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Autore: boneslovers    01/03/2015    1 recensioni
Ecco mi piacerebbe che si evolvesse la storyline che sta nascendo tra Owen e Amelia.. Spoiler per chi non segue la programmazione americana!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amelia Shepherd, Owen Hunt
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nel futuro
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INTENSE EMOZIONI
Owen si trovava al banco dell’accettazione, intento a consultare una cartella clinica quando una voce dietro di lui lo fece sussultare: - Amelia Shepard eh?? – sorpreso si voltò e scorse Callie che lo guardava con un sorriso beffardo stampato in volto.
- Amelia cosa? – domandò ingenuamente
- Sai benissimo a cosa mi riferisco, a ieri sera! – insistette.
- Ti ho già detto che era una semplice uscita tra colleghi – minimizzò lui.
- Uscita tra colleghi un corno! Hunt vorresti farmi credere che baci in quel modo tutte le colleghe?? Ma piantala! – lo mise con le spalle al muro la Torres.
Dopo aver strabuzzato gli occhi per l’imbarazzo, si schiarì la voce e sospirò  – Lei mi piace Callie..- fece una piccola pausa e poi aggiunse – è strano.. sai è una cosa nuova e non ho la minima idea di come andrà quindi la teniamo per noi. È una simpatia in realtà, non è successo nulla però.. pensare a lei mi fa stare bene, come non mi succedeva da tanto tempo – confessò all’amica che lo ascoltava attenta.
Quando Hunt ebbe terminato la sua piccola confessione, il volto di Callie si sciolse in un sorriso ma non fece in tempo a dire nulla perché il suo cercapersone iniziò a trillare.
Rimasto nuovamente da solo tentò di riprendere la lettura della cartella clinica ma fu nuovamente interrotto: - Buongiorno dottor Hunt, caffè? – chiese sorridendo Amelia.
Lui si voltò, sorrise e prese il bicchiere che lei gli porgeva – Grazie mille  e buongiorno anche a te –
I due rimasero per alcuni secondi a fissarsi, poi Amelia sorrise e sussurrò – E’ difficile che io rimanga seria se tu mi guardi così – era imbarazzata ma anche divertita.
Lui stava per controbattere ma fu interrotto dall’arrivo di Meredith: - Ehi ma che fine hai fatto ieri sera? – chiese rivolgendosi alla cognata.
-Mmm.. nulla di particolare, ho fatto una lunga passeggiata e sono rincasata tardi.. sai avevo bisogno di prendere un po’ d’aria! – mentì Amelia fingendo indifferenza.
- Si lo avevo immaginato.. ah Owen ho bisogno di un consulto per un mio paziente – continuò Mer.
- Certo arrivo – rispose gentile e la seguì dopo aver lanciato un cenno d’intesa alla Shepard che lo osservava divertita.
Meredith aveva chiesto il consulto di Owen, in quanto capo del reparto di chirurgia, per il difficile caso di Rosmery Brown, una pazienta coinvolta in un incidente automobilistico che giunta in gravissime condizioni al GSMH era stata operata d’urgenza da Meredith e Richard ma, purtroppo, risultava essere cerebralmente morta in seguito alle lesioni riportate nell’occorso.
Il compagno di Rosmery, John, era giunto appena possibile in ospedale e aveva appreso dell’atroce destino che era toccato alla donna che amava così, disperato, era costretto a dirle addio in quanto lei aveva firmato in passato un documento che vietava ai medici di tenerla in vita artificialmente, tuttavia, aveva implorato Meredith di temporeggiare.
-John questo è il dottor Hunt, il capo del reparto di chirurgia – disse Meredith.
- Salve signor Williams, sono molto addolorato per la sua perdita ma le volontà di Rosmery sono molto chiare, non possiamo tenerla in vita – esordì dispiaciuto Owen.
- Dottor Hunt la prego, fate ulteriori esami.. fate qualcosa! – lo implorò John.
- Signor Williams le ho già spiegato la situazione di Rosmery.. – sussurrò Meredith.
-  Vi prego – singhiozzò ancora John.
- Grey chiama la Shepard – decise risoluto Owen.
 
