e poi te ne esci con simili frasi?” sbottai sconvolto.
C'era un limite a tutto...
“Vero sono un dio... ma mentre Zeus dava e toglieva il fuoco in base a quale piede poggiava per terra quando si alzava la mattina... mentre il Dio della bibbia puniva il minimo peccato... io ho scritto e diffuso un certo libretto indiano famoso nel mondo. Usando uno pseudonimo ovviamente...”
“Libretto? Quale libretto....” chiesi incapace di capire a quale libro si riferisse.
Dall'India infatti molti testi arrivarono in Europa e si diffusero nel mondo, libri di medicina, matematica, astronomia, filosofia...
“Ma dai... vuoi che ti faccia un disegnino? I nostri lettori già avranno colto l'allusione.” disse scherzando.
Quando però il dio si rese conto che il ragazzo non aveva realmente capito, sospirando disse :
“Ti ricordi quel piccolo libro che, eccetto qualche variante utile a mantenere la promessa fatta a Rias... la cara e piccola Angela ti ha fatto ripetere fino allo sfinimento ogni volta che tu, come richiesto da tuo nonno, passavi un giorno da solo con i tuoi servi?”
“L'hai scritto tu? Cioè tu come lo sai?” chiesi correggendomi all'ultimo minuto.
“Ti ho spiato? Cioè lo fa Ajuka-kun e non posso farlo io?”
“Ed hai permesso ad Angela di ricattarmi?” sbottai indignato
“E ti lamenti anche? Quella che dovrebbe farlo è lei... e poi sinceramente... Come ci sei cascato? Nemmeno in un hentai si vedono errori simili...” disse ridendo.
“Non c'è niente da ridere... quell'errore è indelebile nella mia mente...” sbottai andando col pensiero al primo sabato dopo la gita a Kyoto

(FLASHBACK)

