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Autore: __ Miss Weasley __    02/03/2015    6 recensioni
Kate e Drake sono due fratelli sedicenni che hanno in comune praticamente solo il cognome e la data di nascita. Quando però i loro genitori (entrambi auror) spariscono durante una missione in Russia, i ragazzi si troveranno ad affrontare la dura realtà con i loro amici, e scopriranno ben presto che il mondo non è diviso tra buoni e mangiamorte.
- Fanfiction interattiva -
ISCRIZIONI CHIUSE
Genere: Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Nuovo personaggio, Teddy Lupin, Victorie Weasley
Note: Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Messaggi d'impatto


Questo capitolo lo dedico a Yuki (che l'ha betato) e a Keira,
che mi hanno spronato a scriverlo





POV MARION

Quel mattino del primo Novembre Marion Nott si svegliò stranamente avvolta dal più completo silenzio.

Non si sentiva il consueto russare di Kate ne lo sfogliare le pagine dei libri di Altair, che si svegliava sempre alle cinque a causa della sua insonnia, anche la D'Asshai pareva incredibilmente taciturna per i suoi soliti standard.

La Serpeverde socchiuse piano l'occhio destro, cercando di captare qualche cosa fuori dall'ordinario, ma l'unica cosa che vide fu la sua camerata vuota e i letti delle ragazze intatti come quando si era addormentata.

Marion si stiracchiò in modo ben poco signorile, tanto era sola, per poi avviarsi a piedi scalzi dentro il bagno, decisa a farsi una delle sue mitiche "sedute di restauro"

Non che la ragazza avesse bisogno di sistemarsi, ma le piaceva curare i suoi capelli ondulati e controllare che orribili brufoli non le ricoprissero il volto prima che ad accorgersene fosse l'intera popolazione del castello.

Fu infatti quasi dopo un'ora che la Regina fece la sua comparsa in Sala grande, con addosso dei jeans attillati, una giacca e degli stivali che probabilmente costavano più di tutta Hogwarts.

La giovane individuò subito le figure di Drake e Connor, e, accompagnata dagli sguardi adoranti della fauna maschile, si sedette con grazia alla destra di quest'ultimo.

I due amici non diedero segno di averla notata, il folletto sembrava sul punto di addormentarsi sulla sua ciotola di latte mentre il suo migliore amico si massaggiava l'occhio sinistro, completamente pesto.

-Buongiorno ragazzi, dormito bene?-

Drake grugnì qualcosa, mentre Connor spostò lo sguardo dalla ciotola di latte al biscotto che aveva in mano, probabilmente in attesa che quello si mangiasse da solo. La Nott lanciò un'occhiataccia all'occhio nero di Drake, storcendo il naso.

-Come mai quell'occhio? Vi ho visti prima di rientrare e non mi è parso di vedere risse all'orizzonte-

-Beh, si ecco ... non abbiamo avuto molti problemi infatti...-

Drake pareva aver riacquistato il dono della parola.

-Il tuo occhio quindi è diventato così dal nulla?-

Il Serpeverde lanciò un'occhiata scocciata all'amica, che quella mattina pareva decisa a non lasciarlo in pace.

-Diciamo che Steve McTravers non ha gradito lo scherzetto di ieri e mi ha aspettato davanti all'entrata dei sotterranei con quattro dei suoi amici; la sua lieta presenza mi ha occupato il resto della serata ...-

-E ti ha fatto un occhio nero-

-Nah, quello tira pugni come una mammoletta. E' stato il suo amico, quello grosso e con la faccia da procione che gioca come battitore-

Marion annuì piano, visualizzando nella sua mente il ragazzo.

-E dove sono adesso McTravers e gli amici?-

Wolf stese le labbra in un sorrisetto sghembo, mentre Connor si riprendeva un attimo dal suo sonnambulismo per ridacchiare insieme all'amico.

-Si godono la bellezza dell'alba dalla torre di astronomia-

La Nott non osò chiedere altro sull'argomento.

-Ieri sera non vi ho visti. Da che vi eravate vestiti?-

Drake sorrise, scoprendo due canini inaspettatamente affilati

-Ero un vampiro della new-age, il filtro per i canini finti però durerà ancora un bel po', ho preso la dose mensile...-

La ragazza sorrise di rimando e spostò lo sguardo su Connor, che era tornato nel limbo della dormiveglia.

-E tu folletto, da che ti sei vestito?-

Silenzio.

-Hey, Blake! Ti ho chiesto da che ti sei vestito, sarebbe educato risp-

La ragazza si fermò dopo un'occhiata del diretto interessato.

-Connor-

Marion lo guardò stupita, non gli era mai capitato da Connor.

-Cos-

-Mi chiamo Connor, non folletto, non Blake. Connor-

La ragazza lo guardò allucinata alzarsi con un cornetto in mano e sistemarsi la sciarpa.

