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Autore: SoffioDiDolcezza    01/03/2015    1 recensioni
“Sono due anni che non riprendo in mano il diario, e pensavo che non avrei più ripreso questa abitudine infantile. Ma non è una ragazzata, è dialogare con se stessi, con la parte vera, divina, che vive in ogni uomo.”
Un ragazzo divorato dalla società che lo circonda si confonde ad un ombra, perde colore e vita.
Scrive sui fogli immacolati ciò che lo tormenta, le tenebre del suo animo.
Ignora che forse il diario non è il solo in grado di consolarlo, ignora che qualcuno potrebbe presto venire a salvarlo.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Luna Lovegood | Coppie: Draco/Luna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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IL RITORNO

"Non so se ho qualche talento, non so se diventerò mai qualcuno. Il dubbio governa la mia vita, l'incertezza la divora. E come se avere un animo sensibile non bastasse, come sempre il destino, il fato, o chissà quale Dio ritiene necessaria anche la beffa. E' pericoloso vantare un animo sensibile, tutti sono bene accetti, ma chi poi riuscirà a conservarne la fragilità insita senza turbarne l'innocenza? Voglio bene a mio padre, questo è indubbio, biologico, ma non so cosa lui pensi di me. Gli voglio bene ma il suo sguardo critico mi trafigge. Lui non è come le mie pagine bianche, lui giudica, e sottrarsi alla sua delusione è impossibile. Alzo la voce, faccio il duro, ostento una sicurezza che non m'appartiene. Lancio sfide con gli occhi e insulti a parole, per poi raggomitolarmi affianco al cesso e piangere. Poco poetico dire cesso? Forse. "

Lucius misura a grandi passi il salone principale del castello Malfoy, stringendo i pugli. Dall'altro lato della stanza il figlio e la moglie son seduti composti su poltrone finemente lavorate, imbottite di velluto verde smeraldo.
 Nessuno parla, i passi di Lucius risuonano sordi.
L'uomo è cambiato, la delicata ed inconfondibile bellezza tipica d'un nobile ed avvenente mago è ormai solo un ricordo.
I lunghi capelli biondi sono sciolti sulle spalle, disordinati e visibilmente unti. La barba incolta gli dona un aspetto burbero, quasi animale, ed i vestiti logori rendono la sua immagine complessiva trasandata, poco curata.
Lucius si ferma di scatto e punta con l'indice il figlio:
<< Feccia! Incompetente! Torni ad Hogwarts da perdente Draco, quale vergogna! >>
Con la mano destra fa un cenno all'elfo più vicino, che tempestivamente avvicina al padrone una sedia. L'uomo vi si appoggia, senza distogliere lo sguardo dalla propria famiglia.
<< Il signore oscuro non sarà clemente con la nostra famiglia, questo lo sappiamo. Ad Hogwarts comportati come si conviene Draco, non deludermi un'altra volta.  I Carrow sono stati nominati professori di Difesa contro le Arti Oscuri e Babbanologia. Devi assecondarli, adularli se necessario, voglio che tu sia tra i loro favoriti. Abbiamo più che mai bisogno di amici vicini al Signore Oscuro Draco, la nostra è una posizione ... difficile. >>
Gli occhi di Lucius sono freddi, decisi, calcolatori.
Lo sguardo del figlio è invece mesto, basso, incerto.
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Narcissa allunga la mano ad accarezzare le nocche bianche del figlio. 
<< E' ora. Non vorrai perdere il treno. Andate.>>
I due si alzano e s'avvicinano l'uno all'altro, stringendosi i fianchi.
<< Ti saluto padre. >>
Lucius risponde con un frettoloso cenno della mano, il viso girato, indifferente alla partenza dell'unico figlio.
Draco sente la madre spostarsi al suo fianco, ed assecondando i suoi movimenti gira su se stesso, smaterializzandosi con un sonoro crack dal teatro del monologo del padre.