Era il primo sabato dopo la gita a Kyoto ed io mi trovavo nella camera di Angela, che all'epoca abitava, con gli altri miei servi, in un edificio di mio nonno diverso dal vecchio templio che io, Rias ed Akeno condividevamo.
Come ogni sabato, pur dovendolo passare a dormire con i miei servi, loro erano impegnati... ed anche se non lo fossero stati, vedendoli a scuola e a lavoro, mi sembrava brutto ordinare loro di non uscire.
Quindi visto che non avevo molto da fare, visto che con Rias sembrava diverte ed Angela sembrava non voler fare altro... quel sabato scoprì che era divertente ammazzare il tempo baciando la mia regina che, pur non avendola mai baciata, sembrava più esperta di Rias.
Con lei in fondo era la prima volta che ci vedevamo da quando ci eravamo fidanzati... ed io avevo passato l'intera settimana assieme a Rias.
“Sei brava...” dissi imbarazzato, in una pausa tra un bacio e l'altro, mentre eravamo seduti sul bordo del suo letto.
“Beh grazie..." rispose allegra con le guance leggermente arrossate.
"Quando ho visto che tu non coglievi i segnali... ho chiesto aiuto a Tisifone. In fondo lei e Docrates sono fidanzati da prima che incontrassero te...”
“Ti ha fatto baciare Docrates?” chiesi stupito dall'enorme privilegio.
L'ultima ragazza che si permise di salutarlo alla Kouh, quando ancora io e le ragazze andavamo alle medie, passò un brutto quarto d'ora e da allora nessuna osò importunare la mia torre.
“No sciocchino... il mio primo bacio e anche gli altri li ho donati solo a te...” disse baciandomi con dolcezza.
“E come sei diventata così brava? Io e Rias ci baciamo ogni giorno e lei è ancora... meccanica” chiesi spinto da sincera curiosità.
“Tisifone mi ha fatto fare pratica con dei sostituti... dei dolcetti sferici di sciroppo aromatizzato. Lei muoveva il dolcetto ed io dovevo usare la lingua... ho avuto un po di glicemia alta ma per te...”
“Hai fatto tanta fatica solo per me?” chiesi con enorme ingenuità.
“Ma quello è stato solo l'inizio... vuoi vedere un altro tipo di bacio?” chiese maliziosa.
“Non viola l'accordo tra te e Rias?” chiesi ricordandomi l'accordo che avevano firmato la sera stessa della loro doppia dichiarazione.
Nessuna delle due avrebbe perso la verginità, prima della luna di miele e anche in quel caso, la prima doveva essere Rias.
Quello che Rias, Akeno ed Io ignoravamo era che tra il perdere la verginità ed i baci con la lingua... beh ci sono mooolte cose in mezzo.
“Per chi mi prendi... ci tengo ad arrivare vergine all'altare... poi Grayfia viene a controllarmi ogni settimana dopo che te ne sei andato...” disse con stizza.
“Davvero? E perché ti controllerebbe?”
“Pare che lo abbia promesso a mio padre...” sbottò con tono scontroso ed alzandosi dal letto.
“Ehi Angela fermati non volevo offenderti... io mi fido di te solo che non voglio che tu e Rias litighiate...” dichiarai afferrandole la mano impedendole di uscire dalla stanza.
Sapevo che era una finta, ma se anni di film romantici e di liti tra Tisifone e Docrates mi avevano insegnato qualcosa era che in quel momento l'uomo, ovvero io, doveva afferrarla e chiedere scusa o rischiava che la situazione degenerasse sul serio.
“Ti fidi davvero?” chiese con un adorabile broncio e con un aria da bambina.
“Ma certo...”
“Allora sdraiati e chiudi gli occhi... ma non devi toccarmi o mi distraggo. Metti le braccia vicino al comodino più vicino...” disse con voce suadente indicando i due comodini a lato del suo letto.
Ah beata ignoranza... non so se sia stato a causa del vivere a contatto con Rias, una diavola dolce tenuta d'occhio dalla sua famiglia, ma all'epoca ero così ingenuo che mi fidai ciecamente di Angela.
Pensavo infatti.. se Rias era una diavola ed era dolce e romantica, Akeno, un angelo nero che dorme con me da anni e mai ha tentato un approccio... perché dovrei diffidare di un angelo bianco... a rigor di logica lei era la più pura delle tre.
Beh mi sbagliavo... quando infatti le mie mani raggiunsero le due estremità del letto lei schioccò le dita e con voce maliziosa disse : “Ora sei in mio potere... amore mio...”
“In che senso?” le chiesi, ma Angela non dovette nemmeno rispondermi.
Alcuni decimi di secondo dopo avvertii una sensazione di freddo attorno ai miei poli e per questo, aprendo gli occhi vidi un paio di bracciali stretti attorno ai miei polsi.
