Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: mewmewdrake03    04/03/2015    0 recensioni
< < Ciò che viene dopo è di massima importanza, ma soprattutto è di massima segretezza, per cui badate bene di non lasciarvi sfuggire nessuna informazione per nessun motivo al mondo, con nessuno. Sarete condotti dai suddetti ninja fino al villaggio che conosciamo con il nome di Villaggio delle Anime > >
Sakura sussultò < < K-kakashi Sensei non intenderà... > >
..............................................................................................
Sakura si troverà catapultata in un'avventura che porta con se l'impronta della magia... conoscerà nuovi personaggi legati al passato di persone per lei importanti... diventerà ancora più forte e infine imparerà a gestire i sentimenti delicati che prova nei confronti di un certo girovago... Amore chiama sempre altro amore...
Spero di avervi almeno un po' incuriosito!!!
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Salve a tutti!!! Ecco il secondo capitolo fresco di fabbrica!!!!
Sarà un passaggio fondamentale soprattutto perché ci svelerà qualcosa in più sul cammino del nostro amico girovago...
Non è stato affatto un pezzo facile da scrivere! Ma ci ho messo tutta me stessa, perciò non ho rimpianti!!!
Ringrazio infinitamente chi mi ha recensito! Siete voi che mi fate capire se la storia che sto scrivendo valga la pena di essere letta o meno!!!
Ma ora basta, ho tergiversato anche troppo!
Vi auguro una buona lettura!!!!!
 
 
 
 
 
La mattinata passò in un lampo, impegnata com'era a preparare il bagaglio per la missione e a spiegare ai suoi che quel viaggio “ si sarebbe prolungato giusto un pochino”.
Tsunade stessa si era premurata di arrivare a casa della sua allieva all'ora di pranzo per spiegare ai due poveri genitori che la sua pupilla sarebbe dovuta rimanere fuori più del previsto “perchè circostanze superiori lo richiedevano”!
Quali fossero le reali circostanze, ai due inconsapevoli parenti non era dato saperlo, ma quelle ufficiali “richiedevano la presenza di Sakura per la riorganizzazione dell'orto botanico adibito alla coltivazione di erbe medicinali del villaggio di Kun “(il piccolo villaggio a cui la loro missione faceva riferimento, e da cui sarebbero poi dovuti partire per dirigersi alle Rovine di Hara).
Ovviamente sua madre e suo padre non si opposero, ma Sakura sapeva quanto fosse doloroso per loro doversi separare da lei per un periodo così lungo... soprattutto per sua madre, che dopo la Grande Guerra non le si era staccata di dosso, nemmeno per un istante,per almeno tre settimane: quella donna sapeva essere estremamente caparbia quando voleva! ( e la caparbietà era una caratteristica che i suoi geni si erano premurati di tramandare)
Nonostante il suo carattere duro (quasi granitico, si potrebbe dire) Sakura sapeva che sua madre aveva pianto durante la guerra, e non aveva smesso di farlo per molti giorni anche dopo la sua fine... La paura che aveva avuto di poter perdere la sua amata unica figlia l'aveva quasi fatta cadere in uno stato catatonico per giorni, e Sakura ne era rimasta davvero stupita;
Quella donna che era stata il suo primo e importante esempio, colei contro cui spesso combatteva guerre civili feroci che duravano per giorni (mentre suo padre se la cavava scappando di casa dopo aver lanciato qualche freddura di pessimo gusto), quella ninja che celava dietro una coriacea e spessa pelle d'orso una sensibilità materna sconvolgente, era rimasta inebetita per giorni dopo la fine della guerra, ed aveva preso la penosa abitudine di irrompere in singhiozzi improvvisi senza un motivo apparente.
Ma il motivo c'era eccome, Sakura lo sapeva... Anche lei, se fosse stata madre al suo posto, avrebbe avuto le medesime preoccupazioni. Veder partire un figlio per la guerra non era mai stato facile per nessuno.
Vederlo partire per una Grande Guerra Ninja doveva essere stato qualcosa di immensamente più straziante.
E poi aver saputo che sua figlia era stata una dei 4 che aveva affrontato una Dea Millenaria decisa a distruggere il mondo per come lo si conosceva...
Suo padre, vedendola tornare, le era corso incontro e l'aveva sollevata gridandole con il petto pieno d'orgoglio quanto fosse fiero di lei! Sua madre... sua madre no: l'aveva guardata, le si era avvicinata piano, l'aveva abbracciata e poi si era lasciata scivolare in ginocchio, cominciando quello che era stato un pianto di sfogo che si sarebbe protratto per giorni.
Capiva bene quindi quale fosse il suo stato d'animo al momento, all'idea di averla lontana per così tanto tempo, ma da una parte la jonin sapeva che avrebbe fatto bene ad entrambe riprendere le distanze, perché erano passati due anni dai terribili fatti, ma sua madre sembrava aver sviluppato una dipendenza da lei che iniziava ad essere un po' insana.
“Questo le farà bene. Le farà capire che non c'è nulla da temere: sarò sempre in grado di tornare a casa, da lei. Adesso è tempo che si prenda una pausa da tutta questa storia della Super Madre Guardiana ecc ecc. Papà, confido su di te...”
Si raccomandò mentalmente la ragazza al padre dalla testa spigolosa, che stava finendo di raccontare un aneddoto alla sua Sanin: < < E così disse il delfino al pinguino : “ Vedi, il problema è che non posso mettermele le scarpe, perché... PERCHE' NON HO I PIEDI!!!!!!!!! AHAHHAHAHAHAAHAHAHAHAHAAH > >
 
“...................................Perdonami mamma!!!!!!”
 
