Film > Re Leone
Segui la storia  |       
Autore: Sarabi_ingonyama    01/03/2015    1 recensioni
Sarabi è una leonessa coraggiosa e tenace, piena di orgoglio e forza di volontà. La Regina delle Terre del Branco, però, com'è arrivata fin qui? Forse il suo passato può darci delle risposte...
(primissima fanfiction, abbiate pietà di me e soprattutto...recensite!^^)
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mufasa, Nuovo personaggio, Sarabi, Scar
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Here I am! Volevo postarvi la prima parte del nuovo capitolo (che non chiamerei neppure così, da quanto è corto) prima di partire per Dresda.
Sto via solo una settimana, ma volevo lasciarvelo comunque ;)
Allora...a che punto eravamo? Ah sì: Sarabi esiliata, Mufasa furioso, 2 misteri da risolvere e una storia da continuare...
Vi avviso che in questo capitolo (compresa la seconda parte) di Sarabi non se ne vede neppure l'ombra, ma volevo far luce su uno dei due punti irrisolti eh..beh, leggete e ditemi.
Enjoy it <3

CAPITOLO 16.1 CICATRICI

Sentì l'onda d'ira impossessarsi del suo corpo e lasciò che la rabbia guidasse i suoi movimenti. Con una potenza micidiale, il leone abbattè la zampa sul grosso ceppo marcio di fronte a lui, riducendolo in mille schegge appuntite che schizzarono ovunque, compreso sul suo muso.
Mufasa ruggì di dolore, coprendosi il volto con la zampa insanguinata e barcollò all'indietro, cercando di mantenere l'equilibrio e restare saldo sulle zampe.
Gli occhi erano avvolti nelle fiamme della rabbia, che lo divorava dentro senza lasciagli via d'uscita.
Guardò i frammenti del vecchio albero sparsi sul terreno, mentre una piccola goccia di sangue scorreva lenta dallla tempia lungo la sua guancia.
Con una smorfia di dolore il leone si trascinò fino alla pozza d'acqua, brontolando e ringhiando furioso.
Sarabi se n'era andata da meno di un'ora e Mufasa aveva ancora il cuore gonfio di risentimenti. Era furioso con lei, certo, per essersene andata senza lottare, per averlo lasciato senza dire nulla. Ma la sua vera ira era riservata a lui stesso: come aveva potuto trattarla così? Perchè si era lasciato trascinare in quel vorticoso buco nero di emozioni che lo avevano spinto a fare tutto ciò? Ora lei se n'era andata, probabilmente per sempre, e l'ultima cosa che avrebbe ricordato di lui sarebbe stato il suo ringhio furioso e l'immagine delle sue spalle che si giravano, scattavano in avanti e la lasciano indietro, nel suo passato.
[Io non potrei mai cancellarla dalla mia mente. Ma lei probabilmente lo ha già fatto.]
Immerse il nell'acqua gelida e trattenne il respiro quando il freddo lo investì di colpo. Emerse dopo qualche secondo infernale, i brividi lo scuotevano fin dentro alle ossa; scrollò il capo e fece piovere una pioggerellina di goccioline che erano rimaste intrappolate nella sua criniera.
Si riconobbe nel riflesso cristallino dello specchio d'acqua illuminato dalla luna: niente più sangue, niente più occhi furiosi. Era tornato ad essere lui, come sempre.
Un fruscio dietro ai cespugli lo fece allarmare. Scattò sulle zampe e ringhiò minaccioso, ma le sue spalle si rilassarono non appena videro emergere dagli arbusti un leone scuro dagli occhi verdi smeraldo come il padre.
-Cosa ci fai qui?- chiese Taka, avvicinandosi al fratello.
-Potrei chiederti la stessa cosa.-
Il principe scuro sospirò e alzò lo sguardo alla luna. Mufasa si chiese a cosa stesse pensando il suo vecchio compagno di avventure, con lo sguardo perso nel cielo rischiarato dalle stelle e dall'immensa luna piena.