“Angela... che scherzo è questo? Che ci fai con i bracciali che mi ha donato Efesto?” domandai convinto che questi fossero i braccialetti che usavo per allenarmi, dono di Shigure e Goemon.
“Sono opera di Efesto... ma non sono i tuoi bracciali. Sono le manette che usa Tisifone nei suoi giochini ecchi e nemmeno Docrates, in forma originale, può muoversi con quelli addosso se lei non glielo permette. Inoltre solo lei, può toglierli..."
"Chiamala allora..." suggerii con preoccupazione.
"Lo farei tesoruccio.... ma il caso vuole che le non sia in casa al momento. Potrei farlo io... ma visto che ci vorranno ore prima che torni...” disse con voce sensuale iniziando a baciarmi il collo.
“Ma tu e Rias... la promessa” cercai di dire tra un brivido di piacere e l'altro.
“Occhio non vede... cuore non duole” disse mentre faceva comparire delle forbici con cui taglio via la maglietta, i pantaloni e... i boxer...
“Scusa la domanda... ma visto che faccio il bagno anche con te... non potevi aspettare che fossi sotto la doccia invece di tagliare dei vestiti nuovi?”
“Sei ricco, un paio di vestiti non ti manderanno sul lastrico... e per rispondere alla tua domanda, le prime volte può far male... quindi si gentile e concedimi il lusso di farlo su di una superficie stabile... per le perversioni c'è tempo..” disse alzandosi e cominciando a spogliarsi.
La prima cosa ad andarsene fu la gonna, seguita dalla maglietta e dal reggiseno e dalle mutandine.
Non ci fu alcuno slancio erotico in questo spogliarello, anzi sembrava che avesse fretta di iniziare...
“Ora però basta parlare...” disse facendo apparire del nastro adesivo sulla mia bocca.
Non entrerò nei dettagli ma mi limiterò a dire che da quel momento, per le successive 2 ore, parlò moolto poco...
Diciamo che la sua bocca svolse un altro tipo di funzione ma, tra una pausa e l'altra pronunciava brevi frasi del tipo :
“Ti prego Kalel non voglio”
“Kalel, devi pensare a Rias... cosa ti direbbe se ti vedesse ordinarmi di fare queste porcherie”
“Kalel... ti prego sono esausta...”
“Basta ti prego... mi comporterò bene, sarò obbediente ma non voglio fare certe cose...”
“Kalel ti prego... continuerò a fare ciò che mi hai chiesto ma fammi arrivare vergine all'altare...”
Tutte frasi pronunciate con un tono, e con un'espressione facciale simile a quella di una ragazza sul punto di scoppiare in lacrime... senza che capissi il motivo. Inutile dire che purtroppo compresi in seguito il motivo di tali azioni. All'improvviso il telefono squillò e Tisifone, non ricevendo risposta lasciò un messaggio nella segreteria.
“Angela-chan io e Docrates torneremo fra 20 minuti circa. Hai fatto ciò per cui ti serviva la casa libera?”
Sentendo la chiamata lei si alzò e dopo essere andata in bagno per alcuni minuti a lavarsi i denti prese l'orsetto posto vicino al comodino e gli strappò la testa.
Con orrore notai che conteneva una telecamera e li iniziai a comprendere e a sudare freddo... ero stato fottuto in tutti i sensi.
“Penso che tu sia abbastanza sveglio da sapere cosa contiene questa vero tesoruccio?” disse indicando l'apparecchio elettronico.
“Un cenno con la testa va bene come risposta, e scusami se non ti posso togliere il nastro, ma non vorrei che, per urlarmi contro, non capissi il mio piccolo messaggio di pace...”
Feci un segno con la testa.
“Bene caro...” disse sedendosi sul mio torace e facendo sentire alla mia pelle tutta la delicatezza dei suoi glutei e delle sue cosce... e di altro.
“La telecamera ha una memoria interna ma temendo che tu, questa notte invece che dormire abbracciato a me, cercassi di romperla, ho inviato il contenuto sul mio computer e tramite esso in una dozzina di cloud diversi. Tu non vuoi che Rias sappia il nostro piccolo segretuccio... no vero? Anche perché... cosa penserebbe la povera Grayfia di un bambino che costringe una sua serva a fare simili cose, una regina come lei per giunta. Certo, sappiamo entrambi che è un tuo diritto chiedermi di fare questo e molto altro... ma Rias ti sposerebbe? Sposerebbe un ragazzo che con lei è gentile e con una serva si comporta come Raiser?” domandò incurante del fatto che fosse ancora nuda e che mentre ero terrorizzato dall'ipotesi qualcuno sembrava gradire certe attenzioni.