-E sapresti da cosa ero vestito ieri se ti fossi avvicinata un attimo. Ma immagino che salutare gli amici sia troppo difficile quando si è impegnati a pomiciare con più ragazzi-

-Ma di cosa stai parlando?-

-Di niente Nott, proprio di niente. Drake io vado ad aprire uno sgabuzzino, ci vediamo alla partita-

Fu sotto lo sguardo indignato di Marion e quello rassegnato di Drake che il ragazzo le voltò le spalle e uscì dalla Sala.

-Ma ti rendi conto di cosa mi ha detto?!-

-Dai, magari scherzava...-

-SCHERZAVA?! Mi ha praticamente dato della puttana, Drake!-

I presenti si voltarono piano verso la tavolata verde-argento, dove il giovane Wolf sembrava voler evaporare all'istante.

-Non esagerare, Connor non intendeva quello...-

-CERTO CHE INTENDEVA QUELLO!-

-Ma ragiona May, avrà detto delle sciocchezze! D'altro canto tu sei rimasta tutta la sera con Greengrass, non puoi aver baciato qualcun altro, giusto?-

La faccia della ragazza divenne improvvisamente cinerea … ops!

-Marion?-

Drake la fissò serio, qualcosa non quadrava.

-Beh, un ragazzo potrebbe avermi baciato...-

In quel momento gli studenti vicino ai due ragazzi scivolarono lontano dai ragazzi.

Drake Wolf, con una calma invidiabile raggiunse l'amica dall'altro lato del tavolo e stritolandole il polso in una presa mortale la trascinò fuori dalla Sala, lontano da orecchie indiscrete.

-Drake, mi stai facendo male!-

Il suo migliore amico le lanciò un'occhiataccia che la gelò sul posto e la proverbiale lingua biforcuta della ragazza non si mosse più di un millimetro.

-Hai baciato un altro ragazzo-

Marion lo guardò attraverso le folte ciglia

-Hai baciato un ragazzo che non era il tuo accompagnatore-

-Tu hai fatto di peggio Drake-

Il ragazzo la fissò negli occhi, serio, troppo serio.

-Dimmi il nome di questo stronzo-

Marion tacque.

-DIMMI CHI CAZZO ERA QUELLO STRONZO!-

-NON URLARE CON ME DRAKE WOLF!-

-IO URLO QUANTO MI PARE! PERCHE' DIAMINE L'HAI FATTO?-

La ragazza abbassò lo sguardo, colpevole.

-Jude mi ha detto che sono meravigliosa... Sentivo un calore dentro il petto ed eravamo li: io e lui. Non sapevo cosa fare Drake... sono stata un'idiota, l'ho lasciato li!-

-Quando mi sono accorta della cazzata che avevo fatto sono tornata indietro, ma mentre stavo per rientrare qualcuno mi ha afferrato prima che raggiungessi l'entrata e mi ha baciato... ed è stato bellissimo-

Guardò i pozzi verdi che erano gli occhi dell'amico, ed erano un misto fra la rabbia e il fastidio.

-Non so chi fosse quel ragazzo.... eravamo al buio. Ma ho sentito qualcosa pari a quello che provo quando Jude mi sorride quando mi ha baciato. Non ha parlato, ho solo intravisto il cappello che aveva in testa e sentito uno tintinnio leggero, poi ci siamo staccati e dietro di lui ho visto Jude...-

Poggiò la testa sulla spalla di Drake, che immobile fissava la parete di fronte a lui

-...mi ha guardato con una delusione negli occhi Drake... e poi l'altro ragazzo è fuggito. Io non so che fare-

Il Serpeverde le prese le spalle e le regalò uno dei suoi sorrisi più belli, aveva capito che l'amica non era l'artefice reale di quel malinteso.

-Ora tu vai a cercare Jude e ti chiarisci, mentre io cerco di capire chi sia il misterioso baciatore, ok?-

Marion annuì, per poi incupirsi un attimo.

-Questo comunque non spiega la reazione di Connor, è stato tremendo!-

-Connor era stanco e in più penso sia geloso del fatto che tu, che sei una sua amica, possa andare d'accordo con Greenfield. Sai, i rapporti tra loro due non sono propriamente idilliaci-

La ragazza ridacchiò senza troppa allegria e poi scoccò un bacio sulla guancia dell'amico, grata del suo appoggio.

-Io allora vado a finire la colazione, poi cerco Jude. Ci vediamo alla partita!-

-A dopo-

Drake le spettinò i capelli, andandosene con stampato sul viso uno sguardo serio.

Marion passò velocemente in mensa per afferrare un croissant e poi si avviò verso la torre di Corvonero, rispondendo con tranquillità al quesito del corvo guardiano del dormitorio e entrando al suo interno.

C'erano una decina di librerie enormi ad addobbare le pareti e dal quadro affisso Priscilla Corvonero fissava delusa i divani e le poltrone ingombri di studenti che la sera prima erano troppo ubriachi per riuscire a raggiungere i dormitori.

