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Autore: Lady Diamond    28/02/2015    1 recensioni
E se i nostri personaggi preferiti fossero dei semplici(o quasi normali) liceali dell'esclusivo Beyblade high school in California? All'interno di questa scuola vi è una lotta fra i ragazzi,campioni di pallacanestro a livello nazionale,e le ragazze,campionesse nazionali di cheearliding.
Il motivo di questa faida? semplice rivalità, ma non solo scolastica,perchè... . Fra amori,litigi,impegni extrascolastici e scuola riusciranno i nostri eroi a sapellire l'asse di guerra? o arriveranno all'esame di stato a pezzi? Cosa succederà se i protagonisti saranno messi davanti al loro passato e alle loro reali emozioni? E cosa succederà quando Queen distruggerà ogni singolo rapporto umano solo per il desiderio di vendetta?
Estratto dal primo capitolo:
La storia di quei nomi era nata durante il terzo anno,quando le ragazze divennero cheerleader. Per questo motivo molti ragazzi cercavano di avvicinarsi al gruppo,ma venivano continuamente snobbati, così , i neo campioni nazionali,a causa dei continui rifiuti delle ragazze,affibbiarono quel nome al gruppo femminile,che per ripicca denominarono quella squadra Scimmie,paragonando il loro livello intellettivo pari a quello dell’animale in considerazione"
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hilary, Mariam, Mister X, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Silent Tears '
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la parte sottostante del vestito nel videro sarebbe tutta nera, non trasparente



Era una calda serata di fine marzo e piccole nuvole solitarie cospargevano il cielo stellato, che sembrava più luminoso del solito, e l'atmosfera che avvolgeva quella notte sembrava volesse accompagnare il sonno degli abitanti di quella città.
Takao era sul balcone adiacente alla  sua stanza  in attesa che il suo telefonino squillasse.
Strinse forte la piccola scatolina che conteneva il regalo per la sua amata Hilary, che in quel week end di lavoro - a cui avrebbe anche lui sia per i video musicali sia per lo spionaggio- avrebbe compiuto diciannove anni.
Era stanco di quella situazione che si era creata con lui e soprattutto odiava vederla parlare amabilmente con Kei, e vederla civettare con il moscovita gli aveva fatto sospettare che fra i due ci fosse ancora qualcosa.
Senza preoccuparsi di aver con sè tutti i vestiti per quel fine settimana, girovagando per la stanza raccolse diversi abiti ed oggetti che mise con poca cura nello zainetto.
Odiava la precisione, ma odiava ancora di più interrompere i suoi sogni o dormire poco nel week-end,  ed ormai era certo che in quei tre giorni con la sua ragazza ed i suoi amici non avrebbe sicuramente chiuso occhio.
 
"Chiama Takao" urlò Julia con un tono allegro salendo con le ginocchia su un sediolino, riuscendo a  svegliare il suo compagno di viaggio.
Yuri guardò la spagnola in cagnesco, e cercando di apparire freddo e scostante disse :
" Stavo dormendo"
" Animo ragazzi! Stiamo per andare in una delle spiagge più belle del mondo e voi dormite" ribatté l'europea rivolgendosi al gruppo, anche se in realtà la sua frase era rivolta al suo ragazzo.
" Sono le due, Fernandez" sibilò il rosso sistemandosi meglio sulla poltroncina " Ed io vorrei dormire".
" Sei noioso, Ivanov" asserì lei con un tono offeso e facendo una smorfia al moscovita, che non le diede attenzione.
"Juls, ti prego basta" esclamarono Mariam e Ozuma dal fondo del mezzo di trasporto con una voce impastata dal sonno, ma comunque infastidita.
" Tze, parlano i due piccioncini che fanno cose zozze in fondo a tutto" rispose la spagnola con un tono malizioso, ma i due decisero d'ignorarla e tornarono a dormire accoccolati.
"Lasciali stare Julia… per una volta che non litigano" mormorò Hilary facendo l'occhiolino all'amica.
" Vi sentiamo" rispose Mariam lanciando un oggetto a caso alle due cantanti che scoppiarono a ridere.
Il piccolo autobus era a poco meno di un isolato dalla villa di Takao, e così Hilary estrasse il cellulare dalla tasca, osservò la foto sullo schermo per qualche secondo.
Erano davvero venuti bene in quella foto, sembravano davvero felici li, si tenevano stretti e sorridevano, ma non era un sorriso fra due amici e quel piccolo scatto aveva ripreso l'attimo perfetto.
Scosse la testa ed iniziò a comporre il messaggio ma una sensazione negativa iniziò a tormentarla. Sapeva che Kei sarebbe venuto con loro, ma non aveva avuto il coraggio di dirlo al suo ragazzo e sperava con tutta se stessa che Takao non si sarebbe arrabbiato.
Guardò nuovamente la foto, mentre la sua mente veniva riempita da un'unica domanda.
-Torneremo mai felici?-
Proprio in quel momento il pullman si fermò dinnanzi alla casa del nipponico, che dopo pochi istanti sul mezzo di trasporto e prese posto accanto alla sua ragazza, senza prestare attenzione alla presenza di Kei.
"Hey" sussurrò Hilary dolcemente, nonostante si sentisse leggermente a disagio.
Quella situazione le ricordava vagamente il viaggio di ritorno dall'Italia, quando erroneamente era caduta fra le braccia del moro che l'aveva baciata, e quel pensiero la fece arrossire.
"Ciao" mormorò lui sorridendo dolcemente e prendendo la mano della cantante.
Il moro spostò lo sguardo anche sugli altri, e vide Hiwatari.
La sola presenza del ragazzo lo irritava e lo faceva sentire a disagio, così istintivamente chiese:
"Cosa ci fai lui qua?".
La mora si accoccolò sul petto del ragazzo per fargli capire che per lei era importante solo lui, e sussurrando disse:" Per il nostro secondo lavoro. Possiamo non parlarne ora?" 
"Ok" rispose lo studente mestamente.
In parte quel gesto della ragazza lo aveva calmato un po, ma nonostante ciò continuava ad avvertire un fastidioso senso di nervoso.
"Dai, ora dormiamo" aggiunse Hilary posando dolcemente le sue labbra su quelle di Takao".
"Buonanotte Hilly".
 
