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Autore: sole51    09/12/2008    4 recensioni
MA CHE IDIOZIA!!!! Il tonfo del libro scagliato contro il muro rimbombò nella stanza praticamente vuota. -Ops..-bisbigliai sentendo che dalla stanza accanto era arrivato un commento poco carino. Promemoria:ricorda che vivi in un dormitorio. Ma ero così nervosa!!! Un altro libro inutile e idiota , che mi aveva solo fatto perdere tempo. Mi alzai dal letto e svogliatamente mi trascinai per la stanza fino alla pila di libri che avevano avuto la stessa sorte dell’ultimo. Con il piede li spinsi verso il muro. Cominciavano a diventare tanti dovevo decidermi a farne qualcosa.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa cosa sta decisamente andando troppo in là, pensai  dopo due ore passate appostato di fronte al dormitorio di Mia.

Sì, stava scivolando nel ridicolo.

Potevo raccontarmi quello che volevo ma la sostanza non cambiava: la stavo spiando.

Nella mia testa risuonò forte e chiara la risata di Emmett.

Mi diedi di nuovo dell’idiota.

Idiota e GUARDONE per di più!!

Mi mossi un po’ per trovare una posizione più comoda.

Fatica inutile quando sei appollaiato su un albero.

Inutile come l’intera faccenda tra l’altro..Mia era entrata e non era più uscita.

Probabilmente stava già dormendo, che era proprio ciò che avrei dovuto fare io stesso, soprattutto visto che nemmeno la notte prima l’avevo fatto.

E la causa più o meno indirettamente era sempre lei.

Avevo ormai deciso di tornare a casa quando vidi il portone che si apriva.

Mi ci volle un solo sguardo per capire che era proprio lei.

Controllai l’ora. Le due e mezza di notte.

-E dove se ne va sola soletta a quest’ora di notte?

Stando ben attento a non farmi vedere o sentire scesi a terra e poi mantenendo una certa distanza la seguii.

A voler essere proprio sinceri non sapevo il perché di tutto questo pedinamento.

Insomma. In fin dei conti cosa aveva fatto?

Solo prendere un libro..e non è che avessi fatto lo stesso con tutti quelli che lo avevano fatto.

No, infatti.

E allora perché?

Possibile che fosse come diceva lei? Ci stavo provando?

No, no, no…non era questo..anche perché se così fosse stato l’avrei fatto subito no?

Ma allora…pensa, Logan, pensa…

Quando era scattato questo bisogno di sapere che cosa combinava Mia?

Sicuramente dall’ultima volta che avevamo parlato in biblioteca.

Quando avevo visto che cosa leggeva appunto..ma qualcosa ancora non tornava…

Cercai di visualizzare la scena..e ammetto che indugiai un po’ troppo sulla sua bocca.

La sua bocca. La sua bocca. La sua bocca. La sua bocca. La sua bocca.

LOGAN.

Sì..dunque ..la sua bocca aveva detto..cioè LEI aveva detto …concentrati…

OK..ok..aveva detto che ..sì, ecco..aveva detto che  aveva imparato che quello che molti ritengono appartenere al fantastico invece è solo realtà…beh, più o meno, ma il senso era chiaro:  le cose più strane sono all’ordine del giorno.

Quello che ora volevo sapere io era CHE COSA era capitato a LEI.

E soprattutto perché e come questa cosa aveva a che fare con le leggende dei Quileutes.

Mia si fermò di botto interrompendo i miei ragionamenti.

Muovendomi più veloce che potevo mi trovai un riparo.

Fortuna che eravamo in un parcheggio.

Mi acquattai dietro una macchina mentre lei si guardava intorno.

MALEDIZIONE. Possibile che mi fossi distratto tanto da farmi scoprire da lei?

O forse..

Un pensiero improvviso mi paralizzò sul posto.

Possibile che Mia avesse dei sensi più sviluppati della media..possibile che fossero sviluppati come i miei?

Intanto lei aveva ripreso a camminare continuando lo stesso a guardarsi intorno..con aria decisamente furtiva.

Un momento!!!

Me che..