-Nulla.- rispose calmo -Mi facevo un giro.-
-Allora dev'essere un'abitudine di famiglia.-
I principi si sedettero uno accanto all'altro e tra i due scese il silenzio.
Fu Taka a interrompere quella pace notturna.
-Pensavi a Sarabi, vero?-
Mufasa si limitò ad abbassare lo sguardo e il fratello intuì la risposta senza bisogno d'altro.
Ci sono momenti in cui le parole sono solo d'intralcio alle emozioni. Il silenzio a volte dice tutto.
-Ti passerà, vedrai.- il giovane leone si alzò e si incamminò verso la Rupe -ci sono tante altre belle leonesse nel branco. Troverai quella giusta.-
Mufasa sentì la rabbia risorgere nuovamente dentro si sé e tese i muscoli, trattenendo un feroce ringhio gutturale.
-Mi stai dicendo di voltare le spalle a quello che sento per lei? Come puoi anche solo pensare che quello che provo per Sarabi non è nient'altro che una cotta, una cosa passeggera?!-
-Cerca di calmarti, Mufasa!- ribattè Taka nervoso. Non aveva mai visto suo fratello così furioso prima d'ora -stavo solo dicendo che la vita continua, va avanti anche senza di lei, tutto qui.-
-TU non hai la minima idea di ciò che provo per lei!!-
-Non è vero!- Taka fronteggiò il fratello senza paura, ben sapendo che si sarebbe trovato in netta inferiorità fisica se avesse dovuto ricorrere agli artigli -ma in fondo, quando mai ti sei interessato a ciò che provo IO?!-
-Almeno io non tormento chi mi sta attorno inutilmente!-
Le grida dei due maschi riecheggiavano per la distesa deserta, facendo mettere in movimento mandrie e branchi per chilometri e chilometri.
Un leonessa stava camminando a testa bassa, immersa nei suoi malinconici pensieri, quando vide in lontananza le sagome dei due principi illuminate dai bagliori lunari, poteva vedere i loro manti ritti dalla rabbia anche a quella distanza. Sarafina corse da loro per comprendere cosa stesse succedendo, ma sentiti i ruggiti minacciosi, preferì imboscarsi in una piccola macchia di cespugli lì vicino e si acquattò, tendendo le fini orecchie per ascoltare l'accesa disputa fra i suoi due amici.
[Finalmente gli insegnamenti di Sarabi si sono resi utili!]
-Cosa stai insinuando, Mufasa?- le zanne di Taka brillavano sotto la luce chiara, rendendolo ancora più minaccioso di quanto non fosse già. I suoi occhi smeraldini erano due cristalli verdi purissimi, duri e impenetrabili.
-Che dovresti lasciare stare Sarafina, una volta tanto! Non ne può più di te, lo capisci?!-
-Taci!-
Sarafina ebbe un sussulto, ma per fortuna i due leoni erano troppo impegnati a ribattere per accorgersene. Era vero che il corteggiamento di Taka la stava stremando, ma non avrebbe mai potuto diglielo con parole così rudi!
-Non fai altro che ronzarle attorno come una mosca! E ti aspetti pure di piacerle?-
-Piantala!-
I due estrassero gli artigli dai cuscinetti, abbassando le spalle in posizione di attacco.
-Sto solo dicendo la verità!-
-STA ZITTO!-
Taka gli balzò addosso, afferrandolo con i denti per la collottola e graffiandogli la schiena. Mufasa ruggì e morse la spalla del fratello, che ritirò le mascelle e perse l'equilibrio, cadendo dalla sua schiena. Il leone dorato bloccò a terra Taka con le zampe, imprigionandolo in quel piccolo spazio fra il terreno e il suo ventre e lasciando il giovane principe ansimante disteso al suolo.
Mufasa ritrasse gli artigli, ma i suoi occhi brillavano ancora di adrenalina.
-E non osare più sfidarmi!- il suo tono era serio e si coglieva tutto il rammarico per aver combattuto con il suo vecchio compagno d'infanzia.