 
Più tardi, subito dopo aver consumato un pranzo in stile Schumacher, Sakura si diresse verso il parco pubblico dove aveva dato appuntamento ai suoi amici per salutarli prima della partenza.
< < …. e così Tsunade conta su di me per rimettere in sesto quella preziosa serra! > >
< < Ma, Sakura-chan, davvero vuoi abbandonarci per coltivare della stupida erba!?!?! Ma lasciali perdere quelli della Nuvola. Se non sono neanche in grado di potare un giardino da soli, che ci vai a fare laggiù! > > Disse il biondo jinchurichi, incrociando le braccia dietro la testa e alzando il mento con fare saccente < < Cioè, non capisco davvero cosa ci sia di emozionante nel piantare due semi in un vaso! > > disse, continuando a scavarsi una fossa sempre più profonda sotto ai piedi, mentre la rosa lo guardava come un toro fissa un drappo rosso < < Voglio dire, una bella ciotola di ramen! Quella si che- > >
BANG!
< < Taci Baka Ignorante! > > Fece la jonin schiacciandogli un cazzottone in testa
< < Cosa puoi capirne tu!?!?!? Te la do io una POTATA! Ma hai almeno una vaga idea di quanto siano importanti le erbe medicinali per i rimedi che vengono usati quotidianamente!?!? E parlo anche in campo ninja, sai????? Secondo te se a Suna non avessero avuto una serra ben fornita adesso sarei qui a raccontarti di aver sconfitto Sasori? E Kankuro sarebbe a casa sua a giocare al teatrino delle marionette se non avessi sfruttato quelle erbe – che tu tanto deridi e disprezzi – per procurargli un antidoto efficace!?!? > > (inutile dire che in quel preciso istante Kankuro fu assalito da un'improvvisa e inspiegabile starnutite acuta... )
E tuttavia Sakura si sentiva un'ipocrita nel dover mentire in questo modo ai suoi amici, ma gli ordini erano stati chiari: non parlarne a nessuno per nessuna ragione.
“ Perdonami Naruto, non dipende da me”
< < Ahia!!!!! Ma insomma Sakura, tu però sei ingiusta! Non sono io che me ne voglio andare per sei interi mesi dal villaggio! Prima Sasuke, e poi tu! Chi sarà il prossimo, Kakashi sensei???? > > Chiese indispettito il giovane futuro Hokage < < Oppure addirittura Hinata!?!? > >
< < M- ma no Naruto-kun, che dici!?!? N-non ti potrei mai lasciare, l-lo sai! > > Disse la moretta che si stava colorando di una simpatica sfumatura di porpora.
< < Oh Hinata, amore mio! Cosa farei se non ci fossi tu! > > Le disse guardandola con occhi adoranti e correndole incontro per sollevarla ed abbracciarla < < Ti amo! > > Le disse, credendosi parte di chissà quale film strappa-lacrime di categoria z
< < A-anche io Naruto-kun! > > gli fece eco la mora, con la faccia nascosta nell'incavo del suo collo.
Tutti osservarono con aria rassegnata il teatrino tragi-comico che stavano allestendo senza pudore davanti a loro; ultimamente era una scena che si ripeteva spesso, e ci si chiedeva quando erano cominciati i provini per quella che sembrava voler essere una penosa telenovela di infima categoria o qualcosa del genere.
“ Uff... Se l'amore deve essere così, allora quasi quasi non rimpiango che il mio sia lontano...”
Pensò questo, e una spessa aura nera di rassegnazione e autocommiserazione le calò addosso, trasformandola in una specie di zombie.
Ino se ne accorse e decise di darci un taglio ( Con quella,e con la scena davanti a loro che sembrava voler sfociare in una specie di pseudo-porno da incubo)
< < Allora fronte spazziosa, visto che hai deciso di partire proprio oggi e rovinarmi lo shopping, pretendo che al tuo ritorno tu mi porti la più bella pianta endemica che riuscirai a trovare, sono stata chiara?!?! > >
< < Certo Ino-Pig, ti porterò un bel cactus a misura d'uomo, così il tuo fidanzato potrà esercitarsi per i suoi studi sulla “socializzazione umana” > >
Al che scoppiò una fragorosa risata generale, a cui Sai non partecipò, pensando tra sé e sé che quel cactus sarebbe stato un compagno ideale per le sue chiacchierate.
 