Marion storse il naso, a Serpeverde chi si ubriacava aveva almeno il buon senso di chiudersi in camera, così da non essere visti dai professori e da salvaguardare un minimo la propria dignità... e meno male che i Corvonero dovevano essere intelligenti.

Non appena si voltò in direzione dell'entrata di quello che sapeva essere il dormitorio maschile trovò ad accoglierla lo sguardo sospettoso di Andrea Argent, che con un borsone in spalla stava per uscire dalla sala.

-Posso esserti utile Nott?-

-Cercavo Jude. Come mai uscivi dai dormitori maschili?-

La Argent la squadrò un attimo, poi fece un sorrisetto storto.

-Prendevo il borsone da Quidditch di Derek. E in quanto a Greenfield... non credo sia molto interessato a vederti-

-Che cosa vuol dire?!-

-Vuol dire che non ti vuole parlare-

-E tu come lo sai?-

Andrea la guardò divertita

-Gli ho parlato, sciocca. Non mi stupisce che Jude ti detesti, parlare con te è come parlare con un muro-

L'occhiata che la Nott le riservò avrebbe fatto gelare il sangue nelle vene a chiunque, ma Andrea non ne sembrò troppo preoccupata

-Dov'è lui?-

-Non te lo so dire, ma quando lo vedo potrei intercedere per te e convincerlo a parlarti...-

Marion la guardò sospettosa, tutta questa gentilezza le sembrava alquanto fuori luogo e si sa, le serpi fiutano l'inganno ed i tranelli prima di chiunque altro.

-...sempre che tu sia pronta a fare qualcosa per me-

Ecco, appunto.

-Parla chiaro Argent, che cosa vuoi?-

Andrea fece vagare lo sguardo per la stanza, guardando con disapprovazione un individuo non meglio definito dormire a faccia in giù nel divano al suo fianco, per poi riportarlo su di lei.

-Tutte le informazioni che riesci a ricavare su Dorian Frost...-

-Chissà perchè mi sembra che le richieste non siano finite qui-

-...e devi rendere innocua la D'Asshai-

La regina di Serpeverde le lanciò un'occhiata dubbiosa.

-Cosa c'entra la D'Asshai? E perchè mai dovrei fare tutta la fatica di raccogliere delle informazioni perchè TU, che non sei neanche cosi amica con Jude, interceda? Potrei benissimo chiederlo a Kate-

-Fallo allora, dopo quello che hai combinato ieri sera dubito seriamente che sarà disposta a sentire le tue ragioni-

Gli occhi di Marion che si allargavano per la sorpresa fecero allargare di conseguenza anche il sorriso di Andrea.

-Come lo sai?-

-Tu e la D'Asshai non siete le uniche ad avere orecchie ovunque, io però sono più... discreta-

-Anche se raccogliessi tutte quelle informazioni tu non parleresti di me con Jude, vero?-

Andrea socchiuse gli occhi, apparentemente molto divertita.

-Allora non sei stupida come sembri Nott-

-Perspicace Argent, davvero. Che cosa ne diresti allora se raccontassi in giro il tuo segreto?-

Un lampo di rabbia attraverso gli occhi della Corvonero, mentre irrigidiva le spalle

-Non so di cosa tu stia parlando-

Fu la Serpeverde a sorridere questa volta.

-Ma davvero? Tu e la D'Asshai dovreste stare attente quando litigate per i corridoi, potrebbero esserci in giro orecchie indiscrete-

-Non oseresti-

-Tu dici?-

Fu mentre le due si lanciavano sguardi di fuoco e tiravano fuori le bacchette che una risatina fin troppo familiare le pietrificò

-Nott, fossi in te starei attenta alla Argent, lei MORDE-

Gli occhietti diabolici di Shoshanna D'Asshai fecero capolino da oltre il bracciolo del divano, rivelando così l'identità dello studente - o meglio, della studentessa - che Andrea poco prima aveva guardato sdegnata e che entrambe avevano creduto dormisse.

Marion la guardò scioccata, mentre Andrea si limitò a lanciarle un'occhiata velenosa.

-Cosa ci fai tu qui, Vipera?-

-Ieri sera ero in vena di letture e sono venuta qui. Solo temo di essermi addormentata e di aver per sbaglio udito la vostra conversazione-

-Per sbaglio, sul serio D'Asshai?-

Shoshanna si era alzata in piedi e fissava le altre due con sufficienza.

-Mi stupisce che nonostante voi sappiate bene cosa io so di voi, continuiate a minacciarmi. Lo trovo alquanto patetico-

Marion sembrò sul punto di saltarle al collo.

-Basta provocare, Vipera. Cosa vuoi da noi?-

-Eliminare Dorian Frost-

A parlare era stata, sorprendentemente, Andrea. Che ora fissava la D'Asshai, apparentemente calma.