(MORMORIO INCOMPRENSIBILE)

“Amore... l'idea di usare la telepatia non ti è venuta in mente?” disse ridendo come una bambina
“O devo pensare che sette round sono troppi per te? Beh se stai chiedendo perché Rias dovrebbe credere a me piuttosto che a te... il motivo è semplice” disse Angela trasformando la sua espressione facciale da lussuriosa e felice a triste e traumatizzata al punto che sembrava sul punto di piangere.
“I-Io n-non v-volevo R-Rias s-sama... e-era p-più f-forte d-di m-me... n-non p-potevo f-fare a-altro... h-ha c-chiuso l-a p-porta e-e... devo continuare o hai capito perché ho appena fatto scacco matto in 7 mosse?” disse con uno sguardo pieno di lussuria negli occhi.
“Anzi... mi correggo 9 mosse se consideri metterti le manette ed accendere la telecamera... ma le sette sono state più saporite... se capisci cosa intendo.”disse baciandomi il collo, visto che l'altra parte era leggermente arrossata.
Mi limitai ad annuire e vedendo la mia reazione Angela si concesse un sorriso soddisfatto.
“Bravo. Cosi ti voglio... carino e coccoloso... Ora facciamo così, io ti tolgo il nastro e tu stai buono buono, visto che nessuno ti ha fatto male...”
Con riluttanza chinai il capo ed annuii.
Angela con un unico e rapido gesto strappò via il nastro dalla mia bocca, ed il dolore fu immane... anche se bruciava di meno dell'umiliazione subita.
“Cosa vuoi, soldi... denaro... feudi...” dissi amareggiato sapendo che lei non li voleva. Volevo solo sanare qualche ferita del mio orgoglio.
“Oh piccolo... mi deludi. Sai bene che potevo accettare le proposte di demoni molto più ricchi di te o con agganci politici più solidi... ma sapevo che mi avresti risposto così. È la prassi dopo un ricatto. In ogni caso, per prevenire frasi che potrebbero essere nocive, ad un ragazzo con i genitali esposti e che potrei calpestare o tagliare con la forbice poggiata sul comodino... io non voglio nemmeno prendere il posto di Rias come moglie legale.”
“Allora cosa vuoi...” sbottai cercando di non urlare data la vicinanza della forbice, alle mani di Angela.
“Io sono una diavola reincarnata ed in quanto tale ho le mie esigenze. Non devo arrivare all'altare casta come una rampolla d'alta classe. Io voglio quello...” disse indicando il mio arnese “dentro di me... più volte al giorno quell'unico giorno in cui sei tutto mio... e se lo farai ti assicuro che non ti pentirai dello scambio, visto che ciò che ho imparato da Tisifone è di un livello superiore rispetto al giochetto fatto oggi pomeriggio...”
“E Grayfia? Non ti controllava?”
“Beh lei controlla la via principale... noi useremo il passaggio segreto...” disse con un sussurro impercettibile accompagnato da un bacio sul collo.
“Non capisco...” dissi fremendo
“Oh capirai... ho molto da insegnarti, e tanto per cominciare questa notte, se non sarai stanco, ti insegnerò a ricambiarmi il favore che ti ho fatto... ora se vuoi togliti i bracciali, scoprirai che le manette ti permettono di muoverti.” disse continuando a sorridere.
Inutile dire che controllai restando sorpreso che fosse vero... ero libero di muovermi.
“Ma perché? Non le poteva aprire solo Tisifone?”
“Perchè dopo i primi 10 minuti eri talmente preso da smettere di lottare per liberarti e quindi non avevo più bisogno di tenerti fermo... e se nessuno scoprirà il nostro piccolo segreto... ogni settimana ci divertiremo in modi che nemmeno immagini... e tutto quello che vedi...” disse indicando il suo corpo nudo.
“...sarà a tua completa disposizione. Tu ordinerai ed io eseguirò. Il video serve solo ad impedire che tu, preso dal senso di colpa, confessi qualcosa a Rias e Grayfia, che scoprendolo, ci impediscano di amarci...” disse prendendo le mie mani e mettendole sopra il suo seno.
“E tu non vuoi che ciò accada vero?” domandò attirando la mia faccia fra le sue tette e con una voce supplicante
“N-No...” dissi totalmente imbambolato
“Bravo il mio fidanzatino... se farai il bravo ti permettero di giocare con le mie tette. Potrai premerle, succhiarle e usare i miei... beh quelli su cui hai appena messo il pollice, come interruttori. Sarò tua anche nei bagni della scuola se vorrai sfogare un po di stress senza farti venire i calli nelle mani...” disse mordendomi un orecchio con dolcezza.
“Non potevi semplicemente chiedermi di andare oltre? Cosa ti ha spinto a ricattarmi?” dissi mentre vedevo Angela trafficare con il mio arnese e delicatamente sedercisi su.
“Perché quella puritana di un demone ha mentito sulla data di nozze. Lei non sapeva che io avessi già parlato con Grayfia...” disse mentre con delicatezza muoveva i suoi fianchi.
“C-Che v-vuoi d-dire?” chiesi cercando di mantenere la concentrazione.
“Il duello con Raiser è fissato dopo la laurea ovvero tra 6 anni... e tu, se lei continua a fare la gattamorta senza nemmeno farti quel giochino di prima, rischi di esplodere.” disse con tono preoccupato.
“E Rias con Akeno in camera non farà mai nulla... Inoltre non è forse dovere di un servo curare il benessere psico-fisico del proprio padrone? Se vuoi posso assumere anche il suo aspetto se ti aiuta a concentrarti” disse mentre le afferrai la faccia e la bacia con passione.
“No... va bene così... stai già facendo... molto per me... ma ti prego... non uscire il discorso con Rias... io vi amo entrambe e non posso tollerare di perdervi.” dissi cercando di trovare le parole giuste, cosa difficile vista la situazione in cui si trovava il mio cervello.
“E non ci perderai... questo sarà il nostro piccolo segreto” disse mentre esausta si accasciava su di me addormentandosi poco dopo.
Io stesso imitai il suo esempio dimenticandomi di tutto ciò che mi circondava.
Quando ci svegliammo, la mattina seguente, eravamo ancora un unico corpo... ma almeno eravamo coperti da una trapunta.
Non dovetti chiedermi a lungo chi fosse stato così gentile da evitare che ci prendessimo un malanno, visto che seduta sul letto, con la telecamera in mano c'era Tisifone che ci guardava sorridendo.
“Ho visto la videocamera... mi dispiace non pensavo fossi tu il ragazzo che le piaceva... anche se sei stato bravo, per essere stata la tua prima volta” disse ridendo.
Ancora oggi non so se fosse vero ciò che disse Tisifone... non so se lei ignorasse che io ero il bersaglio di Angela, ma non mi importa.
Era vero che Angela aveva usato un metodo poco ortodosso, ma non ha mai fatto parola con nessuna delle sue amiche di ciò che è successo tra di noi quel giorno e di ciò che successe da allora ogni settimana.
Ciò che avveniva in camera sua, rimaneva in camera sua. Anche se a volte, ci veniva difficile aspettare il sabato per rivederci...