 
 
 
Alle quattro precise, Sakura e il suo compagno di team solcarono le porte di Konoha, e si lanciarono a gran velocità nella foresta; mantenendo quell'andatura sarebbero giunti a destinazione tra due giorni esatti ( soste notturne comprese nel calcolo).
Continuarono a viaggiare a passo spedito senza fiatare per tutto il pomeriggio, ognuno assorto nei propri pensieri: Sakura fremeva di una vivace trepidazione all'idea che presto sarebbero arrivati in una città mitica che ben pochi esseri umani avevano l'onore di visitare, visto che molti addirittura pensavano che neppure esistesse! (nda. Compresa te fino a qualche istante fa!)
Già s'immaginava di percorrere le strade di quella fantastica città, e di parlare con i suoi millenari abitanti, facendosi spiegare cosa si provava ad essere in vita da così tanto tempo. E poi la foresta magica! Da bambina aveva immaginato più volte di essere una piccola fatina birichina che viveva in quella foresta da favola dove la leggenda narrava ci fossero creature mitologiche dotate di poteri incredibili!!
Si, decisamente quella era un'occasione che non poteva lasciarsi sfuggire!
Sai, dal canto suo, pensava a quale fosse il nome più adatto da dare al suo “futuro-neo-amico-cactus”
“Jhon? William? Fitzgerald?”
Ma sembrava proprio una decisione dannatamente difficile.
A sera inoltrata organizzarono il campo in una zona vicina ad una sorgente termale naturale (dopotutto si trovavano nel paese delle terme...).
Sakura si convinse che un bel bagno se lo meritava, per cui, dopo aver controllato che Sai non fosse nei paraggi, scivolò dentro l'acqua , che l'avvolse come una piacevole calda coperta.
La rosa si rilassò veramente dopo molti giorni di malinconica tensione e, ancor prima di accorgersene, si era già addormentata.
Fu per questo che non si rese conto dello sgradito sporco spettatore, che le afferrò i vestiti e li trascinò via con sé, nel buio di quella scura notte...
 
 
Dopo due orette abbondanti,la jonin si svegliò di soprassalto, sentendo un rumore provenire da un cespuglio alla sua destra.
Subito si mise in posizione di attacco e scandì un chiaro e minaccioso < < Chi è là > >
Non ricevette nessuna risposta, e il suo cuore cominciò a battere più velocemente.
Certo, battersi non sarebbe stato un problema, ma doveva ammettere che farlo nuda come un verme, ecco, quello si che lo sarebbe stato.
E all'improvviso successe: non ebbe nemmeno tempo di reagire.
 
 
 
 
 
 
< < AAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHH > >
 
< < Sakura! > > Sai imbracciò il suo fedele rotolo e corse nella direzione di provenienza dell'urlo.
Arrivato a destinazione, nulla avrebbe mai potuto prepararlo a dovere per quella scena.
Sakura era accovacciata a terra che cercava di coprirsi con una frasca strappata da un malcapitato albero nelle vicinanze, e indicava furiosa una piccola losca figura davanti a sé.
< < S-Sai prendilo! Mi ha rubato i vestiti, MALEDIZIONEEEEE! > >
Sai osservò il macaco appollaiato su un basso arbusto,che lo guardò di rimando, e rimasero così per dei lunghi intensi istanti...
< < Sai, quando finisci di socializzare e decidi di darmi una mano, fammi un fischio, hè!?!?!? > >
Sai si girò verso la ragazza < < Ha i tuoi vestiti > >
< < MA DAI!?!?!? Pazzesco, sei incredibilmente ACUTO! Non mi sorprende che ti abbiano scelto come spia! E ora, per tutti i santi e venerabili Kami, ti decidi a darmi una mano si o no!?!? > >
Il giovane ninja annuì e si avvicino furtivamente e il più lentamente possibile all'animale, per non spaventarlo.
< < Ecco, bravo, così, lentamente... Non spaventarlo > >
Tutto sembrava procedere senza intoppi, perché l'animale pareva essersi completamente disinteressato agli umani, ma poi all' improvviso si girò verso di loro.
Afferrò la casacca di Sakura e con una malvagità e perfidia quasi umane............. la usò per grattarsi selvaggiamente il deretano.
< < M-MA CHE STA FACENDO!?!? CHE STA FACENDO QUELL'AMMASSO PUZZOLENTE DI PULCI!?!? COSA DIAVOLO STA FACENDOOOOOOOO!?!?!?!?!? > > urlò la rosa uscendo dal suo rifugio di fortuna con le mani tra i capelli.
< < ….....Sakura stai calma, e poi che vorresti fare? Sei tutta nu- > >
< < LEVATI DI MEZZO! SHANNAROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO > >
E fu così che mezza foresta, una scimmia ed un ragazzo dal sorriso sornione quella notte saltarono in aria.
 