-Esattamente Argent. Perciò vi propongo un patto-

-Non se ne parla neanche lontanamente-

-Che tipo di patto D'Asshai?-

Le due ragazze avevano parlato in contemporanea, e mentre Marion era più che infervorata Andrea pareva piuttosto tranquilla

-Lo direi adesso, ma come prima fingevo di dormire io potrebbero farlo altre persone-

Così dicendo Shoshanna fece un gesto in direzione di un ragazzino che sembrava sul punto di svegliarsi su una poltrona vicina, Andrea annuì, mentre entrambe spostavano lentamente gli occhi su Marion.

-Se io dovessi prendere parte all'accordo non ci guadagnerei quasi nulla-

-Ti daremo una mano a scoprire chi sia il ragazzo misterioso-

Se Marion fosse rimasta stupita dal fatto che le due sapessero non lo diede a vedere

-Affare fatto. Ci vediamo prima della cena davanti all'arazzo di Barnaba il Babbeo-

Le tre annuirono e dopo aver varcato la porta del dormitorio senza dire un'altra parola si voltarono e procedettero ciascuna per la sua direzione.

 

 

POV DEREK

Quella stessa mattina Drek Argent si era svegliato per un forte torcicollo e una presenza che dormiva poggiata su di lui.

Il ragazzo si mosse piano per guardasi attorno, riconoscendo quai subito l'infermeria e attribuendo il dolore al collo alla posizione non troppo comoda che aveva assunto dormendo su una sedia.

Fece scorrere lo sguardo verso la sua destra, dove Mary dormiva nell' abbraccio di Christopher. Poi incontrò gli occhi vigili ma stanchi di Kate, che stringeva ancora la mano di Jude e pareva non aver chiuso occhio per l'intera notte, e che nonostante avesse sentito il suo sguardo non staccò un attimo le pupille dal viso del suo migliore amico, limitandosi a fare un cenno veloce con la testa.

Al suo fianco James era altrettanto sveglio e anche se tentava di rassicurare Kate con delle carezze sulla schiena gli si leggeva chiaramente in viso quanto lui stesso fosse preoccupato e mortificato per quell'incidente.

Derek finì il giro quando incontrò il nero dei capelli di Altair appoggiati alla sua spalla, mentre il suo braccio sinistro l'avvolgeva delicato. Altair la sera prima si era scostata un attimo per cercare la D'Asshai prima di precipitarsi in infermeria, ma pochi minuti dopo era ricomparsa quasi prossima al pianto e il giovane Argent non aveva esitato ad accoglierla in un abbraccio e a cullarla piano, pur non sapendo cosa fosse successo.

Il fatto che la sera prima tutti avessero insistito tanto per restare a dormire in infermeria aveva causato non pochi problemi, ma perfino l'irremovibile madama Chips si era resa conto che il bisogno di stare vicino ad un amico era più forte che mai, e non aveva opposto eccessiva resistenza.

Il rumore di una sedia che si spostava annunciò il risveglio di Christopher, che affidandogli con un cenno del capo una Mary ancora addormentata si dileguò in silenzio alla ricerca di una colazione per tutti. Un attimo dopo la ragazza aprì gli occhi e resasi conto di dove si trovava si voltò nella direzione di Jude, che sebbene fosse in condizioni stabili continuava ad avere piccoli spasmi di tanto in tanto.

-Il mix di alcolici e medicinali con meno di tre ore di distacco è già dannoso, se si pensa poi ai medicinali che deve prendere il signor Greengrass non è poi strano che sia qui-

Madama Chips stava in piedi davanti al letto di Jude con in mano una boccetta di medicina che Derek non riuscì a riconoscere

-Signorina Wolf, questa serve per ridargli un minimo di energie, se ne vuole occupare lei?-

Kate spostò per la prima volta lo sguardo dal viso dell'amico per posarlo su la boccetta che Madama Chips le tendeva, per poi afferrarla con cura e delicatezza.

-Deve berla tutta, mi raccomando-

La Serpeverde annuì piano, James smise di accarezzarle la schiena e si fece indietro per lasciarle più spazio mentre la ragazza apriva piano la bocca di Jude e ci versava lentamente il liquido azzurrino della boccetta, assicurandosi che quello lo mandasse giù tutto.

La mitica infermiera di Hogwarts li guardava quasi commossa, ma non appena scorse Altair svegliarsi la cacciò via assieme a lui e a Mary, adempiendo alla scusa della partita per farli andare via, sebbene controvoglia.

Soprattutto perchè Derek non era dell'umore giusto per giocare quella partita

-Se mi colpite abbastanza forte forse posso dichiararmi infortunato e tornare in infermeria da Kate-

Mary gli diede un pugnetto sulla spalla.

