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Autore: Christine_Lewis    02/03/2015    6 recensioni
Le Tartarughe che noi tanto amiamo stanno per fare un nuovo incontro, che porterà a una grande amicizia e a una strana scoperta
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap.9: new hope..
Fu un antipatico raggio di luce variopinta a strapparmi da quel dolce sonno e a riportarmi alla realtà. Notai con mia grande sorpresa di essere l’ultimo a svegliarsi, perché la grotta era completamente deserta. Mi alzai pigramente e mi diressi traballando verso l’uscita, per controllare che fine avevano fatto tutti. Trovai Cristina e Michelangelo appena fuori dalla tana a chiacchierare allegramente e vedendomi scoppiarono a ridere:
-Che c’è?- domandai un po’ irritato
-La bella addormentata è rinvenuta!- disse Cri tra una risata e l’altra. Mikey iniziò a ridere così forte che perse l’equilibrio e cadde dal muretto su cui erano seduti.
-Cambiando argomento..- iniziai io con un sorrisetto compiaciuto,
-..dove sono tutti gli altri?- domandai rivolto a Cristina
-Raph e Casey sono andati a dare un’occhiata in giro, per vedere se c’è qualcun altro oltre a noi qui mentre Donatello e April sono tornati nel punto in cui avete trovato quei componenti meccanici per iniziare a costruire uno dei soliti marchingegni per riportarci sulla Terra- mi spiegò lei guardando il cielo limpido e cristallino come i suoi occhi.
-E perché voi due siete qui?- chiesi io non distogliendole lo sguardo di dosso neanche per un secondo.
-Beh semplicemente per queste- disse mostrandomi le mani fasciate con numerose bende macchiate di rosso in alcuni punti.
-Io non avrei potuto fare gran chè e Mikey si è offerto di farmi compagnia, visto che tu dormivi come un orso in letargo..-  concluse.
-Beh, visto che ora c’è qui Leo, io vado a dare un’occhiatina in giro.. Ciao!- annunciò il mio fratellino facendomi l’occhiolino.
Così rimanemmo solo io e lei.. di nuovo..
Iniziai  guardare i suoi occhi persi in un punto inesistente verso l’alto.. Chissà a cosa stava pensando.. Forse voleva tornare a casa.. Forse pensava al nostro incontro.. Forse pensava al fatto che le persone di cui si fidava erano false.. O forse lo sto pensando solo io.. Fatto sta che le nostre mani si avvicinarono così tanto da sfiorarsi.. Il cuore mi scoppiava nel petto.. Poi chiusi le preoccupazioni in un cassetto e gettai la chiave.. Presi il più delicatamente possibile la sua mano nella mia, per evitare di farle del male.. Era uguale a una rosa bianca.. Così bella.. Pura.. Intoccabile.. Fragile.. In grado di ferire con le sue spine.. Ma di lasciarsi sfiorare da chi si fidava.. Desiderosa di avere protezione..  Sembrò leggere i miei pensieri, perché sul suo volto iniziò a comparire un dolce sorriso.. La imitai anche io, guardando quel cielo così strano.. Così unico nel suo genere.. Pieno di sfumature di azzurro, blu, verde, giallo, viola, rosso e sì.. anche bianco.. Mi concentrai solo su quella zona, Perché proprio accanto c’era una sottile spruzzata di blu.. Bianco e blu.. Iniziai anche io a sorridere.. Poi la guardai, e lei guardò me.. Sentii la sua stretta aumentare e vidi che i suoi occhi luccicavano leggermente per le lacrime.. Le ferite le facevano male ma non le importava.. Allora mi amava davvero.. Le carezzai la guancia destra con l’indice per spostare uno dei numerosi riccioli della sua folta chioma ribelle.. Iniziammo a ridere senza un apparente motivo.. Eravamo felici insieme.. Per noi non contava essere in un’altra dimensione.. Per noi contava essere insieme.. Non servì sprecare parole, perché leggemmo ognuno negli occhi dell’altro quelle semplici parole: “Ti amo”..