 
La mattina seguente i due si rimisero in cammino e Sai non osò rivolgere parola alla jonin che era evidentemente di umore nerissimo, e preferì dedicarsi ad attività che considerava più costruttive
< < Jean-Paul? Rutilio? Amilcare? > > cominciò a pensare, mettendo in fila nomi su nomi sperando di trovare finalmente quello che lo folgorasse.
Sakura era nera come la morte, e aveva le sue benedette ragioni: la sera prima non era riuscita a lavare l'abito per paura che questo non asciugasse in tempo per la mattina seguente. L'altro cambio lo doveva conservare per l'incontro con il capo-villaggio;
per cui le alternative possibili erano due: o se ne andava in giro con la sua sola pelle addosso, oppure teneva lo sfortunato e putrescente vestito.
 
E così se ne andava in girò per la foresta puzzolente come una scimmia
 
“ Adesso, se mi faccio due rasta e mi procuro una liana...”
La giornata passò veloce e – quasi – indolore per entrambi.
Verso sera arrivarono in una locanda che pareva decisamente accogliente ( e Sakura ebbe modo di constatare che il servizio di lavanderia era più che soddisfacente).
Presero una stanza a testa e decisero che l'indomani sarebbero partiti subito dopo l'alba, per essere al villaggio nel primo pomeriggio.
Dopo una cena abbondante a base di cereali e manzo (piatto tipico di quella regione) decisero di congedarsi e si diressero ognuno al proprio giaciglio.
Una volta sotto le coperte, Sakura tentò di addormentarsi con tutta se stessa, ma fallì miseramente. Evidentemente lo stress della giornata e il nervosismo della sera prima avevano fatto scattare su on il tasto della sua insonnia.
“ Certo sarebbe bello poter fare una gita tutti insieme alle terme – TERME SENZA NESSUN MALEDETTO ANIMALE NEI PARAGGI! – una gita con Naruto, Hinata, Ino, Sai... Sasuke-kun... AAAAHAHHHH Maledizione!!!! Ma perché ci penso proprio adesso!?!?” Sakura iniziò a girarsi e rigirarsi nel letto come una disperata “non c'è verso che io stanotte riesca a prendere sonno! Proprio per niente! Ma perché!?!?” Se lo chiese stringendo forte le lenzuola nel pugno e chiudendo quei verdi occhi stanchi.
“ … Sasuke-kun … Chissà che stai facendo in questo momento …”
 
 
 
Intanto, in un villaggio al confine tra il paese della Cascata e quello della Roccia:
 