Non potevo credere ai miei occhi..altro che sensi  sviluppati..qui di sviluppato c’era solo la sua coda di paglia..

Incredibile, o forse nemmeno tanto,ma vero..avevo appena beccato Mia mentre tentava di rubare una macchina.

E io che chissà che pensavo..anzi chissà con CHI pensavo di avere a che vedere..e invece era solo una ladruncola!!!!

A momenti mi feci scoprire davvero scoppiando a ridere.

Lei trafficava attorno ad una BMW nera dall’aria di essere nuova di zecca..sentivo anche l’odore della pelle dei sedili.

Hai capito la ragazzina..neanche a dire che si accontentava di una macchina qualunque.

Probabilmente voleva rubarla e poi rivenderla.

Per un attimo fui in dubbio se intervenire o meno..ma poi lessi la targa e ne riconobbi il proprietario.

Zack ovviamente.

Decisi di godermi la scena .

Prima di tutto perché era un coglione..

..secondo poi perché quel pomeriggio aveva tentato di farmi un’imboscata con un paio dei suoi compagnucci di squadra.

Ovviamente mi ero accorto subito della cosa ed ero riuscito ad evitarli.

Non per paura naturalmente..c’erano ben poche possibilità che mi facessero del male..molte di più che io li eliminassi dalla faccia della terra..e questo sì che mi faceva paura..

Dovevano ringraziare la loro buona stella che avevo imparato a controllarmi..fosse successo solo un paio di anni prima..ma quella era un’altra storia..un’altra vita per loro fortuna!!!!!

-Maledetto figlio di papà. -la sentii inveire tra i denti.

Mi sa che era la giornata fortunata del suddetto, perché arrabbiatissima , Mia accantonò l’idea di rubargli l’auto, non prima però di avergli dato un paio di calci ben assestati alla portiera.

Pensavo che sarebbe tornata indietro,invece passò semplicemente alla macchina successiva.

-Sì!!-esultò aprendo senza fatica la portiera stavolta.

Evidentemente qualche sprovveduto aveva lasciato la macchina aperta.

Ehi…ma…

Senza pensarci più lasciai il mio nascondiglio e le piombai, silenzioso , alle spalle.

-Posso aiutarti?

Lei sobbalzò e la borsa che portava sulle spalle le cadde rumorosamente a terra.

Lanciò un grido e per poco non mi perforò un timpano.

-Ehi, vuoi farmi diventare sordo?

-Sei pazzo o cosa? Vuoi farmi venire un colpo?-rispose gentile come sempre.

-Perché ti aggiri furtiva per il parcheggio a quest’ora?

La mia domanda la fece riprendere fin troppo in fretta dallo spavento.

Se non lo avessi già saputo, il suo atteggiamento sarebbe stato un chiaro indizio di colpevolezza.

-Non vedo come questo possa essere affar tuo..-e poi aggiunse magnanima -..ma comunque se proprio vuoi saperlo sto partendo per il week-end..

Tana per Mia appunto.

-Oggi è mercoledì.

Perse per un po’ la sua sicurezza ma fu brava a riprendersi in fretta. Purtoppo per lei i miei occhi coglievano molte più cose e più velocemente di quelli di un normale essere umano.

-Beh..è un week-end lungo..e poi come ti ho già detto non sono fatti tuoi.

-Mi dispiace ma su questo non sono molto d’accordo.

Incrociò le braccia sul petto e mi guardò greve. –Ah sì? E perché mai?

La superai e mi poggiai all’auto. –Perché si dà il caso che la macchina che stavi per rubare sia la mia. –dissi togliendo con la mano immaginaria polvere dalla cappotta.

Stavo per gridare “SORPRESA!!” ma la sua espressione mi deconcentrò.

Ero riuscito a farla restare davvero senza parole. Completamente stupita da questo colpo di scena si era trasformata in una statua.

Era adorabile così.

Ma essendo Mia la pace durò poco.

Prima sgranò gli occhi, poi si morse il labbro e alla fine, dopo una breve riflessione sul da farsi,nel  più perfetto stile alla Mia… mi aggredì.

 

 

 

 

 

 

 

  
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