Il binario 9 e 3/4 non è caratterizzato dal solito disordine spensierato. Il numero delle famiglie che s'apprestano a salutare i propri figli è drasticamente diminuito. Non v'è traccia d'espressioni contente o sollevate, l'incertezza ed il sospetto governano gli animi.
Narcissa accarezza il viso teso del figlio, mentre intorno a loro chi s'è accorto della loro presenza s'allontana rapidamente, lanciando occhiate diffidenti.
<< Draco mio.>> Sospira.
<< Draco, non dar troppo peso alle parole di tuo padre >>
Sul volto del ragazzo si dipinge un'espressione meravigliata.
Da quando sua madre va deliberatamente contro gli ordini del marito?
<< Tesoro, vai ad Hogwarts, stai lontano dal nostro castello. Non so cosa succederà da qui a Natale, e voglio che tu stia al sicuro, anche se lontano da me. Non dar troppo peso agli altri, nella difficoltà riconoscerai gli amici veri. >>
<< Madre.. dubito mi siano rimasti amici veri. Ma grazie per il conforto. >>
Madre e figlio s'abbracciano teneramente, prima che il ragazzo s'allontani per entrare nell'espresso.
Una volta solo nella cabina sospira, rassegnato.
E' il primo Settembre, e per l'ennesima volta in sette anni Draco cerca d'abbandonare timori ed insicurezze, per indossare le vesti del solito Malfoy freddo e crudele, quello che tutti si aspettano.
In breve i posti intorno a lui vengono riempiti. Tiger, Goyle, Zabiti, Nott e Pansy lo salutano con vigore ed allegria, apprestandosi a gustare il ritorno a scuola da vincitori, da signori indiscussi.
<< Voglio proprio vedere se la troia della McGranitt avrà ancora qualcosa da ridire riguardo ai miei "modi burberi".>> Sogghigna Nott, sputando al nome della professoressa.
<< Se la vedrebbe con i Carrow, non penso che la vecchia abbia abbastanza fegato!>>
Conviene Pansy, annuendo col capo.
<< Non so, è sempre stata una vecchia cocciuta... >>  Riflette Draco, con espressione divertita.
<< Spero per lei che si dimentichi di questa sua attitudine allora. Non credo voglia attirare il malcontento del preside. >> Sorride Nott.
Piton, il nuovo preside. 
Che il Signore Oscuro lo scegliesse come preside di Hogwarts era prevedibile, quasi preannunciato. Solo un uomo che s'era meritato la sua completa fiducia avrebbe potuto comprire un ruolo tanto importante, e Severus era il candidato più degno.
Draco stringe gli occhi sendendo quel nome. Nella mente riemergono vivide le immagini di quella tragica sera, nella torre, con Silente.
Piton, la causa del suo fallimento.
Piton, colui ch'era riuscito a metterlo in ombra, rubandogli il momento di gloria.
Come se lui non avrebbe fatto ciò che stava progettando da mesi, come se non sarebbe riuscito ad... uccidere, a sangue freddo, il vecchio Silente. Stringe i denti al ricordo, e cerca d'allontamarlo dai pensieri.
<< Sarà divertente averlo come preside. Non vedo l'ora di gustarmi i malcontenti del Ragazzo che è sopravvisuto. Prescelto di sto cazzo. >> Conclude Draco.
Nel vagone s'alzano risate divertite e rumorose, le uniche che rompono il silenzio carico di tensione che s'è impossessato dell'intero Espresso.
Il viaggio procede veloce, ed in breve tempo il buio cala e fuori dai finestrini la natura silvestre annuncia l'avvicinarsi dalla locomotiva al castello.
I thestral salutano Draco con lo sguardo all'arrivo nella piazzola delle carrozze. Il ragazzo è inquieto, quasi spaventato, ma non dà mostra del proprio stato d'animo. Sente una mano stringergli la spalla, e la voce di Nott gli accarezza le orecchie:
<< Ora che pui vederli anche tu... Non sono forse deliziosi? Eleganti cavalli delle tenebre, annunciatori di disgrazie per alcuni, di gioie per altri. Io e te siamo fortunati amico mio, la loro vista ci è stata concessa da occasioni di pura gioia.>>
Draco non si volta a guardare negli occhi il compagno, c'è qualcosa della venerazione che usa nel descrivere quegli animali oscuri che lo spaventa e lo intimidisce. La sua volce è amorevole, una carezza suadente. Annuisce con vigorosità, e l'amico gli da una pacca sulla spalla, soddisfatto.
Il viaggio alla volta del castello è veloce e meno complicato del solito. Gli studenti sono pochi, pochissimi, ed il trasporto di un  numero così esiguo risulta facilitato.
Hogwarts dà il benvenuto ai pochi undicenni che s'apprestano a conoscerla, ed il bentornato a chi il giugno prima l'aveva lasciata per l'estate.
Il castello è incorniciato da un cielo cupo, carico di nubi nere. Dall'alto i dissennatori ispezionanto il perimetro della scuola, mentre maghi in abiti da mangiamorte camminano lenti tra le mura.
Hogwarts non è più una promessa di conforto e protezione, Hogwarts è diversa, e gli studenti se ne accorgono subito.
C'è chi lo accetta gioioso, e chi trattiene urla indignate. Draco ha un soriso di ghiaccio sul volto, e gli occhi tentano di nascondere, fallendo, il suo esser disorientato e terrorizzato allo stesso tempo.





Nota dell'autrice
Ciao a tutti!
Eccomi qua, col primo capitolo de " I diari di Draco".
Vi rubo due minuti per darvi qualche precisazione riguardo al testo. Come credo avrete capito, lo "spezzone di pensieri" che ricorre all'inizio del prologo e di questo capitolo è un estratto dei diari di Draco, di cui avrò modo di parlare più avanti. Sono convinta della complessità caratteriale di Draco, ed intendo ampliare i confini di questo personaggio. 
Spero che questi primi capitoli un po' "lenti" non vi annoino... Non m'interessa far iniziare questa storia "col botto". Preferisco piuttosto delineare bene le situazioni ed i personaggi, in modo  da prepararli e prepararvi al seguito, che so bene essere poco convenzionale.
Ringrazio di cuore chi ha recensito il prologo e chi ha già messo la storia tra i preferiti... Quanta fiducia! Spero bene di non deludervi.
Con affetto,
Soffiodidolcezza
  
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