< < Mmmmh... Certo che sei un vero leone a letto, hè moretto? Come hai detto che ti chiami? > >
< < Il mio nome non ha importanza e non ti deve interessare. Non sei stata tu a dirmi che volevi solo l'avventura di una notte? > >
< < Mmmhh... Quello perché tu sembravi decisamente allergico ai convenevoli... Ma devo ammettere che non capita spesso di incontrare bei ragazzi come te da queste parti. Sai, questo in fondo non è altro che un piccolo villaggio noioso... > > Disse rigirandosi nel letto la mora.
< < E tu sei davvero bello; peccato solo per quel braccio, ma immagino non ci si possa fare niente > >
< < Mmh > > le concesse un monosillabo,perché era la cosa più educata che gli era venuta in mente di dirle, tra tutte quelle che gli erano passate per la testa.
< < Se può consolarti però, devo dire che te la cavi meglio tu con un braccio solo di quanto non facciano gli altri uomini integri qui al villaggio! > > Disse questo avvolgendolo languidamente da dietro.
“ La situazione si sta facendo noiosa”
Sasuke si alzò dal letto su cui poco prima si era dato da fare con la ricciola moretta, che da come lo guardava in quel momento non doveva aver capito l'antifona e si sentiva pronta per un altro round.
Sasuke si voltò dalla parte opposta, avanzando verso l'uscita.
< < Hey, aspetta! Vai già via!?!? Non resti a dormire? > >
Sasuke si voltò e la guardò dritta negli occhi< < Scusami, pensavo l'avessi capito ieri sera: non sono interessato > >
< < M-Ma come, prima vieni a letto con me e poi mi scarichi in maniera così scortese? Sei un subdolo approfittatore! > >
Il moro sharingan-dotato sbuffò sonoramente: non riusciva a capire come mai ogni volta le cose si concludessero così: la serata iniziava con qualche ragazza che gli si buttava languidamente addosso e gli chiedeva, non solo a parole, ma soprattutto con il corpo – linguaggio che ormai il giovane ninja aveva imparato a conoscere bene-- di passare la serata con lei. Lui se non era dell'umore rifiutava, ma quando gli capitava di accettare – per noia, bisogno o, e questo non l'avrebbe mai ammesso, perché a volte si sentiva quasi troppo solo, malinconico addirittura-- metteva bene in chiaro le cose: lui NON sarebbe rimasto con lei per mettere su famiglia, loro NON avrebbero avuto un coinvolgimento sentimentale e finito il tutto se ne sarebbe andato a dormire per i fatti suoi; quest'ultima clausola era necessaria perché 1) l'Uchiha non si fidava di nessuno in pieno giorno, sveglio e sotto la luce del sole, figuriamoci se ce l'avrebbe fatta ad avere qualcuno accanto durante la notte 2) A volte nei suoi incubi riviveva gli orrori che aveva dovuto sopportare in passato: la morte dei suoi genitori, lo sterminio del clan, la morte di suo fratello, lo scontro con Madara... e si svegliava impugnando la katana, fendendo l'aria intorno a sé... No, decisamente non gli pareva il caso di dormire con qualcuno accanto.
Non che tutta quella faccenda del sesso non fosse divertente, certo,e almeno per un attimo lo distoglieva da quella realtà ancora poco definita che era la sua vita; e d'altro canto lui si riteneva un buon amante, non un bastardo egoista che si approfittava delle donne per trarne un vantaggio senza scambio di piacere (Com'è che lo avevano definito alcune ragazze? “ Un amante generoso” o qualcosa del genere); per cui si domandava cosa avessero tutte da lamentarsi nel momento in cui decideva di andarsene. Entrambe le parti erano soddisfate, fine.
Perchè , in fondo, non c'era altro più di questo.
Era tutto fine a se stesso, tutto così... vuoto...
Ma era proprio quello che desiderava in quel momento, ciò di cui aveva bisogno.
A dire il vero si era chiesto più volte, ora che era rientrato in possesso dei suoi sentimenti, cosa volesse dire “fare l'amore” con una persona, e come quel fenomeno potesse differire dal sesso standard a cui lui era abituato. Ne aveva sentito parlare e aveva letto qualcosa al riguardo (qualcosa di dolce e smielato in un libro di poesie che dopo si era assicurato di far sparire dalla faccia della terra, tanto era pericoloso far perdere inutilmente tempo al potente Sasuke Uchiha). Sicuramente alla base c'era un legame tra i due individui coinvolti, un legame forte e duraturo.
Tuttavia non c'era ragione per lui di creare legami in posti che gli erano estranei. Non c'era ragione di creare legami in posti che non fossero casa sua; e casa sua distava un bel po' da quel piccolo villaggio sperduto in mezzo al nulla; a Konoha aveva dei legami che meritavano la sua attenzione, che valevano il suo tempo; legami da saldare, legami da ricostruire... altri da modificare... si, da modificare.
Non sapeva ancora bene quale fosse esattamente il tipo di modifica che doveva e voleva apportare, ma se ne sarebbe occupato in seguito, quando se la fosse ritrovata davanti.
Sapeva anche lui che pensare ad una donna mentre si era nel letto di un'altra non era proprio una delle azioni più pure che si potessero compiere,ma dopotutto LUI era forse la persona meno pura sulla faccia della terra, quindi...
A questo punto sapeva bene cosa doveva fare, o meglio, cosa sarebbe stato costretto a fare;
Si avvicinò con lentezza al letto e vi si mise a sedere altrettanto lentamente.
Guardando la ragazza dritta negli occhi, le disse < < Sei stata tu ieri sera a gettarmi le braccia intorno al collo e a pregarmi di “ravvivare quella che era stata una pessima serata”. E io l'ho fatto. E non ti è affatto dispiaciuto, di questo sono sicuro – alla ragazza si tinsero subito le guance di rosa-- per cui dimmi,dunque, in che modo mi sarei approfittato di te? > > Chiese scandendo limpidamente ogni parola.
< < M-ma vedi io, io pensavo che saresti almeno potuto rimanere per un thè! Già , un thè! Dai, lo preparo in un attimo, hè? Aspetta solo che mi vest- > >
< < No. Ti ringrazio ma ora devo andare > > Detto questo il ragazzo si alzò deciso a lasciare la stanza una volta per tutte.
< < ASPETTA! Aspetta ti prego, portami con te! Voglio vedere altri villaggi!Grandi Villaggi! Girare il mondo insieme a te! Dopotutto mi hai detto che sei in viaggio, no? Ti prego, lascia che ti segua, saprò rendermi utile, vedrai > > Disse quest'ultima frase scendendo dal letto con un espressione che sfociava nell'osceno.
“ Portarla con me nel mio viaggio...” Si disse pensieroso l'Uchiha.
Poi la fissò per un istante, attivando lo sharingan; La ragazza si afflosciò su se stessa, ma prima che potesse cadere in malo modo a terra, Sasuke la afferrò al volo e la adagiò sul letto: il giorno seguente avrebbe avuto solo qualche ricordo confuso della sera prima, come dopo una brutta sbronza, ma senza postumi.
Infine si decise a lasciare la stanza, che stava diventando fin troppo angusta.
Poco prima di varcare la soglia, si voltò a guardare la ragazza stesa sul letto.
< < … Se mai dovessi portare qualcuno con me nel mio viaggio, quella non saresti tu. > >
E detto ciò, trascinò la porta dietro di sé, chiudendo nella stanza quella che fino a poco prima era stata una piacevole serata.
Sasuke sapeva che il suo tempo stava per scadere; non avrebbe potuto continuare per sempre il suo viaggio, e presto sarebbe dovuto tornare. Avrebbe dovuto guardare in faccia il suo passato cercando un modo per riconciliarlo col suo futuro.
“ Presto” si disse “Presto...”
 