-Leo! Cri!- ci chiamò la voce di Raph in lontananza. Doveva essere passato un bel po’ di tempo..
-Abbiamo trovato una specie di costruzione scavata nel cristallo, deve essere abitata- continuò lui. Io mi alzai dal muretto incredulo.
-Qualcuno vi ha visti?- domandai preoccupato
-No, ma noi abbiamo visto loro: sono umani!- disse lui.
-Umani? Non eravamo in un’altra Dimensione?-precisò Cristina sbalordita quanto me.
-Vi posso giurare su quello che volete che sono esseri umani! Li abbiamo anche sentiti parlare la nostra lingua!- ribattè convinto.
-Gli altri lo sanno già?- domandai
-Sì, Casey li ha già avvisati, sono tutti al deposito meccanico, Mikey compreso andiamo- e detto questo lo seguimmo.
Dopo poco arrivammo a uno strano magazzino abbandonato dove Donnie e April stavano costruendo la loro nuova invenzione. Era un luogo polveroso ma lucente, anch’esso ricco di colori di ogni genere. A qualche centinaia di metri di distanza, c’era un’enorme costruzione stile medievale scavata nel cristallo, proprio come aveva detto Raffaello.
-Ok, proviamo ad avvicinarci- dissi io. Arrivammo fino al portone, ma nessuno sembrò interessato a noi. Michelangelo allora provò a bussare.
Non passarono nemmeno quindici secondi che le porte si aprirono, rivelando uno splendido villaggio medievale fatto in cristallo e strabordante di colori a dir poco splendidi. Le persone nel vederci ci accolsero con gioia, salutandoci e ridendo. Eravamo rimasti così spiazzati che non ci accorgemmo nemmeno della presenza di alcuni uomini (apparentemente guardie) che ci stavano accompagnando al castello principale.
Il design era praticamente identico all’esterno, ma le stanze erano di un’immensità spaventosa.. Dopo aver attraversato praticamente metà reggia, arrivammo alla sala del trono. Su di esso era seduta una figura femminile vestita con un abito sontuoso e variopinto e sul capo portava una corona rossa. Avvicinandoci potemmo scoprire che si trattava di una ragazza all’incirca della nostra età, con i capelli scuri e due ciocche rosse e gli occhi verdi.
-Così sono questi i nostri nuovi ospiti.. Benvenuti nel mio regno! Io sono Giulia, l’attuale sovrana.- si presentò e Raph sembrò rimanere incantato da lei e capii al volo, ma preferii limitarmi a sorridere come Cristina che aveva intuito a sua volta..
Dopo aver spiegato tutte le nostre piccole disavventure a Giulia, lei decise di aiutarci in tutti i modi possibili:
-Il popolo sarà molto felice di accogliervi e sarete miei ospiti finchè non sarete in grado di tornare a casa. Donatello, nel mio palazzo c’è un ampio salone dedicato alla ricerca scientifica. Tu e April potete lavorare lì fino a opera ultimata- ci rassicurò. Poi ci diede il permesso di gironzolare a nostro più completo piacimento per il villaggio e appena Casey mise il naso fuori dal portone del palazzo dei bambini iniziarono a saltargli addosso gridando e ridendo, costringendolo a scappare e facendolo cadere in una vasca piena di una sostanza simile alla colla che degli operai stavano usando.. A tutti scappò una grassa risata, anche rassicurati dal fatto che presto saremmo tornati a casa..

 
ANGOLO DELL’AUTRICE
Eccoci qua! Un nuovo capitolo! Spero vivamente che vi sia piaciuto e che vi abbia fatto sorridere.. Presto ritornerò con il decimo capitolo. Volevo ringraziare tutti quelli che seguono le mie storie, le hanno recensite e le hanno messe tra le preferite, ma anche chi legge e basta!
P.S.: Giulia, spero che la sorpresa ti sia piaciuta!
Un bacione,
CriTMNT
   
 
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