 
Dopo diverse ore il gruppo giunse a destinazione, ma ben presto le Blue Roses si dileguarono lasciando i ragazzi perplessi.
L'albergo che avrebbe li avrebbe ospitati era molto grande e lussuoso, ma sembrava vuoto, anche perchè la maggior parte degli ospiti era o in piscina o in spiaggia.
" Dove sono finite le ragazze?" domandò Takao trascinando Ozuma nella sua camera.
Il ragazzo fissò l'amico con un'espressione interrogativa, lentamente si accomodò su una poltroncina bianca, e puntando il suo sguardo su Takao, disse:
" Sono in palestra, ma tu hai bisogno di parlare".
Il moro fissò il suo interlocutore con fare sospetto, era stato preso alla sprovvista, quella frase l'aveva colpito in pieno petto, e così decise di dire la verità.
" Hilary è stata a letto con Kei".
Quella frase l'aveva detta tirando fuori tutto il veleno e l'odio che tratteneva dentro sé da mesi, ma aver rivelato quel segreto, tanto pesante quanto ingombrante, lo aveva fatto sentire meglio.
"Queen" sibilò Ozuma "Ho fatto lo stesso errore di Hilary, ma con Queen".
"Ma tu e Mariam avete risolto" rispose Takao abbassando la testa per nascondere i suoi occhi umidi.
"Diciamo che non è stato facile, ci siamo odiati per un po' , ma siamo tornati insieme. Ogni storia è diversa Takao, ma se c'è amore l'importante è parlare e chiarire.
Se tu non fai nulla per chiarire, cosa che stai facendo da febbraio, non risolverai nulla e facendo così rischi solo di perderla".
"Hai perfettamente ragione!" esclamò Takao balzando in piedi ed uscendo dalla stanza come un tornado, per poi ritornare dentro poco dopo.
"Ma dov'è la palestra?".
Ozuma guardò il giapponese con un'espressione divertita, e uscendo dalla stanza, disse di seguirlo.
 
 
La palestra era enorme e gli specchi che riempivano la stanza sembravano rendere la stanza ancora più grande, mentre la musica riecheggiava anche fuori da essa.
Era la decima volta che provavano "Diggy Down" ed era la decima volta che una delle tre si trovava fuori tempo, e quella canzone doveva essere perfetta poiché quel brano era stato scritto per essere cantato all'unisono dall'inizio alla fine.
"Ragazze!" urlò Takao entrando con poca grazia nella stanza.
"Qui staremmo provando" asserì Cyrus, il coreografo delle tre ragazze, con un tono tagliente "Ma dal momento che siete qui direi che è il momento di provare con le tre comparse" continuò l'uomo guardando i tre ragazzi, compreso Yuri che aveva raggiunto il trio diversi minuti prima.
Avevano provato per diverse ore e tutto il gruppo si era divertito, anche se Hilary e Takao avevano avuto qualche difficoltà, e così il gruppo di amici si separò nuovamente.
Le ragazze raggiunsero la spiaggia e presero posto sotto un ombrellone ed iniziarono a sorseggiare un drink.
"Che pace!" esclamò Julia stiracchiandosi.
"È da molto che non stiamo un po da sole, senza pensare al lavoro o al torneo" aggiunse Mariam sorridendo.
Si sentiva rilassata ed in pace con il mondo, e amava quando poteva stare tranquilla a non far nulla con le sue amiche.
"E senza ragazzi" aggiunse Hilary con un tono triste.
Non appena ebbe finito di dire quella frase sentì la voce di Takao e qualcuno l'aveva sollevata di peso dalla sdraio.
"E così state meglio senza noi" sussurrò il moro con un tono fintamente offeso.
"Esatto, e ora mettimi giù" protestò la castana ridendo, ma in tutta risposta il ragazzo, imitato dai due amici, iniziò a correre ed insieme gettarono le rispettive fidanzate in acqua, che ridendo dissero:
"Stupide scimmie" e in una frazione di secondo scaraventarono i maschi in acqua, e tutti insieme iniziarono a giocare fra le onde.
 
