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Autore: Christine_Lewis    01/03/2015    7 recensioni
Le Tartarughe che noi tanto amiamo stanno per fare un nuovo incontro, che porterà a una grande amicizia e a una strana scoperta
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap.8: Another Dimension
Mi risvegliai con un gran mal di testa e Michelangelo sdraiato sul guscio. Leonardo e gli altri si avvicinarono a me e Cristina mi chiese: “Raph stai bene?”, io risposi con un ‘sì’ traballante e mi alzai, visto che Mikey nel frattempo si era spostato. L’immagine che si trovava davanti ai nostri occhi aveva dell’incredibile.. Era tutto ricco di colori brillanti, ben accostati e abbinati, ciò che sembrava una città di cristalli rilucenti ci stava dando il benvenuto. “A prima vista si direbbe che non ci abita nessuno da un po’” osservò Donatello, “Può darsi, ma stiamo comunque attenti” precisò Leo. Iniziammo a muovere i primi passi, stando attenti a cosa calpestavamo, quando April ebbe uno dei suoi presentimenti: “Ragazzi, sta per succedere qualcosa” ci avvertì lei. Non facemmo in tempo ad assimilare la frase che dietro di noi si aprì un triangolo fucsia, dal quale uscirono degli androidi Kraang e dei soldati ninja robotici. “Chi sono quelli con gli occhi da mosca?” chiese Cristina un po’ spaventata, “Dei soldati ninja a servizio di Shredder, il nostro peggior nemico ah e sono anche robot” spiegò il mio fratellino in arancione, schivando un kizami e rispondendo con uno yokogheri. “E io che pensavo di averle viste tutte!” commentò la ragazza ridacchiando. Iniziammo una seconda lotta, durante la quale fracassammo un bel po’ di robot con una certa facilità. Tuttavia riuscirono a giocarci.. Ci spinsero verso un cristallo sporgente e quando tutti e sette fummo nella posizione giusta lo ruppero, facendoci precipitare in quello che sembrava un crepaccio.
Fortunatamente, c’erano numerose sporgenze alle quali potemmo aggrapparci e i nostri nemici, non vedendoci, se ne andarono. La risalita fu più difficoltosa del previsto e tutti riportammo ferite (chi più gravi, chi meno) alle mani. Cristina fu la più sfortunata, infatti sembrava stata azzannata da uno squalo. Mentre Donatello e Michelangelo la medicarono, io e gli altri iniziammo a organizzare un piano. Circa una quarantina di minuti più tardi ci stavamo muovendo silenziosi tra quelle imponenti costruzioni variopinte e dopo aver comodamente passeggiato per le vie che si erano create, capimmo che lì non c’era mai stato nessuno prima di noi. “E’ meglio trovarci un riparo prima che faccia buio. Almeno, qui fa buio vero Donnie?” disse Leo un po’ confuso. “Sì sì, anche qui si alternano luce e buio” e detto questo, iniziammo la ricerca..
Camminammo per ore e ore, finchè Mikey non si accorse di un piccolo particolare che a noi era totalmente sfuggito: una spaccatura in un cristallo basso e tarchiato. Senza indugio ci entrammo scoprendo una vera e propria grotta illuminata di svariati colori: rosso, arancione, giallo, verde, porpora, blu.. e tutte quelle sfumature creavano un’atmosfera che era riuscita a calmare persino me. “Va bene. Visto che ora non stiamo più rischiando la buccia, per il momento, posso chiedervi chi è il cappellone?” domandò Cristina rivolgendo le mani fasciate verso il nostro hockeista. “Cri, lui è Casey Jones un giocatore di hockey su ghiaccio fuori di testa, Casey, lei è Cristina, una nostra nuova amica” dissi io per farla breve. “Ma adesso che si fa ragazzi?” disse Mikey tutto preoccupato, “Ok, Casey, tu resti qui con le ragazze, mentre Donnie, Raph e Mikey vengono con me per vedere che risorse abbiamo a disposizione. Tutto chiaro?” ordinò Leo e dopo aver risposto tutti di sì uscimmo in quella strana città..
Tornammo al rifugio appena dopo il tramonto, con una splendida notizia da dare agli altri: “Abbiamo trovato dei componenti meccanici nuovi di zecca e anche vari circuiti elettrici, non so come siano finiti lì, ma ci sono. Posso costruire un portale simile a quello dei Kraang per tornare a casa!” esclamò Donnie entrando più euforico di sempre. “Poi ci sono molte provviste, le abbiamo viste in una zona poco distante” aggiunse Michelangelo. “Significa che torneremo a casa?” chiesero April e Cristina all’unisono. “Sì..” fu la mia risposta, “..ce la faremo..” 
 
ANGOLO DELL’AUTRICE
Beh, che ne pensate? I nostri eroi se la dovranno cavare per un po’ in questa strana “città” e penso che potrebbe davvero succedere di tutto!
Alla prossima!
CriTMNT
   
 
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