QUALCHE ORA DOPO
Amelia stava consultando la tac di Rosmery quando Owen entrò in sala di radiologia.
-Allora? – le chiese.
- Questa donna è cerebralmente morta.. non ha margini di miglioramento. Meredith aveva ragione – rispose.
Owen sospirò – Lo immaginavo – disse amareggiato.
- Mi dispiace – rispose dolcemente lei.
- Ora dovrò andare a dirlo al suo compagno.. sai io sapevo che Meredith aveva ragione però volevo dargli una speranza, o forse solo un po’di tempo per abituarsi all’idea di dover dire addio alla donna che ama – disse amaro.
Quando si voltò verso la porta Amelia fece un passo verso di lui, lo trattenne con un braccio e aggiunse: - Vengo con te.. –
Qualche minuto dopo raggiunsero la stanza di Rosmery, vi trovarono John che la accarezzava delicatamente  e lo informarono dell’esito degli accertamenti.
Quando ebbero terminato di parlare Jhon abbassò il capo e iniziò a parlare, lentamente – Vi ringrazio per avermi dato il tempo di realizzare quello che sta succedendo – sospirò - Sapete io ero sposato, ho amato Maggie più della mia vita per 6 anni.. lei era tutto per me poi però tra noi è finita e lei è andata via. Il mio cuore era diventato un blocco di ghiaccio, ero convinto che non avrei più amato nessuna donna.. ero convinto che il mio cuore non potesse più amare – sospirò di nuovo e una lacrima gli rigò il volto – finché non ho incontrato Rosmery -
Amelia e Owen rimasero in silenzio ad ascoltare le parole di John, il quale dopo qualche secondo continuò – Lei è riuscita a farmi ridere di nuovo.. lei mi ha reso di nuovo sereno, lei era quella giusta per me e ora mi ha lasciato, per sempre – concluse prima di iniziare a singhiozzare disperato.
-Ci dispiace tantissimo per la sua perdita John, si prenda il tempo che le serve per salutare Rosmery. Noi siamo a sua disposizione – lo confortò Amelia.
Quando furono usciti dalla stanza di Rosmery erano entrambi molto scossi e dispiaciuti ma Amelia si accorse che  lui lo era di più, al punto da sembrarle quasi assente: - Owen? Stai bene? – gli domandò.
Lui la osservò e annuì – A più tardi Amelia – le disse laconico e andò via.
 
Per il resto della giornata non si incrociarono e Amelia non fece altro che ripensare a quello che era accaduto quella mattina, alle parole di John e a quanto avessero scosso Owen.
Non sapeva come comportarsi, non voleva essere invadente ma neppure indifferente.. la verità era che pensava a lui più di quanto volesse, ma non riusciva a farne a meno!
Dopo molta indecisione decise che quella sera sarebbe andata a trovarlo, voleva vederlo anche solo per accertarsi che stesse bene.
Una volta uscita dal GSMH si diresse verso il parcheggio e con sommo stupore si accorse che lui era appoggiato alla sua auto e la stava evidentemente aspettando.
-Ehi! E tu cosa ci fai qui? – domandò stupita.
- Ti stavo aspettando – rispose lui avanzando nella sua direzione.
- Ne sono contenta perché sai ero diretta alla tua roulotte – confessò.
- Davvero? – chiese lui stupito.
- Si, volevo vederti.. e sapere come stavi –
Ormai erano vicinissimi e, come spesso accadeva tra loro, le parole lasciarono il posto a un lungo e intenso sguardo.
-Amelia? – sussurrò lui dopo qualche istante.
-Si? –
- Rimani con me stanotte -
 
 
 
  
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