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Autore: giulietta sprint    28/02/2015    7 recensioni
Sappiamo tutti come si sono conosciuti i nostri carissimi All Hanshin Kyojin, giusto?
Bene, dimenticatevi tutto e mettete al posto della scuola, dei banchi e dei professori una nave, il mare e un'isola.
Cosa potrebbe accadere se una gigantessa alta un metro e settantadue dovesse naufragare insieme ad un nano alto un metro e cinquantasei?
Appena conosciuti su una nave, e già costretti a sopportarsi a vicenda per sopravvivere... riuscirà a sbocciare l'amore fra i due oppure ci saranno solo litigi e complessi sull'altezza?
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Atsushi Otani, Risa Koizumi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 14: Un briciolo di speranza
- Koizumi- 
Quella voce… Poteva essere un suono così bello da sentire appena svegli? Mi stiracchiai sbattendo mani e piedi contro qualcosa di duro. Aprì gli occhi per verificare rendendomi conto di essere dentro la nostra capanna.
Otani era sdraiato vicino a me con un grande sorriso stampato sulla faccia- Noto che sei un po’ troppo lunga per il nostro rifugio-
- Zitto… Almeno io non mi devo arrampicare sugli alberi per prendere i frutti più bassi- risposi acida ma appena lo guardai negli occhi mi ricordai tutto ciò che era successo la sera prima. Arrossì abbassando lo sguardo. Ok… Decisamente non era il modo giusto per incominciare la giornata.
Otani sbuffò- Farò finta di non aver sentito… Oggi sono di buon umore- mormorò volgendo lo sguardo verso l’entrata. Notai il colorito rosso sulle sue guance. Era imbarazzato. Anche lui aveva pensato alla stessa cosa.
- C’è ancora lo squalo?- tentai di cambiare argomento. Otani si passò una mano tra i capelli continuando a guardare altrove- Non lo so… Non ci ho fatto caso… Iniziava a far umido così ti ho portato qui-
In effetti non solo ero coperta da un lenzuolo, ma avevo addosso anche una maglietta e l’intimo- Me li hai messi tu?- chiesi indicandoli.
Otani abbassò lo sguardo e arrossì- Si… Te l’ho detto… Così non prendevi freddo-
- Bè… Grazie- mormorai stampandoli un bacio sulla guancia. 
Mi guardò negli occhi e subito dopo mi ritrovai fra le sue braccia a baciarlo. Le sue mani furono sul mio corpo venerandolo e adorandolo come se fosse la cosa più bella del mondo. 
In quel momento però una domanda mi venne in mente- E’ stata la tua prima volta con me?- gli chiesi di getto.
Lo vidi per qualche secondo con sguardo incerto, poi scuotendo la testa rispose- No...-
Perché mi rattrista questa risposta? Di sicuro l’ha fatto con la sua Ex… come si chiamava? Ah si! Kanzaki…  Quella stronzetta non solo lo ha tradito… Ma gli ha pure tolto la sua virtù… E poi..
Ma un suo bacio mi riportò alla realtà distogliendomi dai pensieri che stavo facendo. Forse non dovevo pensarla come una cosa negativa... In fondo se non lo avesse tradito, Otani non sarebbe mai salito sulla nave, non mi avrebbe mai conosciuto e non sarebbe mai naufragato qui con me...
- Tutto bene?- mi chiese notando la mia assenza. Scossi la testa sorridendogli- Stavo solo pensando che se non fossimo naufragati qui magari avremmo continuato a litigare per ogni cosa!-
Mi sorrise ridacchiando- Be forse si..-
Il resto non ci fu bisogno delle parole. Otani si unì a me iniziando quella danza a me ancora del tutto sconosciuta. Stavolta era diverso, stavolta il dolore che avevo provato la sera prima era sparito.
- Ti… Voglio bene- mormorai stringendomi di più a lui.
- Anche io non sai quanto- rispose stampandomi un tenero bacio sulle labbra.
 