-Neanche per scherzo Derek! Jude è con Kate, tu devi vincere questa partita, così la prossima volta giocate contro di noi e vi possiamo fare a pezzi per bene-

Altair rise, sebbene fosse ancora parecchio scombussolata da quel risveglio, in più la sera prima non avevano fatto in tempo a cambiarsi e giravano ancora tutti e tre con i costumi addosso, se il perchè di quella situazione non fosse stato così serio Derek ne avrebbe sicuramente riso.

Accompagnarono Mary al suo dormitorio nel silenzio più assoluto, fu solo dopo che il quadro della signora grassa coprì l'ingresso che Altair si decise a spezzare il silenzio

-Hey, per ieri sera... scusa se ho fatto tutta quella tragedia, so che eri preoccupato per Jude, d'altro canto è il tuo migliore amico-

Derek le sorrise sincero.

-Anche tu sei una mia amica, e sono felice che tu sia venuta da me per sfogarti-

Altair arrossì e in tutta risposta il Corvonero le passò un braccio attorno alle spalle. Nonostante fosse più piccolo di un anno la superava di una quindicina di centimetri buoni e alla ragazza non dava per niente fastidio quell'abbraccio rassicurante.

-Derek, ieri sera io...-

Altair fu bruscamente interrotta da una voce squillante

-DEREK! Muoviti che inizia la partita!-

Jadine McGreth fece la sua sculettante comparsa nel corridoio assieme ad una Andrea con chiari istinti omicidi. La McGreth era, come la chiamava Kate, una "Corvonero per sbaglio" visto che l'unica cosa che aveva in comune con la casata era il cervello grande quanto quello di un pennuti ritardato.

-Ti abbiamo cercato ovunque! Ma come sei conciato?-

La ragazza si strinse al braccio del povero Argent, mentre quello tentava disperatamente di scollarsela di dosso senza rischiare di offenderla e tentava invano di replicare, viso che la tipa in questione lo interrompeva ogni volta che apriva la bocca.

-Andrea ti ha portato la sacca. Ti accompagno a cambiarti!-

Allo sguardo disperato del fratello, Andrea gelò sul posto la ragazza con uno sguardo, per poi vederla sparire di corsa nel corridoio con la scusa di andare a prendere i posti.

-Quella è completamente matta!-

Andrea guardò indifferente Altair, che era rimasta scioccata dalla performance della ragazza.

-E' amica della Boicheutte, che ti aspettavi?-

-Effettivamente-

Andrea scrollò le spalle, diede la borsa al fratello e poi scomparve dietro l'angolo come se niente fosse.

-Certo che anche tua sorella è strana forte però-

-Ignorala, oggi doveva essere di cattivo umore-

-Oggi? Vorrai dire sempre!-

Derek le diede un colpetto sulla spalla.

-Ehi, occhio a quello che dici di mia sorella, Elsa!-

-Ma Elsa è bionda!-

Derek roteò gli occhi al cielo, per poi sollevare la borsa da terra e avvolgere di nuovo con un braccio le spalle della Serpeverde

-Comunque non cercare di farmi cambiare argomento, tua sorella oggi era più strana del solito...-

-Anche tu se per questo Tay, ma almeno io ho il buon cuore di non assillarti. Ora adiamo che se arrivo in ritardo Dotty mi strozza-

La Frost scosse la testa e prese a camminare tentando di tenere il passo del Corvonero, cosa al quanto difficile visto che quello aveva due metri di gambe in più di lei.

-Rallenta, io non sono così allenata-

Derek le sorrise per poi chinarsi a terra, mentre Altair lo guardava interrogativa

-Tutto ok?-

-Salta su, così facciamo prima!-

-Non se ne parla!-

Ma lo sguardo da cucciolo di Derek valeva più di qualsiasi protesta e in un attimo i due sfrecciavano veloci per i corridoi dl castello, ridendo come due spensierati adolescenti.

Dopo che entrambi superarono il controllo di un esterrefatto Gazza all'uscita della scuola e aver urtato un gruppo di primini Tassorosso, i due riuscirono finalmente ad arrivare al campo, dove le tribune erano già quasi del tutto piene.

-Tiferai per noi?-

-Impossibile, al massimo tiferò per te-

Le guance di Altair si colorarono di rosa. Derek scambiando il rossore dell'amica per freddo si tolse la giacca che aveva addosso dalla sera prima e gliela porse, per poi scoccarle un bacio sulla guancia e muoversi in direzione degli spogliatoi. maschili.

-In bocca al lupo Derek!-

Il ragazzo non le rispose, limitandosi a un sorrisetto divertito e sparendo dietro la porta dello spogliatoio.

 

 

POV CHARLOTTE

Charlotte aveva buttato giù dal letto l'intera squadra alle cinque del mattino poiché sosteneva che ci volesse "un allenamento come si deve" dimostrandosi sorda alle lamentele per l'orario e tirando fuori a calci gli sventurati che avevano avuto la geniale idea di ubriacarsi.

