Adorable boy

«Ehi, Fujiwara! Che libro stai leggendo?»
Come accadeva ormai da tempo, durante la pausa pranzo, Ryo Shirogane si sedette al suo fianco sul bordo della fontana. E ovviamente, come sempre, non la lasciava in pace un secondo.
«Cos'è, una storia d'amore? Un horror? Un fantasy?»
La ragazza chiuse di scatto il libro, rivolgendo un'occhiata gelida al compagno di classe.
«E' la parte di biologia che dovresti leggere anche tu, Ryo. La settimana prossima abbiamo l'interrogazione.»
Il biondo mise le mani dietro la nuca. «Sempre a studiare tu, vero? Secondo me dovresti svagarti un po'.»
Zakuro si spostò una ciocca di capelli dietro all'orecchio. «Sono stata accettata ad una scuola di alto livello per un motivo, non credi? E di certo, non sprecherò un'occasione simile per "svagarmi", come dici tu.»
«Non dico di svagarti sempre.» disse lui, con un sorriso indecifrabile stampato in volto. «Ti sto solo suggerendo di, beh, staccare la spina per un po'.»
La viola arricciò il naso. «Ho dei buoni motivi per non farlo.»
«E quali sarebbero questi motivi?»
La ragazza non rispose, anzi, ruotò addirittura la testa da un'altra parte, giusto per far capire a Ryo che la sua presenza le dava molto fastidio.
«Facciamo così: perché non me ne parli domenica pomeriggio davanti ad un frullato? O preferisci fare una passeggiata al parco?»
«Non ho tempo per uscire.» insistette lei, stringendo a sé il libro scolastico.
Il sorriso di Ryo si ampliò. «Perfetto! Allora ci vediamo al parco qui di fronte alle tre e mezzo. Mi raccomando, sii puntuale!»

Zakuro sbuffò, ripensando alla conversazione avuta quel pomeriggio con quell'impiccione di Shirogane..
«E' davvero insopportabile.»
«Ma cosa dici!» esclamò Minto, addentando l'ultimo pezzo di pizza. «Ryo Shirogane è in assoluto il ragazzo più carino della scuola! O meglio, carino è dir poco! Tutte le ragazze pendono dalle sue labbra e lui, fra tutte, ha notato te!»
La viola si pulì le labbra con un tovagliolo. «Beh, mi spiace per lui, ma ha notato l'unica ragazza che non lo sopporta.»
Minto sospirò, ma subito dopo sorrise. «So che sembra un idiota, ma se fa così, è sicuramente perché gli piaci tanto e ha paura di fare qualche figuraccia! Quando si è innamorati ci si comporta in modo innaturale!»
La maggiore delle due sorrise. «Perché sentendo il tuo discorso mi viene in mente quando parli con Kisshu? Balbetti di continuo!»
La blu arrossì di colpo, provocando così una risatina da parte di Zakuro.
«Q-Questo n-non c'entra n-niente con t-te e Ryo...» Si schiarì la voce, cercando di riacquistare sicurezza. «Quel ragazzo ti viene dietro da mesi e tu non lo consideri minimamente. Perché non gli dai una chance e vai all'appuntamento? Forse, prima di giudicarlo, dovresti conoscerlo meglio.»
Zakuro si passò una mano fra i capelli. Certo, Ryo era carino, indubbiamente il più bel ragazzo che avesse mai visto in vita sua, però riusciva sempre a disturbarla nei momenti meno opportuni e si divertiva a stuzzicarla. E a lei quel tipo di persona non piaceva per niente.
Poi però, le ritornò alla mente quando aveva conosciuto Minto. Quest'ultima era molto famosa perché proveniva da una delle famiglie più agiate dell'istituto e con il suo modo di fare snob, non riusciva a farsi degli amici. Un giorno, mentre un suo compagno di classe la stava criticando perché, a parere suo, Minto poteva avere tutto ciò che voleva con uno schiocco di dita, la ragazzina non ebbe il coraggio di controbattere: Zakuro, che aveva osservato tutta la scena, si era così avvicinata e aveva difeso la blu, dicendo che, se la si conosceva a fondo, era una ragazza davvero sensibile e generosa. In realtà le due non si conoscevano, anzi, a  Zakuro quella ragazzina non stava per niente simpatica, ma si era sentita in dovere di aiutarla. Da allora Minto, sopraffatta dal senso di gratitudine verso la viola, ogni giorno chiese a Zakuro di essere sua amica e ci volle un po' prima che la ragazza accettasse. La blu le stava praticamente appiccicata e aveva avuto modo di conoscerla a fondo; per questo, alla fine, aveva deciso di diventare sua amica.
In conclusione, Ryo era decisamente più educato e umano di altri ragazzi dell'istituto, però... era un vero rompiscatole!
Ripensandoci, anche Minto lo era stata all'inizio della loro amicizia: tutte le mattine, prima che le lezioni cominciassero, la blu andava sempre a cercarla in classe per assicurarsi che fosse presente. E anche all'epoca, quel gesto le diede a dir poco fastidio.
Sospirò nuovamente: al diavolo Minto! Quella ragazzina riusciva sempre a capire quale fosse la cosa giusta da fare.
«Se decidessi di andare all'appuntamento, la smetteresti di assillarmi?»
Minto annuì, le guance lievemente rosate. «Certo ce si, Zakuro-senpai!»
La diretta interessata abbozzò un sorriso, buttandosi poi nel letto a baldacchino dell'amica.