(FINE FLASHBACK)

“Nephy-boy? Ci sei? Ce la fai? Sei connesso?
“Oh si scusa ero sovrappensiero...”
“Ma non mi dire... comunque, da quel che un uccellino mi ha detto, Angela ti ha insegnato quel che ti serve per non far rimpiangere loro i beni materiali persi! Poi mica siete umani che dovete lavorare per un tozzo di pane. Cibo ed acqua potete crearli con la magia. I Gioielli ed il denaro lo puoi rubare... dai cazzo. Discendi dai Valefor, demoni che insegnavano la nobile arte del furto fin dalla notte dei tempi... hai anche un Jigen e un Goemon in squadra. Hai un possessore di Longinus. Basterebbe solo Angela per dichiarare la tua indipendeza in modo unilaterale. Basta che non dichiari guerra e potrete passare l'eternità in pace. Hai anche un feudo che è tuo di diritto, dove nessuno può darvi la caccia... smetti di versare le tasse e vedi se i Bael continuano a fare gli spacconi.”
“Hai dimenticato che i Bael.... no che dico, i miei suoceri o i genitori di Raiser da soli hanno più legioni di me...”
“Tu hai la legge divina...” ammiccò Indra
“Bella forza... immunità fino alla scelta....”
“Allora scegli... ma usa la testa...”
“......” stavo capendo cosa volesse dire e Indra vedendo di avermi fatto recepire il messaggio mi incalzò.
“Se angeli, bianchi e neri, sarebbero gli jedi che lottano per il bene... ed i demoni sarebbero i Sith che usano il lato oscuro per ottenere ciò che vogliono... ma entrambi ti hanno deluso... scegli una terza via. Una via nuova e tutta tua.”
“Come faccio? Per farlo dovrei...” dissi esitando una volta compreso dove il Dio volesse andare a parare.
“Loro ti hanno deluso... Tutti gli adulti nei quali riponevi tanta fiducia....”
“Si ma se faccio così... la rottura sarà definitiva...” protestai debolmente.
“Perché dopo oggi pensi ancora alla riconciliazione? Oggi è stata la prova generale dello spettacolo che andrà in scena da domani ed inoltre...”
“Inoltre...” lo esortai a continuare.
“Come Angelo dovresti obbedire ai Serafini o ai Grigori... ed uno di questi ti ha separato da tua madre, prima del tempo. Come demone ti troverai a doverti sottomettere ai Maou, ai Bael e agli Agares. In entrambi gli schieramenti troverai qualcuno a cui dover chinare il capo e le tue origini ti precluderebbero la vetta. Un Bael non si farebbe comandare da un Maou per metà angelo. Idem per gli angeli o per i caduti. Temerebbero il tuo potere si... ma non si fiderebbero di te come hanno fatto i tuoi uomini. Se invece ti creassi la tua strada, tu saresti la legge e nessuno potrebbe importi nulla!”
“Ora ho capito...” dissi sorridendo
“Bravo ora vai che 3 donzelle necessitano di te” disse poggiando 2 dita su di me e iniziando a smaterializzarmi.
"Aspetta... prima di mandarmi via tu che sei al di fuori delle tre fazioni... puoi dirmi chi è... dove si trova..." chiesi incapace di formulare pensieri coerenti.
"Tu sai già la risposta, anche se la temi."
"Quindi è lei?"
"Si... ora vai..." concluse il dio smaterializzandomi senza darmi il tempo di ribattere.