 
Forse le mie compagne di scuola avevano ragione: Il sesso è una droga.
Otani ed io non sprecavamo un solo giorno per farlo. La mattina, il pomeriggio e la sera avevamo del tempo libero per concederci al desiderio carnale.
Cavolo… Se me lo avessero detto prima che farlo fosse così bello avrei saltato Otani subito dopo la dichiarazione! 
- Cosa ti preparo di buono?- domandai cercando di accendere il fuoco.
- Mmm… Non so…- rispose in sovrappensiero. I suoi occhi mi scrutarono attentamente- Io per ora avrei altro in mente- mormorò con voce roca avvicinandosi a me.
Indietreggiai- Otani… Abbiamo tutto il tempo che vogliamo…- 
- Be' però ti voglio ora- sussurrò e un brivido mi attraversò tutta la spina dorsale. Questo ragazzo è davvero insaziabile… Ma neanche io scherzo non riuscendo mai a dirgli di no. Così mi ritrovai le sue morbidissime labbra sulle mie e le sue mani ad accarezzarmi la schiena.
- Nanetto pervertito- sospirai quando lui mi baciò il collo.
- Gigantessa vogliosa- rispose lui ridacchiando e risalendo lungo il mio orecchio per poi mordermi leggermente il lobo.
Stavamo per saltarci definitivamente addosso quando sentimmo uno strano rumore… Diverso dal solito. Alzammo lo sguardo notando che in lontananza si stava avvicinando qualcosa.
Non ci credevo. 
Un aereo. Un aereo stava passando vicino all’isola! 
Anche Otani ebbe la mia stessa reazione e in men che non si dica prese un pezzo di legno bruciato e corse verso la catasta di legna- Koizumi cerca di fare fumo!- esclamò buttando il ramoscello. 
Soffiai ancora più forte sul fuoco mentre Otani cercava di accendere la Torretta. Il rombo del motore dell’aereo si fece più vicino.
- Siamo qui!- esclamai scuotendo le braccia verso l’alto. Otani riuscì ad accenderla e il fuoco cominciò a bruciarla lasciando anche esso fuoriuscire del fumo.
Mi avvicinai ad Otani e insieme scuotemmo le braccia.
Pian piano notammo che era un elicottero che giunto sopra di noi si fermò. Il mio cuore perse un battito per l’emozione. 
Non potevo crederci… Non volevo crederci!
- Ci hanno trovati!- esclamò Otani dando voce ai miei pensieri.
Finalmente eravamo salvi.
Buttarono una scaletta e scesero due ragazzi di carnagione scura. Iniziarono a chiederci alcune cose in inglese che capimmo ben poco
-What are you doing on this island ?- “Che ci fate su questa isola?” Riuscimmo a tradurre.
- We were shipwreck four… months ago from a cruise ship!-  “Siamo naufragati quattro mesi fa da una nave da crociera!- tentò Otani a parlare 
I due ragazzi si guardarono scioccati ed iniziarono a esclamare dei “O my good!”  e “You’re alive!”
E ci portarono verso la scaletta facendoci salire sul’aereo.
- Ci credi?- domandò Otani con il sorriso sulle labbra- Ce l’abbiamo fatta Koizumi! Ci hanno trovati!- Per troppa emozione non riuscì a parlare. Continuavo a sorridere e a piangere dalla gioia di essere finalmente salvi. 
Volsi lo sguardo verso il finestrino e guardai per l’ultima volta la nostra isola… Quella che si terrà sempre il ricordo del mio primo bacio e della prima volta.
 




 
 
***spazio autrice***
Ciao a tutti! Scusatemi l’enorme ritardo ma ovviamente è sempre colpa della scuola T.T Ed oggi mi sono concessa un attimo di pace per correggerlo e postarlo!
Ma torniamo alla storia: Finalmente sono stati trovati! Non siete contente/i???
Secondo voi cosa succederà? Sarà tutto liscio come l’olio o i nostri piccioncini avranno problemi?
Lo scoprirete al prossimo capitolo!
Un bacione
Giulia
   
 
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