-Per questa volta- aggiunse liberando Taka dall'imponente massa del suo corpo -non lo dirò a mamma e papà. Spero tu abbia capito la lezione.-
Il principe ereditario gli voltò le spalle e s'incamminò verso la Rupe.
Taka si rialzò sulle zampe, il taglio sulla spalla sanguinava ancora, ma non sembrava preoccuparlo. Non appena il fratello si girò, si lanciò su di lui con una forza che pareva quasi non appartenesse a lui, mirando di nuovo alla delicata zona compresa fra il collo e la testa e tentando di spezzare le ossa che sorreggevano quel capo tanto nobile che, ormai, non poteva più sopportare.
Fulminea, una figura snella emerse dai cespugli e si parò in mezzo fra Taka e il suo obbiettivo.
Il giovane leone vide una zampa color crema alzarsi e scattare verso il suo muso, poi nulla.
Un gridò di dolore squarciò l'aria e Taka cadde all'indietro, la parte sinistra del volto completamente insanguinata. Mufasa si girò e vide Sarafina con la zampa ancora alzata e gli artigli scoperti tinti di rosso, mentre il fratello gemeva a terra in una pozza cremisi.
-Taka!-
La leonessa era china su di lui e gli stava leccando il muso, proprio sopra la profonda ferita che gli aveva inferto lei. Taka si alzò barcollando, coprendosi il volto con una zampa. Tremava sulle zampe come un cucciolo impaurito.
-S-Sa...Sarafina? Come hai...COSA MI HAI FATTO?!-
-Io...io non volevo! Io non avevo intenzione di...-
-GUARDA!-
Il principe scuro levò l'arto dal muso, rivelando un'orribile taglio che gli sfregiava il volto proprio sopra l'occhio sinistro. La ferita fiottava sangue senza mai fermarsi e Mufasa si sentì invadere le narici dal sapore metallico che sporcava tutto il manto del fratello. I suoi occhi smeraldini emergevano terribilmente da quella orribile macchia omogenea di marrone scuro e nero.
Accanto a sé, il grande felino vide Sarafina impallidire e barcollare indietro; si avvicinò la sorresse con le spalle per la paura che svenisse.
-Io ti odio!!! ODIO TUTTI VOI! Bruciate all'inferno, bastardi!- gridò Taka.
Il suo ruggito terrificante fece tremare le zampe al giovane, che si chiese se effettivamente fosse lui a sostenere l'amica e non viceversa.
Il principe scuro si voltò e fuggì attraverso la savana, scomparendo nell'erba alta e lanciando schizzi di sangue ovunque.
-Taka, NO!- Sarafina urlava disperata, tenuta ferma di forza dal maschio (per fortuna molto più robusto di lei)
-Lascialo andare, Sarafina!-
-No! È colpa mia, è tutta colpa mia! Non dovevo, io...io ho visto cosa stava facendo e allora...-
[Non è vero...la colpa è solo mia, in realtà]
-Hai fatto la cosa giusta.-
-Sono un mostro!-
-No che non lo sei! Si è lasciato prendere dall'ira e ha fatto un'azione ingiusta. Ha pagato per questo.-
[Un prezzo troppo, troppo alto]
Sarafina si abbandonò sulla spalla dell'amico e si sciolse in un pianto di sincero dolore.
-Andiamo. Torniamo alla Rupe.-
I due si allonanarono sul sentiero di casa, ma nessuno parlò per tutto tragitto.
[Oh, Taka...mi dispiace tanto, fratello.
Perdonami, se puoi]



ANGOLINO DELL'AUTRICE
Cosa vi avevo detto? Niente Sarabi, ma un piccolo brano per spiegare l'origine di tutti i guai che capiteranno poi nel film...e in parte anche qui.
Aspettatevi una seconda parte (anche quella, già detto, senza la “biondina”) in cui rivedremo dei vecchi amici farsi vivi ;)
Buonanotte e commentate numerosi
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Re Leone / Vai alla pagina dell'autore: Sarabi_ingonyama