Ben presto iniziarono le riprese del video nel salone principale illuminato solo dalle candele che conferivano all’ambiente un’aspetto sensuale ed orientale, mentre in basso c’erano dei pannelli dove si vedevano fiamme in movimento, e appena la musica iniziò le video in cima a tre scale.


Hey boy I really love the way that you move
You wind me up up up on you
You know I'm down, diggy diggy down
Diggy diggy down
Down, diggy diggy down
diggy diggy down down down…




Appena le tre furono giù aprirono  i loro cappotti, rivelando dei vestitini corti neri e oro, mentre i loro occhi occhi erano truccati con l’ombretto color oro e sulle labbra avevano un rossetto rosso.
Quei vestiti lasciarono i tre ragazzi basiti, quasi incapaci di dire nulla, mentre dentro di loro sentivano il morso della gelosia, poiché le loro ragazze sarebbero state messe in mostra davanti a  tutti.
Erano semplicemente delle dee per loro.
 
Closer
I wanna Know ya
You be my soldier
You wanna try wanna
…Try wanna
Try wanna
Try
Lights Out
We gotta slow down
You wanna know how
We come alive
Come alive
Come alive
Come alive
No one has to know
It can just be you and me alone
Get yourself a ticket to the show….



Il trio iniziò a ripetere i passi avvicinandosi ai tre ragazzi, ed insieme li condussero alla base della scalinata, che solo loro tre salirono con passi lenti e misurati, mentre dal soffitto scendeva dell’acqua  che bagnava i loro capelli resi mossi per quel video.
Quando la musica cessò per dar spazio alla parte degli strumenti il trio si riunì con i ragazzi, iniziando a ballare sensualmente, per poi spingerli a terra mentre loro mettevano un dito sulle loro labbra sensualmente, segnando la fine del video.
Era stato alquanto strano per i ragazzi stringere in quel modo le proprie fidanzate, eppure gli era piaciuto, soprattutto Takao, che di solito era imbranato e un po' timido, si era lasciato andare a quel ballo appassionato e sensuale.
La luce penetrò immediatamente nella stanza, accecando momentaneamente le ragazze, mentre i ragazzi passavano loro gli accappatoi.
Takato strinsè a se Hilary in un dolce abbraccio, e affondò il suo viso nel collo della castana che iniziò a ridere per l’imbarazzo.
Adorava quando il suo fidanzato si mostrava dolce con lei, così decise di stringersi ancora di più a lui. Non voleva lasciarlo andare e sperava che quell’attimo non finisse mai, sembrava che fra loro e l’ambiente circostante non esistesse nulla, solo loro due con il loro amore, senza pensieri, senza Kei Hiwatari –che era sparito nel nulla, anche se ad Hilary non importava nulla del russo-.
Takao si scostò leggermente dalla cantante, ma continuava a fissare la sua ragazza, e con un tono mellifluo disse:
“Noi due dobbiamo parlare”.
La nipponica fissò il suo ragazzo per alcuni secondi, aveva paura che lui volesse lasciarla, così finse un sorriso e cercando di apparire distaccata, rispose:
“Ovvio, ma non qui”.
Entrambi si sorrisero dolcemente, e lui, nonostante avesse paura di affrontare la realtà, prese una mano della ragazza e la trascinò fuori dalla stanza.
Finalmente era giunto  il momento della verità.
 
 
 
 
 
 
Spazio autrice:
Che dire, questo capitolo doveva contenere ancora altri avvenimenti, ma per motivi di lunghezza (e per non renderlo troppo pesante) ho deciso di spezzarlo a metà.
Non credete che sarà facile quello che succederà in seguito eh XD ho in mente già il prossimo capitolo e ricordate che centerà anche lo spionaggio – e qui preparatevi al colpo di scena, perché sarà tutto diverso dal solito.
ps: la canzone del video è "Diggy Down" di Inna e consiglio di ascoltarla.
pps: l'immagine è come ho immaginato  i vestiti delle ragazze.
Ci risentiamo fra meno di una settimana,
vostra affezionata
Lady_Diamond.
 
   
 
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