Between Crumbs and Duties

 
Sengoku aveva iniziato a preoccuparsi seriamente qualche giorno prima, il suo grande amico Garp si comportava in modo strano da ormai quasi una settimana: passava tutto il giorno a lavorare -cosa molto strana se si parlava del Monkey-, declinava gli inviti del Grand'Ammiraglio di prendersi una pausa con una tazza di buon thè e sembrava che l'Ammiraglio Aokiji fosse l'unico a riuscire ad avere una conversazione con il Vice-Ammiraglio che non si fermasse a qualche monosillabo da parte di quest'ultimo.
Tutto ciò era decisamente preoccupante.
Si alzò dalla propria postazione, Sengoku, e andò da Garp, ben deciso a chiarire quella situazione, ma si fermò di fronte alla porta del suo ufficio quando sentì che parlava con Kuzan. "Perché non glielo dici? Così facendo lo fai solo preoccupare" disse l'Ammiraglio "In fondo vi conoscete da tanti anni ormai, capirà e, nel peggiore dei casi, ti dirà che non hai speranze" si sentì distintamente il sospiro di Garp "Tu non capisci, Kuzan, sono ormai troppi anni che non mi succede una cosa simile" esordì, e il Grand'Ammiraglio, rimasto in ascolto dietro la porta, si chiese cos'avesse combinato l'amico quella volta "È vero, non capisco, ma nessuno di noi può vederti in questo stato, stai facendo preoccupare tutti. Glielo devi dire, Garp-san" si sentì un altro sospiro.
"Non è così semplice, se glielo dico e tutta la nostra amicizia fondata su anni e anni di fiducia va a monte, io non so come reagirei" Sengoku si allontanò dalla porta, aveva ascoltato fin troppo e origliare non era certo da lui, si preoccupava, era vero, ma arrivare ad ascoltare le conversazioni di nascosto gli sembrava eccessivo, così tornò nel proprio ufficio e mandò un giovane marine a chiamare l'Ammiraglio di ghiaccio, quando questi lo raggiunse sembrava divertito.
"Non la posso aiutare, Sengoku-san, ho promesso a Garp-san di stare zitto su ciò che mi ha detto" disse, ancor prima che il Grand'Ammiraglio parlasse, perché Kuzan se lo sentiva che gli avrebbe chiesto aiuto "Allora dimmi che posso fare per farlo parlare, sta facendo preoccupare tutti!" l'uomo più giovane alzò le spalle "Provi ad andare a parlare con lui, se rimane qui ad aspettare non saprà mai cosa gli succede" non aspettò risposta, si congedò così ed uscì dall'ufficio, andando nel proprio per dormire.
Sengoku sospirò, quell'uomo lo avrebbe fatto diventare matto!
Il giorno dopo si decise, entrò nell'ufficio di Garp senza chiedere il permesso e richiuse la porta alle proprie spalle "Che ti prende, Garp?" chiese a bruciapelo, l'uomo alzò la testa da alcune scartoffie e guardò l'amico "Sto adempiendo ai miei doveri, che c'è di strano?" rispose con una domanda, e il Grand'Ammiraglio si disse che tutto quello era strano, vederlo lavorare così era strano, in silenzio, senza creare casini, non vederlo più ad allenare le reclute era strano, non averlo più nel proprio ufficio a dar fastidio era strano. Tutta la sua mancanza era strana. Garp si alzò e si avvicinò all'amico "Vuoi sapere che mi prende?" chiese, ricevendo un segno di assenso da parte di Sengoku "Prometti di non dare in escandescenza?".
"Garp piantala, che hai combinato?" Monkey fece un sospiro "Non ho combinato niente" disse, ma l'amico non sembrava molto convinto da ciò "Scusa Sengoku, non sono mai stato bravo con le parole" l'uomo afferrò l'amico per il colletto della giacca da Grand'Ammiraglio che indossava e non gli diede tempo di chiedere niente, semplicemente lo baciò.
Il contatto durò poco, almeno per Garp, e quando si allontanò guardò Sengoku, si aspettava un pugno, degli urli, o chissà che altro, ma vide solo smarrimento negli occhi dell'amico, smarrimento misto a sorpresa. "Sengoku?" chiese adagio il Monkey, muovendo una mano di fronte agli occhi dell'altro, quando questi si riprese dal momentaneo shock guardò il Vice-Ammiraglio "Tutta questa settimana a preoccuparmi per te e alla fine sei solo innamorato?" chiese, togliendo inconsciamente un peso dal petto dell'amico.
"Mica potevo sapere come avresti reagito! E poi è da quando la madre di Dragon è morta che non mi... quella roba lì" non riusciva a dirlo, gli sembrava così strano "Stupido come sempre, Garp" disse, poi si allontanò, uscendo dall'ufficio "Da domani mi aspetto che tu torni ad essere quello di sempre, sia chiaro!" disse, concedendosi un sorriso.
Gli avrebbe detto che ricambiava, prima o poi, ma non era quello il giorno in cui farlo.
 
Prima volta che scrivo su questi due, ma mi piacciono troppo e non mi son potuta trattenere dallo scriverci una piccola Shot, spero solo che non faccia schifo x"
Se sono andata OC con Sengoku e Garp ditemelo (Garp è quello che temo di più per l’OC) che lo metto nelle info della storia.
Beh, che dire? Spero che vi sia piaciuta e, bon, niente, scriverò ancora su questi due.
Alla prossima!
 
FireFistAce