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[17:40] Salotto, o ciò che ne rimane, di Kalel

La sfera, pregna del potere delle distruzione imcombeva su Rias e sui ragazzi che si erano messi davanti a lei erigendo numerosi strati di barriere difensive.
“Credete che sia sufficiente? Potrei uccidervi con facilità...”
“Potresti... ma non lo farai vero?” tuonò Kalel comparendo a fianco di Sirzech con un espressione determinata sul volto.
“Già di ritorno? Hai trovato gli attributi?” domandò Sirzech sprezzante.
“Potrei risponderti di chiederlo alle mie ragazze se ce li ho... ma sarebbe volgare. Posso dirti che ho trovato alcune risposte, e la strada che io oggi seguirò... oggi sceglierò la stirpe a cui legare il mio destino.” rispose Kalel con decisione.
“Puoi scegliere quando compirai 18 anni, ovvero il prossimo anno... hai ancora 17 anni” protesto debolmente Grayfia con un filo di voce.
“Non è esatto. Io devo scegliere entro il mio 18° compleanno... e la scandenza scadrebbe l'anno prossimo se qualcuno non mi avesse rinchiuso per 12 mesi in una dimensione alternativa con Sun Wukong... la scadenza è oggi.” disse il ragazzo lasciandoli di stucco.
Tutti avevano infatti dimenticato che pur essendo più piccolo di Rias e delle due regine anagraficamente, aveva fisiologicamente la loro stessa età.
“Quindi sceglierai oggi?” chiese Sirzech infastidito
“Si... a tal proposito vorrei che tu leggessi questo...” disse il nephilim porgendo un rotolo.
Io sottoscritto, Indra dichiaro sotto la mia protezione la persona di K. Alel ed ogni suo bene materiale, ivi compresi i suoi servi ed il feudo di sua madre. Si fa presente che a tal fine, che essendosi sottomessa all'autorità del mio assistito, la signorina Rias Gremory, serva di recente acquisizione, e dei suoi servi attuali e futuri sono da includersi nel novero delle proprietà personali di K. Alel. Poco cordiali saluti Indra
P.S siccome io ho da fare, e non perdo tempo ad inscenare pantomine, Sirzechs kun fai due fotocopie e spediscile a Michele ed Azezel.
” lesse il Maou ad alta voce sbuffando sul finale, sebbene sembrasse meno irritato di prima.
“Indra farebbe questo per mio fratello?” commentò incredula Hermione
“Ha fatto molto altro... mentre mi spediva qui ha cancellato del tutto il finto ricordo inseritomi da quell'angelo, e mi ha aiutato a chiarire degli indizi che avevo su mia madre... certo perché lei possa ammettere di esserlo, ci vuole il permesso dei leader delle 3 fazioni...”
“Sai chi è tua madre? Te lo ha detto Indra?” chiese Sirzech irritato.
“Me lo avete fatto capire voi e i due Sacred Gear Artificiali che Dio ha messo dentro di me per guidarmi, anche oggi hanno solo fatto caciara. Indra però ha gentilmente confermato le ipotesi che avevo troppa paura di ritenere vere.”
“Come lo hai capito?” chiese Harry
“Il tuo primo giorno di scuola, come ho letto dal diario di mia sorella, hai rinfacciato che i demoni hanno un QI è di oltre 200. Perdona l'arroganza ma il mio QI è composto da un numero a quattro cifre... sebbene Rias ed Angela riescano ad azzerarlo facilmente...” disse fissandole fino a quando non arrossirono.
“E allora?” sbottò Harry
“Allora è semplice... ero così ossessionato da quel ricordo e dal desiderio di vendicarmi che pur ricordandomi i vari indizi non li analizzai in modo logico. Libero da quei ricordi mi è bastato ripensare al sogno di questa mattina e alle rivelazioni di oggi pomeriggio per capire quanto cieco fossi stato...”
“Spiegati figliolo” lo esortò Mephisto sorridendo
“Mia madre rimase incinta e morì per la luce che producevo, motivo per cui io sono sterile e lo sarò fino a quando non avrò scelto la razza a cui aderire. Dio e Lucifero mi hanno modificato e impiantato in una seconda donna, amica e parente di mia madre, che mi ha cresciuto da sola, eccetto per il Nonno che pranzava con noi, ed un demone che ci veniva a trovare la sera...” disse prendendo una pausa per respirare.
Aveva parlato di getto per non perdere il filo del discorso ed evitare di violare una legge complessa come quella che regolamentava la sua vita rendeva le cose più ardue.
“Mia madre, in otto anni, non ha passato un ora del suo tempo ad insegnarmi ad usare i poteri dei miei nonni... cosa stupida se si pensa che mia suocera ha personalmente allenato Rias fin da piccola. Poi mi hanno aiutato a capire la verità alcuni atteggiamenti che quella donna ha avuto con me in questi anni... e che dirò a lei soltanto.” dissi con fermezza facendo capire che non avrei proferito altro.
“Ora che pensi di saperlo... sei seccato con lei?” chiese Sirzech con stizza. Le sue parole però non trovarono risposta perchè il nephilim si allontanò dal gruppo di amici e si avvicinò a Grayfia dando le spalle anche al cognato.
La fissò con intensità per alcuni minuti e, cercando inutilmente di trattenere le lacrime disse :
“Avrei voluto dirti tutto dopo il Game, ma un ombra mi ha detto che lo zio di Rias ha una distruzione che ucciderebbe anche un Phenex... e se gli girassero troppo dubito che avrei il tempo di parlarti. Scusa Mamma.” disse causando sorpresa e confusione in tutti i presenti, adulti compresi.
“Se fossi stato meno cieco, avrei capito tutto il giorno che mi svegliai al castello del demone che giocava con me da piccolo... scusami se ti ho arrecato solo problemi e sofferenze... ti prometto che da oggi, dovunque sarò sarai fiera di me...” disse abbracciandola mentre, incapace di contenersi iniziava anche lei a piangere.