 
 
La mattina seguente, in una locanda nel Paese della Brina, Sakura si godeva un'abbondante colazione;
Alla fine la sera precedente era riuscita ad addormentarsi e stranamente aveva goduto di un salutare e ristoratore sonno inaspettato.
Ora si sentiva in forze e pronta per andare all'avventura! ( All'arrembaggio!)
C'era solo un particolare a guastarle l'umore;
< < Sai, mi spieghi che stai facendo? Sono dieci minuti che mi fissi senza proferire parola. Ho forse qualcosa in faccia!?!? > >
 
< < No, è solo che, vedi... > >
 
< < Mmh???? > >
 
< < No, pensavo solo che... > >
 
< < Alloraaaaaaaaaaaa!? > >
 
< < Se tutto quello che mangiassi lo mettessi sul seno a quest'ora saresti la degna erede di Tsunade anche nel corpo, e non solo nello spirito > > Disse guardandola con la faccia angelica di un cherubino
 
… un cherubino morto …
… Molto morto ...
 
A sakura cadde la fetta biscottata che aveva in mano
 
< < MA COME TI PERMETTI MALEDETTO IMBIANCHINO DA STRAPAZZO!?!?!? SHANNAROOOOOOOOOOOOOOOOOO > >
E per la seconda volta nella stessa settimana Sai si fece un giro in orbita, seguito questa volta da tutta la locanda.
 
Più tardi quella stessa mattina, dopo essersi scusati per l'inconveniente e aver pagato i danni (pagamento GENEROSAMENTE effettuato da Sai) i due ripresero il loro viaggio.
Sarebbero giunti a destinazione da lì a poco;
Proseguirono in silenzio per un po'
 
“Pasqualino, Bernardo, Josuè” pensava il moro con estrema concentrazione.
 
Alla fine scorsero da lontano una costruzione imponente, che doveva essere la cupola del palazzo del consiglio.
< < Siamo arrivati finalmente! > > disse la ragazza balzando giù da un albero; guardando Sai che le rivolgeva un sorriso da bambolotto pensò “Un altro giorno di viaggio insieme e probabilmente lo avrei ucciso” Voleva bene a quel ragazzo, davvero, ma a volte pensava che forse proprio per il suo bene fosse meglio eliminarlo dalla faccia della terra...
 