Zakuro guardò per l'ennesima volta -spazientita- l'orologio. Erano ormai le quattro passate ed era tentata di tornarsene a casa.
Sapevo che mi stava prendendo in giro! Non appena lo becco giuro che...
«Buongiorno secchiona!»
La ragazza si voltò, con fare scocciato. «Ti sembra questa l'ora di arrivare!?»
Il biondo, leggermente imbarazzato per il tono carico di rabbia della compagna, arrossì, ma non fece sparire il suo abituale sorriso sghembo.
«Mi dispiace di averti fatta attendere, ma come mi hai suggerito tu, ho cominciato a leggere la parte di biologia e ho perso la cognizione del tempo.»
La viola spalancò le palpebre. «Stai dicendo sul serio?»
Il ragazzo annuì. «Certo che si! Anche perché, a dirla tutta, non posso sempre prendere una misera sufficienza. Come hai detto tu, frequentiamo una scuola ad alto livello e non possiamo sprecare un'opportunità simile. In un certo senso, le tue parole mi hanno fatto cambiare idea.»
Zakuro ruotò leggermente la testa di lato. «Non capisco se sto sognando o è tutto vero...»
Ryo fece una smorfia. «Solitamente sono io quello che fa battute esilaranti e tu quella che si lamenta. Ci siamo scambiati i ruoli, non va mica bene così!»
La viola, forse per la prima volta da quando lo conosceva, scoppiò a ridere davanti a Ryo. Non era chiaro se lo avesse fatto per il tono di voce del ragazzo o per la sua espressione facciale davvero buffa. Una cosa, però, era certa: entrambi si accorsero di quel gesto e ne rimasero veramente colpiti.
«Allora non sei così scorbutica come tutti credono!» esclamò il biondo. «Forza, vieni con me, devo farti vedere un posto bellissimo!»
Il ragazzo le tese la propria mano: all'inizio le loro dita si sfiorarono, un semplice contatto fisico che le fece provare una strana sensazione. Ma poi, Ryo strinse la mano tremante di Zakuro nella sua, calda e morbida.
Quest'ultima arrossì all'istante e lo maledisse mentalmente, ma in quel momento si limitò a seguirlo e a sorridere per la sua schiettezza terribilmente adorabile.

Come ho già scritto nelle note, in questa AU i personaggi sono OOC (Ryo soprattutto xD)
Non è proprio il massimo, non ho mai scritto una ff AU, diciamo che questo era un piccolo esperimento.
Che altro posso dire... a modo suo, Zakuro era abbastanza gelida come di consueto. Ryo un po' troppo esuberante, per questo ho messo l'OOC. E per concludere, avrete capito che nelle mie fic dove c'è Zakuro c'è anche Minto.
Avrei voluto scrivere molte altre cose nella one-shot, ma in questi ultimi giorni ho avuto diversi impegni ed ero impaziente di pubblicare qualcosa sul fandom ç_ç
Spero che sia stata comunque gradita, un abbraccio a tutti ~