-Io ti odio-

Teddy aveva i capelli viola più incasinati del solito e sembrava fare fatica a tenere gli occhi aperti per più di due secondi consecutivi

-Sei la peggiore migliore amica di sempre. Io mi trasferisco a Grifondoro e vado a giocare con Matt, lui con me è gentile-

Lottie per tutta risposta gli diede un colpo di scopa in testa, ammirando quello spettacolo del suo migliore amico piagnucolare come se avesse due anni

-Pensa a concentrarti! McQueen che stai facendo? NON PENSARE NEANCHE LONTANAMENTE DI ADDORMENTARTI SOTTOSPECIE DI BRADIPO POCO EVOLUTO!-

Tyler McQeen in risposta sprofondò ancora di più tra le braccia ed emise un verso di lamento simile a quello di un maiale che viene sgozzato.

-Ma io sono stanchissimo-

-Io vi avevo detto di bere poco o comunque di andare a dormire relativamente presto, voi non mi avete ascoltata e ora ve ne beccate tutte le conseguenze. Parlo anche con te Tony-

Tony Frudes si era praticamente addormentato in braccio a Marissa White, una delle tre giocatrici femminili della squadra, che guardava disgustata la bava colar dalla bocca di quest'ultimo sulla sua divisa.

Christopher ridacchiò dal suo angolo, ma doveva sapere che non si sfuggiva all'ira funesta di una Charlotte nei suoi momenti pre-partita.

-E tu non ridere babbeo! Ti stai mettendo le scarpe al contrario-

Uno scroscio di risate riempì lo spogliatoio di Tassorosso, dove finalmente si alleggeriva la tensione. Charlotte legò i capelli in una coda e diede uno sguardo ai compagni

-Ok ragazzi. Facciamoli a merda!-

In mezzo agli schiamazzi della platea studentesca i Tassorosso fecero la loro entrata in scena lanciando sguardi di fuoco agli avversari che avanzavano dalla parte opposta.

Mentre il professor Distle, che aveva da poco sostituito Madama Bumb come insegnante di volo, elencava le regole di gioco alle due squadre la voce di Jasper Jordan, figlio del più che noto Lee, risuonò per tutto il campo.

-Buongiorno a tutti studenti! Oggi si disputa la partita Corvonero-Tassorosso! Speriamo che ciascuna delle due squadre non faccia schifo come gli anni scorsi!-

L'affermazione fu accompagnata da un boato di protesta e diverse fatture partirono verso la tribuna del commentatore, ovviamente Grifondoro, che si ritirò sotto il tavolo per proteggersi

-Dico solo la pura verità! Ma visto che qui siamo tutti permalosi direi di iniziare a elencare le formazioni!- Jordan riaffiorò da sotto al tavolo -Per corvonero, dietro al capitano Ray Davies abbiamo Goldstein e Clearwater come cacciatori, i due battitori Argent e Ackerly, il portiere Steeval e il loro acquisto di quest'anno, la deliziosa Victorie Weasley nel ruolo di cercatrice!-

I Corvonero saltarono in sella alle scope e un boato si levò a sostenerli mentre i tassi si sollevarono in volo.

–Arrivano i Tassorosso!– annunciò il commentatore. –Il Capitano e Cacciatore Charlotte Noire, seguito dagli altri Cacciatori Watson e McQueen, il Portiere Smith, i Battitori, White e Frudes e il magnifico cercatore Teddy Lupin che ci farà sognare anche quest'anno! Siamo tutti con te amico!-

La squadra sorvolò il campo, per poi disporsi in formazione da partita. Il professor Distle portò a centro campo la custodia delle palle e scrutò in volto i due capitani.

–Capitani, stringetevi la mano. Voglio un gioco pulito, nonostante la tensione. Sarà una grande partita!

Un forte fischio diede inizio alla partita.

–E… Noire si lancia immediatamente sulla Pluffa, se ne impossessa e la passa a Watson. Clearwater li marca e tenta di sottrargliela, ma i due Battitori gli sono addosso e lo costringono a una deviazione per evitare i Bolidi. White e McQueen si passano la Pluffa e la lanciano a Noire, che vola spedita verso la porta avversaria. Che momento! Chi avrà la meglio? Oh, e… è un ippogrifo quello?

Charlotte, chiaramente distratta dal commento, sbagliò mira;
-Steeval la para! Nulla di fatto per i Tassi, che perdono il possesso di palla. La Pluffa è ora nelle mani dei Corvonero, per la precisione di Goldstein, che si dirige agli anelli della squadra nero-oro. Accidenti, questo sì che è volare! Passaggio veloce a Davies al limite dell’area di tiro e… goal! Davies segna! Dieci punti per Corvonero!-

Boati di eccitazione e imprecazioni, dei Corvonero e dei Tassorosso, rispettivamente, si mescolarono in una cacofonia che contagiò tutti, escluso Matt, neutrale … Più o meno.