< < Sakura, guarda > > disse il ninja della radice indicando tre persone che si dirigevano a grandi falcate verso di loro.
< < Un comitato di accoglienza? > > Fece la rosa.
< < Benvenuti, cari emissari del Villaggio della Foglia, benvenuti!! > > Disse il più basso e grassoccio dei tre; indossava un assurda casacca giallo-canarino che strizzava il suo corpo in maniera penosa, e portava un improbabile cappellino dello stesso colore in testa. Aveva due lunghi baffi pendenti ai lati delle labbra e i suoi occhi erano allungati e un po' sporgenti sul viso grassoccio.
< < Vi stavamo aspettando! Io sono il Consigliere del Capo villaggio, il mio nome è Yun-Sing e sono lieto di fare gli onori di casa! Loro sono le mie fidate guardie del corpo, ma non prendetela come un'offesa, non sono certo qui per paura che voi possiate nuocermi! Vedete, il fatto è che siamo abituati a trattare con bande ribelli che si aggirano nei dintorni, per cui non è prudente andare in giro senza protezione alcuna > >
Fece il Simpatico uomo a bauletto-canarino.
“ Sarebbe meraviglioso se adesso si mettesse anche a cantare” pensò Sakura, per poi rivolgere l'attenzione ai due gorilla che erano rimasti dietro all'uomo, pronti a spodestare le “famigerate bande di briganti” di cui lei e Sai non avevano percepito la minima presenza; ma pensò che questo era meglio tenerselo per sé.
Poteva forse biasimare questo simpatico piccolo grassoccio canar-oh! Voleva dire uomo, se aveva paura di trovarsi davanti due emissari con cattive intenzioni? Dopotutto il villaggio di Kun, proprio a causa degli aspri conflitti che erano sempre stati presenti all'interno del paese della Nuvola, era rimasto isolato per molto tempo, ed era già un segno fin troppo positivo che il Capo avesse deciso di aprire trattative con l'esterno.
< < Se volete seguirmi, vi condurrò subito da Kanzei-Sama, il nostro capo villaggio, così che possiate consegnare la lettera di vostra mano. > >
L'uomo s'incamminò con passo deciso verso il centro della piccola cittadina;
Sakura e Sai osservavano attenti tutto ciò che li circondava;
il villaggio costava di molte basse casette a schiera, tinteggiate con i vari toni dell'ocra, che costeggiavano la strada principale. Questa era la sede, a quanto pareva, di un fiorente mercato dove sembrava si potesse trovare di tutto: frutta e verdura tipiche della zona, cereali dalle mille sfumature dell'oro, spezie colorate che lasciavano nell'aria il loro tipico profumo, banchi adorni di collane e braccialetti preziosi e dietro ad un angolo, nella parte più periferica della strada, c'era persino un venditore di uccelli esotici, che sembrava riposare placidamente attorniato da bassi trilli e acuti cinguettii.
Alla fine giunsero all'ingresso del palazzo del Consiglio, un'imponente struttura alta almeno 10 metri e costruita su più piani. Passata l'anticamera sbucarono in un ampio salone decorato da pitture a muro all'apparenza molto antiche;
Sakura notò che rappresentavano un'antica città che esponeva come struttura centrale un Tempio cinto da un colonnato. Al centro della stanza era raffigurata una figura di donna dalle sembianze eleganti, ma allo stesso tempo anche inquietanti, perché surreali. Aveva la pelle bianchissima, gli occhi vuoti e le membra allungate che terminavano in quelle che sembravano essere delle radici di alberi...
Sì, si disse la ragazza, decisamente molto strano.
I due ninja si premurarono di consegnare il messaggio dell'Hokage a quello che doveva essere il capo della sicurezza, che a sua volta lo consegnò alla massima autorità presente in sala.
Il capo villaggio era un uomo di mezza età dai capelli grigi e lo sguardo profondo; sedeva al centro della sala attorniato da esponenti dell'alta società e guardie armate.
Sebbene l'aspetto fosse severo, la voce lasciava trasparire un animo benevolo:
< < Benvenuti nel nostro modesto ma beneamato Villaggio, messaggeri di Konoha. Mi auguro che il viaggio non sia stato troppo stancante e che sia trascorso senza inconveniente alcuno. Riferite al vostro Hokage che il mese prossimo mi recherò io stesso al suo cospetto, per definire i termini del trattato di pace. Come vedete mi sono premurato di riunire le massime autorità di Kun per sancire definitivamente un accordo che andasse bene a tutte le parti in gioco. > >
Disse pacatamente l'uomo.
All'improvviso una voce squillante si mise a parlare in modo concitato:
< < Abbiamo sentito parlare molto di voi! Si dice che abbiate partecipato alla Grande Guerra e che abbiate addirittura combattuto accanto a quei ninja che adesso sono diventati eroi! E mi è giunta notizia che uno di voi due è addirittura allievo di un Sanin leggendario! E' un vero onore fare la vostra conoscenza!!!! > > Proferì un giovane ragazzo dai capelli castani e gli occhi ridenti, che sedeva alla destra del Capo.
< < Perdonate mio figlio, la sua esuberanza a volte non conosce confini > >
< < Ma padre! Non vediamo quasi mai degli stranieri, e se permetti vorrei approfittare di questa imperdibile occasione per ascoltare le storie delle loro battaglie! Sarei disposto a restare sveglio per tutta la notte!!! > >
Al che ai due ragazzi prese un mezzo apoplesso; carino il fatto di essere delle celebrità, ma di stare in piedi tutta la notte per appagare i desideri di un marmocchio elitario proprio non se ne parlava.
< < Ichiro, lascia stare i nostri ospiti , saranno esausti per il lungo viaggio. Immagino che andranno a riposarsi per poter ripartire domani di prima mattina. Non dimenticarti che sono qui in missione, stanno facendo il loro dovere > >
< < Oh... Peccato... > > Disse immusonendosi il ragazzino.
 
A quel punto Sakura approfittò dell'occasione che era stata offerta loro e fece per congedarsi
< < Allora la ringraziamo infinitamente Kenzei-Sama per la calorosa accoglienza e penso di poter parlare a nome dell'Hokage e del Villaggio stesso nel dire che la vostra lungimiranza nel perseguire la pace è davvero ammirevole. > > Disse questo facendo un breve inchino, per poi rivolgersi a Sai
< < Coraggio andia- > >
< < Ichiro! > >
< < Hè? > >
< < Ma certo, è perfetto! Come ho fatto a non pensarci prima?? > >
< < M-ma si può sapere ora di cosa stai parlando!?!? > > Gli chiese la rosa abbassando la voce e guardandolo in maniera truce. Tutti gli occhi erano puntati su di loro.
< < Trovo che sia il nome ideale per il mio Cact- > > Ma fu zittito dalla jonin che, afferrandolo saldamente intorno al collo, si affrettò ad aggiungere < < B-Bene allora grazie mille ancora per la vostra attenzione e la vostra pazienza! Adesso, con permesso, prendiamo congedo > >
E trascinò via il suo compagno sotto gli occhi allibiti di tutti.
 
Poco dopo, per le strade del villaggio:
< < MA SI PUO' SAPERE CHE COS'HAI IN QUELLA TESTACCIA DURA!?!? BAKA BAKA BAKA > > E fu proprio quest'ultima parola a scandire il ritmo della severa scazzottata.
< < Perdonami Sakura, è che era troppo tempo che stavo pensando a quel nome e, non so, credo di essermi lasciato trasportare dall'emozione > >
< < Ho capito, ma paragonare il figlio del capo ad un cactus!?!? Andiamo Sai, lasciamo queste scene patetiche a Naruto, hè?! > > disse sconsolata la ragazza, chiedendosi come mai, da quando stesse con Ino, quel ragazzo avesse iniziato a seminare neuroni per strada.
 
