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Autore: Sem7    01/03/2015    0 recensioni
Questa storia è ispirata al libro "Promessi vampiri".Ambientata in Romania dopo il matrimonio di Lucius e Antanasia e parlerà della vita da reali dei due protagonisti di questa saga.
-Dal 2 capitolo-
Appena finito, mi leccai lo zucchero dalle dita e mi pulii la mano sul jeans. “molto regale direi” ridacchiò Lucius . “ sono pur sempre una regina cresciuta in una fattoria. Fino all’anno scorso spalavo letame nella stalla!” gli dissi fiera di me. “ si ricordo bene. E ricordo pure un forcone che mi ha quasi azzoppato!” disse punzecchiandomi. “ beh , allora ricordi pure quando ti sei presentato all’improvviso e pretendevi di sposarmi!” risposi acidella io. “ok te lo concedo!” rise. “ci credevi che saremmo finiti così? Io no. Se me lo avessero detto tipo qualche anno fa, gli avrei sicuramente riso in faccia “
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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    Capitolo   4
 
Non potevo crederci , non poteva essere vero. Forse lo stress aveva giocato un brutto,bruttissimo, scherzo. "Jess .." Min seduta al mio fianco sul grande letto mi guardava spaventata, erano ormai 20 minuti che guardavo nel vuoto. "Min sono nella merda. Lucius .. oh dio! I miei genitori mi uccideranno! Non sono sposata nemmeno da un anno e già aspetto un bambino. Penseranno di aver cresciuto una ninfomane! Oh mio dio! E Lucius... Che dirà? Sono nella merda più totale! Io.." Non ebbi il tempo di finire di blaterare che la mia amica mi prese per le spalle , smuovendole poco. "Smettila con queste stupidaggini. Sei una donna sposata e sei una regina. Si aspetteranno tutti che tu e Lucius procreiate degli eredi, prima o poi. Respira e riprenditi. Torna in camera e parla SUBITO con tuo marito. Anzi,prima fai il test. Esiste una farmacia in questo paese? Lo andiamo a prendere subito." Non finii nemmeno di ascoltare il fiume di parole della mia amica, la mia testa aveva percepito solo le parole "eredi" e "test". Trattenni il fiato per un breve lasso di tempo. Sbuffai fuori l'aria in un sibilo triste. Mi alzai di scatto, quasi avessi preso una scossa. "Devo andare , ci vediamo a cena" Lasciai Min in camera sua senza nemmeno salutarla e mi agirai per il castello, sperando di arrivare nella mia camera prima di Lucius. Una voce in lontananza mi risveglió dal trans in cui ero caduta. Era la voce di Lucius che ordinava ad alcuni inservienti di cercarmi e farmi andare da lui e si diresse verso la sala dove si sarebbe svolta la cena. Corsi verso la nostra camera e mi chiusi la porta alle spalle poggiandomi con la schiena sopra, respiravo a fatica e il cuore voleva quasi uscirmi dal petto. Cercai di calmarmi e mossi due passi verso il letto quando la porta si aprì. Gli occhi di Lucius mi guardavano maliziosi e colpevoli. "Ehi! Sei qui è un'ora che ti cerco!" Disse venendo nella mia direzione mentre io indietreggiavo . "Ehm si , ero con Melinda , le ho fatto vedere la sua camera e ci siamo messe a chiacchierare! Sa..sai no?! Quando parliamo passano ore e ore." Sorrisi nervosamente mentre lo vedevo avvicinarsi. Caddi a sedere sul letto. Lucius si mise davanti a me e sorrise malizioso. Scendendo con il viso di fronte al mio. "So che sono stato molto brusco al telefono oggi, quindi mi farò perdonare. Abbiamo ancora tempo prima della cena." Senza aspettare risposta mi baciò , spingendomi con i reni sul materasso. Cosa che mi prese alla sprovvista. Spalancai gli occhi e lo spinsi via o almeno volevo farlo. Perché spostó il viso verso il mio collo mentre le mani cercavano di spogliarmi. "Lu.. Lucius.." Cercai di dire ma lui tornó a baciarmi. "Lucius fermati!" Urlai esasperata dalla sua foga. Si bloccó. Punto i suoi occhi nei miei cercando di scorgere una qualunque giustificazione alla mia improvvisa esplosione. Lo spinsi via da me e mi alzai di fretta. "Non ho voglia di fare l'amore!" Dissi stizzita. I suoi occhi ancora mi scrutavano "scusa non volevo insistere. Ma che hai?! Sei arrabbiata per come ho risposto al telefono? Scusami veramente , non volevo essere così scortese. Ero nervoso." Mi guardò con aria colpevole cosa che mi fece sentire ancora di più uno schifo. Mi avvicinai a lui. "Fa nulla , scusa tu per come ho sbottato ma sono stanca e voglio fare una doccia." Mi sorrise malizioso. "Anche io devo fare una doccia, vogliamo farla insieme?" Chiese lui. "No , davvero non ho voglia di fare l'amore adesso, ho bisogno di rilassarmi e di riprendermi dalla pesante giornata. Poi dobbiamo dare noi il benvenuto ai nostri ospiti quindi dobbiamo fare presto. Sarà per la prossima volta , promesso!" Dissi andando verso il bagno cercando di non incrociare il suo sguardo. "Ok , ma stasera sarai tutta mia regina Antanasia!" Disse mentre chiudevo la porta del bagno. Un brivido mi percorse la schiena, non sapevo come comportarmi. Avevo paura di dire la verità,che poi non sapevo neppure se quella fosse o meno la verità. Amavo mio marito più di ogni altra cosa al mondo e volevo davvero avere dei bambini da lui, con la sua presenza e la sua bellezza, allo stesso tempo ero terrorizzata all'idea di diventare madre. Per non parlare della paura che avevo di aver deluso Lucius, lui non voleva avere figli, non voleva averli almeno per ora.
  
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