–Bella mossa, Lottie!– gridò questo quando la ragazza recuperò la Pluffa confondendo Ackerly con rapidi giri a otto; Charlotte finse di non sentirlo, ma il suo compiacimento fu evidente.

–Noire passa la Pluffa a Watson, che la lascia cadere, ma Goldstein la recupera e la passa a Davies, subito tallonato da Argent e… Argent, sei un Battitore, cavolo!-

Derek, che aveva afferrato la Pluffa, la lanciò a Smith e, ridendo come un matto, si precipitò a salvare Victorie da un Bolide vagante determinato a disarcionarla.

–Vedremo quanto si divertirà quando Distle assegnerà una punizione ai Tassorosso– asserì Andrea a braccia conserte, scoccando un’occhiataccia al fratello.

Come previsto, il professore fischiò una punizione per i Tassorosso.

–Watson prende la palla! Niente da fare! La partita riprende, con la Pluffa in possesso dei Tassorosso, che la passano di mano costantemente… che tattica hanno in mente? Ehi! Clearwater è stato colpito da un Bolide di Argent… ci sa fare, il ragazzo!

–Bolide!– ruggì Charlotte, sbracciandosi nel tentativo di farsi notare da Teddy, contro cui era diretta la grossa palla di ferro. –Attento al Bolide!-

Le grida di Lottie sortirono l’effetto sperato: Lupin si girò e, con una spettacolare giravolta, riuscì a evitare di essere colpito. Il Bolide continuò la sua corsa finchè Frudes, piazzatosi davanti a Smith in attesa, non lo spedì con violenza nella metà campo avversaria, dove impattò contro Goldstein con tanta forza da farlo girare su se stesso diverse volte. Stordito dal colpo, quello mollò la Pluffa, afferrata al volo da Christopher.

Christopher e Davies si fissarono per un istante che sembrò infinito, e nemmeno il commentatore osò interrompere il loro contatto visivo.

Poi, all’improvviso, Victorie si lanciò in picchiata.

–Ha avvistato il Boccino! Weasley ha avvistato il Boccino!– gridò il commentatore. -Lupin prova a stargli dietro, ma Weasley ha un discreto vantaggio su di lui-

Davies rubò la palla a Christopher e volò dritto in direzione degli anelli Tassorosso, tirò e segnò. Venti a zero per i Corvonero. Se Victorie avesse preso il Boccino, Tassorosso avrebbe perso miseramente. Charlotte iniziò a ringhiare ordini ai compagni di squadra.

Victorie fece un’inversione a U e distese il braccio per afferrare il Boccino, ma Teddy, che l’aveva raggiunta, la tamponò. Un attimo di distrazione fatale.

–Il Boccino sembra essere sparito di nuovo! Goldstein in possesso, tira e… niente, Smith questa volta para e passa la Pluffa a Noire, che come un fulmine si fionda nell’area di tiro avversaria e… segna! Dieci a dieci per i Tassorosso! La squadra di Charlotte Noire sa come rifarsi, non c’è dubbio! Un momento: che Lupin abbia visto il Boccino?-

Il pubblico, fremente di eccitazione, si alzò in piedi per non perdersi un istante della caccia al Boccino. Victorie, sfortunatamente per lei, era troppo lontana per poter anche solo sperare di raggiungere Teddy prima che le sue dita si stringessero intorno alla pallina dorata.

Un attimo di suspance, poi venne annunciato il risultato.

–Tassorosso vince, per centosessanta a venti!-

I tifosi Nero-oro levarono grida gioiose e si precipitarono a portare in trionfo il loro Cercatore.

I Corvonero, mostrando grande spirito sportivo, si congratularono con i loro avversari e rimisero a posto le palle da gioco.

Derek andò incontro ai suoi compagni di squadra e diede una consolatoria pacca sulla spalla a ognuno di loro, prima di incamminarsi a passo lento verso gli spogliatoi.

Charlotte sorvolava il campo, esibendosi in ardite acrobazie al solo scopo di pavoneggiarsi, mentre la folla la acclamava si aprì in un sorriso da un orecchio all'altro.

I compagni di squadra la raggiunsero e venne strapazzata da tutti per poi essere sollevata assieme a Teddy e mostrata come un trofeo alla folla di Tassorosso.

Quella sera nel dormitorio nero e oro nessuno avrebbe dormito... di nuovo.

 

 

POV TEDDY

Mentre veniva portato in trionfo fino alla sala grande dai compagni i capelli di Teddy Lupin assunsero le colorazioni più improbabili, passando dal giallo canarino al verde al lilla di quel momento.

Le bandiere dalla squadra venivano sventolate in continuazione e i cori da stadio rimbombavano per i corridoi.