Quella stessa sera, dopo aver consumato un pasto abbondante sulla veranda del lussuoso albergo in cui alloggiavano ( Tutto gentilmente offerto dal Consiglio del villaggio ), i due ragazzi si misero ad osservare le stelle.
< < Sai, tu non sei emozionato? > >
< < Cosa intendi dire? > >
< < Dico, non sei eccitato all'idea di vedere QUEL villaggio?? Di incontrare QUEL misterioso gruppo ninja?? > >
< < Sakura, non dovremmo parlare di questo > >
< < Lo so , lo so, è solo... vedi, era da tanto che non mi sentivo così spensierata, così... viva! Sono davvero grata a Tsunade-Sama e Kakashi-sensei per avermi coinvolto in tutta questa storia! > >
Cadde il silenzio tra loro e si alzò un lieve soffio di vento che fece mormorare le foglie del giardino.
< < Pensi spesso a lui, vero Sakura? > >
< < D-di chi stai parlando !? > >
< < Sai benissimo di chi sto parlando > > Le disse, rivolgendole il suo solito criptico sorriso
< < ...A volte mi capita di non dormire notti intere, per paura di sognarlo e svegliarmi solo per rendermi conto che lui non è veramente accanto a me... > >
< < Capisco. Avevo notato come si fosse di nuovo spento il tuo sorriso, ultimamente. > >
< < Sai... > > Sakura fissò il volto sorridente dell'amico e si chiese come facesse un ragazzo con problemi di personalità così spiccati a capirla tanto bene. Era da sempre stato in grado di leggere il suo sorriso, e per questo gli era grata. In quel momento la faceva sentire meno sola.
< < Io non sono certo la persona che può darti il consiglio migliore in una simile circostanza; come ben sai, ho seri problemi a relazionarmi con gli altri. Sono stato cresciuto distante dal concetto di “rapporto umano” e per me tutto ciò che riguardava la sfera delle relazioni non aveva importanza alcuna. Ma poi ho incontrato voi: Naruto, tu, il capitano Yamato... Ino... Ed è stato come rinascere. Ho deciso che avrei protetto i legami degli altri e che, col tempo, sarei stato in grado di crearne di miei. Finalmente sono riuscito a realizzare ciò che mi ero prefissato e devo dire che comincio davvero a percepire quella sensazione di completezza di cui ho tanto letto sui libri. Posso dirti solo questo Sakura: ti auguro con tutto me stesso di riuscire a raggiungere il tuo obiettivo e ti giuro che sarò sempre pronto a difendere i legami a cui tieni. Dopotutto, non è questo che fanno gli amici? > >   Le disse inclinando la testa leggermente di lato.
Sakura lo fissò intensamente e poi il suo viso si addolcì < < Si Sai, è proprio questo che fanno gli amici, si guardano le spalle l'un l'altro > >
Alla fine si guardarono per un istante, e poi alzarono in alto i volti , rimanendo in contemplazione della volta celeste. Entrambi rivolsero verso il cielo le loro preghiere.
Restarono così per un tempo indefinito, ma poi Sakura fu assalita da una sensazione di fastidio e le si rizzarono i peli sulla nuca.
< < Sai, non senti niente di strano!? > >
< < Mmmh? Di che parli? > >
< < Ssshh > > Lo zittì la rosa
Ascoltarono in silenzio il sibilo del vento;
Tuttavia,vedendo che non c'era nulla di anomalo, decisero di andare a coricarsi: l'indomani sarebbero dovuti partire all'alba.
Sakura fu l'ultima a rientrare, ma prima di farlo,si voltò un'ultima volta verso il giardino
“Me lo sarò immaginato?”
E decise infine di lasciarsi quella strana sensazione d'ansia alle spalle, entrando nella sua stanza per godersi un po' di meritato riposo.
 
 
Intanto, da dietro una grande quercia centenaria in giardino, due occhi neri come una notte senza stelle avevano osservato tutta la scena.
E sbocciò un sorriso sotto quella maschera scura da sciacallo.
 
 
 
 
Ed eccoci arrivati alla fine di questo capitolo...
Non sapete come ho faticato per scrivere il pezzo su Sasuke! Volevo rendere un'idea precisa senza cadere nel banale o nello squallido, e spero vivamente di esserci riuscita!!
Non vedo l'ora di scrivere come si svilupperanno i rapporti tra lui e Sakura e come si intrecceranno i loro sentimenti, ma per questo ci vorrà ancora un po'!!!
Perciò ci vediamo al prossimo capitolo, che spero di riuscire a pubblicare il prima possibile!!!!!
Alla prossima!!!
 

 

 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: mewmewdrake03