NOTA DELL'AUTORE
Salve raga... finale col colpo di scena vero? Lo so, avevo detto che solo alla conferenza avrei dato la risposta al quesito, anche perchè mi serviva per mostrare il vero e ultimo potere di Kalel... solo che quando ho modificato il capitolo (da cui ne sono usciti ben quattro, di cui l'ultimo pezzo è stato inserito in quello di Sabato prossimo) ho avuto un intuizione che mi ha portato a cambiare le carte in tavola e a modificare molti eventi che avevo progettato.
In verità questo finale ha avuto molte versioni... ma ho preferito chiuderlo con una scena toccante che lascerà molti dubbi, a Rias in primis e che Kalel, senza poter violare la legge dovrà spiegare...
La cosa che mi ha fatto più piacere è che spoiler del volume 18 mi hanno confermato che i Bael avrebbero potuto usare una legge simile se fosse esistita nel novel originale... anzi io forse ho addolcito il loro temperamento :)
Ho anche mostrato perchè Kalel si è sentito in colpa quando Rias chiedeva se fosse la sua prima volta e spero di essere rimasto nel Rating Arancione. Vi faccio un piccolo succulento spoiler... la telecamera era spenta, ma il video esiste davvero ed uscirà fuori....
Vi saluto che provo a postare anche il capitolo dell'altra fiction prima di cena se ci riesco :)


 



 

   
 
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