Improvvisamente però il corteo si arrestò, e le grida di gioia furono sostituite da mormorii eccitati, Teddy alzò la testa per riuscire a capirne il motivo e immediatamente in mezzo a un gruppetto di persone incontrò due occhi verdi che conosceva piuttosto bene.

-Harry! Che ci fai qui?-

Harry Potter si sistemò gli occhiali tondi sul naso e fece segno a un ragazzo che lo affiancava, che Lupin riconobbe come il padre di Michael Goldstein, che era nella squadra Auror di Harry da un po'. Sgranò gli occhi rendendosi conto che le altre persone che circondavano il Prescelto erano tutte in divisa da Auror, compreso il suo padrino.

-Teddy potresti venire con me? Mi servirebbe aiuto per trovare una persona-

Teddy annuì e silenziosamente fu calato giù dalle spalle dei compagni, al suo fianco comparvero subito Matt e Charlotte, che gli presero le mani.

-Loro vengono con me-

-Va bene-

-Sul serio Potter? Va bene?-

Harry lanciò un'occhiata esasperata al proprietario di quella voce irritata, che passandosi la mano tra i capelli impomatati lo affiancò.

-Non puoi coinvolgere dei ragazzini-

-Si che posso Draco, sono io il capo-

-Come ti pare Harry-

Gli studenti ammutolirono in presenza di quei due nemici secolari che si chiamavano per nome

Malfoy lanciò un'occhiata disgustata al simbolo sulle divise dei ragazzi e poi spinse il trio che aveva davanti a proseguire per il corridoio.

-Andate a festeggiare, tanto non vincerete mai la coppa contro Serpeverde-

-Draco chiudi il becco e muoviti-

La squadra Auror circondò i ragazzini, che furono scortati fino alla porta dell'aula di trasfigurazione, poi Harry li guardò serio

-Voi conoscete Kate Wolf?-

-Come mai vi interessa la Wolf? Avete scoperto delle sue scazzottate?-

La vena curiosa di Matt aveva prevalso un'altra volta, Draco lo guardò annoiato.

-Ora sappiamo anche quello. Non è che per caso sapete dov'è adesso?-

-Posso chiedere a Shoshanna, perchè?-

-Fatti gli affari tuoi ragazzino-

-Draco!-

-Che c'è?-

Il rimprovero di Harry fu bloccato sul nascere da un urlo di Matt, che fissava scioccato la porta chiusa dell'aula dietro di loro.

-Matt che c'è?-

Il ragazzino spalancò gli occhi e si piegò a terra ansimando, mentre gli amici lo guardavano preoccupati.

-Matt! Matt! Che ti sta succedendo?-

Il Grifondoro alzò il viso, facendo mostra dei suoi occhi terrorizzati e delle pupille dilatate, mentre gli Auror lo guardavano scioccati.

-C'è un cadavere in quell'aula. Il cadavere di una persona assassinata-

Teddy fece dei passi indietro e Charlotte si lasciò cadere affianco a Matt, prendendogli la mano. Quello si voltò verso di lei.

-Doveva essere un segnale. E l'assassino, chiunque sia, ha fatto ben capire a chi era diretto-

Matt si sporse in avanti, aprendo la porta e scivolando dentro alla stanza. Charlotte e Teddy alzarono lo sguardo e trattennero il fiato. Il corpo di un uomo giaceva a terra in una pozza di sangue e nelle parete davanti all'entrata capeggiava una scritta dello stesso tremendo colore rosso.

^^NOI NON LASCEREMO CHE LE AZIONI PASSINO IMPUNITE, LA PROSSIMA SARAI TU KATE WOLF^^

-E' scritto con il sangue!-

Charlotte si portò una mano davanti alla bocca per non vomitare.

-Sai che fantasia, anche quando noi eravamo a scuola era successa una cosa simile, solo che noi avevamo Ginny Weasley e quella bestiaccia del gatto di Gazza-

Mentre Harry gli dava un colpo in testa, Draco Malfoy guardò preoccupato la parete.

Harry Potter non era più a Hogwarts per salvare tutti, e quest'assassino uccideva, non pietrificava.

Brutta storia fare gli eroi.



Angolo dell'autrice:
Salve giovani fringuelli, no, non sono morta e si, ho fatto comparire Harry e Draco in un capitolo (yeeee)
In questo capitolo avete finalmente visto l'alleanza di cui tanto parlavo, le tre dell'Ave Maria sigleranno la loro alleanza ufficialmente nel prossimo capitolo, perciò tremate
Jude è in infermieria ma non vi dico il perchè, come non vi dirò chi cacchio sia il morto :D
Nascono nuovi amori e muoiono amicizie (e persone ma vbb)
E, se ve lo state chiedendo, Damon e Aida sono ancora dentro lo sgabuzzino
Nel prossimo capitolo i Pov di Drake, Damon, James e Kate 
Vi lascio con i prestavolto (mi mancano acora quelli di Jude e Charlotte T.T)


Teddy:




Altair



Victorie



 
  
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